Festival Cinematografici...

Il mondo del grande schermo
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Mac La Mente
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: Da quello che leggo nell'articolo è un film che è piaciuto molto ai critici e che ha già tutti le carte in regola per diventare un successo anche di pubblico.

Per quanto mi riguarda però, come ho già detto in un altro topic, dubito moltissimo di andarlo a vedere e ancora di più dopo questo articolo.
Probabilmente sono solo pregiudizi miei, ma personalmente, pur amando tantissimo i thriller e i noir, sono un po' stufa di film che parlano di serial killer e lo sono ancora di più di quelli che ne parlano "a tinte forti" e per un pubblico dai "palati forti" :sorry:
Amo il cinema e l'arte che sanno raccontare storie e psicologie anche patologiche senza bisogno di scivolare per forza nello splatter come invece sembra inevitabile o quasi nel filone sui serial killer che ha preso piede negli ultimi anni...
Sarà sicuramente uno di quei film che non appena verrà proiettato registrerà un record di incassi! :yes:

Capisco il tuo punto di vista, Vianne! :) ...ultimamente sono usciti parecchi film che parlano di serial killer e che rientrano in quel genere!...è normale alla fine essere un po' stanchi di vedersi proporre sempre lo stesso soggetto ed argomento!...naturalmente è tutta questione di gusti...c'è chi non vorrebbe perderlo per niente al mondo e chi invece può farne a meno...in questa ultima categoria ci sono anch'io! ;)

...però però...forse un saltino al cinema lo faccio! :)
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Messaggio da Mac La Mente »

...è successo ieri, ma mi sembra opportuno riportarlo! Accadono anche queste cose durante un Festival! :yes: ...non riesco a giudicare Polanski, per compiere un'azione simile deve essersi davvero sentito infastidito e così ha avuto questa reazione!...forse forse un po' di mancanza nei confronti dei giornalisti l'ha avuta!


Il regista del "Il Pianista" polemizza con gli inviati al Festival del cinema di Cannes e poi, irritato, lascia la conferenza stampa
Polanski litiga coi giornalisti e se ne va: "Domande banali"
A scatenare le sue ire una domanda alla Campion
E lui: "Il computer vi ha annebbiato il cervello"


Cannes - Roman Polanski, premio Oscar nel 2002 per il film "Il pianista", scatena la polemica a Cannes. Irritato dalla "banalità" delle domande dei giornalisti, il regista di origine polacca ma da anni residente il Francia ha abbandonato improvvisamente la conferenza stampa del festival dove, assieme a 31 colleghi, stava presentando l'antologia di cortometraggi sul cinema nel mondo intitolata "To Each His Cinema".

"Propongo di andare a pranzo", ha detto il regista lasciando la sua poltroncina sul palco, dov'era seduto a fianco dei fratelli Coen di Takeshi Kitano e Wong Kar Wai, ma gli altri arti sono rimasti al loro posto. "Questa è una rara e unica opportunità per vedere riuniti registi così importanti, ed è una vergogna che vi siano domande così ovvie", ha detto Polanski. "E' il computer che vi ha annebbiato il cervello", ha incalzato il cineasta, apostrofando i cronisti. "Non scrivete neanche più a macchina, copiate solo le cose dal vostro computer".

A far sbottare l'autore de "L'inquilino del terzo piano" è stata una domanda rivolta da un reporter canadese, alla regista Jane Campion, Palma d'Oro nel 1993 con "Lezioni di piano". Il giornalista aveva chiesto a Campion come si sentisse a essere, tra tanti "grandi", l'unica donna della conferenza stampa.

fonte: Repubblica
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Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:Altra news dal Festival di Cannes...questa volta il protagonista della notizia è Michael Moore ed il suo documentario sulla sanità statunitense...di sicuro risulterà "scomodo" a qualche persona! :hihi:
Riporto solo un pezzo dell'articolo perchè è un po' lungo! :)


Sicko, storia della malasanità in Usa
Il regista Michael Moore alla presentazione del suo documentario: ''Martedì rischio di essere arrestato''
Tra tutti i film in programma a Cannes questo è quello che mi interessa di più e che intendo andare a vedere non appena uscirà nelle sale, sperando che almeno in Europa lo facciano uscire!

Avevo già sentito parlare parecchio di questo film e leggendo l'intervista a Moore e altre recensioni sui giornali capisco perchè abbia irritato i neocon al potere...

