E’ arrivata un’altra domenica e con lei lo spazio dedicato a una poesia.
La scelta è caduta questa volta su Sera di Federico García Lorca (1898 – 1936), poeta e drammaturco spagnolo scomparso un po’ di tempo fa.
La poesia è molto bella, riesce a trasportare in una parte della giornata dove la stessa giornata sta finendo ma non solo, nei versi si può gustare anche un po’ di inverno, una parte della natura assopita e pronta per l’inverno.
E’ un pensiero. A tratti triste, da gustare lentamente, soffermandosi su ogni singola parola.
Sera
Sera piovosa in grigio stanco.
Tutto è così.
Gli alberi secchi
la mia stanza solitaria.
E i ritratti vecchi
e il libro intonso…
Trasuda la tristezza dai mobili
e dall’anima.
Forse
la Natura ha per me
il cuore di cristallo.
E mi duole la carne del cuore
e la carne dell’anima.
E parlando
le mie parole restano nell’aria
come sugheri sull’acqua.
Solo per i tuoi occhi
soffro questo male;
tristezze del passato
tristezze che verranno.
Sera piovosa in grigio stanco.
E va la vita.
(anche in questo caso non abbiamo trovato l’autore della traduzione)
Scritto da Mac La Mente