Incipit

Tra gli scaffali cosa si trova e cosa si legge...
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Mac La Mente
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

Visto che lo sto leggendo e che mi sta piacendo molto, inserisco volentieri l'incipit di Coraline di Neil Gaiman! :)

Coraline

Coraline scoprì quella porta poco dopo aver traslocato con la famiglia.
La casa era molto vecchia, con una soffitta, una cantina e un giardino pieno di erbacce e grossi e vecchi alberi.
Date le sue notevoli dimensioni, però, non era occupato esclusivamente dalla famiglia di Coiraline. I suoi ne possedevano solo una parte.
Nel resto dell'edificio abitavano altre persone.


da Coraline di Neil Gaiman, pagina 9, pubblicato da Mondadori, traduzione di Maurizio Bartocci
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Nilleshna
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Re: Incipit

Messaggio da Nilleshna »

Mac La Mente ha scritto:Visto che lo sto leggendo e che mi sta piacendo molto, inserisco volentieri l'incipit di Coraline di Neil Gaiman! :)

Coraline

Coraline scoprì quella porta poco dopo aver traslocato con la famiglia.
La casa era molto vecchia, con una soffitta, una cantina e un giardino pieno di erbacce e grossi e vecchi alberi.
Date le sue notevoli dimensioni, però, non era occupato esclusivamente dalla famiglia di Coiraline. I suoi ne possedevano solo una parte.
Nel resto dell'edificio abitavano altre persone.


da Coraline di Neil Gaiman, pagina 9, pubblicato da Mondadori, traduzione di Maurizio Bartocci
:love:
Per aspera sic itur ad astra

Jane Eyre\ Charlotte Brontë “Oltre questo mondo,
oltre la razza degli uomini,
esiste un mondo invisibile e un regno degli spiriti.
Quel mondo ci circonda ed è dappertutto;
e quegli spiriti ci vegliano, perché hanno l’incarico di custodirci…”

Immagine
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

Nilleshna ha scritto:
Mac La Mente ha scritto:Coraline di Neil Gaiman
:love:
Eheheh...sapevo che ti sarebbe piaciuto Nill! ;)
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Shiny
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Re: Incipit

Messaggio da Shiny »

Scusate se vado fuori topic, ma mi avete fatto venire voglia di leggerlo!
Il film mi è piaciuto tantissimo... :wub: :wub: :wub:
"Sono le stelle ad essere fatte di carta dorata oppure la carta dorata è fatta di stelle?"
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

Shiny ha scritto:Scusate se vado fuori topic, ma mi avete fatto venire voglia di leggerlo!
Il film mi è piaciuto tantissimo... :wub: :wub: :wub:
Daiiii! Sono contento Shiny! E' un libro molto molto bello che cattura! Sono quasi alla fine e non vedo l'ora di sapere come si conclude! :banana: :banana:

Il film non l'ho visto ma provvederò presto a recuperarlo! :yes:
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

Letto un po' di tempo fa, riporto con piacere le prime righe - l'incipit - di un libricino molto simpatico pubblicato con la collana I sassi della Nottetempo. E' un dialogo tra due persone anche se il protagonista principale è la persona anziana, un ex-poliziotto, che si racconta! :)


Il paradosso di un poliziotto - Giancrico Carofiglio

Un uomo sui trent'anni è seduto al tavolo di un bar, in fondo al locale. C'è poca gente, l'illuminazione è scarsa, l'uomo ha davanti a sé un cappuccino.
Dopo qualche minuto arriva un altro uomo, molto più anziano ma robusto e in forma, capelli corti, baffi biachi, tratti vagamente mongoli.

Uomo anziano: Sono in ritardo?
Uomo giovane: No, no, lei è puntualissimo. Sono stato io ad arrivare con qualche minuto di anticipo. Prende qualcosa?
Uomo anziano: Prendo anch'io un cappuccino, grazie.

Il giovane chiama il cameriere, ordina e poi torna a rivolgersi all'altro.

Uomo anziano: Dunque lei è uno scrittore?
Uomo giovane: Sì, scrivo romanzi.
Uomo anziano: Temo di non aver letto nulla di suo. Mi dispiace.
Uomo giovane: Ah, non si preoccupi. E' in compagnia della qausi totalità della popolazione mondiale. A lei piace leggere?
Uomo anziano: Sì.
Uomo giovane: Singolare, per un poliziotto...


