Una lista da tenere a mente

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Chantilly
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Una lista da tenere a mente

Messaggio da Chantilly »

Riporto questo articolo, preso dal blog di Lorenzo Cairoli (che, traparentesi, vi consiglio di leggere perché uno dei migliori blog che imperversano su internet.....insieme alla Cella 19 della nostra Bradipa)
Lorenzo è uno dei forumer del Gambero Rosso ed è una delle persone più belle, intelligenti e interessanti nelle quali io sia "inciampata" virtualmente :)

Il Blog di Cairoli è: http://blogs.simplicissimus.it/cairoli/

Agnelli-Fiat-Impregilo.Negli anni 80 la Impregilo partecipò da protagonista allo scandalo della cooperazione allo sviluppo, con mega-opere e cattedrali nel deserto africano. Nel 1998 in Pakistan, nel corso di una lotta sindacale, Impregilo fu la regista dell'arresto di 6 sindacalisti, della fuga di 21 e del licenziamento di 45 lavoratori.
Fiat Brasile, nel corso di uno sciopero nel 1999 a Bettim, licenziò 32 lavoratori e fece irrompere i militari nello stabilimento, provocando il ferimento di 27 operai. L'industria chimica Caffaro, controllata da Fiat, è tra le principali produttrici di pesticidi.
La Fiat, nonostante le città siano camere a gas, non sembra seriamente intenzionata a produrre vetture ecologiche (elettriche, biodiesel, idrogeno), se non in numero irrisorio e "sperimentale".
Fiat partecipa al Gruppo Danone.

Bayer.
Multinazionale chimico-farmaceutica. Nel 1999 è indagata per la morte di alcuni contadini brasiliani.In una piantagione di caffè era usato il Baysiston, un pesticida vietato in Germania da vent'anni. Nel 2000 patteggia una condanna per esportazione illegale di glucosio, sostanza che può essere impiegata per produrre armi chimiche e batteriologice.

Benetton.
Presso una licenziataria di Benetton Turchia, ma anche in alcuni stabilimenti di Catania, è stata scoperta manodopera minorile.
Benetton possiede 900.000 ettari di terra in Argentina per il pascolo (lana), terra da sempre del popolo indio Mapuche: ha sfrattato gli indio e deviato il fiume Chubut, sottraendo la possibilità di pesca per i residenti.

Ciquita, Dole e Del Monte. Le multinazionali si assicurano i 2/3 del commercio mondiale di banane, con bassi salari ai contadini ed uso intensivo di pesticidi. Le piantagioni sono in Ecuador, Costa Rica, Colombia, Kenya (ormai la Somalia è terra di nessuno), i salari medi sono di un dollaro al giorno per circa 14 ore di lavoro quotidiano. Il 50% del costo di produzione di una banana è dato dall'impiego di pesticidi (un vermifugo usato dalla Dole ha reso sterili 15.000 lavoratori costaricani).

Coca Cola. Non rispetta i diritti sindacali. In India fa uso di lavoro minorile. In Belize, CentrAmerica distrugge la foresta equatoriale, a Manila ha licenziato 600 lavoratori. Coca Cola light contiene aspartame, sospetto di causare danni cerebrali ai bambini. Nel 1999 sono state ritirate dal mercato belga tutte le bevande Coca Cola per avere provocato il ricovero per intossicazione di 90 persone in una settimana. Responsabile della produzione di milioni di tonnellate di rifiuti di contenitori di plastica e alluminio. Una potenza mondiale che, in fondo, vende solo acqua, zucchero, anidride carbonica e additivi chimici (aromi e coloranti).

Del Monte- Cirio. Nessun diritto sindacale e abbondante uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, sospetti cancerogeni, in Filippine, Kenya, Amazzonia, Guatemala.

