Incidenti domestici e non

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Mac La Mente
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

Questa notizia mi ha sconvolto! Un altro gioco che potrebbe finire in tragedia...un bambino lotta per la vita! :sighsigh:

Canarie, bimbo italiano di 10 anni
sepolto dalla sabbia: è in coma

È rimasto per 20 minuti dentro una buca che aveva scavato. Le sue condizione definite «critiche» dai medici

Madrid - Dramma delle vacanze nelle Canarie per un bimbo italiano di 10 anni che lotta contro la morte, in coma all'ospedale di Las Palmas dopo essere rimasto seppellito sotto la sabbia mercoledì per 20 minuti in una buca che stava scavando con gli amici sulla spiaggia di La Oliva, a Fuerteventura.

La dinamica - Erano le cinque del pomeriggio mercoledì sulla spiaggia, il bambino stava uscendo dalla grande buca, tre metri di profondità per cinque di diametro, che aveva fatto con i compagni di giochi, quando le pareti hanno ceduto - riferisce il sito del comune spagnolo - e gli sono crollate addosso. I genitori hanno subito chiamato i soccorsi. Ma considerando il tempo necessario ai pompieri per scavare e puntellare le pareti per evitare un nuovo crollo, ci sono voluti 20 minuti per tirarlo fuori. Secondo Abc, il quotidiano, è stato uno scherzo pesante dei suoi amici: lo hanno fatto entrare in questa buca. Il bimbo era in stato di arresto cardiorespiratorio. I medici sono riusciti a rianimarlo. Non appena le sue condizioni si sono stabilizzate, è stato trasportato in elicottero prima all'ospedale di Fuerteventura, poi all'Hospital Materno Infantil di Las Palmas. Secondo il sito del Comune di La Oliva, il bimbo, di cui non è stata resa nota l'identità, è in «stato molto critico». È sempre in coma, con ventilazione assistita, «a causa dei danni provocati dalla mancanza di ossigeno nei 20 minuti in cui è rimasto sepolto».

fonte:Corriere della sera
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

Un'altra giovane, giovanissima perdita! :( :(

Il cadavere avvistato in fondo a un salto di roccia
Val d'Aosta, muore bimbo di 10 anni
Fatale la caduta in un dirupo

Il piccolo escursionista si era allontanato dal gruppo di cui faceva parte. Il corpo recuperato a Revers

Arvier (Aosta) - Un bambino di circa 10 anni è morto giovedì sera cadendo in un dirupo nella località di Revers, nel comune di Arvier, Valle d'Aosta. Il corpo è stato recuperato: era stato avvistato dalle guide del soccorso alpino valdostano in fondo a un salto di roccia. Alle operazioni di recupero hanno partecipato anche gli uomini della guardia di finanza di Entreves. Le ricerche del piccolo escursionista, che si era allontanato dal gruppo di cui faceva parte, erano scattate nel tardo pomeriggio. Sul posto sono immediatamente intervenute alcune squadre cinofile e un elicottero. Poco prima delle 20.30 i soccorritori hanno individuato il cadavere.

fonte: Corriere della sera
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da bancarella »

Per le piccole vittime. :fiore:
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Vianne »

E' terribile che un bambino muoia ed è terribile che accada per un incidente mentre sta giocando :( :( :(
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

Ancora incidenti che potevano andare diversamente se si fosse prestata più attenzione! E' morta una donna! :(


Tragedia a Capo Palinuro
Collisione tra due barche: muore una donna e due persone restano ferite
Volata in mare per l'impatto è stata recuperata dalle imbarcazioni dell'operazione Mare sicuro. E poi trasportata in elisoccorso. Ma è sbarcata priva di vita

Milano - Una barca sperona un'altra barca. Muore una donna e altre due restano ferite gravemente. La tragedia è avvenuta a Capo Palinuro, a circa 300 metri dalla spiaggia del Buon Dormiente. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, l'imbarcazione su cui si trovavano Maria Angri, Rosa Piccolo e Nicola Cerciello, sarebbe stata speronata da poppa da un natante della lunghezza di 10 metri con a bordo otto persone, tutte rimaste illese. Entrambi i natanti erano in movimento e nel violento impatto Maria Angri è stata sbalzata fuori dell'imbarcazione. sulla quale si trovava.