Da Il paradosso di un poliziotto di Giancrico Carofiglio pubblicato dalla Nottetempo, pagine 5 e 6
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

E come accennato Sul comodino, ecco qui l'incipit de Il peso della farfalla di Erri De Luca. :)


Sua madre era stata abbattuta dal cacciatore. Nelle sue narici di cucciolo si conficcò l'odore dell'uomo e della polvere da sparo.
Orfano insieme alla sorella, senza un branco vicino, imparò da solo. Crebbe di una taglia in più rispetto ai maschi della sua specie. Sua sorella fu presa dall'aquila un giorno d'inverno e di nuvole. Lei si accorse che stava sospesa su di loro, isolati su un pascolo a sud, dove resisteva un po' di erba ingiallita. La sorella si accorgeva dell'aquila pure senza la sua ombra in terra, a cielo chiuso.
Per uno di loro due non c'era scampo. Sua sorella si lanciò di corsa a favore dell'aquila, e fu presa.
Rimasto solo, crebbe senza freno e compagnia.

Da Il peso della farfalla di Erri De Luca - pagina 9 - Editore Feltrinelli
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Re: Incipit

Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:E come accennato Sul comodino, ecco qui l'incipit de Il peso della farfalla di Erri De Luca. :)
Molto bello e molto triste, davvero un bell'incipit :sighsigh:
You have to be trusted by the people that you lie to
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You'll get the chance to put the knife in
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Molto bello e molto triste, davvero un bell'incipit :sighsigh:
Grazie Vianne! Sono contentissimo che ti sia piaciuto! :hug: :hug:

E' vero, è un incipit triste che fa pensare ad una continuazione non tanto bella anche se in realtà avviene subito una svolta! :)
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

Ed ecco qui l'incipit dell'ultimo libro che sto leggendo e che mi sa piacendo abbastanza, si chiama L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin di Alessandro Baricco.

Analogamente a quelli di certi immensi imperi del passato, i confini della musica colta hanno un che di ipotetico e insieme di certissimo. Nessuno sa bene dove sono, ma è chiaro che da qualche parte ci sono. Si dà per scontata una geografia dell'esperienza musicale che disegna e sancisce frontiere ineludibili e meticolose: quelle per cui, comunque la si rigiri, a Brahms e ai Beatles competono paesaggi e idiomi differenti.
Ma le mappe di un simile mondo rimangono vagamente fiabesche, volutamente imprecise e sempre provvisorie. Con imperturbabile ed efficace ottusità le usa l'industria culturale, facendole passare per vere, e disegnando su di esse una spartizione di mercati che ha ormai rivelato una sua felice funzionalità. Quanto al pubblico, si adegua di buon grado, rassicurato da un sistema che dà ai suoi bisogni un utile ordine, non dissimile da quello già sperimentato nella lieta frequentazione dei supermercati.


Da L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin di Alessandro Baricco, pagine 15, pubblicato da Feltrinelli.
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

Ed ecco qui l'incipit dell'ultimo libro che sto leggendo, è scritto in versi, molto particolare ed interessante: Sola andata (riche che vanno spesso a capo) di Erri De Luca. :yes:

Sei voci

Non fu il mare a raccogliersi,
noi raccogliemmo il mare a braccia aperte.

Calati da altopiani incendiati da guerre e non dal sole,
traversammo i deserti del Tropico del Cancro.

Quando fu in vista il mare da un'altura
era linea d'arrivo, abbraccio di onde ai piedi.

Era finita l'Africa suola di formiche,
le carovane imparano da loro a calpestare.

Sotto sferza di polvere in colonna
solo il primo ha l'obbligo di sollevare gli occhi.

Gli altri seguono il tallone che precede,
il viaggio a piedi è una pista di schiene.


Da Sola andata (riche che vanno spesso a capo) di Erri De Luca - pagina 11 - Casa Editrice Feltrinelli.
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

E dopo le poesie di Erri De Luca contenute nel libro Sola andata (riche che vanno spesso a capo), ecco qui l'incipit di un altro suo libro, un romanzo, intitolato Il contrario di uno. Il libro comincia con una poesia molto molto bella e prosegue così...


Vento in faccia

Le prime volte sperimenti il vento che fanno i corpi in corsa. Vedi la fuga che ti arriva contro, i tuoi scappano, tu ti tieni su un bordo per non averli addosso. Corrono zitti, niente gridi, il fiato serve tutto per le gambe. Guardi la loro corsa. E' vento in faccia, corpi di ragazzi e ragazze schizzano via, nessuno bada a te. Poi qualcuno dirà sì, l'ho visto, era fermo sull'angolo, appoggiato al muro.
Dietro arrivano le truppe in divisa. Tu aspetti la poca terra di nessuno tra i fuggiti e quelli che rincorrono, ti stacchi dal margine, dal muro, tiri quello che ha in mano, tiri basso per far inciampare, poi tocca a te schizzare. Hai avuto tempo di guardare dove ti conviene, dove hai vantaggio, meglio se in saluta. Chi insegue ha già l'affanno e si scoraggia a correre contro una pendenza. Anche se vuole tirarti dietro qualche colpo, è più scomodo un bersaglio che sta più in alto.


