Cronaca nera

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bancarella
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Re: Cronaca nera

Messaggio da bancarella »

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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Una madre coraggiosa.
Sì, che non meritava assolutamente un figlio così! :ouch:
(...forse sono troppo drastico, ma è un pensiero che ho fatto e che dico! :sorry: )
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

Due episodi di violenza e follia in poco tempo...un pestaggio per questioni di cuore e un morto per una sigaretta! Non ci sono parole, il branco ha colpito ancora e la violenza giovanile sta raggiungendo un livello troppo alto! :ouch: :ouch:

Nell'articolo che vado a segnalare c'è anche un video, è allucinante, anche se non molto chiaro si capisce quello che sta accadendo! :( :angry:


Ventiquattro ore di violenza nel capoluogo piemontese. Il ragazzo, di origine romena, colpito a coltellate da un connazionale che è fuggito. L'altro episodio ripreso da una telecamera fissa
Torino, 15 anni, ucciso per una sigaretta
Altro giovane pestato e ridotto in fin di vita


Torino - Un ragazzo di 15 anni ucciso a coltellate per la strada dopo una lite tra giovani romeni. Un altro giovane italiano, vent'anni, in fin di vita all'ospedale per i pugni e i calci ricevuti da un amico diciannovenne per gelosia. Torino ha vissuto 24 ore di violenza tra giovanissimi. Ambienti diversi, situazioni differenti ma sempre, in primo piano, l'incredibile facilità con la quale, un diverbio, una discussione, una rivalità in amore, fanno uscire dalle tasche le "lame", o fanno partire il pestaggio con risultati tragici.

Accoltellato per una sigaretta. La lite che ha causato la morte di G.M., 15 anni è cominciata in un giardino pubblico di via Vibò per unba sigaretta. Teatro un piccolo spazio pubblico incastrato tra le case popolari del quartiere Madonna di Campagna, a due passi da un mercato rionale. La vittima, secondo una prima ricostruzione effettuata dalla polizia, stava chiacchierando con alcuni amici intorno ad una fontanella.

Parlavano di calcio, di Juve, dell'arrivo di Zaccheroni sulla pianchina bianconera. All'improvviso, la vittima è stata avvicinata da un gruppetto di ragazzi più grandi, sempre romeni. "Dacci una sigaretta", gli hanno chiesto nella loro lingua madre. "Non fumo", la risposta del giovane, che è stato accerchiato.

A quel punto il diverbio, secondo quanto si apprende, si trasforma in un tentativo di rapina. Gli aggressori vogliono rubare al ragazzino un cellulare Nokia che gli era stato regalato a Natale dai parenti. Uno spintone, una manata, poi una lama che spunta all'improvviso e colpisce il ragazzo dritto alla gola. L'aggressore si dilegua, mentre dal vicino mercato accorrono alcuni commercianti e scatta l'allarme. Arriva un'ambulanza del 118, ma le condizioni del giovane romeno - studente di terza media - appaiono subito disperate.

I soccorsi sono inutili: quando arriva all'ospedale G.M. è già morto. Scattano le indagini della squadra mobile, che danno la caccia all'assassino. Gli investigatori raccolgono le testimonianze degli amici della giovane vittima, che lo descrivono come un ragazzo tranquillo che non aveva mai dato problemi.

Il pestaggio bestiale. Il primo episodio, la notte scorsa a Collegno, comune praticamente attaccato al capoluogo piemontese. La scena è stata ripresa interamente da una telecamera fissa. C'è un "caffé gelateria" ospitato in un chiosco esagonale in legno praticamente in mezzo a piazza Liberazione. La telecamera mostra il chiosco ormai chiuso: improvvisamente, entrano in campo due figure: una sovrasta l'altra e la colpisce più volte con pugni e calci. Sono ragazzi, si capisce dall'abbigliamento. Un attimo e altri giovani entrano nell'inquadratura, trascinano via l'assalitore e soccorrono il ferito.

