Ho impiegato un po' di tempo ma ho finito il libro e riporto con un piacere immenso l'incipit! E' bellissimo!
Il legato di Heinrich Böll
I.
Oggi ho incontrato un giovane, egregio signore, il cui nome non dovrebbe esserle sconosciuto. Si chiama Schnecker, per quanto ne so abita già da decenni vicino a lei ed era un compagno di scuola del suo fratello disperso. Ma questo non è tutto. Da oggi so anche che lei ha atteso invano per cinque anni notizie di suo fratello, sulla cui sorte le è stata comunicata la fatale menzogna burocratica: “disperso”. Ebbene, Schnecker avrebbe potuto correggere questa menzogna. Ci sono solo due uomini al mondo che avrebbero potuto darle certezza, uno è Schnecker, l’altro sono io. Ho taciuto. Quando avrà letto la mia relazione comprenderà che non potevo venire da lei e “raccontarle”, come si suol dire.
Mi scusi se ora sono costretto a comunicarle qualcosa che non si può in nessun modo addolcire. Suo fratello è morto.
Schnecker dava veramente l’impressione di una grande allegria. Lo incontrai sulla terrazza di un caffè estivo, sotto quegli allegri ombrelloni colorati, delimitati da grandi casse rosse di gerani, dove siede gente spensierata, che porta occhiali da sole e osserva la corrente dei passanti. Schnecker era in compagnia di una giovane donna.
da Il legato di Heinrich Böll, pagina 3
Dati del libro:
Titolo: Il legato (Das Vermächtnis)
Autore: Heinrich Böll
Casa editrice: Einaudi
Traduzione italiana: Silvia Bortoli
Pagine: 106
Anno di pubblicazione: 1983