Eni- Saipem. In Nigeria la multinazionale italiana espropria con la polizia e l'esercito le terre degli Iyak. Eni è tra i promotori del Consorzio Ocp, che controlla per l'8%, nato per costruire e gestire l'oleodotto nella foresta amazzonica dell'Ecuador. L'oleodotto, contestato da tutte le associazioni ecologiste, sarà lungo 500 chilometri, attraverserà terre indigene, 11 parchi naturali, 44 villaggi, 6 vulcani attivi e trasporterà la bellezza di 450.000 barili di greggio al giorno. I manager dell'Enichem si danno un gran da fare anche in casa nostra. L'accusa, in base alla quale sono finiti in manette i vertici dello stabilimento di Priolo (Siracusa) è di aver scaricato direttamente in mare rifiuti tossici, pur di risparmiare sui costi di smaltimento. Il risultato è l'avvelenamento di uno dei litorali più belli della Sicilia, con livelli di inquinamento provocati dal mercurio (ma non solo) di 20 mila volte al di sopra dei limiti consentiti dalla legge.La Guardia di Finanza ha eseguito gli arresti con l'accusa ai 18 manager pirati di "associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti pericolosi".

Henkel. Tra i colossi della chimica, commercializza i marchi Loctite, Attack, Bostik. Sperimenta sugli animali tutti i suoi prodotti. Produttrice di ftalati, sostanza pericolosa per ammorbidire la plastica per giocattoli e per le pellicole alimentari (il bando ai giocatoli al PVC è imminente, dopo diversi rinvii).

Cosmetici e profumi (L'Oreal, Elena Rubinstein, Synthelabo etc.). Tutte le multinazionali di cosmesi sperimentano gli ingredienti ed i prodotti finiti sugli animali. Molti ingredienti provengono da parti di animali allevati (vedi le fattori degli orsi in Cina) o a rischio di estinzione (vedi lo zibetto). L'alternativa è ricorrere ai prodotti del Body Shop e naturali-biologici delle Botteghe dell'Altromercato.

Mc Donald's. Parla da sola. Come è possibile smerciare un panino con carne di qualità e una bibita a mezz'euro?
Accusata in tutto il mondo di comportamento antisindacale, per le paghe da fame ed i ritmi di lavoro alienanti. Il cibo alieno di Mc Donald' e le sue campagne affliggenti sui bambini sono ormai un must. Se si volesse aprire l'Università della diseducazione alimentare, del gusto per l'insalubre, quasi tutti i docenti dovrebbero essere assunti nei Mc Donald's.

Nestlè. Viola costantemente il codice dell'Organizzazione Mondiale della sanità sul commercio e la promozione del latte in polvere. Milioni di bambini nel mondo si ammalano e muoiono per l'uso scorretto del latte in polvere, per l'abbandono dell'allattamento al seno, per l'acqua sporca usata nei biberon, per il crollo delle difese immunitarie.

Nike. La Nike è solo un logo, tutte le calzature sono prodotte in Indonesia, Taiwan, Corea, Thailandia, Vietnam e Cina.
L'azienda è accusata di offrire salari bassissimi con ritmi di lavoro disumani agli operai che, per 12 ore al giorno, sono esposti a colle, solventi e vernici. In Indonesia i sindacati sono illegali e gli attivisti sono imprigionati, torturati e uccisi.

Montedison. Tra le aziende chimiche responsabili dei maggiori impatti ambientali italiani: dall'Acna di Cengio a Porto Marghera, dalla Farmoplant di Massa alla produzione di CFC ed HCFC (responsabili del buco nell'ozono). L'emblema di come l'alimentazione industriale sia figlia della chimica, sono i marchi che Montedison controlla:Carapelli, parte di Eridania, Coreol.

Monsanto. La "sorella" concorrente di Novartis, Monsanto, acquisita da Pharmacia, a sua volta acquisita da Pfizer, produce, tra le altre sostanze, gli HFC, idrofluorocarburi, responsabili dell'effetto serra, l'ormone per la crescita dei bovini BGH (ritenuto cancerogeno e vietato nella Ue) e controlla il marchio Misura- dolcificanti.

Novartis.
Con la Monsanto-Pharmacia (Pfizer) è in cima alla classifica dei produttori di pesticidi e sementi modificati geneticamente. Controlla non solo parte del mercato farmaceutico, ma anche di quello alimentare, degli integratori e dei dietetici (accordo strettissimo con la Quaker, partecipa la Eridania zuccherifici) e dei prodotti per l'infanzia (con la Gerber). Viola, come la Nestlè, il codice dell'OMS sul latte in polvere per l'infanzia, è il primo produttore mondiale di atrazina (pesticida ritenuto cancerogeno).

Parmalat. Presente in Brasile, Ecuador (chiusa dal Governo nel 2000 per "speculazione" sul prezzo del latte) e sud Africa, la multinazionale agro-alimentare, è accusata di comportamenti anti sindacali.

