Alla ricerca dell'energia pulita

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Mac La Mente
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:L'Italia come un'automobile ferma rende l'idea. Non si investe su queste fonti!
Sì, ed è un'immagine molto molto allarmante secondo me! Mette in evidenza aspetti che non si prendono in considerazione e che invece sarebbe opportuno non solo approfondire ma anche incentivare! :yes:
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Mac La Mente »

Riporto una notizia un po' lunghetta ma molto molto interessante in quanto parla di un altro tipo di energia pulita che potremmo sfruttare. Un'energia ricavata questa volta dai fiumi, in particolare dall'incontro che questi hanno con il mare attraverso le loro foci. Nascerà una centrale che riuscirà ad utilizzarla! :)


Il primo impianto sarà in funzione tra pochi mesi
Energia ecosostenibile dai fiumi
Una nuova tecnologia per la produzione di energia pulita basata sulla differenza di salinità alla foce dei fiumi, tra l'acqua marina e quella proveniente dall'estuario


Le fonti di energia pulita sono presenti in varie forme, ovunque intorno a noi, anche se spesso non ce ne accorgiamo nemmeno. Una tra quelle più facili e vantaggiose da sfruttare, ma ancora praticamente inutilizzata, è la differenza di salinità presente alla foce dei fiumi, là dove l’acqua dolce si incontra con l’acqua marina salata. I Paesi Bassi sono all’avanguardia nello sviluppo delle nuove tecnologie in questo campo, anche grazie alle caratteristiche del loro territorio, dove sono numerosi i fiumi che sfociano in mare. Ma è un'azienda norvegese ad applicare le ultime scoperte su larga scala, attraverso la costruzione di una vera e propria centrale elettrica.

L’energia osmoticaQuesto tipo di energia è detta energia a gradiente salino (o energia osmotica) e sfrutta il flusso spontaneo dell’acqua da una soluzione a concentrazione minore (acqua dolce) verso una più concentrata (acqua salata). Come riporta il New Scientist, il progetto di un nuovo tipo di batteria in grado di incanalare quest’energia è nato dagli ingegneri del Wetsus, centro olandese per le tecnologie idriche sostenibili. Per dare un’idea delle potenzialità di questa risorsa, nel caso specifico del Reno, che sfocia poco a sud di Rotterdam nel Mare del Nord, il processo chiamato «Blue Energy» sarebbe in grado di produrre 1 gigawatt di elettricità, sufficiente per alimentare 650 mila abitazioni. Un sistema del genere può essere applicato alla foce dei fiumi di tutto il mondo, dal Gange al Mississippi, senza causare danni all’ambiente nè all’ecosistema, e in futuro – a pieno regime – potrebbe arrivare a fornire fino al 7 per cento del fabbisogno energetico globale.

La prima centraleL’energia osmotica è nota da tempo. Nonostante ciò, sono stati necessari anni di studi per creare un sistema in grado di produrre elettricità sfruttando la differenza di concentrazione alla foce dei fiumi. Le difficoltà principali sono legate alla membrana di separazione tra acqua salata e dolce: alla fine degli anni ’90 sono nati i primi prototipi efficaci e solo ora i modelli più avanzati sono abbastanza efficienti da permettere la produzione di energia in modo redditizio. Dopo aver sperimentato in laboratorio il funzionamento dell’impianto e delle membrane, nei prossimi mesi l’azienda norvegese Statkraft attiverà il primo prototipo di centrale a energia osmotica su larga scala. Sarà situata a Tofte, una cittadina costiera vicino a Oslo (Norvegia), e avrà dimensioni relativamente piccole: in un’area grande come un campo da tennis, verranno installati 2 mila metri quadri di membrane che genereranno circa 4 kilowatt (una quantità di energia molto modesta). Sfruttando l’esperienza di Tofte, entro il 2015 l’azienda spera di riuscire a costruire una centrale più grande, in grado di produrre almeno 25 megawatt (il fabbisogno di circa 15 mila famiglie).

fonte: Corriere della sera
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da bancarella »

Avanti così. Il rinnovabile deve essere sviluppato.
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Avanti così. Il rinnovabile deve essere sviluppato.
Sì, in tutte le forme possibile e con tutti i mezzi possibili...naturalmente senza esagerare, eh? :)
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da bancarella »

Una nuova scoperta: L'energia pulita si ottiene dalle foglie artificiali. Il segreto nella fotosintesi.