IL VIDEO DEL PESTAGGIO :ouch:

La spiegazione del fatto arriva grazie alle prime indagini. L'aggressore ha 19 anni, la vittima (in gravissime condizioni) ne ha al massimo un paio di più. Il motivo della violenza bestiale sarebbero alcune telefonate che la vittima ha fatto alla ragazza dell'altro. Gelosia, insulti e l'appuntamento "per farla fuori" da uomini. In piazza, poi, senza neppure dare all'altro la possibilità di spiegarsi, parte il pestaggio ed è quasi tragedia.

fonte: Repubblica
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Re: Cronaca nera

Messaggio da bancarella »

Il branco colpisce ancora.
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

Mac La Mente ha scritto:Ventiquattro ore di violenza nel capoluogo piemontese. Il ragazzo, di origine romena, colpito a coltellate da un connazionale che è fuggito. L'altro episodio ripreso da una telecamera fissa
Torino, 15 anni, ucciso per una sigaretta
Altro giovane pestato e ridotto in fin di vita
c'è un aggiornamento su questo fatto tragico di cronaca, han fermato i presunti aggressori...


l ragazzo era stato ucciso per un telefonino negato
15enne sgozzato, fermati due fratelli

Sono romeni, come la vittima. Hanno 17 e 26 anni: la polizia era sulle loro tracce già da sabato

Torino - Due fratelli romeni, di 17 e 26 anni, sono stati fermati dalla squadra mobile di Torino per l'omicidio di Giorgio Munteanu, il ragazo ucciso sabato dopo un diverbio seguito alla richiesta della consegna prima di una sigaretta e poi del telefonino. Sono considerati gli autori dell'aggressione in cui, sabato pomeriggio a Torino, hanno ucciso il quindicenne romeno con una coltellata alla gola. I due sono stati bloccati in una abitazione di Nichelino.

La colluttazione - Secondo la ricostruzione, c’è stata una colluttazione tra la giovane vittima e i suoi due aggressori prima della coltellata alla gola. E’ quanto è emerso dall’autopsia effettuata oggi dal medico legale, il professor Roberto Testi, primario del sevizio di medicina legale dell’Asl Torino2, sul corpo di Giorgio. Dall’esame esterno è emerso che il ragazzo ha ricevuto dei pugni prima di ricevere tre coltellate alla gola. L’autorità giudiziaria potrebbe rilasciare il nulla osta già in giornata e quindi la data del funerale potrebbe essere vicina.

fonte: Corriere della sera
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

Non so, non so davvero cosa dire... :cry: :cry:


Donna di 30 anni trovata morta in casa
Accanto alla figlia neonata in lacrime. Tra le prime ipotesi l'omicidio durante un tentativo di furto

Milano - Una donna di circa 30 anni è stata ritrovata morta nella propria casa, dal marito al rientro dal lavoro. La donna presentava ferite da arma da taglio all'addome. A fianco del cadavere, la figlioletta di pochi mesi che piangeva disperatamente. Sono in corso le indagini dei Carabinieri di Civitacastellana. Tra le prime ipotesi degli investigatori, quella di un omicidio commesso durante un tentativo di furto. (Fonte Ansa)

fonte: Corriere della sera
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

Follia, follia pura! Un gesto che non si riesce a commentare per quanto insensato e crudele e fuori da ogni ragione! :ouch: :ouch:


Il caso dell'armiere che ha ucciso l'imprenditore
«Aveva offeso la mia famiglia
L'ho decapitato con un seghetto»

La ricostruzione dell'omicidio nel racconto di Arrighi: «Due colpi alla nuca, poi sono andato al poligono»

Como - «Signor giudice, quando ho sentito quella frase sulla mia famiglia, non ci ho visto più. E ho sparato...». Quale frase può aver mai fatto perdere completamente il senno ad Alberto Arrighi, l’armiere comasco che ha ucciso Giacomo Brambilla, l’ha decapitato bruciandone la testa in un forno e ne ha abbandonato il corpo in una sperduta località a 150 chilometri da Como?