Philip Morris. Controlla e produce dalle sigarette al cioccolato. E' lei l'artefice della Direttiva europea che consente di sostituire il 5% di burro di cacao della cioccolata con dei succedanei più a buon mercato (come l'olio di palma o di soja). Per alcuni stati africani (Camerun, Ghana, Nigeria), che dipendono per oltre il 50% delle proprie esportazioni dal cacao, la Direttiva ha significato danni irreparabili e miseria per almeno 11 milioni di persone. Poiché le sigarette perdono appeale nel nord del mondo, grazie alle campagne anti fumo, Philip Morris aggredisce i mercati del sud del mondo.

Procter & Gamble. Specializzata in saponette, igiene intima e per la casa, farmaceutici, cosmetici e alimentari.
Denunciata dai consumatori americani per la produzione di patatine transgeniche. Nel 1999 licenzia 15.000 lavoratori. Le controllate della cosmetica sperimentano i propri prodotti sugli animali (Noxell, Olay, Pantene, Vidal Sassoon, Max Factor).

Unilever.Colosso dell'agro-alimentare, dei prodotti per la casa e l'igiene personale. Nessuno è immune dall'aver consumato almeno un prodotto Unilever nella sua vita: "Quattrosalti in padella" e "Bastoncini Findus" sono Unilever, come la gran parte dei tè e degli oli di oliva. I marchi controllati sono, tra gli altri, Lever Fabergè, Van Den Berg, Kalvin Klein, Lipton, Brioschi, Eldorado, Magum, Sorbetteria Ranieri, Algida, Carte d'Or, Findus, Genepesca, Bertolli, Uliveto, Maya, Coccolino, Svelto, Axe, Denim, Dove, Durban's, Mentadent, Lysoform, Paperino's....Unilever è il più grande produttore mondiale di tè con condizioni per i 5.000 lavoratori nelle piantagioni di tè del Kenia "da manuale del colonialismo" ("The Guardian").
Ha 76.000 ettari di piantagioni (che includono aree di foresta tropicale) in Colombia, Costa d'Avorio, Ghana, India, Kenya, Malesia, Mali, Nigeria, Thailandia e Congo.per coltivare noci di cocco, olio di palma, cacao, gomma, fiori e tè. Responsabile in Gran Bretagna, 1995, della dispersione dell'ambiente di cloruro di vinile, acetato di vinile e etilene (tossici e probabili cancerogeni).

Walt Disney. Fa divertire e sognare i bambini del nord a scapito di quelli del sud. Negli stabilimenti Disney ad Haiti, migliaia di giovani lavoratrici e bambini cuciono e confezionano abbigliamento di marca per circa 50 centesimi all'ora. Per guadagnare lo stipendio di un'ora dell'Amministratore delegato Disney un lavoratore Disney dovrebbe lavorare 101 anni. Sempre ad Haiti, 150 lavoratori che osarono lamentarsi per le condizioni di lavoro, furono licenziati.

La banana.
Il prezzo di una banana. Come è formato, in percentuale, il prezzo di una comune banana?
Bracciante della piantagione 1%
Proprietario della piantagione 3%
Compagnia esportatrice 10%
Trasportatore 15%
Tasse e licenze Unione Europea 23%
Importatore e maturatore 8%
Supermercato 40%

La scarpa.Il prezzo di una scarpa Nike, Levi's, Adidas, Reebok (in dollari).
Materiale 4,7 - 4%
Manodopera 1,3% - 1%
Grossista 62 - 49%
Dettagliante 57 - 46%
Prezzo al pubblico 125 - 100%

Le Banche armate.L'export di armi dall'Italia verso paesi esteri si sostiene sul credito e su transazioni finanziarie operate da banche ed istituti di credito. Le banche italiane investono i nostro quattrini nel commercio di armi. Le armi, che non dovrebbero essere vendute a paesi belligeranti, arrivano nelle zone calde di conflitto, attraverso le triangolazioni: in Congo, Uganda e Rwanda tramite il Kenya e il Sud Africa, in Israele e negli arsenali di molte dittature del terzo mondo. Sono quattro gli istituti di credito che, nel 2001, si sono aggiudicati il 57% delle transazioni bancarie;
tra queste:
Banca Nazionale del Lavoro (17,1%),
Banca di Roma (11,7%),
Credito Italiano-Intesa BCI (9%) e
Bipop-Carire che per il 2001 si aggiudica il primo posto (con il 19,4 % delle transazioni) tra gli istituti finanziari bellici.
Nel 1999 la Presidenza del Consiglio comunicava, in base alla legge 185/90, la seguente lista di banche italiane impegnate in transazioni belliche (in miliardi di lire):
Unicredito Italiano 1.248
Banca Commerciale Italiana (Banca Intesa) 357,1
San Paolo - Imi 151,6
Banca di Roma 101
Banca Nazionale del Lavoro 94