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... ME_SCIENZA" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Una nuova scoperta: L'energia pulita si ottiene dalle foglie artificiali. Il segreto nella fotosintesi.
Molto molto interessate questo studio che hanno fatto! Spero vadano avanti e che continuino così...magari un domani potremmo davvero sfruttare quello che per la natura è naturale! :)
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Nilleshna »

Più che ottimo!!! Mi auguro che vadano avanti!!! :banana:
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Mac La Mente »

Nilleshna ha scritto:Più che ottimo!!! Mi auguro che vadano avanti!!! :banana:
Incrociamo le dita Nill perchè c'è veramente bisogno di una svolta nel campo energetico per ridurre al minimo l'inquinamento! :yes:
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Nilleshna »

Lampadine tradizionali da 100 watt, addio: dal primo settembre arrivano quelle a basso consumo. Una vera e
propria ‘rivoluzione’ che costringera’ l’Europa a bandire da case, scuole e uffici lo strumento che fino a oggi ha permesso di irradiare i luoghi del nostro vivere quotidiano ma che ecologicamente ha un impatto troppo alto, oltretutto vista la presenza di alternative praticabili.
Bruxelles, nel nome della ‘Green policy’ e del risparmio energetico, ha stabilito che tutti i 27 paesi dell’Unione dal primo settembre inizino a sostituire gradualmente le vecchie lampadine. Una svolta epocale, che mette fine - dopo 131 anni - all’invenzione all’epoca rivoluzionaria di Thomas Edison. La fine di un’epoca. E l’inizio di un nuovo corso.
La ’svolta’ storica, in realta’, e’ arrivata a marzo, quando la Commissione europea ha adottato definitivamente due regolamenti che impongono, a partire dall’1 settembre, lo stop alle vendite delle lampadine a incandescenza. La decisione e’ stata presa dopo un dibattito serrato: fino all’ultimo c’e’ stato chi ha opposto resistenza, ma la commissione Ambiente del Parlamento europeo ha votato
‘no’ alla risoluzione dei contrari. La commissione dell’europarlamento non ha avuto dubbi: le sole lampadine a risparmio energetico, ha spiegato, “faranno risparmiare ai cittadini dell’Unione intorno ai 40 terawattora, l’equivalente del consumo elettrico nazionale della Romania, e tagliera’ le emissioni di CO2 di quasi 15 milioni di tonnellate l’anno”. Poi, dicono i dati europei, una volta che tutti avranno abbandonato le vecchie lampadine, il taglio di anidride carbonica nell’Europa dei 27 sara’ di 60 miliardi di tonnellate annue. A Strasburgo hanno quindi scelto per l’ecologia, e a Bruxelles in seconda battuta hanno ‘condiviso’ questa linea approvando i regolamenti licenziati dal Parlamento europeo. Lo stop alle vecchie lampadine a incandescenza sara’ graduale: si inizia con la messa al bando di quelle da 100 watt, poi dal primo gennaio 2010
commercializzazione vietata alle lampadine da 75 watt. Quindi, a settembre del 2011, tocchera’ alle lampadine da 60 watt, e infine, un anno dopo, a tutte le altre (da 40, 25 e 15 watt). Da settembre 2012, le vecchie lampadine saranno una volta per tutte ‘in pensione’.
Ma l’addio alle lampade a incandescenza non sara’ proprio definitivo: l’Europa, infatti, contempla delle eccezioni. L’invenzione di Edison restera’ ancora all’interno di frigoriferi, freezer e forni. Poi, dal 2016, via anche da li’. Per il resto dal 2012 le lampade ecologiche illumineranno ogni edificio pubblico, ufficio, strada, fabbrica e abitazione: le lampade compatte fluorescenti garantiranno un risparmio energetico fino all’80%, quelle alogene di nuova generazione dal 25 al 50%.
Alla fine l’Europa vantera’ - e’ stato stimato - un risparmio energetico quantificabile in 10 centrali da un gigawatt. E un ritorno economico non indifferente: grazie alle lampadine alogene e a basso consumo “l’Unione europea potra’ disporre ogni anno dai cinque ai dieci miliardi di euro”, hanno assicurato dal Parlamento europeo. Ma il beneficio economico riguardera’ anche le famiglie, che, assicurano da Bruxelles, “vedranno un risparmio nelle loro bollette dai 25 ai 50 euro l’anno Le famiglie, pero’, potrebbero risparmiare anche qualcosa in piu’. Almeno secondo i calcoli del vice-direttore nazionale di Legambiente, Andrea Poggio. Una solo lampadina ecologica, sostiene, “fa risparmiare in media 15 euro all’anno in bolletta”. Se gia’
prendiamo una casa con una camera, cucina e bagno e mettiamo una lampadina in ognuno dei tre vani, ecco che il risparmio eventuale raggiunge le stime dell’Unione europea (45 euro). Ma se gia’ mettiamo lampade a basso consumo in una casa che ha quattro stanze, o anche solo quattro lampadine, il risparmio annuo in bolletta potrebbe arrivare a 60 euro, piu’ di quanto stimato dall’Ue.
Edison, quindi, e’ sempre piu’ storia e sempre meno attualita’. E d’ora un poi, occhio ai Led, diodi semiconduttori che emettono luce da minuscoli chip di silicio: gli esperti gia’ li definiscono “il futuro dell’illuminazione”. Oggi sono ancora troppo costosi, ma una volta ‘a regime’ potranno illuminare 50 volte piu’ a lungo delle lampadine tradizionali a costi elettrici estremamente ridotti. Niente male.

