Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

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Vianne
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Re: Ci sono altri 16 pianeti...

Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:...un'altra scoperta! :banana: :banana:
Lo spazio è infinito e l'uomo è molto curioso! ;)

Spero diano nomi abbastanza pronunciabili questa volta! :hihi: :ok:
E' una scoperta molto interessante! :yes:

Eheh, se anche gli astronomi di quei pianeti hanno l'abitudine di dare ai pianeti del sistema solare nomi astrusi e impronunciabili, chissà come avranno chiamato la Terra :D
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Mac La Mente
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Re: Ci sono altri 16 pianeti...

Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:
Mac La Mente ha scritto:...un'altra scoperta! :banana: :banana:
Lo spazio è infinito e l'uomo è molto curioso! ;)

Spero diano nomi abbastanza pronunciabili questa volta! :hihi: :ok:
E' una scoperta molto interessante! :yes:

Eheh, se anche gli astronomi di quei pianeti hanno l'abitudine di dare ai pianeti del sistema solare nomi astrusi e impronunciabili, chissà come avranno chiamato la Terra :D
;)


:lol: :lol: ...non oso immaginare come potrebbero chiamarci! :!: :lol: :lol:
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Messaggio da Mac La Mente »

Riporto su il topic con una notizia pubblicata oggi su Repubblica! :)
...mmmm...forse forse abbiamo trovato i nostri gemelli! Sono un po' distanti però...però...non si sa mai! :cool: ...le osservazioni spaziali alla ricerca di nuove forme di vita continuano senza sosta! :yes:

E' stato individuato dagli astronomi dell'Eso: "Sarà l'obiettivo delle future missioni spaziali in cerca di forme di vita extraterrestre"
Un pianeta "gemello" per la Terra
Dista 20 anni luce e ha un clima mite


Roma - Le dimensioni superano di poco quelle della Terra. La temperatura è di tutto comfort: tra zero e 40 gradi. La superficie è rocciosa, a differenza dei grandi pianeti gassosi in cui un essere vivente sarebbe costretto a galleggiare fra i miasmi. Il Sole sorge e tramonta regolarmente, e un anno dura solo 13 giorni. Tutte le condizioni fanno pensare alla presenza di acqua allo stato liquido e quindi, potenzialmente, della vita.

Il pianeta più simile alla Terra, fra quelli scovati finora nelle profondità dell'universo, si trova in realtà dietro l'angolo, astronomicamente parlando. Guardando nella costellazione della Bilancia, a soli 20,5 anni luce da noi, l'European Southern Observatory di La Silla, in Cile, ha individuato tre pianeti che orbitano intorno a una piccola stella, esattamente come la Terra fa intorno al Sole. Fra questi tre pianeti, il più piccolo e il più interno ha tutte le caratteristiche per ospitare la vita. "Grazie alla sua vicinanza e alla sua temperatura - sostiene Xavier Delfosse, uno degli autori della scoperta pubblicata oggi sulla rivista Astronomy and Astrophysics - questo pianeta sarà uno dei primi obiettivi delle future missioni che partiranno alla ricerca di vita extraterrestre. Nella mappa del tesoro dell'universo, bisogna sicuramente segnarlo con una croce".

Molti degli esopianeti (pianeti che orbitano intorno a una stella diversa dal Sole) osservati finora hanno dimensioni mastodontiche. Il nuovo pianeta, con il suo raggio che è una volta e mezzo quello della Terra, è il più piccolo mai individuato. Un successo attribuito alla precisione degli strumenti dell'Eso, capaci di registrare le oscillazioni della posizione della stella causate dal campo gravitazionale del pianeta. Lo strumento utilizzato (che si chiama Harps, High Accuracy Radial Velocity for Planetary Searcher) è in grado di rilevare a 20 anni luce da qui variazioni di velocità di un corpo celeste pari a 9 chilometri all'ora: un uomo che cammina a passo svelto.

La stella attorno a cui il pianeta ruota, Gliese 581, è una nana rossa molto più debole del Sole. (chiedo scusa, ma non so perchè questa frase mi fa ridere! :lol: ) Emette una luce 50 volte più fioca, ed è questo che permette alla nuova potenziale culla della vita di orbitarvi così vicino (a una distanza 14 volte inferiore rispetto a quella che divide Sole e Terra) conservando temperature miti, capaci di mantenere l'acqua allo stato liquido. "Secondo i nostri modelli - sostiene Stéphane Udry dell'osservatorio di Ginevra, il primo firmatario dell'articolo scientifico - il pianeta ha una superficie rocciosa come la nostra Terra, oppure coperta da oceani".