...anche se arrivare ad arrestare i propri artisti e intellettuali scomodi per quello che dicono nelle loro opere non è esattamente quello che ci si aspetterebbe da chi si autoproclama portatore di democrazia al resto del mondo
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: Tra tutti i film in programma a Cannes questo è quello che mi interessa di più e che intendo andare a vedere non appena uscirà nelle sale, sperando che almeno in Europa lo facciano uscire!

Avevo già sentito parlare parecchio di questo film e leggendo l'intervista a Moore e altre recensioni sui giornali capisco perchè abbia irritato i neocon al potere...

...anche se arrivare ad arrestare i propri artisti e intellettuali scomodi per quello che dicono nelle loro opere non è esattamente quello che ci si aspetterebbe da chi si autoproclama portatore di democrazia al resto del mondo
Saremo in due ad andare al cinema! :yes:
...da quando lo conosco Moore non mi ha mai deluso, anzi, mi attira sempre di più perchè con i suoi film/documentari racconta i fatti così come sono senza togliere/aggiungere niente...bravissimo! :banana: :banana:

...non credo sia stato arrestato però, questa volta, credo ci sia andato molto vicino! :yes: ...a parole e solo a parole c'è tanta democrazia nel suo paese, ma nei fatti è davvero poca! :dry:
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Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto: ...non credo sia stato arrestato però, questa volta, credo ci sia andato molto vicino! :yes: ...a parole e solo a parole c'è tanta democrazia nel suo paese, ma nei fatti è davvero poca! :dry:
Mi auguro che non gli succeda niente, ma come dice Moore stesso nell'intevista e come ho letto su più recensioni al suo film, il governo Usa gli ha già fatto recapitare la comunicazione ufficiale di essere sotto inchiesta per aver girato questo film e rischia l'arresto non appena tornerà negli Stati Uniti :(
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: Mi auguro che non gli succeda niente, ma come dice Moore stesso nell'intevista e come ho letto su più recensioni al suo film, il governo Usa gli ha già fatto recapitare la comunicazione ufficiale di essere sotto inchiesta per aver girato questo film e rischia l'arresto non appena tornerà negli Stati Uniti :(
Oh my God! Questa informazione/notizia mi lascia senza parole! Allucinante! :eeek: ...non c'è libertà! E' questo il problema! :ouch:
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Messaggio da Mac La Mente »

...notizia di ieri che vale la pena riportare!...parla il regista Kusturica! :)

Alla vigilia dei premi, in concorso c'è l'ultima fatica del regista serbo, "Promise me this"
Una summa del suo cinema e del suo stile: "Hollywood lascia autori come me ai margini"
Cannes, aspettando la Palma d'oro...Kusturica regala l'ultima emozione


Cannes - Sabato di vigilia festivaliera, nell'attesa della Palma d'oro che verrà assegnata domani. Ma qualche emozione autenticamente cinefila, il Festival la regala ancora: merito di Emir Kusturica, che presenta - in concorso - Promise me this. Un'opera che riflette il tipico stile del regista: sullo schermo vediamo un nonno affettuoso, un nipote curioso, una casa piena di aggeggi alla Archimede Pitagorico. E poi la musica, il circo, la banda, le pistole, un'esplosione di colori, un'invenzione continua.

"Non posso cambiare il mio cinema", ammette del resto lo stesso Kusturica, nato a Sarajevo in Bosnia ma serbo per scelta. E lui, qui a Cannes, è di casa: ha vinto due Palme d'oro - nel 1985 con Papà è in viaggio d'affari e nel 1995 con Underground - più un premio per la regia nel 1988, con Tempo di gitani. Ha fatto sette film fino a oggi, tutti premiati tra Venezia, Cannes e Berlino.

Promise me this. Il film è ambientato nella campagna serba. In cima a una collina isolata vivono un nonno (Alexander Bercek), suo nipote Tsane (Uros Milavanovic) e la vacca Cvetka. Il nonno è un inventore, ha buffe trappole tutto intorno la casa, periscopi per osservare la procace maestra della scuola (Liliana Blagojevic), di cui è innamorato. Sente che morirà presto e si fa promettere dal nipote di andare in città per vendere al mercato la vacca e trovare una sposa. Ma sullo schermo vediamo anche una banda di criminali, una maestra prostituta che cerca di salvare la figlia dalla schiavitù sessuale, due fratelli armati, un capo banda che preferisce le galline alle donne. E così via, scivolando verso l'happy end.