Forse per alcune cose è difficile .. vedi banche, scarpe e banane... ma per le altre cose uno sforzo di boicottaggio lo si potrebbe fare (tra l'altro di Nike e Nestlé ero già al corrente).
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Vianne
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Re: Una lista da tenere a mente

Messaggio da Vianne »

Chantilly ha scritto:Riporto questo articolo, preso dal blog di Lorenzo Cairoli (che, traparentesi, vi consiglio di leggere perché uno dei migliori blog che imperversano su internet.....insieme alla Cella 19 della nostra Bradipa)
Lorenzo è uno dei forumer del Gambero Rosso ed è una delle persone più belle, intelligenti e interessanti nelle quali io sia "inciampata" virtualmente :)

Il Blog di Cairoli è: http://blogs.simplicissimus.it/cairoli/


Forse per alcune cose è difficile .. vedi banche, scarpe e banane... ma per le altre cose uno sforzo di boicottaggio lo si potrebbe fare (tra l'altro di Nike e Nestlé ero già al corrente).
Grazie per aver segnalato il link Chantilly! :)

Conosco già quel blog e lo considero anch'io molto ben fatto, ben documentato e molto serio :yes:

E' vero, è difficile fare il boicottaggio, anche per il gioco di scatole cinesi con cui le aziende nascondono i propri prodotti sotto altri nomi, ma con un po' di pazienza e buona volontà è possibile almeno cominciare a farlo e contribuire con piccoli gesti concreti (e che non costano niente) a cercare di far cambiare situazioni che danneggiano tutti... e quindi anche noi.
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Re: Una lista da tenere a mente

Messaggio da Mac La Mente »

Chantilly ha scritto:Riporto questo articolo, preso dal blog di Lorenzo Cairoli (che, traparentesi, vi consiglio di leggere perché uno dei migliori blog che imperversano su internet.....insieme alla Cella 19 della nostra Bradipa)
Lorenzo è uno dei forumer del Gambero Rosso ed è una delle persone più belle, intelligenti e interessanti nelle quali io sia "inciampata" virtualmente :)

Il Blog di Cairoli è: http://blogs.simplicissimus.it/cairoli/

Forse per alcune cose è difficile .. vedi banche, scarpe e banane... ma per le altre cose uno sforzo di boicottaggio lo si potrebbe fare (tra l'altro di Nike e Nestlé ero già al corrente).
:eeek: ...ma quante aziende sono? :eeek: ...ah no, sono multunazionali allora è normale, non mi meraviglio! :dry:

Ti ringrazio anch'io per il link, Chantilly! :)
...non lo conoscevo questo blog (non ne giro molti) ma gli darò sicuramente un'occhiata ed una lettura approfondita! :yes:


...che dire! Ehhhhhh (sospiro) molti di questi marchi li conosco ed ero a conoscenza, anche per sentito dire, di quello che fanno e come lo fanno!...sono senza scrupoli! :ouch:
Personalmente, da un po' di anni, perchè prima ero fissato per gli abiti o altre cose di marca, nel mio piccolo non compro più dei loro prodotti e quindi in parte li boicotto! Fiero di farlo e di continuare a farlo anche se per determinate cose è davvero difficile! :yes:
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Messaggio da Rokka »

Ciao, nel mio piccolissimo volevo portare una testimonianza, non mi paga nessuno (magari :hihi: ) nè tantomeno mi interessa fare battaglie politiche o ideologiche, mi sento solo in dovere di divulgare cose di cui nessuno parla.