La caccia alla vita nell'universo partì di fatto nel 1995, anno della scoperta del primo esopianeta. Era il 6 ottobre quando due astronomi dell'osservatorio di Ginevra annunciarono di aver individuato un sistema solare gemello: il pianeta 51 Pegasi-b che ruotava attorno a una stella simile al Sole. Da allora a oggi diverse centinaia di esopianeti sono stati individuati, ma tutti troppo grandi, troppo caldi, troppo freddi oppure gassosi per ipotizzare che la vita così come la conosciamo sulla Terra vi si potesse sviluppare.
Per mantenere viva la caccia, a dicembre dell'anno scorso l'Agenzia Spaziale Europea ha lanciato la sonda Corot, incaricata di osservare centinaia di migliaia di stelle nel corso di una missione di due anni. Un momentaneo affievolirsi della luminosità di una stella potrebbe voler dire che uno dei suoi pianeti le sta passando davanti, provocando un'eclissi.

E Corot sarà lì a registrare l'evento. Ancora più ambiziosa la missione Darwin, che l'Esa appronterà entro il 2020. Uno speciale telescopio catturerà la debole luce riflessa dagli esopianeti. Analizzandone lo spettro, riuscirà a determinare la composizione dell'atmosfera, e a capire che aria si respira a casa di Et.


fonte: Repubblica
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Messaggio da Mac La Mente »

...e ripesco il topic con una notizia di qualche giorno fa che riguarda la scoperta di altri 10 pianeti nell'universo fino a questo momento sconosciuti! I pianeti sono extrasolari...lontanissimi e giovanissimi...anche se per "giovane" si intende sempre un'età molto alta! :)

Scoperti 10 nuovi pianeti extrasolari

Si chiama SuperWASP, dove WASP sta per Wide Area Search for Planets. E’ un osservatorio dotato di macchine fotografiche particolarmente potenti che registrano il movimento dei pianti intorno alle loro stelle. La loro luce si affievolisce leggermente quando questo passaggio avviene e gli astronomi sono in grado di estrapolare dimensioni e collocazione del pianeta. E’ con questo sistema che negli ultimi sei mesi gli scienziati che lavorano al SuperWASP hanno trovato ben nove nuovi pianeti al di fuori del nostro sistema solare, che girano cioè intorno ad altre stelle molto lontane. La massa dei pianeti appena scoperti da Don Pollaco del Queen’s University in Belfast e dai suoi colleghi sarebbe compresa tra la metà di Giove e otto volte Giove. Uno di questi compie un’orbita al giorno intorno al proprio sole e gli passa così vicino che la temperatura laggiù potrebbe raggiungere i 2300 gradi.

Un decimo pianeta, avvistato dagli astronomi dell’Università di St. Andrews in Scozia, sembra essere il più giovane mai scoperto: orbita intorno alla stella HL Tau, anch’essa giovanissima con i suoi 100.000 anni di età, se paragonata ai 4,6 miliardi di anni del nostro Sole.

Raggiunge così quota 270 il conto dei pianeti extrasolari scoperti ad oggi: la speranza è che continuando a cercare si possa trovare un giorno un gemello della nostra Terra.

fonte: Blog Panorama
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da Mac La Mente »

L'osservazione dello spazio continua e così si scoprono nuovi pianeti! Queste volta sono tanti davvero...cinquanta! :wacko:

Sedici hanno dimensioni minori di Giove
Scoperti 50 nuovi pianeti extrasolari
Uno nella zona favorevole alla vita

Si trova a una distanza dalla stella madre che potrebbe permettere la presenza di acqua allo stato liquido

Milano - Un vero record: la scoperta di nuovi cinquanta pianeti extrasolari annunciati assieme non si era mai registrata finora. Naturalmente è il frutto di osservazioni ripetute nel tempo e poi definite sino ad arrivare alla comunicazione avvenuta nello Stato americano dello Wyoming durante la conferenza Extreme Solar Systems. Il risultato inoltre sarà pubblicato sul periodico Astronomy and Astrophysics. Il secondo record è legato al fatto che lo scopritore è sempre Michel Mayor dell’Università di Ginevra che già è entrato nella storia del cielo per essere stato quello che nel 1995 identificava il primo pianeta extrasolare.