I soccorsi sono stati immediati e sul luogo della tragedia sono giunti due gommoni e una motovedetta della capitaneria di porto di Salerno, impegnati nell'operazione «Mare Sicuro». Quando Maria Angri è stata recuperata, le sue condizioni sono sembrate subito critiche agli uomini della motovedetta che sotto la guida del comandante Francesco Cacace ha prestato i primi soccorsi. Uno degli uomini della capitaneria, per riprenderne il controllo e recuperare i due feriti, è stato costretto a saltare sul natante speronato, in balia delle onde dopo la collisione. Le tre vittime dell'incidente erano attese a terra da tre ambulanze e un'eliambulanza del 118. Maria Angri, però, è stata sbarcata ormai priva di vita. I feriti, sono stati invece trasportati all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania dove sono tutt'ora ricoverati. Sebbene in gravi condizioni, entrambi sono stati giudicati dai sanitari non in pericolo di vita. Le due imbarcazioni coinvolte nell'incidente sono state state sequestrate dalla capitaneria di porto mentre gli otto occupanti l'imbarcazione di dieci metri che ha investito il natante, tutti residenti a Marano (Napoli), sono attualmente negli uffici della locale guardia costiera per essere ascoltati. Secondo quanto accertato entrambe le imbarcazioni non provenivano dal porto di Palinuro.

fonte: Corriere della sera
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

Mac La Mente ha scritto:Questa notizia mi ha sconvolto! Un altro gioco che potrebbe finire in tragedia...un bambino lotta per la vita! :sighsigh:

Canarie, bimbo italiano di 10 anni sepolto dalla sabbia: è in coma
È rimasto per 20 minuti dentro una buca che aveva scavato. Le sue condizione definite «critiche» dai medici
Non ce l'ha fatta! Il bambino è morto...

Morto il bimbo sepolto dalla sabbia
Il piccolo, un italiano di 10 anni, aveva scavato sulla spiaggia una profonda buca che gli era franata addosso

È morto Federico, il bambino italiano di 10 anni rimasto sepolto sotto la sabbia martedì scorso dopo che gli erano franate addosso le pareti di una buca profonda tre metri su una spiaggia di Fuerteventura, nelle Canarie: lo si è appreso sabato sera da fonti dell'ambasciata italiana in Spagna. Il piccolo è morto verso le 18, le 19 in Italia. Era rimasto in coma da martedì. Dopo l'incidente era stato trasportato in elicottero da Fuerteventura all'Ospedale Materno Infantil di Las Palmas. Con lui sono rimasti fino all'ultimo minuto la madre e il padre. I genitori hanno deciso di autorizzare l'espianto degli organi del bimbo. Legnano, il paese del bambino, è in lutto. Don Gianni, parroco di San Pietro a Legnano ha riferito che si tratta di «una tragedia che si ‚ abbattuta su tutti noi». E il sindaco di Legnano, Lorenzo Vitali, ha detto tra l'altro che «è una disgrazia che ci ha lasciato interdetti: nulla Š peggio di quando muore un bambino».

fonte:Corriere della sera
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

Il mare è insidioso, il pericolo è dietro l'angolo e questa volta ha colpito una giovane donna! :(


Sardegna, donna muore in spiaggia dopo il contatto con una medusa
Maria Furcas stava facendo il bagno quando è stata toccata dai tentacoli dell'animale. Soccorsa dai bagnanti dopo essere uscita dall'acqua, è morta prima dell'arrivo del 118

Cagliari - È stata ustionata dal contatto con una medusa ed è morta subito dopo. Maria Furcas, 69 anni, di San Nicolò Gerrei (Cagliari), stamattina stava facendo il bagno a Porto Tramatzu, nel Comune di Villaputzu, quando, verso le 11, è stata punta da una medusa.