Fonte
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Mac La Mente »

Nilleshna ha scritto:Lampadine tradizionali da 100 watt, addio: dal primo settembre arrivano quelle a basso consumo.
Siiiisisiis! Sono assolutamente d'accordo con questa decisione anche se mi rendo conto che per la sostituzione ci vorrà tempo! Il riscaldamento prodotto da una lampadina è poca cosa in verità ma se sommato a quello di altre lampadine diventa davvero troppo! :yes: ...molto molto importante non solo per le tasche ma per l'ambiente! :)
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da bancarella »

Giusta decisione.
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Nilleshna »

Taipei, 7 ottobre 2009 - Anche se si parla sempre di fonti alternative, in questo caso il macabro mette in crisi gli eco... propositi, per quanto buoni siano. Il calore necessario per cremare i cadaveri verrà utilizzato per produrre energia elettrica per i condizionatori d’aria. E’ il progetto presentato da un centro di cremazione di Taipei che quantomeno ha suscitato forti critiche.


La società di pompe funebri taiwanese ha investito 7,7 milioni di dollari di Twd (circa 163 mila euro) in un impianto che permette di trasformare il prodotto della cremazione in elettricità, ha spiegato il direttore commerciale Yang Yi-lin. L’energia elettrica servirà ad alimentare il sistema di aria condizionata del centro che si trova nella periferia di Taipei.


“E’ inquietante pensare che le famiglie in lutto vengano trovino refrigerio da un impianto di aria condizionata alimentato grazia alla combustione dei corpi dei loro defunti”, ha sottolineato un consigliere comunale di Taipei, Chuang Ruei-hsiung, citato dall’agenzia stampa Central News.


La società di cremazione ha risposto di non voler rinunciare al progetto ma, in alternativa, di utilizzare l’energia elettrica per illuminare gli ambienti. “Ricicliamo i resti della cremazione per ridurre l’inquinamento dell’aria e difendere l’ambiente. Ma terremo in conto anche le reazioni delle famiglie”, ha assicurato Yang.

Fonte

Mai metterò in dubbio al riguardo l'opinione individuale, ma pensando al bene del pianeta, al fatto che abbiamo un passato e un futuro e soprattutto che tutto è energia, personalmente non vedrei il problema... :mah:
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Mac La Mente »

Finalmente una bella notizia che riguarda la mia Puglia e in generale l'Italia intera e molte molte regioni...il rinnovabile, chi lo utilizza e gli impianti sono cresciuti! Spero aumentino sempre di più! :banana: :banana:


Rinnovabili boom nel 2009
coperti i consumi casalinghi

Secondo l'ufficio studi della Confartigianato la produzione 'verde' è salita: lo scorso anno ha fatto segnare un più 19,2% rispetto al 2008. Puglia al top per l'elettricità da solare

Roma - La produzione complessiva da fonti rinnovabili nel 2009 è giunta a coprire l'intero (100,6%) consumo di energia elettrica delle famiglie italiane. Secondo l'ufficio studi della Confartigianato, nonostante la crisi che ha abbattuto la produzione 'tradizionale' dell'8,3%, la produzione 'verde' è salita: nel 2009 l'energia elettrica da fonti rinnovabili ha fatto segnare un più 19,2% rispetto al 2008, arrivando a un livello di produzione di 69.330 gigawattora (i consumi delle famiglie ammontano a 68.924 gigawattora). Nel 2008, la produzione 'verde' copriva fino all'85% dei consumi casalinghi.