Parla il regista. "Il cinema è sotto lo scacco della tecnologia - ammette Kusturica - amo il cinema americano degli anni '70 e '80, di Taxi Driver e di Toro Scatenato, il cinema degli outsider, dei delusi e dei perdenti, eroi di un cinema che non esiste più perché ora si pensa solo ad accontentare un pubblico giovane globalizzato, a impressionarlo e a divertirlo. Non sono contrario al cinema che diverte, ma questi film hanno perso di vista l'umanità. Finché Hollywood non deciderà di mettere al centro domande sull'uomo, registi come me staranno ai margini".

fonte: Repubblica...dove è possibile leggere la continuazione dell'articolo! :)
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Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:...notizia di ieri che vale la pena riportare!...parla il regista Kusturica! :)

Alla vigilia dei premi, in concorso c'è l'ultima fatica del regista serbo, "Promise me this"
Una summa del suo cinema e del suo stile: "Hollywood lascia autori come me ai margini"
Cannes, aspettando la Palma d'oro...Kusturica regala l'ultima emozione
La trama del film di Kusturica mi sembra bellissima! :wub: Una storia poetica che racconta il mondo antico e senza tempo della campagna immersa nella realtà devastante e devastata del'Est europeo dei nostri giorni.
Tra tutti i film che hanno presentato a Cannes finora questo e quello di Moore sono gli unici ad attirarmi moltissimo :ok:

Sulle amare dichiarazioni di Kusturica in merito all'omogeneizzzazione del cinema a livello di puro intrattenimento, non potrei essere più d'accordo.
Del resto, imho, è un'omogeneizzazione che la caccia al profitto a tutti i costi sta provocando in tutti i settori artistici, dalla musica alla letteratura, alle arti visive...

L'arte è fatta di domande anche scomode e rilfessioni anche difficili; l'intrattenimento di risposte spesso preconfezionate e battute spesso facili facili.
Va benissimo avere un cinema, una letteratura, una musica di intrattenimento, ma ci devono essere anche un cinema, una musica, una letteratura d'arte.
E questo perchè non possono esserci solo risposte premasticate e predigerite, sono necessarie anche le domande indigeste, imho.
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: La trama del film di Kusturica mi sembra bellissima! :wub: Una storia poetica che racconta il mondo antico e senza tempo della campagna immersa nella realtà devastante e devastata del'Est europeo dei nostri giorni.
Tra tutti i film che hanno presentato a Cannes finora questo e quello di Moore sono gli unici ad attirarmi moltissimo :ok:

Sulle amare dichiarazioni di Kusturica in merito all'omogeneizzzazione del cinema a livello di puro intrattenimento, non potrei essere più d'accordo.
Del resto, imho, è un'omogeneizzazione che la caccia al profitto a tutti i costi sta provocando in tutti i settori artistici, dalla musica alla letteratura, alle arti visive...

L'arte è fatta di domande anche scomode e rilfessioni anche difficili; l'intrattenimento di risposte spesso preconfezionate e battute spesso facili facili.
Va benissimo avere un cinema, una letteratura, una musica di intrattenimento, ma ci devono essere anche un cinema, una musica, una letteratura d'arte.
E questo perchè non possono esserci solo risposte premasticate e predigerite, sono necessarie anche le domande indigeste, imho.
Mi sono dimenticato di dirlo prima, ma trovo anch'io l'ambientazione e la storia raccontata da Kusturica molto bella! :yes: ...un pensierino sull'andarlo a vedere l'ho già fatto...aspetto solo che esca al cinema! :banana: :banana:

Il discorso che hai fatto lo quoto in pieno! La trasformazione o meglio il cambiamento che si sta avendo nella varie arti purtroppo è causato sempre più dalla "popolarizzazione" degli ultimi anni...in che senso?...mi spiego meglio...è più facile fare qualcosa che attiri molte persone cadendo comunque nel banale e nello scontato che qualcosa di più ricercato e considerato ormai "per gli intenditori"! Credo sia questo il vero problema! :ouch:

A parer mio un 50 e 50 tra i due tipi di intrattenimenti potrebbe già andar bene!...anche perchè in entrambi i casi, bisogna saperlo fare! :yes:
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Messaggio da Mac La Mente »