Questa: «Ho detto al Brambilla che non stava rovinando solo me, ma anche mia moglie e le mie figlie. Lui mi ha risposto: "Bello, di tua moglie e delle tue figlie non me ne frega niente!". Poi è successo tutto». «Tutto» è contenuto nel verbale di interrogatorio, il primo sostenuto da Arrighi negli uffici della questura di Como, davanti al pm Antonio Nalesso e all’avvocato difensore Ivan Colciago e dal quale è scaturito il fermo dell’uomo. Per due ore l’armiere, incensurato, consulente della procura, amico di tanti poliziotti e carabinieri, racconta con lucidità i dettagli raccapriccianti del delitto. Uno riguarda la decapitazione: «Ho usato un seghetto, ho fatto tutto da solo, mio suocero non c’entra». Arrighi, nella confessione, tenta in tutti i modi di scagionare Emanuele La Rosa, il suocero che assieme a lui è sottoposto a fermo (ma solo per distruzione di cadavere, non per l’omicidio).

Il magistrato concentra tuttavia la sua attenzione sui rapporti tra Arrighi e la vittima: lì è contenuto il movente del delitto, i cui contorni sono ancora da definire. Così li ha raccontati il fermato: «Conoscevo il Brambilla perché in passato era stato mio cliente. Verso settembre si è ripresentato da me e pareva che fosse al corrente delle difficoltà economiche che sto attraversando. "Non capisco come un negozio come questo, nel centro di Como, non riesca a sfondare" e si è proposto di aiutarmi nella gestione». Il primo aiuto consiste in un prestito di 70-80 mila euro. Da lì in avanti la presenza del creditore nella vita di Arrighi si fa via via più costante. «Era un incubo. Mi telefonava anche 10-15 volte al giorno, mi impartiva ordini, voleva spadroneggiare». E si giunge alla stretta finale: Brambilla propone all’interlocutore di diventare socio nel negozio con una quota del 99 per cento. Alla famiglia, proprietaria dell’esercizio dal 1938, restano solo le briciole.

È di questo che si parla nell’appuntamento fatale di lunedì. «La lite si è accesa, ho visto il Brambilla che metteva mano alla cintola, temevo mi stesse sparando. Poi ha pronunciato quella frase sulla mia famiglia. Si è girato e ha fatto due passi verso il retro. Ho preso una calibro 22 dal tavolo e gli ho sparato due colpi alla nuca». La sequenza è ripresa anche dalle telecamere del negozio. In seguito Arrighi compie una serie di atti senza logica e senza speranza: «Ho lasciato il cadavere in negozio e sono partito sul Cayenne del Brambilla. Arrivato a Nova Milanese l’ho abbandonato a un distributore della Shell e ho buttato via le chiavi. Sono tornato a Como in taxi e sono andato al poligono a sparare».

E poi lo scempio sul cadavere: «La decisione di bruciare la testa nel forno della pizzeria? Volevo rendere il corpo irriconoscibile». Polizia e procura ora metteranno al vaglio questa confessione con alcuni elementi oggettivi di cui nel verbale non ci sarebbe traccia. Ad esempio: Arrighi parla di due colpi. Dall’esame del cadavere gli spari risultano invece tre, uno dei quali esploso dall’armiere con una calibro 40 che il Brambilla aveva con sé al momento del delitto. C’è poi il mistero di 100 mila euro in contati sequestrati nella pizzeria del suocero: non sono di Arrighi nè di La Rosa, forse appartenevano alla vittima.

fonte:Corriere della sera
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

A volte mi domando perchè debba andare a finire così...ma non trovo mai una risposta in quanto la violenza è qualcosa che uno ha dentro e che se manifesta porta solo a far male! :( :(


La vittima era in casa con la moglie, a Borgo Segezia, nelle vicinanze di Foggia
Anziano ucciso durante una rapina
L'uomo, 83enne, sarebbe stato aggredito da due malviventi che poi si sono dati alla fuga

Foggia - Un uomo di 83 anni è stato ucciso durante una rapina nella sua abitazione. Il delitto avvenuto a Borgo Segezia, a circa 12 chilometri da Foggia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale, chiamati da un nipote della vittima che abita vicino.