Spetta alla Puglia il primato della maggior produzione di elettricità da solare, seguita da Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte. Ed è sempre la Puglia la regione che lo scorso anno ha incrementato di più la produzione da impianti fotovoltaici, con 72 gigawattora in più, pari ad oltre un terzo dell'intera crescita (37,3%), seguita dalla Lombardia e dal Piemonte. Ma anche a livello internazionale la Puglia la fa da padrone e si leva lo sfizio di battere la Cina per potenza di impianti solari installati: 161 mw contro i 160 cinesi.

E' comunque l'Italia stessa ad occupare una posizione di primissimo piano sul fronte dei pannelli solari. Sulla base dei dati 2009 dell'European PhotoVoltaic Industry Association (Epia), il nostro Paese è il secondo mercato al mondo nel fotovoltaico con il 9,9% della potenza installata nell'anno, dietro alla Germania che da sola rappresenta il 51,6% del mercato mondiale.

In particolare il Mezzogiorno e il Centro-Nord ricoprono una posizione di rilievo nel mercato mondiale collocandosi, rispettivamente, al quarto e al sesto posto della classifica: i 422 Mw del Centro-Nord sono pari al 5,7% del mercato mondiale; i 289 Mw installati del Sud corrispondono al 3,9% e sono pari alla potenza installata in Francia, Spagna e Portogallo messi insieme.

Sempre secondo l'ufficio studi di Confartigianato, nel primo trimestre 2010 il settore delle imprese potenzialmente interessate alle fonti rinnovabili registra una crescita del 2,7%, più accentuata nel Mezzogiorno (+4,1%) e nel Centro (3,6%) mentre nel Nord la crescita è robusta ma con uno spunto minore (1,5%). Nel primi tre mesi in Italia vi sono poi 86.079 aziende (prevalentemente imprese di installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione) potenzialmente interessate dalle fonti rinnovabili, con una stima di 332.293 occupati e una dimensione media per impresa di 3,9 addetti.

fonte: repubblica
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

Messaggio da Mac La Mente »

Un punto a favore per l'eolico arriva dalla terra di Bari dove è stato dato il via alla costruzione degli impianti! :yes:


Si anche dalle città del vino: "ma attenzione agli eccessi"
Legambiente si schiera a favore degli impianti eolici
Il presidente Cogliati: «Il paesaggio non è sacro e intoccabile. Molte zone migliorano con le pale»

Bari - Legambiente prende posizione a favore degli impianti eolici (e fotovoltaici) contro chi ritiene che invece deturpino il paesaggio italiano. «Il paesaggio non è un oggetto sacro e intoccabile, ma è il frutto della storia da sempre. Le pale eoliche sono un valore estetico aggiunto», ha detto il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati, a Bari a margine di un convegno su efficienza energetiche e bioedilizia alla Fiera del Levante.

Tre punti - «Penso che in molti paesaggi dell'Appennino le pale eoliche sono un elemento di miglioramento e un valore estetico aggiunto», ha proseguito Cogliati. «Quello che non va dimenticato è che oggi l'energia rinnovabile sta rispondendo a tre grandi funzioni: la prima è che è l'unico settore che non è entrato in crisi occupazionale. E nessuno, men che meno al Sud, credo possa permettersi di sottostimare questo aspetto, Il secondo», ha aggiunto il leader di Legambiente, «è che tutto il mondo sviluppato e quello in via di sviluppo (India, Cina e Brasile) sta puntando come elemento di competizione internazionale sul liberarsi dalle energie di fonte fossile e sviluppare le rinnovabili. Terza questione: è evidente che un progetto fatto male produce danni, però rispetto ai 6 mila megawatt di eolico che abbiamo in Italia e ai 1.500 abbondanti di fotovoltaico, i progetti sbagliati sono davvero pochini».