Spesso dietro scoperte scientifiche, in particolare farmacologiche (che è il mio campo), ci sono eventi casuali, slegati dal proposito d'origine.
Non voglio dilungarmi, faccio solo un esempio che si lega al topic. Ci sono alcune molecole chemioterapiche, utilizzate tutt'ora e alcune in fase sperimentale, che in origine erano state prodotte (pensate un pò) per un utilizzo cosmetico, da mettere nelle cremine di bellezza, come trattamento antirughe. Si è scoperto che erano citotossiche, ovvero ammazzavano le cellule....un inconveniente mica da ridere x un prodotto di cosmesi no? :hihi: Naturalmente ciò non è stato evidenziato nel prodotto finito e messo sul mercato, sarebbe stato uno scandalo, oltre che una catastrofe.
Cosa voglio dire? beh, che per testare sugli animali certi prodotti "apparentemente" innocui forse ci sono delle ragioni di sicurezza. E che "chimico" non è assolutamente sinonimo di innaturale, tutto ciò che è in natura o biologico ha una struttura chimica...spesso tossica. Così come ciò che è artificialmente sintetizzato può essere nocivo o benefico.
Amo gli animali, ma sono realista o forse consumista o entrambe le cose.
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Messaggio da Chantilly »

Rokka ha scritto:osa voglio dire? beh, che per testare sugli animali certi prodotti "apparentemente" innocui forse ci sono delle ragioni di sicurezza. E che "chimico" non è assolutamente sinonimo di innaturale, tutto ciò che è in natura o biologico ha una struttura chimica...spesso tossica. Così come ciò che è artificialmente sintetizzato può essere nocivo o benefico.
Amo gli animali, ma sono realista o forse consumista o entrambe le cose.
Honey tu sei riuscita a farmi cambiare idea sull'uso delle cavie in laboratorio. Però solo a livello medico :ehm: : nel senso: se so che 300 topolini devono essere sacrificati per testare una nuova medicina importante prr l'uomo ben venga .... ma iniettare cosmetici negli occhi di conigli quello non potrò mai accettarlo :sorry:


Detto ciò, stavo pensando: sopra c'è l'elenco di marche col bollino rosso. Perché non aggiungiamo anche le marche che invece si possono usare? :)

Inizio io:


Prodotti estetici non testati: Almacabio-Hedera Natur Argiletz, Aquolina, Argital, Barry M, Bioforce, Biokosma, Body Snell, Borlind of Germany, Cibe, D’Aymons, Dermotricos, Elizabeth Van Buren Aromatherapy, Flora-Primavera, Helan, Honesty Cosmetics, Jardin de Paradis, Lakshmi, L’Erbolario, Lepo Line, Linea Progetto Gaia, Medicea, Montagne Jeunesse, Naturade, Nectar Beauty Shop, Pedrini, Pure Plant, Rebis, The Body Shop, W Urlich, Weleda.

Detersivi: Almacabio, Argital, Ecolav (KI), Ecover (potete trovarli nei supermercati Naturasì)

I prodotti Coop in generale

Negozi Altroconsumo equo solidali

Altri? :)
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Messaggio da Rokka »

Chantilly ha scritto:
Honey tu sei riuscita a farmi cambiare idea sull'uso delle cavie in laboratorio. Però solo a livello medico :ehm: : nel senso: se so che 300 topolini devono essere sacrificati per testare una nuova medicina importante prr l'uomo ben venga .... ma iniettare cosmetici negli occhi di conigli quello non potrò mai accettarlo :sorry:
Certo, io non voglio far cambiare idea a nessuno, mi pareva giusto anche dare alcune info di cui non si sa nulla. POi come al solito ci sono varie ragioni x testare prodotti oppure non farlo.
Nessun dubbio che le ragioni siano ecoomiche, ma pensate se un prodotto messo in vendita si rivelasse dannoso anche solo ad una persona (come è successo in passato)...sarebbe uno scandalo, e tutti dico tutti sarebbero pronti a sparare addosso alle ditte produttrice con l'accusa di aver risparmiato su test e controlli o di usare materiali non idonei.... :sorry:
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Messaggio da Vianne »

Inserisco questa notizia in questo topic perchè ritengo che McDonald's, per il tipo di "cibo" che propone e per il trattamento che riserva ai dipendenti (tutto ampiamente documentato su qualunque sito si occupi di boicottaggio), sia una delle aziende da boicottare più di tutte.

L'ultima notizia che la riguarda poi - il suo tentativo di interferire su un dizionario per far cambiare una definizione che la riguarda - me la fa porre al primissimo posto nelle aziende da boicottare e far boicottare.