Il Festival di Cannes è finito! :)
...riporto una parte dell'articolo pubblicato su Repubblica che contiene la lista dei vincitori e dei film premiati in questa edizione! :cool:

Come da previsioni delle ultime 48 ore, la giuria presieduta da Stephen Frears assegna la Palma d'oro a "4 months, 3 weeks and 2 days". Il regista: "Un'opera a basso budget e senza star"
Il cinema romeno trionfa al Festival...vince il film sull'aborto di Cristian Mungiu
Un altro film di quel Paese, "California dreamin", vince "Un certain regard", Luchetti a bocca asciutta
E gli Usa si consolano col premio speciale per Gus Van Sant e la regia a Schnabel


Cannes - Se qualcuno, alla vigilia di questa patinatissima edizione numero 60, avesse scommesso su un doppio trionfo del cinema romeno, a quest'ora sarebbe ricco. Perché, contro ogni aspettativa dichiarata (o meno) alla vigilia della kermesse, è proprio questo il verdetto che arriva dalla Croisette. Con la Palma d'oro assegnata dalla giuria presieduta da Stephen Frears che va a 4 months, 3 weeks and 2 days di Cristian Mungiu: storia ambientata nella tarda era Ceausescu, che affronta in maniera cruda un tema scomodo (l'aborto come atto di ribellione al sistema). E come se non bastasse, anche nell'altra sezione, "Un Certain regard", prevale una pellicola che parla la stessa lingua: California Dreamin, diretta dallo scomparso Cristian Nemescu.

Eppure, la decisione della giuria principale, che ha premiato il film di Mungiu, era ampiamente scontata, almeno negli ultimi giorni: tutti i rumors concordavano nel considerarlo sicuro vincitore. In un'edizione in cui i giurati (tra i quali il nostro Marco Bellocchio) hanno mostrato, con le loro scelte, un certo ecumenismo geografico-culturale: dagli Stati Uniti alla Corea, dall'Iran alla Russia, sono tante le cinematografie che hanno portato a casa un riconoscimento.

Gli altri vincitori. Il gran premio della giuria va alla regista giapponese Naomi Kawase, per il suo poetico Mogari no mori. Gli Usa invece portano a casa il premio speciale per il sessantesimo anniversario, assegnato a Paranoid Park di Gus Van Sant, e il premio della regia al pittore americano prestato al cinema Julian Schnabel (il cui film Le scaphandre et le papillon, però, è girato in francese). Mentre un autore europeo emergentissimo come Fatih Akin, tedesco di origine turca, ottiene il riconoscimento per la migliore sceneggiatura con Dall'altra parte. Tra gli attori, invece, vincono il russo Konstantin Lavronenko per Izgnanie di Andrei Zviaguintsev e la sudcoreana Jeon Do-Yeon per Secret Sunshine di Lee Chang Dong. Infine, c'è da segnalare l'ex aequo, nel premio della giuria, al cartoon iraniano-francese Persepolis, di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, e a Stellet licht di Carlos Reygadas.

fonte: Repubblica

...e il cinema italiano? Purtroppo non è stato premiato!...in parte è scomparso! :(
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Bernardo Bertolucci riceverà un premio speciale in occasione del prossimo Festival di Venezia: il "Leone d'oro del 75°", istituito quest'anno in via eccezionale per celebrare i 75 anni della Mostra del Cinema di Venezia :ok:

Immagine


Venezia, 12:48

MOSTRA CINEMA VENEZIA: A BERTOLUCCI LEONE D'ORO DEL 75/MO

E' stato attribuito a Bernardo Bertolucci il Leone d'Oro del 75mo, il premio eccezionale istituito quest'anno per celebrare i 75 anni della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (1932-2007) che quest'anno avra' luogo dal 29 agosto all'8 settembre 2007. Il riconoscimento a Bertolucci e' stato proposto dal direttore della Mostra Marco Müller, ed accolto dal cda della Fondazione La Biennale di Venezia presieduto da Davide Croff.

