Che serata! Che serata meravigliosa quella a cui ho assistito domenica 23 febbraio in località Borgo Egnazia in occasione della chiusura della XXIII edizione della Mostra di Alta Fedeltà – Bari Hi End. Indimenticabile!
Non sono qui a raccontare di stereo, impianti hi-fi o dolby surround ecc… ma di un uomo, grandissimo Artista, Eugenio Finardi, che dal palco ha intrattenuto il pubblico con alcune delle sue nuove canzoni, raccontando e raccontandosi con un’umiltà che mi ha colpito nel profondo, fino al cuore.
Ho scoperto il Finardi uomo e questo non capita tutti i giorni. Il Finardi uomo e alcune delle sue esperienze quotidiane: gioie e dolori, trionfi e sconfitte, giustizie e ingiustizie.
Fibrillante – titolo del nuovo album – contiene brani con tematiche che non ascoltavo da tempo, l’impressione è quella di tornare indietro nel tempo agli Anni ’60-’70 quando si cantava la protesta e attraverso le canzoni si denunciavano soprusi, malefatte, privazione dei diritti e della dignità delle singole persone.
Ho scoperto un Finardi ancor più piacevole da ascoltare che attraverso infinite sfumature e a trecentosessanta gradi racconta tutti gli aspetti di una vicenda ponendosi domande e cercando risposte…risposte che non sempre arrivano, come è giusto che sia.
La vita è difficile e gli ostacoli da scavalcare sono dietro l’angolo e si presentano inaspettatamente.
E’ pensiero comune, credo, l’ho pensato anch’io tantissime volte, che quello che sta accadendo ultimamente in Italia (e non solo) sia difficile da capire da parte di chi fa parte di una determinata categoria – Artisti, in questo caso.
Ci sono Artisti infatti che hanno a che fare con la vita di tutti i giorni e Finardi ha vissuto sulla propria pelle un’ingiustizia, gravissima, direi, con cui deve fare i conti e che io vorrei mettere in evidenza in quanto conosciuta da pochi o solo dagli “addetti ai lavori”…di questa ingiustizia bisogna “ringraziare i soliti sapientoni“, già, proprio quelli che fanno tutto “per il nostro bene“…oh, son sempre loro, accidenti! Grr!
Cosa è successo di così grave? Tre parole: niente più pensione. I contributi versati spariti e in parte bloccati e i soci del “Fondo Artisti” (per brevità chiamato così), circa 1065 persone, non hanno diritto all’assegno maturato durante gli anni di attività.
Non mi dilungherò oltre, andrei sopra le righe dicendo quello che penso, ma vi invito a leggere questo articolo pubblicato circa un anno fa – e fino ad oggi non è cambiato niente – sulla pagina facebook di Eugenio Finardi: Aiuto!!! Scandalo SIAE: rapinati gli assegni di professionalità (link)
“E se Dio fosse Uno di noi, solo e perso come noi”? Tranquilli, anche Lui senza pensione.
Scritto da Mac La Mente
P.s. Dimenticavo, alcune foto della serata in questo album su Flickr: Eugenio Finardi – Bari Hi End 2014 (link)