Polemiche - Infine Cogliati polemizza contro l'equazione eolico=mafia. «È demenziale utilizzare le infiltrazioni mafiose all'interno del comparto delle energie rinnovabili come dimostrazione di un paradigma geometrico della possibilità di criminalizzare questo settore. Qualcuno dei grandi combattenti contro l'eolico e il fotovoltaico, come Sgarbi, quando dichiarano che nel Trapanese preferiscono gli impianti per la trivellazione di petrolio piuttosto che le pale eoliche, credo che si autodenuncino da soli per la loro portata culturale».

Città del vino: ok, ma no a eccessi - Anche l'associazione Città del vino dice sì a eolico e fotovoltaico, ma senza eccessi, perché se il risparmio energetico è un obiettivo importante su cui puntare per il futuro, bisogna stare attenti che questo non comporti un eccessivo «consumo» del territorio. I sindaci dei territori del vino concordano nella necessità di inserire nel «Piano regolatore delle Città del vino» un regolamento specifico perché gli impianti delle energie rinnovabili siano rispettosi del paesaggio, senza che un'installazione indiscriminata possa deturpare vigneti o colture. «Quello delle energie rinnovabili è un tema che interessa sempre più da vicino i territori rurali», spiega il presidente delle Città del vino, Giampaolo Pioli. «Siamo favorevoli al diffondersi delle energie alternative, ma è necessario che gli strumenti urbanistici dei Comuni si facciano carico di scegliere le porzioni di territorio aperto meno produttive e svantaggiate, le aree industriali o di cava dismesse».

fonte: Corriere della sera
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Re: Alla ricerca dell'energia pulita

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Non male! Davvero niente male! Speriamo si continui su questa strada e che l'energia eolica, così come altre forme "pulite", si diffonda sempre di più! :)


A fine 2009 secondo il rapporto del gestore dei servizi energitici
Eolico: in Italia quasi 300 impianti
Il 90% si trova nel Meridione

In tutto le torri sono 4.250. La potenza complessiva è di 5 mila megawatt

Roma - Sono 294 gli impianti eolici in Italia a fine 2009 per una potenza complessiva di 4.898 megawatt (Mw) e un totale di 4.250 torri sparse sul territorio nazionale. È la mappa dell'eolico in Italia secondo i dati dell'ultimo rapporto del Gse (Gestore servizi energetici). Il 98% della potenza totale è coperta dal sud, dove c'è anche il 90% degli impianti.

Sviluppo - Dalla fine del 2006, quando gli impianti erano 169 con una potenza pari a 1.908 Mw, l'incremento è stato superiore al 74% per il numero di installazioni e del 157% per quanto riguada la ponteza. Nel 2009 la produzione di energia elettrica da fonte eolica è risultata pari a 6.543 Gwh (Gigawattora), del 35% più elevata rispetto all'anno precedente.

Mappa - La mappa degli impianti eolici evidenzia la concentrazione soprattutto nelle regioni del meridione: quella con la maggiore potenza installata è la Puglia dove nel 2009 sono stati installati ulteriori 14 impianti per un totale di 290 Mw. La Sicilia, invece, è la regione che ha mostrato la maggiore crescita in termini assoluti: 353 Mw in dieci impianti, tanto da aver praticamente raggiunto la potenza complessiva installata in Puglia. La Calabria ha più che raddoppiato la sua potenza con 252 Mw in sei nuovi impianti. Le regioni del nord e del centro hanno in generale una dimensione di impianto ridotta, in media pari a 4,3 Mw, a partire dal Veneto con 0,4 Mw, passando per i 9 Mw della Toscana e fino ai 12,5 Mw dell'unico impianto presente in Piemonte. Quanto alla distribuzione provinciale, a Foggia si concentra la più alta presenza di impianti pari 20,4% del totale. Nel resto del territorio i valori più elevati sono quelli delle province di Avellino (7,5%), Benevento (7,1%), Palermo (6,1%), Sassari (4,4%) e Chieti (4,1%). Al nord i valori più significativi sono dati dalle province di Savona e Belluno. In base alla distribuzione regionale dei watt per valore pro-capite, il Molise vince con 739 watt per abitante, seguono Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata.

fonte: Corriere della sera
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