Da Il contrario d uno - Erri De Luca, pagina 11, Casa editrice Feltrinelli
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

E siccome l'ho finito, ne approfitto per inserire l'incipit o meglio l'inizio vero e proprio perchè prima di questo è presente una premessa e un prologo! :)


Prima stanza

Glielo dissi il giorno stesso. Non potevo stare una notte con il segreto. Non trascorrerà intero il giorno sulla rottura della tua alleanza. Eravamo fidanzati. Nella nostra legge è come essere sposati, anche se non ancora nella stessa casa. Ed ecco che ero incinta.
La voce del messaggero era arrivata insieme a un colpo d'aria. Mi ero alzata per chiudere le imposte e appena in piedi sono stata coperta da un vento, da una polvere celeste, da chiedere gli occhi. Il ento di maro in Galilea viene da nord, dai monti del Libano e del Golan. Porta bel tempo, fa sbattere le porte e gonfia la stuoia degli ingressi, che sembra incinta. In bracio a quel vento la voce e la figura di un uomo stavano davanti a me.


Da In nome della madre di Erri De Luca - pagina 15 - pubblicato da Feltrinelli.
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

Letto un po' di tempo fa, questo libro mi ha toccato, è coinvolgente, la storia che racconta triste e riflessiva allo stesso tempo, proietta in un passato non molto distante e in un'epoca dove la vita valeva davvero poco...spero vi piaccia! :)


Hitler era innocente - Aldo Moscatelli

Capitolo 1

Ricordo perfettamente l'istante in cui li vidi per la prima volta.
camminavo a testa alta, i volti arsi dal sole, i corpi provati da un viaggio durissimo, disumano. Uno di loro aveva un braccio ferito; lo capii dalla striscia di stoffa grondante sangue stretta all'altezza del bicipite destro. La fronte dell'altro presentava un vasto ematoma, ed entrambi zoppicavano vistosamente. Non si reggevano in piedi.
I loro occhi però non tradivano alcuna sofferenza. Un gruppetto di soldati li insultava, pungolandoli coi loro fucili. Aprirono i cancelli, e furono spintonati all'interno del lager con calci e sputi. Una scena tristemente nota a tutti noi.
Giunti a un metro da me, la fierezza dei loro sguardi ebbe un cedimento; vidi gli occhi riempirsi di lacrime, ma non ci fu il tempo per un pianto liberatorio. Un soldato urlò qualcosa, e col calcio del fucile colpì entrambi all'altezza dello stinco. Il più alto s'accasciò, urlando e ansimando, mentre il crudele aguzzino gli sorrideva accarezzando l'arma.
Dopo che si fu allontano, senza farmi notare m'inginocchiai al cospetto del deportato caduto per terra, lo guardai dritto negli occhi e sussurrai:
- Benvenuti nel lager Libertà.

Da Hitler era innocente di Aldo Moscatelli - pagine 6 e 7 - pubblicato dalla Casa editrice I sognatori.
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Re: Incipit

Messaggio da Mac La Mente »

Visto che l'ho finito, inserisco l'incipit dell'ultimo libro letto: Montedidio di Erri De Luca...

"'A iurnata è 'nu muorzo," la giornata è un morso, è la voce di mast' Errico sulla porta della bottega. Io stavo già là davanti da un quarto d'ora per cominciare bene il primo giorno di lavoro. Lui arriva alle sette, tira la serranda e dice la sua frase d'incoraggiamento: la giornata è un morso, è corta, diamoci da fare. Ai vostri comandi, gli rispondo, e così è andata. Oggi scrivo la prima notizia per tenere conto dei nuovi giorni. Non sto più a scuola. ho fatto tredici anni e babbo mi ha messo a lavorare. E' giusto, è ora. L'istruzione obbligatoria va fino alla terza elementare, lui mi ha fatto studiare fino alla quinta perchè ero malatino e poi così avevo un titolo di studio migliora. Qua intorno i bambini vanno a lavorare pure senza scuola, babbo non ha voluto. Fa lo scaricatore al porto, non ha studiato, solo adesso sta imparando a leggere e scrivere alle lezioni serali della cooperativa degli scaricatori. Parla il dialetto e ha soggezione dell'italiano e della scienza di quelli che hanno studiato. Dice che con l'italiano uno si difende meglio. Io lo conosco perchè leggo i libri della biblioteca, ma non lo parlo. Scrivo in italiano perchè è zitto e ci posso mettere i fatti del giorno, riposati dal chiasso del napoletano.

Da Montedidio di Erri De Luca - pubblicato da Feltrinelli - pagina 7
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