La donna, mentre nuotava, è stata raggiunta dai tentacoli che le hanno procurato una vistosa bruciatura alla coscia destra. È uscita dall'acqua per chiedere aiuto, ma subito si è sentita male e si è accasciata a terra. È stata soccorsa da alcuni bagnanti, che hanno chiamato il 118. Ma prima dell'arrivo dei medici e dei carabinieri, è morta. Secondo quanto accertato dai medici del 118, a causare il decesso è stato un arresto cardiocircolatorio probabilmente dovuto a shock anafilattico a seguito della "puntura" della medusa.

Per conoscere, però, le effettive cause della morte, sarà necessario attendere i risultati dell'autopsia: "Solo il medico legale - dicono i carabinieri - potrà escludere che la morte non sia dovuta, piuttosto, a un infarto della donna in mare".

Le punture di alcuni animali, spiegano gli esperti, possono provocare violente reazioni da contatto che, in alcuni casi, si rivelano particolarmente pericolose. "Circa lo 0,5 per cento della popolazione italiana può essere esposto a reazioni da contatto particolarmente 'violente' con meduse, fino alla morte - dice il professor Domenico Schiavino, allergologo del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, che non ritiene il caso della Sardegna una forma di allergia -. Questi disturbi non sono di natura allergica - spiega lo scienziato - non si sono prodotti anticorpi in grande quantità a seguito del contatto. Si è invece messa in moto l'istamina". Si tratta di una sostanza prodotta in maniera non specifica dalle cellule che rende alcune persone più sensibili di altre al contatto con agenti urticanti. Per sapere se il nostro organismo produce troppa istamina non si può che fare affidamento sull'esperienza diretta: "Reazioni esagerate alla puntura di una zanzara o al contatto con ortica. Ma anche forte prurito dovuto al freddo. Sono segnali che ci dicono di stare attenti alle meduse, ma anche ai pappatacei e alle vespe".

fonte:Repubblica
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da bancarella »

Odio le meduse :ouch:
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

Anche in mare ci sono "i pirati della strada"...

I mezzi della Guardia Costiera son in cerca del mezzo con a bordo due persone
Pozzuoli, bagnante ucciso da gommone
Il 72enne si era spinto nell'area di una gara di Offshore: l'imbarcazione lo ha travolto e ha proseguito la marcia

Napoli - Tragico incidente nelle acque tra Napoli e Pozzuoli: un bagnante di 72 anni è stato travolto e ucciso da un gommone. Angelo Pisano stava nuotando quando è arrivata l'imbarcazione che lo ha colpito alla testa e a una spalla, per poi proseguire la marcia. Sono ora in corso accertamenti per verificare se chi era alla guida non si sia accorto dell'incidente.

Mondiale Offshore - Quando è avvenuta la tragedia si era appena conclusa una gara del mondiale di Offshore tra Miseno e Nisida: l'uomo, con una ciambella di salvataggio, si è spinto fino all'area della competizione, finendo sotto il gommone di 6 metri e mezzo. L'anziano di Pozzuoli - noto commerciante nel campo degli elettrodomestici e appassionato di mare - è stato subito soccorso, ma per lui non c'era più nulla da fare. Secondo la ricostruzione della Capitaneria di porto, il 72enne si trovava a circa 200 metri a largo della spiaggetta "La Pietra". Il campo era delimitato e gli inquirenti escludono che a colpire l'uomo sia stato un mezzo che prendeva parte alla gara.

Testimoni - I bagnanti sulla spiaggia hanno visto la scena e dato subito l'allarme: è anche grazie alle testimonianze che si ha quantomeno una descrizione del gommone pirata. Diverse imbarcazioni della Guardia costiera stanno ora cercando il gommone pirata, di colore beige, con due motori neri e due persone a bordo. La salma è stata trasferita al Secondo Policlinico per l'autopsia. Si tratta del secondo incidente mortale in poche settimane in Campania: il 24 agosto Pasquale Testa, di 32 anni, era stato travolto e ucciso a mare da un altro gommone, nello specchio d'acqua dove si affaccia la residenza presidenziale di Villa Rosebery, a Posillipo.