Il Leone d'Oro del 75mo sara' consegnato al regista nel corso della serata finale di premiazione, subito prima dell'annuncio del Leone d'Oro 2007, l'8 settembre prossimo nella Sala Grande del Palazzo del Cinema del Lido di Venezia. Saranno inoltre proposti, durante la 64ma Mostra, il pressoche' invisibile grande documentario "La via del petrolio" (1966), nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale e dall'Eni, e il capolavoro che Bertolucci presento' nel 1970 alla Mostra, "Strategia del ragno", nella nuova versione ora restaurata dalla Cineteca Nazionale.

Dal sito di Repubblica
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Vianne ha scritto:Bernardo Bertolucci riceverà un premio speciale in occasione del prossimo Festival di Venezia: il "Leone d'oro del 75°", istituito quest'anno in via eccezionale per celebrare i 75 anni della Mostra del Cinema di Venezia :ok:

Immagine


Venezia, 12:48

MOSTRA CINEMA VENEZIA: A BERTOLUCCI LEONE D'ORO DEL 75/MO

Dal sito di Repubblica
Questa è una bellissima notizia! :)

Bertolucci è un bravissimo regista e trovo giustissimo che venga premiato per quello che ha fatto e che spero continuerà a fare! :banana: :banana: ...se fosse per me riceverebbe solo Premi Speciali! :wub: :wub:
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Tra circa un mesetto comincerà la Mostra del Cinema a Venezia ed oggi è stato presentato il programma! Sembra molto ricco ed interessante oltre che pieno di film che usciranno successivamente al cinema...riporto un articolo pubblicato su Repubblica...è un po' lungo, spiega bene quel che sarà...lo divido in due parti!!! :) :banana: :banana:

- Prima Parte -

De Palma, Loach, Ang Lee, Mikalkov, Clooney, Pitt, Gere, Johansson
La 64esima edizione ha fatto le cose in grande: quasi tutti in gara
Venezia, registi e cast "stellari" per i tre quarti di secolo della Mostra
Tre gli italiani, tutti giovani: Paolo Franchi, Vincenzo Marra e Andrea Porporati
A Bernardo Bertolucci e Tim Burton, riconoscimenti alla carriera


Roma - Guardando il programma della Mostra di Venezia numero 64 - presentato oggi, in pompa magna, all'hotel Excelsior della capitale - si vede quanto la concorrenza faccia bene. Anche al cinema. Perché il programma della kermesse della Laguna, che si svolgerà dal 29 agosto all'8 settembre, mette in campo una squadra di grandi autori quasi eccessiva, per quantità e qualità: da Woody Allen a Brian De Palma, da Kenneth Branagh a Paul Haggis, da Ang Lee a Takeshi Kitano, da Peter Greenaway a Todd Haynes, da Eric Rohmer a Claude Chabrol, da Wes Anderson a Nikita Mikhalkov. Per non parlare delle star, sparse nei vari film; fra i tanti George Clooney, Brad Pitt, Jude Law, Cate Blanchett, Richard Gere, Keira Knightley, Charlize Theron, Susan Sarandon, Scarlett Johansson. Una bella sfida, lanciata alle concorrenti Festa di Roma e Festival di Torino.

Italiani / 1. Un'abbondanza e uno sfarzo che si smorzano un po', quando dal resto del mondo ci spostiamo qui in Italia: le pellicole nostrane in concorso sono tre, e dunque parecchie; ma senza grandi maestri. Il primo nome, ampiamente annunciato, è quello di Vincenzo Marra, autore peraltro molto amato dai cinefili, che alla Mostra porta il suo "L'ora di punta", impreziosito dalla presenza della diva Fanny Ardant nel ruolo di protagonista. Accanto a lui, a contendersi il Leone d'oro, due autori meno conosciuti, su cui il direttore della manifestazione, Marco Mueller, ha deciso di puntare: Paolo Franchi con "Nessuna qualità agli eroi", con l'attore più richiesto del momento, Elio Germano; e Andrea Porporati con "Il dolce e l'amaro", con un cast solido che annovera Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro. Forse, su questo versante, la Festa di Roma ha portato via energie.
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- Seconda Parte -

Italiani / 2. Nella seconda sezione della Mostra, chiamata Orizzonti, troviamo altri tre film made in Italy: uno di finzione - "Médéè Miracle", di Tonino De Bernardi - e due documentari, "Madri" di Barbara Cupisti e "Il passaggio della linea" di Pietro Marcello. Ma se consideriamo anche cortometraggi, omaggi vari e retrospettive, il numero complessivo di titoli di casa nostra sale a 52. Non va dimenticato, poi, il Leone d'oro del Settantacinquesimo anniversario, che la Biennale ha deciso di assegnare a Bernardo Bertolucci (il Leone alla carriera, invece, andrà a Tim Burton).

