/ Gennaio 30, 2011/ Blog, Poesie della domenica/ 0 comments

Questa domenica il nostro giro di poesie ci porta in Galles a rendere omaggio ad un poeta, scrittore e drammaturgo scomparso troppo presto ma che nella sua breve e intensa vita ha regalato capolavori di versi: Dylan Thoman (1914 – 1953)

Troppo presto è andato via Dylan, poeta (quasi) maledetto, dall’incredibile capacità di raccogliere in pochi versi attimi, ambienti e sensazioni.

Accendo una lanterna per lui, per ricordarlo.

Splendessero lanterne

Splendessero lanterne, il sacro volto,
Preso in un ottagono d’insolita luce,
Avvizzirebbe, e il giovane amoroso
Esiterebbe, prima di perdere la grazia.
I lineamenti, nel loro buio segreto,
Sono di carne, ma fate entrare il falso giorno
E dalle labbra le cadrà stinto pigmento,
La tela della mummia mostrerà un antico seno.

Mi fu detto: ragiona con il cuore;
Ma il cuore, come la testa, è un’inutile guida.
Mi fu detto: ragiona con il polso;
Ma, quando affretta, àltero il passo delle azioni
Finché il tetto ed i campi si livellano, uguali,
Così rapido fuggo, sfidando il tempo, calmo gentiluomo
Che dimena la barba al vento egiziano.

Ho udito molti anni di parole, e molti anni
Dovrebbero portare un mutamento.

La palla che lanciai giocando nel parco
Non è ancora scesa al suolo.

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