Un altro episodio che farà molto discutere si è verificato a Parma. Un episodio di razzismo dove i protagonisti sono i vigili urbani che hanno fermato - prima - e picchiato - poi - un ragazzo ghanese insultandolo anche con frasi razziste.
vigili di Parma nella bufera: Sulla busta del verbale la scritta "negro",
La denuncia di un giovane ghanese
«Picchiato dai vigili» - Guarda il video
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Parma -
L’hanno fermato all’uscita da scuola e l’hanno pestato: un piede sopra alla testa, le manette e poi le botte, anche all’interno della macchina di servizio. E’ questa la denuncia di Bonsu Emmanuel Foster, un ragazzo ghanese di 22 anni, che accusa sette agenti della polizia municipale di Parma di averlo aggredito e insultato con ingiurie di carattere razzista. Ad avvalorare la sua testimonianza c’è la busta del Comune con i verbali del fermo consegnata alla famiglia, con sopra scritto «Emmanuel negro». L’aggressione sarebbe avvenuta lunedì intorno alle 18 e trenta al parco cittadino ex Eridania e che il giovane riporta un occhio nero, una gamba malmessa e diverse lesioni. L' operato dei vigili era già finito nella bufera dopo che in agosto era stata pubblicata la foto di una prostituta nigeriana abbandonata seminuda nella camera di sicurezza della Polizia municipale. La donna si era ribellata a un controllo antilucciole.
Il comandante dei vigili - Emma Monguidi, comandante della polizia municipale di Parma, è finita per la seconda volta nell'occhio del ciclone. La prima volta era stata in occasione della foto diffusa da tutta la stampa nazionale che ritraeva una prostituta di colore per terra nei locali dei vigili urbani. Adesso la storia del ragazzo ghanese. Una coincidenza? «Si, una coincidenza. C'era in corso una operazione antidroga. Abbiamo solo fatto il nostro dovere. I vigili sono sempre professionalmente al servizio dei cittadini senza distinzione di sesso o di colore della pelle», risponde. Respinge le accuse il comandante. Smentisce che il ragazzo sia stato picchiato.
L'occhio nero? «Forse la caduta a terra nei momenti concitati dell'inseguimento. Anzi il nostro uomo ha avuto 20 giorni di prognosi mentre il ragazzo solo due». E allora la scritta razzista sulla busta? «Nella busta con lo stemma della polizia municipale abbiamo messo solo gli effetti personali del ragazzo. Noi non abbiamo scritto nulla». Insulti? «Nessuno». Spogliato in caserma? «Solo una normale procedura di perquisizione». Emma Monguidi finisce comunque la sua esperienza di comandante dei vigili urbani di Parma. La sostituzione era già stata prevista.
Le inchieste - Intanto, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Una) del ministero delle Pari opportunità ha aperto un’inchiesta per far luce sull’episodio. Poi, nel primo pomeriggio di martedì, l’annuncio di un’inchiesta interna del Comune e un incontro tra l’assessore Monteverdi e i dirigenti della polizia municipale.
fonte:
Corriere della sera...dove è possibile vedere anche una video-intervista.