Grandi autori. La lista, quest'anno, è davvero impressionante. A partire dal concorso: a contendersi il Leone d'oro sono, tra gli altri, uno dei più interessanti registi americani, Wes Anderson, con "The Darjieeling Limited"; un nome amatissimo dal pubblico come Kenneth Branagh, con "Sleuth"; il maestro egiziano Youssef Chaine, con "Le chaos"; Brian De Palma, che in "Redacted" esplora gli orrori del conflitto iracheno; l'eccentrico Peter Greenaway, che torna con "Nightwatching"; Paul Haggis, già premio Oscar per "Crash", con "In the Valley of Elah"; un altro americano fuori dagli schemi, Todd Haynes, con "I'm non there"; il Leone d'oro Ang Lee (per "Brokeback Mountain"), con "It's a free world..."; due veterani europei di quelli che i Festival adorano, Nikita Mikhalkov (con "12") ed Eric Rohmer (con "Les Amours d'Astrée et Céladon"). Fuori concorso, invece, l'ultimo Woody Allen ("Cassandra's dream"); e poi Claude Chabrol, l'icona Takeshi Kitano, il grande vecchio Manoel De Oliveira, il maestro horror Jaume Balaguerò...

Grandi attori. Anche qui, l'elenco è lungo. Impossibile non citare George Clooney (protagonista, con Tilda Swinton, di "Micheal Clayton" di Tony Gilroy); Brad Pitt, che rivisita il mito di Jesse James diretto da Andrew Dominik; Jude Law, che con Michel Caine recita in "Sleuth" di Branagh; Tommy Lee Jones, Charlize Theron e Susan Sarandon, terzetto d'eccezione nel film di Haggis; Richard Gere, Cate Blanchett e Heath Ledger, nella pellicola di Todd Haynes; Quentin Tarantino, che oltre a curare la retrospettiva sui western all'italiana, è anche attore nel giapponese "Sukiyaki Western Django"; Colin Farrell e Ewan McGregor per Woody Allen; Scarlett Johansson in "The Nanny Diaries" di Shari Springer Berman e Robert Pulcini.

Giuria principale. In questa folla di grandi attori e grandi interpreti, non sarà facile il compito della giuria principale, quella chiamata ad assegnare il Leone d'oro. Un gruppo fatto tutto di registi, altrettanto grandi: il presidente, Zhang Yimou, e poi Catherine Breillat, Jane Campion, Alejandro Gonzalez Inarritu, Paul Verhoeven e i nostri Ferzan Ozpetek ed Emanuele Crialese. Appuntamento, per il verdetto, all'8 settembre.
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Mac La Mente ha scritto:Tra circa un mesetto comincerà la Mostra del Cinema a Venezia ed oggi è stato presentato il programma! Sembra molto ricco ed interessante oltre che pieno di film che usciranno successivamente al cinema...riporto un articolo pubblicato su Repubblica...è un po' lungo, spiega bene quel che sarà...lo divido in due parti!!! :) :banana: :banana:

De Palma, Loach, Ang Lee, Mikalkov, Clooney, Pitt, Gere, Johansson
La 64esima edizione ha fatto le cose in grande: quasi tutti in gara
Venezia, registi e cast "stellari" per i tre quarti di secolo della Mostra
Tre gli italiani, tutti giovani: Paolo Franchi, Vincenzo Marra e Andrea Porporati
A Bernardo Bertolucci e Tim Burton, riconoscimenti alla carriera
Sulla carta il programma di quest'anno promette scintille!
I nomi dei registi in gara sono davvero impressionanti e se anche solo la metà di loro presenterà un film del proprio livello qualitativo, sarà una grana bella Mostra e avremo dei gran bei film da vedere il prossimo inverno :ok: :ok:

Leggendo i nomi però si vede che quello che manca sono i registi italiani. La quantità non significa niente, è vero, e magari i 3 in concorso presenteranno dei capolavori e faranno man bassa di premi... ciò non toglie che scorrendo i nomi, venga da chiedersi se non abbia ragione Tarantino sulle condizioni del nostro cinema :unsure:
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