Ecco un articolo del Corriere di qualche giorna fa in merito a cosa hanno hanno detto i British sulle cause degli scontri di Roma:
Critiche del governo del calcio europeo dopo i fatti di Roma
«Polizia italiana impreparata, non sa inglese»
L'Uefa bacchetta le nostre forze dell'ordine: «All'Olimpico si è pagato il fatto che tra gli agenti nessuno sapeva l'inglese»
LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Una bocciatura delle nostre forze dell'ordine. Che suona come il possibile preludio ad una bocciatura della candidatura italiana per i prossimi Campionati Europei di calcio del 2012, che saranno assegnati il prossimo 18 aprile. I problemi di ordine pubblico verificatisi la scorsa settimana nel settore ospiti durante Roma-Manchester United di Champions League sono da imputare all’impreparazione culturale e linguistica della polizia italiana. Lo ha detto il portavoce della Uefa, William Gaillard, in un’intervista al canale radiofonico che la Bbc dedica allo sport. «Non ci sono dubbi sull’aiuto determinante che si ha quando i tifosi vengono accompagnati da qualche funzionario di polizia che possa comprendere la loro cultura e sappia tenerli sotto controllo», ha detto Gaillard a Radio Five Live.
INCIDENTI EVITABILI - Il portavoce è poi sceso nei particolari e riferendosi all’andata dei quarti di finale di Champions disputata all’Olimpico ha affermato che «Si è pagata a caro prezzo anche la stupidaggine rappresentata dal fatto che probabilmente, tra le forze di polizia italiane, la scorsa settimana non c’era nessuno che parlasse inglese». I disordini di Roma-Manchester United si sono ripetuti ieri sera nella partita di ritorno, anche se in forma diversa. All’interno dello stadio, sulle tribune, non si sono registrati incidenti, mentre prima del fischio d’inizio la polizia inglese ha dovuto separare le due tifoserie arrestando 21 persone, di cui 7 di nazionalità italiana. I fermi oggi hanno portato all’incriminazione di 16 tifosi, 12 inglesi e 4 italiani.
METODI - Per i metodi d'intervento, Gaillard ha invitato le forze di polizia europee a prendere esempio dal metodo inglese: «Il nostro presidente Michel Platini ha ripetutamente chiesto alle forze di polizia di imparare dall’esperienza britannica e da quel modo di gestire le situazioni», ha spiegato Gaillard. Il portavoce ha definito «determinante» questa necessità, sottolineando come in Gran Bretagna «attraverso un certo numero di misure, non tutte connesse all’ordine pubblico», il calcio d’oltremanica viva oggi «una situazione di gran lunga più accettabile rispetto a quelle di altre nazioni».
11 aprile 2007
Dal sito del
Corriere della Sera