fonte:Corriere della sera
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

Varie sono le ipotesi, un'unica certezza...è morta una ragazzina di quindici anni! :( :(

Inutili i soccorsi
Cade dal balcone durante una festa: ragazza di 15 anni muore a Torino
La giovane ha perso l'equilibrio ed è precipitata dal quarto piano. Probabilmente aveva bevuto

Torino - È caduta dal balcone durante una festa ed è morta. Aveva quindici anni la ragazzina che ha perso la vita sabato sera a Torino. Secondo quanto ha accertato la polizia interrogando alcuni testimoni presenti nell'appartamento al quarto piano di via Rossana, nel popoloso quartiere San Paolo, dove la ragazzina abitava e dove era in corso una festa a cui stavano partecipando alcuni minorenni, si è trattato di una caduta accidentale.

Ipotesi - La più accreditata tra le ipotesi, che però dovrà trovare conferma nell'autopsia, è che lo stato psicofisico della giovane romena fosse alterato da alcol o droga e che si sia avvicinata alla ringhiera del balcone perdendo l'equilibrio. I fili per stendere del piano inferiore, su cui era caduta inizialmente, non hanno tenuto e così la ragazza ha fatto un volo di diversi metri. Quando l'ambulanza è arrivata l'ha trovata ancora in vita, ma la ragazza è morta durante il trasporto in ospedale.

fonte: Corriere della sera
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

troppe giovani vite si stanno spegnendo! :( :cry: :(

Nel bresciano 5 bimbi vittime di disgrazie in 4 giorni
Tragedia ad Adro, bambina indiana di tre anni annega in un laghetto
La piccola stava giocando con il cane nei pressi di un maneggio dove lavorano i genitori

Brescia - Un' estate, quella che volge al termine, che in provincia di Brescia sembra destinata a passare alle cronache soprattutto per le giovanissime vite spezzate. Solo negli ultimi quattro giorni, infatti, sono morti altrettanti bambini. L'ultima una bambina indiana di tre anni, annegata in un laghetto nel pomeriggio di lunedì, ad Adro. Secondo una prima ricostruzione, la piccola Arci stava giocando con il cane vicino a un laghetto, nei pressi del maneggio di cui i genitori sono i custodi. Per cinque minuti è sparita alla vista della madre. Quando la bambina è stata ritrovata era esanime nell'acqua. Il 118 nulla ha potuto per salvarla.

I precedenti - Questa di Adro non è che l'ultima disgrazia che ha visto coinvolti bambini negli ultimi giorni nel Bresciano. In tre casi sono annegati, mentre il quarto è stato soffocato dal mais su cui stava giocando in un essiccatoio. La prima disgrazia è accaduta venerdì scorso a Marone, comune della riviera bresciana del lago d'Iseo. Le vittime sono una bambina di 8 anni e il fratellino di 6, nati nel Bresciano da genitori del Burkina Faso. Zenabo e il piccolo Abdoul stavano passeggiando nei pressi del porto con un'amichetta di 12 anni. Il bambino si è avvicinato alla discesa che viene utilizzata per calare in acqua le imbarcazioni. Le alghe viscide l'hanno tradito ed è finito in acqua, ad una profondità di 4 metri. Stesso destino per la sorellina che ha cercato d'aiutarlo a risalire. Mentre Zenabo è stata riportata a riva da una turista tedesca che ha anche cercato di rianimarla, Abdoul, il cui corpo è finito a una profondità di 4 metri, ha dovuto attendere l'intervento di un pensionato del luogo che, dopo aver sentito le grida d'aiuto si è tuffato e l'ha ripescato. Nei minuti successivi i sanitari del «118» sono riusciti a far ripartire la circolazione cardiaca. Ma tutto è stato inutile. Il più piccolo dei due è morto venerdì sera, la bambina circa quattro ore più tardi. Nel tardo pomeriggio di domenica la seconda tragedia: a Ghedi, Matteo stava giocando nell'essiccatoio, utilizzando un mucchio di grano come scivolo. È stato travolto e soffocato dal mais. Il corpo è stato scoperto dai genitori preoccupati perchè non lo vedevano rincasare per la cena. Lunedì, la morte della bambina indiana che avrebbe compiuto 4 anni tra pochi giorni.