Orwell in 1984 immaginava che uno degli strumenti più potenti della dittatura sarebbe stata la deformazione del linguaggio e l'uso di parole dal significato modificato e alterato ad esclusivo vantaggio del dittatore e dei suoi personali interessi. Non immaginava certo che il compito di modificare il significato delle parole sarebbe stato affidato agli avvocati e agli addetti all'immagine delle aziende produttrci di salsicce e panini.
Del resto Orwell non immaginava che la vera dittatura nel futuro non sarebbe stata quella della politica ma quella della globalizzazione economica e finanziaria...
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Messaggio da Vianne »

Ed ecco l'articolo sull'attacco di McDonald's a uno dei più seri e prestigiosi dizionari mondiali, l'Oxford English Dictionary.


Non dovrebbe significare «lavoro poco desiderabile e senza prospettive»

McDonald's: «Non dite più McJob»
La multinazionale del fastfood sta cercando di far modificare la definizione della parola nei dizionari


Scorrendo la lettera emme dell'Oxford English Dictionary si incontra la parola McJob. La sua definizione suona pressappoco così: un lavoro di basso prestigio, poco stimolante, temporaneo, senza benefici di alcun tipo e dalle poche possibilità di promozione. Insomma, tutt'altro che desiderabile. Il termine è in uso da un decennio, e secondo gli esperti non può essere considerato una moda passeggera: quindi il McJob ha tutto il diritto di far parte del prestigioso dizionario. Ma quelli di McDonald's, la multinazionale del panino a cui il termine chiaramente si ispira, hanno qualcosa da ridire. Ai McManager la definizione non garba, e vogliono riabilitare il McJob: a tal fine hanno lanciato una petizione da firmare per richiedere al famoso dizionario una decisa correzione.

LE RAGIONI DI MCDONALD'S – Il lavoro che la multinazionale offre non è affatto di manovalanza e senza stimoli. Questa, sostanzialmente, la linea d'attacco di David Fairhurst, rappresentante di McDonald's per il Nord Europa. Anzi, al contrario, i dati in proposito parlano chiaro: l'80 per cento dei suoi manager arriva direttamente dai tavoli del fast food. E poi, gli esperti di comunicazione che hanno risollevato le sorti dell'azienda nei periodi difficili sono riusciti negli ultimi anni a costruire una certa reputazione attorno agli impieghi offerti, alla loro qualità. Perfino un premio è arrivato: il miglior posto di lavoro in quanto a ospitalità, secondo una rivista del settore. Un altro punto a favore: si conta il 40 per cento di manager donne, un ottimo risultato, politicamente corretto. E poi, McJob è anche il nome di un programma di formazione interno dedicato ai dipendenti disabili.

LE RAGIONI DELL'OED – Come spiega il Financial Times, gli studiosi che curano il tomo sono stati chiari a riguardo: i dizionari vengono dopo la lingua e ne riflettono i mutamenti. Sono puramente descrittivi e niente affatto prescrittivi. Modificare una definizione linguistica a seguito di proteste e richieste di qualsiasi genere equivale a una mistificazione, e dà anche luogo a un precedente per incoraggiare altri gruppi di pressione a dire la loro. Insomma, la lingua è plasmata dall'uso e non dalle definizioni decise a tavolino.

Serena Patierno
20 marzo 2007

Dal sito del Corriere della Sera
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Messaggio da Chantilly »

Vianne ha scritto:Inserisco questa notizia in questo topic perchè ritengo che McDonald's, per il tipo di "cibo" che propone e per il trattamento che riserva ai dipendenti (tutto ampiamente documentato su qualunque sito si occupi di boicottaggio), sia una delle aziende da boicottare più di tutte.
La MC Donald's è la prima della mia lista personale da boicottare. E in effetti già lo faccio.
Credo di essere entrata in uno di quei posti puzzolenti 3 volte in tutta la mia vita e l'ultima risale a .... mmmhhh.... 10 anni fa?
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Inserisco questa notizia in questo topic perchè ritengo che McDonald's, per il tipo di "cibo" che propone e per il trattamento che riserva ai dipendenti (tutto ampiamente documentato su qualunque sito si occupi di boicottaggio), sia una delle aziende da boicottare più di tutte.