La vittima - La vittima è Francesco Trivisano, nativo di a Orsara di Puglia (Foggia). Ad aggredirlo sarebbero state due persone secondo il risultato dei primi accertamenti fatti dai carabinieri che hanno sentito la moglie dell'uomo. Accanto al corpo gli investigatori hanno trovato un'ascia, che potrebbe essere stata utilizzata per uccidere l'anziano. Non si esclude però che l'uomo possa essere morto sbattendo il capo a terra dopo essere stato spinto da uno dei due ladri. La donna era con il marito quando i rapinatori hanno fatto irruzione nella casa ma non ha assistito al pestaggio. Era infatti stata accompagnata al primo piano dell'abitazione dove le era stato intimato di rimanere. Quando dal pian terreno non ha più sentito rumori, la donna è scesa e ha trovato il marito privo di vita. Ha così chiamato il nipote che ha telefonato ai carabinieri. Non si è appreso se gli assassini si siano impossessati di denaro o preziosi prima di fuggire.

fonte:Corriere della sera
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

Un'altra rapina finita male un'altra vittima innocente! :(


Nocera inferiore, I rapinatori avrebbero appiccato il fuoco all'interno del locale
Tabaccaia uccisa nel Salernitano
«Una rapina finita in tragedia»

La donna, 80enne, aveva la testa fracassata e presentava ustioni profonde al volto e alle braccia

Slerno - Aveva la testa fracassata e presentava ustioni profonde al volto e alle braccia. Gaetana Spinosa, 80 anni, titolare dell'edicola tabacchi di Via Astuti di Nocera Inferiore, nel Salernitano, è stata trovata morta all'interno dell'esercizio poco dopo le 14,30. L'ipotesi più accreditata dai carabinieri della Compagnia di Nocera Inferiore è di una rapina finita in tragedia. La rivendita di tabacchi era aperta da domenica mattina e a richiamare l'attenzione di alcuni passanti è stato il fumo che fuoriusciva dal locale. I rapinatori infatti, dopo aver svaligiato la cassa, avrebbero appiccato il fuoco all'interno dell'esercizio e, probabilmente, hanno anche tentato di disfarsi del corpo della donna. Nel tabacchi i carabinieri, agli ordini del tenente colonnello Massimo Cagnazzo, hanno rinvenuto un flacone di alcol utilizzato per incendiare il locale. Gaetana Spinosa era vedova da circa un anno e non aveva figli. Gli inquirenti stanno ora interrogando familiari e conoscenti per ricostruire le ultime ore di vita dell'anziana. (Fonte Agi)

fonte: Corriere della sera
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

Mac La Mente ha scritto:Nocera inferiore, I rapinatori avrebbero appiccato il fuoco all'interno del locale
Tabaccaia uccisa nel Salernitano
«Una rapina finita in tragedia»

La donna, 80enne, aveva la testa fracassata e presentava ustioni profonde al volto e alle braccia
C'è un aggiornamento su questa notizia...i due rapinatori e assassini sono stati arrestati! Incredibile pensare che tutto è nato per 500 euro...ma vale così poco la vita di una persona? :angry: :angry:


La coppia deve ora rispondere di omicidio, rapina pluriaggravata e incendio doloso
i due sono stati identificati grazie alle immagini della telecamera interna della tabaccheria

Omicidio tabaccaia di Nocera
arrestati i due assassini

Avevano portato via 500 euro e alcune stecche di sigarette

Salerno - I carabinieri hanno arrestato nel corso della notte G. F., 38 anni. e la sua compagna M. C. di origini uruguayane, entrambi pregiudicati, considerati i due presunti assassini di Gaetana Spinosa, la tabaccaia uccisa ieri pomeriggio nel suo negozio a Nocera Inferiore.

Ricostruito anche il movente: la rapina, che in un primo momento i carabinieri di Nocera avevano escluso a causa delle modalità dell'omicidio. L'anziana commerciante, infatti, dopo essere stata colpita alla testa con un corpo contundente, era stata cosparsa con dell'alcol contenuto in due bottigliette prelevate nel negozio e data alle fiamme. Tutto per rubare 500 euro in contanti e alcune stecche di sigarette.

