Grazie per la segnalazione Vianne, è un articolo che ho letto tutto d'un fiato e che in parte mi trova d'accordo sulla classifica inserita, avrei semplicemente - ma credo sia una questione assolutamente personale - invertito le prime posizioni,
Arbeit Macht Frei per primo seguito da
Crac!.
Sicuramente l'ascolto degli Area e di Demetrio Stratos (nei testi e nei vocalizzi) va fatto con attenzione, bisogna immergersi nella loro musica e farsi trasportare, entrare in un'altra dimensione fatta di parole e suoni...la prima volta che li ascoltai li trovai "difficili" perchè non sapevo bene a cosa andavo incontro ma una volta entrati nel loro universo, beh, tutto divenne chiaro e si spalancarono diverse porte.
Ogni album ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli, questo è normale, secondo me, ma il filo conduttore interno una volta scoperto ti "acchiappa", ti lega e dalla prima nota ti accompagna fino all'ultima, non si può uscire dal vortice a metà album (ad esempio), risulterebbe un percorso incompiuto, sono convinto che sia proprio questo aspetto a rendere il prog-rock italiano (e non solo) così affascinante!