L'ultima notizia che la riguarda poi - il suo tentativo di interferire su un dizionario per far cambiare una definizione che la riguarda - me la fa porre al primissimo posto nelle aziende da boicottare e far boicottare.
Ci sono anch'io! Ho cominciato a boicottare i McDonald's un bel po' di tempo fa, non ricordo esattamente quando, ma ricordo il motivo..diciamo che il cibo che mangiavo lì dentro mi faceva un "effetto strano"! :ouch: :ouch: ...chiedo scusa se l'immagine non è delle migliori ma è così! :sorry:

...da allora non ci sono più entrato...e ne vado assolutamente fiero! :cool:
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Ed ecco l'articolo sull'attacco di McDonald's a uno dei più seri e prestigiosi dizionari mondiali, l'Oxford English Dictionary.


Non dovrebbe significare «lavoro poco desiderabile e senza prospettive»

McDonald's: «Non dite più McJob»
La multinazionale del fastfood sta cercando di far modificare la definizione della parola nei dizionari

Dal sito del Corriere della Sera
Grazie dell'articolo Vianne! :)

...ne ho sentite e viste di cose strane, ma questa le supera tutte! :ouch: ...inutile dire che sono assolutamente d'accordo con tutti coloro che si oppongono al cambimento del termine! :yes:


Ah dimenticavo...McDonald's...Prrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!! :hihi: :dvl: :dvl:
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Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:Grazie dell'articolo Vianne! :)

...ne ho sentite e viste di cose strane, ma questa le supera tutte! :ouch: ...inutile dire che sono assolutamente d'accordo con tutti coloro che si oppongono al cambimento del termine! :yes:

Ah dimenticavo...McDonald's...Prrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!! :hihi: :dvl: :dvl:
Prego! :)
A me la cosa che fa più schifo di questa gente è che, dopo averne fatte di tutti i colori ai dipendenti in nome del dio faturato, abbiano il coraggio di lamentarsi se nell'uso comune il loro nome sia diventato sinonimo di sfruttamento e pessimo condizioni di lavoro.

Non li ha obbligati nessuno a trattare così i dipendenti e se sono così vigliacchi da non accettare che si parli del loro modo di organizzare e gestire il lavoro, e addirituttra mettono in mezzo gli avvocati per tentare di far cambiare una definizione di dizionario, meritano il massimo del disprezzo e del boicottaggio
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: A me la cosa che fa più schifo di questa gente è che, dopo averne fatte di tutti i colori ai dipendenti in nome del dio faturato, abbiano il coraggio di lamentarsi se nell'uso comune il loro nome sia diventato sinonimo di sfruttamento e pessimo condizioni di lavoro.

Non li ha obbligati nessuno a trattare così i dipendenti e se sono così vigliacchi da non accettare che si parli del loro modo di organizzare e gestire il lavoro, e addirituttra mettono in mezzo gli avvocati per tentare di far cambiare una definizione di dizionario, meritano il massimo del disprezzo e del boicottaggio
...penso che come molte multinazionali anche questi "signori" siano capaci di fare qualunque cose per mantenere la loro posizione di prestigio!
Di sicuro non si sono fatti scrupoli e non se ne fanno...quando si tratta di tornaconti personali non guardano in faccia nessono! :censured:

Se mai dovessero cambiare la definizione mi inca... di brutto! :angry: :angry:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
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Bleumarine
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Messaggio da Bleumarine »

Chantilly ha scritto:La MC Donald's è la prima della mia lista personale da boicottare. E in effetti già lo faccio.
Credo di essere entrata in uno di quei posti puzzolenti 3 volte in tutta la mia vita e l'ultima risale a .... mmmhhh.... 10 anni fa?
Anch'io boicotto McDonald's da tempo per tanti motivi!
Sull'odore poi la penso come te, l'ultima volta che ci sono entrata mi è passata l'appetito solo ad annusare l'aria nel locale
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Mac La Mente
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Messaggio da Mac La Mente »

Bleumarine ha scritto: Anch'io boicotto McDonald's da tempo per tanti motivi!
Sull'odore poi la penso come te, l'ultima volta che ci sono entrata mi è passata l'appetito solo ad annusare l'aria nel locale
Fai bene Blue! Benvenuta tra noi! :cool: :cool:

...l'aria del locale, per via di tutti gli intrugli che "cucinano", sa di marcio! :ouch: :ouch:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
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