La soluzione del caso non è stata difficile: una telecamera, sistemata all'interno della tabaccheria ha ripreso tutte le fasi della rapina. I due pregiudicati sono stati rintracciati nella loro abitazione e una perquisizione ha permesso di trovare nascosti all'interno della lavatrice otto dosi di cocaina, indumenti sprochi di sangue, nonché la refurtiva. I conviventi devono ora rispondere di omicidio e rapina pluriaggravata, vilipendio di cadavere e incendio doloso, in concorso.

fonte: Repubblica
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Re: Cronaca nera

Messaggio da bancarella »

Li hanno presi? Ora tocca alla giustizia fare il suo dovere!
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Li hanno presi? Ora tocca alla giustizia fare il suo dovere!
...e speriamo che si sbrighi anche presto! Non ci dovrebbero mettere molto, il fatto è super-documentato e accertato! :ouch:
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

La notizia è molto breve ma di una atrocità immensa, in che mondo viviamo? E' orribile quello che questa donna ha tentato di fare! :angry:


Tenta di uccidere il figlioletto adottivo
Arrestata una donna a Viterbo


Viterbo - Un provvedimento di fermo è stato notificato nel corso della notte a una donna residente a Viterbo, accusata di tentato omicidio e lesioni gravissime ai danni di un bambino di 5 anni. Il provvedimento è stato emesso dalla procura di Viterbo a seguito delle indagini svolte dalla squadra mobile di Viterbo, diretta da Fabio Zampaglione, su un bambino trovato in fin di vita. La donna è stata rinchiusa nel carcere di Civitavecchia.

Dalle prime informazioni si apprende che il bambino era stato adottato dalla donna e dal marito nel mese di novembre.

fonte: Corriere della sera
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Re: Cronaca nera

Messaggio da Mac La Mente »

Un altro episodio di violenza, una fine orribile per questa donna! :(


I colpi al basso ventre
Donna uccisa in casa nel Salernitano
La vittima, 63 anni, sarebbe stata ammazzata a colpi di forbice. L'allarme è arrivato da una telefonata anonima

Salerno - Una donna di 63 anni, di cui non sono state ancora diffuse le generalità, è stata uccisa nella sua abitazione in via Mercato Boario a Nocera Superiore in provincia di Salerno. Secondo le prime notizie la vittima sarebbe stata ammazzata con colpi inferti con una forbice, trovata sul luogo del delitto. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri di Nocera, diretti dal colonnello Massimo Cagnazzo. I militari, a quanto si è appreso, sono stati avvertiti da una telefonata anonima.

Le indagini - La vittima è Santina Rizzo, 63 anni, che abitava in un appartamento a piano terra di via Boaro. È stata uccisa con diversi colpi di forbice inferti al basso ventre. I carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze di alcuni vicini che potrebbero fornire informazioni utili per le indagini.

fonte: Corriere della sera
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Re: Cronaca nera

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Non riuscirò mai, mai a capire quale sia la scintilla di follia che scoppi e fa compiere gesti così violenti e di umana follia! :ouch:


Avvocato assassinato a MessinaESSINA
Uccide il genero a fucilate
Divorzio difficile scatenano la follia

Pensionato spara davanti al nipotino. La coppia litigava per l'affidamento dei tre figli

Messina - È stato un «divorzio drammatico», con litigi per l'affidamento dei figli - un ragazzo di 14 anni, una bambina di 12 e un bimbo di 3 anni- a scatenare la follia omicida di Giuseppe Signorino, pensionato di 62 anni, che domenica sera ha ucciso l'ex genero, l'avvocato Antonio Fazio, davanti al nipotino più piccolo, a Messina.

Liti continue - I litigi della coppia sono andati avanti per anni e hanno avuto un primo epilogo nel gennaio 2009 quando la nonna materna fuggì coi i due nipoti più grandi prima che fossero affidati a una casa famiglia. La nonna-sequestratrice era stata denunciata dalla figlia, una donna di 42 anni che da Messina si era trasferita a Misterbianco (Catania) per lavoro. I figli dell'avvocato Fazio dovevano essere affidati per otto mesi a una casa famiglia su decisione del Tribunale civile di Messina nell'ambito di una causa di separazione che il legale di una delle due parti definì «un divorzio drammatico». Poi la nonna con i nipoti era tornata a casa. Ma le incomprensioni e i litigi non erano evidentemente terminati tra gli ex coniugi. Questa sera il suocero dopo aver saputo che l'ex genero aveva con sé il nipotino ha preso il fucile ha atteso l'uomo sotto casa e gli ha sparato uccidendolo. Poi ha portato il bimbo a Misterbianco dalla madre e si è costituito ai carabinieri. (fonte Ansa)

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