fonte:Corriere della sera
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

A causa di un incendio scoppiato in una palazzina un bambino ha riportato gravissime ustioni e non ce l'ha fatta! :( :(


Il piccolo è deceduto in ospedale dove è arrivato con gravi ustioni
Incendio in una casa a Palermo
Muore un bambino di sei anni

I genitori sono riusciti a salvare gli altri due figli

Palermo - Un bambino di sei anni è morto a Palermo a causa delle ustioni causate da un incendio divampato nella sua abitazione, in via Casa Micciola. Altri suoi familiari sono rimasti feriti lievemente. Il piccolo è stato trasportato con il 118 al pronto soccorso dell'ospedale Civico, dove è deceduto subito dopo.

La ricostruzione - L'abitazione, che si trova in un quartiere in periferia, è stata avvolta della fiamme. Vi abitava una coppia con tre figli; i genitori sono riusciti a salvare soltanto due bambini, poi sono stati presi dal panico. Quando sono arrivati i vigili del fuoco, il bimbo era gravemente ustionato ma ancora in vita. È stato subito «intubato» e trasportato in ospedale, ma per lui non c'è stato nulla da fare. Sono ancora da accertare le cause che hanno provocato il rogo; è stata aperta un'inchiesta della magistratura.

fonte:Corriere della sera
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Re: Incidenti domestici e non

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E' terribile.
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Re: Incidenti domestici e non

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Una famiglia distrutta da un incidente domenica che poteva essere evitato! :(

Benevento, brucia una casa
morta madre con quattro figli

Esplode una bombola di gas: Genoveffa Vitelli e i figli Simone Tammaro, Giovanni e i gemellini Antonio e Carlo di tre anni muoiono fra le fiamme e per le esalazioni. Il marito e padre dei ragazzi Rocco Tammaro si salva gettandosi dalla finestra. Salvato anche il padre di Tammaro

Benevento - Erano andati a dormire lasciando acceso il camino di casa per combattere il grande freddo di questi giorni: una decisione azzardata che ha provocato una spaventosa strage in una casa colonica di Cusano Mutri, un piccolo centro di quattromila abitanti in provincia di Benevento, a ridosso del massiccio del Matese, al confine con il Molise. Sono morti tra le fiamme ed il fumo spigionato dall'incendio, una donna Genoveffa Vitelli, di 44 anni ed i figli Simone Tammaro, di 26, Giovanni, di 24 ed i gemellini Antonio e Carlo di tre. Si è salvato lanciandosi dalla finestra della camera di letto il marito e padre delle vittime, Rocco Tammaro, di 51 anni. Il padre di quest'ultimo, Simone Tammaro, di 85 anni, che viveva nella stessa casa, è stato salvato in extremis dal tempestivo intervento del figlio, arrampicatosi con una scala per portare soccorso, mentre le fiamme si propagavano a grande velocità.

Le cause dell'incendio sembrano chiare ai vigili del fuoco del distaccamento di Telese Terme che hanno spento le fiamme. Sarebbe stata una scintilla partita dalla legna che ardeva nel camino a innescare l'incendio che si sarebbe propagato ad altri oggetti, raggiungendo, infine, la bombola di gas e provocando una forte esplosione. La drammatica vicenda assume i contorni della tragedia e della disperazione per Rocco Tammaro che si è salvato grazie alla sua prontezza di spirito, che ha portato in salvo l'anziano genitore, ma che, nonostante gli accaniti e reiterati tentativi di soccorso, non è riuscito a sottrarre alle fiamme la moglie ed i suoi quattro figli, due ragazzi di 26 e 24 anni e due gemellini di tre anni che dormivano nella stanza da letto insieme con i genitori. La posizione nella quale i vigili del fuoco hanno trovato i corpi della donna e dei suoi figli, dimostra che anche loro avevano tentato di mettersi in salvo.