Vicini - I nuovi corpi astrali sono tutti intorno a stelle vicine della nostra galassia, ma è interessante notare che sedici di questi hanno una taglia inferiore a quella di Giove. La maggior parte delle scoperte avvenute nell’arco dei tre lustri trascorsi riguardava infatti pianeti di massa appunto molto più grande, analoga o superiore al nostro gigante del sistema solare. In tal caso, invece, i sedici sono da considerare delle super-Terre. Uno di loro (HD 85512 b, nella costellazione della Vela) con una massa 3,6 volte quella della Terra, è situato all’estremità della fascia considerata abitabile, cioè a una distanza dalla stella madre che potrebbe permettere la presenza di acqua allo stato liquido. «Quindi», nota Francesco Pepe dell’Osservatorio di Ginevra, «essi rappresentano obiettivi privilegiati per le prossime osservazioni astronomiche finalizzate alla ricerca di tracce di ossigeno nell’atmosfera e legate alla ricerca delle condizioni favorevoli alla vita».

Harps - Il risultato è stato ottenuto con il telescopio da 3,6 metri dell’Eso a La Silla, in Cile, sul quale è stato installato lo strumento Harps (High Accuracy Radial Velocity Planet Research) che compie le osservazioni con la tecnica della «velocità radiale» misurando gli spostamenti della stella avanti o indietro determinati dalla presenza del pianeta che le gira intorno. Con Harps gli astronomi riescono ormai a misurare variazioni di velocità radiale di appena 4 chilometri orari e la sua sensibilità, infatti, consente di individuare pianeti sempre più simili nelle dimensioni a quelle della Terra. Harps sarà installato anche sul telescopio nazionale Galileo dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) alle isole Canarie. Il gran lavoro che da sedici anni sta compiendo Mayor lo ha portato a considerare che almeno il 40 per cento delle stelle simili al Sole sono accompagnate da almeno un pianeta che può essere sicuramente inferiore a Saturno e con alta probabilità con la massa della Terra. Harps si candida dunque nei prossimi mesi a scovare soprattutto questi potenziali gemelli cosmici.

fonte: Corriere della sera
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da bancarella »

Chissà quanto ancora deve essere scoperto! :)
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Chissà quanto ancora deve essere scoperto! :)
Tanto tanto, sìsì! L'universo è una continua sorpresa! :yes:
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da bancarella »

Trovato un pianeta simile alla Terra!
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Trovato un pianeta simile alla Terra!
L'ho sentita! L'ho sentita questa notizia e devo dire che mi ha incuriosito tanto tanto anche, ad essere onesto, il primo pensiero è stato..."bene, così ne roviniamo un altro di pianeta!" :dry: :hihi:
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da Mac La Mente »

Ed ecco qui una notizia sul pianeta simile alla Terra! :)

A una distanza di 600 anni luce da noi
Un pianeta nella zona ideale per ospitare la vita
Kepler-22 è grande due volte e mezzo la Terra e ha una temperatura superficiale che consente l'acqua liquida

Milano - Non ci sono più dubbi. Il pianeta Kepler-22b è il primo finora a mostrare le condizioni ideali per ospitare la vita. La temperatura in superficie è gradevole (circa 22 gradi) consentendo lo scorrere dell’acqua, l’anno è un po’ più breve del nostro (290 giorni terrestri) e la distanza dalla stella-madre Kepler-22 della stessa specie del Sole (anche se più piccola), è leggermente inferiore (del 15 per cento) di quella che ci separa dal Sole. Insomma è proprio nel mezzo di quella «fascia abitabile» dove un gemello del nostro pianeta azzurro può spuntare.

A 600 anni luce - Distante 600 anni luce da noi, si trova nella direzione della costellazione del Cigno sulla quale è puntato il telescopio orbitale Keplero della Nasa che l’ha scoperto. Per il momento si sa che è 2,4 volte più grande della Terra ma si ignora se la sua natura sia prevalentemente rocciosa, gassosa o liquida. Kepler-22b non è, però, il solo candidato a ospitare la vita. Ben 54 pianeti sono scandagliati in questi mesi per trovare conferme fra i quasi 3 mila ormai individuati intorno ad altre stelle da Terra o dallo spazio. Diversi, tuttavia, vengono cancellati in seguito alle lunghe e sempre complicate verifiche.

Riceche - Gli astronomi riescono a scovare un pianeta extrasolare in vari modi. Quello adottato dal telescopio Keplero misura il lieve indebolimento della luce stellare quando il corpo planetario transita davanti alla stella. Data la delicatezza della misura è ovvio che un passaggio non basta. La regola è che almeno per tre volte si verifichi lo stesso effetto di affievolimento. Kepler-22b venne scoperto nel 2009, pochi giorni dopo che l’osservatorio era entrato in attività. Ma il team degli scienziati per trovare conferma impiegano anche un gruppo di telescopi terrestri e un ulteriore satellite della Nasa, lo Spitzer Space Telescope. Due altri piccoli pianeti in orbita a stelle più piccole e più fredde del Sole erano stati di recente confermati ma questi si trovano ai limiti della zona abitabile, analogamente a quanto accade nel nostro sistema solare al più vicino Venere e al più lontano Marte, rispetto alla Terra.