Sono stati rinvenuti infatti fuori dai letti nei quali dormivano quando si sono sprigionate le fiamme dal camino. Il fuoco ed il fumo intenso non hanno dato però loro il tempo di raggiungere le finestre. I corpi delle vittime sono stati recuperati dai vigili del fuoco e portati nell'obitorio dell'ospedale Rummo di Benevento, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Cerreto Sannita, sono coordinate dal pm della procura della Repubblica di Benevento, Giovanni Tartaglia Polcini.

fonte:Repubblica
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Re: Incidenti domestici e non

Messaggio da Mac La Mente »

Questo incidente poteva benissimo essere evitato...un po' di attenzione in più non guasterebbe! :yes:


La valanga invade la pista, paura per sette sciatori
Valtournenche, tre giovani tagliano la montagna e causano il distacco: rischiata la strage

Valtournenche (AO) - La valanga li ha raggiunti con l’ultima lenta onda e sono riusciti a salvarsi da soli, anche i due bimbi. Sette sciatori sulla pista di confine delle Cime Bianche, nella valdostana Valtournenche, a oltre 2500 metri, dove il pericolo non dovrebbe esistere. Accade alle 12,40 d’una mattina di leggero vento e di cielo con sottili strati di nubi. Valanga provocata da tre appassionati del fuoripista che ora i carabinieri stanno cercando. Poteva essere una strage, questione di attimi. I sette se la sono cavata con il terrore di sentirsi sollevare, qualcuno rigirare nei blocchi di neve. Era ormai buio quando i militari hanno ascoltato la testimonianza di due sciatori di Tarquinia (Latina), Tiziano Sandri e Mario Riccardi, ospiti di un albergo di Cervinia.

Mezz’ora per il verbale del loro racconto che ha confermato ciò che i dirigenti degli impianti di Valtournenche sospettavano. Sandri mentre saliva sulla seggiovia del Bec Carré ha detto all’amico: «Guarda quei tre, che bravi». I tre filavano in diagonale a neanche venti metri dalla vetta della cresta del Colle Inferiore delle Cime Bianche, dove il vento ha spazzato la neve da rocce pallide. Dicono Sandri e Riccardi: «Dopo dieci minuti è venuto giù tutto, noi eravamo già lontani, per fortuna». Nonostante il pericolo marcato di distacco valanghe (indice 3 su una scala che va fino al 5) in molti osano in questi giorni affrontare il fuoripista.

E sulla numero «5» di Cime Bianche incombe un canale, una «via» naturale da dove la neve instabile precipita. Ieri mattina, qualche istante prima che la valanga si staccasse per una larghezza di 60 metri e ne ricoprisse 300 di tracciato battuto, il maestro di sci Antonio Pession stava scendendo più in alto rispetto ai sette travolti. Faceva scuola a tre ragazzini, ma uno è caduto, gli si è staccato uno sci, il maestro si è fermato e tornato indietro. E in quel momento il boato del distacco ha annunciato la valanga. Le testimonianze indicavano soltanto sette sciatori coinvolti, ma i soccorsi hanno continuato a sondare la massa di neve fino a un’ora dopo il buio.

Erano oltre cento, con tre cani da valanga. Tre elicotteri hanno trasportato le guide del soccorso alpino, uomini della Protezione civile. Si sono aggiunti agenti di polizia, finanzieri, maestri di sci, altre guide e gli addetti alle piste sia di Valtournenche sia di Cervinia. Operazione imponente. «In questi casi le verifiche non sono mai troppe», dice il presidente delle guide del Cervino Lucio Trucco. Quel canale sulla pista «5» rappresenta un pericolo. «Mai una valanga ha raggiunto la pista - dice il presidente delle funivie Cime Bianche Agostino Carrel -.

Quell’area viene chiusa in caso di accumuli in alto e viene bonificata. Ma se la valanga viene provocata... La pista comunque resta chiusa anche domani (oggi, ndr) proprio per consentire gli accertamenti». È allarme valanghe su tutto l’arco alpino. Secondo il Meteomont della Forestale e del comando truppe alpine il pericolo è forte in Piemonte (indice 4) e marcato in Trentino Alto Adige e in Valle d’Aosta.

fonte: La Stampa
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