Keplero - Il satellite Keplero è una vera macchina da record per la ricerca dei nuovi pianeti extrasolari. Dopo il suo lancio il 6 marzo 2009, di possibili candidati ne ha identificai 2.326. Di questi 207 hanno pressappoco la taglia della Terra, 1.181 quella di Nettuno, 203 quella di Giove e 55 sono ancora più grandi. «La fortuna ci sorride con la scoperta di Kepler-22b», dice William Borucki, il principal investigator del programma al centro Ames della Nasa in California, «e ci conforta nel credere che nella nostra galassia siano numerosi i corpi celesti simili al nostro su cui abitiamo». Dunque, a piccoli ma decisi passi, ci avviciniamo alla scoperta del gemello della Terra.

fonte: Corriere della sera
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da bancarella »

600 anni luce? Vicino! :lol:
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:600 anni luce? Vicino! :lol:
Eheheheh...beh, direi di sì se si considerano le distanze di cui si parla in questo caso! ;)
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da Mac La Mente »

E anche Plutone è sotto osservazione! Han scoperto la sua quinta luna! :)

E l'Hubble scopre la quinta luna di Plutone
Il super telescopio spaziale ha rivelato l'esistenza di P5
Ha una forma irregolare, dai 10 ai 25 chilometri


Sembra quasi incredibile: Plutone ha una quinta luna. Per il momento l’hanno battezzata con la sigla P5 ma la sua esistenza sta intrigando i planetologi perché si trovano davanti ad un sistema di corpi ben più complesso rispetto a quanto immaginato. La scoperta è ancora una volta del telescopio spaziale Hubble in orbita intorno alla Terra, il quale, ormai da anni, ha fatto del remoto corpo celeste uno dei suoi obiettivi privilegiati nel sistema solare. Infatti anche le ultime tre lune (Nix e Hydra trovate nel 2006 e P4 individuata l’anno scorso) sono il frutto dell’obiettivo del telescopio della Nasa. Caronte, invece, venne scoperto da Terra nel 1978 ed è il maggiore come taglia: 1.207 chilometri.

L'ultima scoperta - Il nuovo arrivato ha una forma irregolare con dimensioni tra i 10 e i 25 chilometri. E’ su un’orbita circolare sulla quale volano anche altre lune. Ma, appunto, ciò che stimola la curiosità e la scienza è il loro numero che, secondo i planetologi, deriverebbe da uno scontro tra Plutone ed un altro corpo celeste miliardi di anni fa. Oltre a questo aspetto legato all’origine del sistema plutoniano ancora da chiarire, ci sono altri elementi oggi considerati con attenzione. La conoscenza di quell’ambiente è indispensabile perché nel 2015 arriverà la sonda New Horizon della Nasa per una ricognizione ed è dunque è opportuno evitare rischi. Ma nello stesso tempo si aggiunge un obiettivo in più da indagare se possibile.

Plutone al voto - Plutone dal 2006, ormai, è stato cancellato dall’elenco dei pianeti del Sistema solare. Così votò l’assemblea dell’Unione Astronomica Internazionale riunita a Praga. E fu emozionante vedere gli astronomi che alzavano la mano per votare contro Plutone. Non tutti furono d’accordo, naturalmente; ma da allora i pianeti finiscono a Nettuno (l’ottavo) e poi inizia la fascia dei corpi ghiacciati transnettuniani di cui ora fa parte, appunto, anche Plutone (ribattezzato 134340 Pluto) e tutti i suoi simili sono stati chiamati plutoidi. Plutone, scoperto nel 1930, ha anche una leggera atmosfera costituita principalmente da metano e quando il corpo celeste si allontana dal Sole nella sua lunga orbita ellittica che nel punto più estremo va oltre i sette miliardi di chilometri, il tenue gas si deposita al suolo ghiacciando. Un remoto luogo di misteri che saranno svelati da New Horizon fra tre anni. Con i cieli occorre pazienza: i tempi, lassù, sono sempre astronomici.

fonte: Corriere della sera
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

Messaggio da bancarella »

Ha una forma irregolare, dai 10 ai 25 chilometri? Che precisione :lol:
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Re: Ci sono forse tre nuovi pianeti nel Sistema Solare

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bancarella ha scritto:Ha una forma irregolare, dai 10 ai 25 chilometri? Che precisione :lol:
Eheehehe...ma non è molta se confrontata con l'infinito! ;)
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