Omofobia

Di tutto un po'...
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

Un altro episodio di violenza, un altro episodio contro una persona si è verificato nella serata di ieri a Milano! :ouch:


Inseguito, l'uomo si è nascosto in un Mc Donald's ma è stato raggiunto, picchiato e insultato
Si è salvato riuscendo a rifugiarsi nell'ufficio del direttore

Gay aggredito da tre giovani in un fast food
il pestaggio davanti a diversi testimoni

E' attesa per domani la riapertura del processo nei confronti di Alessandro Sardelli, detto Svastichella
Accusato di aver aggredito una coppia di ragazzi omosessuali, rischia dieci anni di carcere


Milano - Si era fermato con la sua auto in una zona frequentata da uomini dediti alla prostituzione, e per questo è stato picchiato a sangue da tre ragazzi, tutti italiani di circa 25 anni, vestiti di nero, che lo hanno seguito dentro un Mac Donald's di via Rubicone, lungo la statale Milano-Meda. L'aggressione omofoba è avvenuta verso le 23 di ieri e la vittima, un italiano di 47 anni, ha raccontato alla polizia di aver notato, proprio mentre era fermo al parcheggio che si trova vicino nel piazzale del cimitero di Bruzzano, i tre ragazzi a bordo di una station-wagon.

Il gruppetto ha cercato di bloccare la sua auto, accendendo i fari abbaglianti. Spaventato, l'uomo si è allontanato velocemente per trovare rifugio nel Mac Donald's. Pensando che la presenza di altre persone sarebbe bastata a farli desistere, a smettere di seguirlo. L'intento dei tre era chiaro e non si sono fermati, l'hanno comunque raggiunto e picchiato, nonostante diversi testimoni. Lo hanno buttato a terra e riempito di calci e pugni al volto, gridando insulti pesanti, omofobici. L'uomo è riuscito a liberarsi solo entrando nell'ufficio del direttore del fast food. Gli agenti della Questura stanno cercando di risalire all'identità dei componenti della 'spedizione punitiva' anche attraverso le telecamere a circuito chiuso del locale.

Ripartirà domani anche il processo nei confronti di Alessandro Sardelli, detto Svastichella, il pregiudicato 40enne accusato di aver aggredito e ferito gravemente una coppia di ragazzi omosessuali il 22 agosto scorso al gay village dell'Eur, a Roma. Nell'ultima udienza, il 25 novembre scorso, il gup Rosalba Liso aveva accolto la richiesta di perizia psichiatrica avanzata dalla difesa. Sarà lo psichiatra Francesco Raimondo a valutare la capacità di intendere e volere dell'imputato e la sua pericolosità sociale. Il procedimento si era aperto il 18 novembre scorso con la richiesta da parte del pm Pietro Pollidori di dieci anni di reclusione per i reati di tentato omicidio, lesioni gravi e porto d'arma bianca. Sardelli è in carcere a Regina Coeli dal 25 agosto.

fonte: Repubblica
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
bancarella
Grande Mente
Grande Mente
Messaggi: 53246
Iscritto il: 02/12/2007, 15:27

Re: Omofobia

Messaggio da bancarella »

I vigliacchi attaccano sempre in branco. :inca:
Sono un Sagittario con quattro zampe, una coda, arco e freccia!
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

E' da cronaca nera questa notizia ed è probabile che la sposti ma idipendentemente da questo, la tragedia della morte e il ritrorvamento di questa persona sono molto molto tristi...perchè accade questo, perchè?! :( :ouch:


Luxuria: "Forse dava fastidio a qualcuno e non lontano nel tempo dalla morte di Brenda". Il corpo è stato trovato nei pressi del collettore primario di Ostia Antica
Cadavere di un trans nel sacco dell'immondizia
La sua morte risale a circa un mese fa


Roma - Il cadavere di un transessuale è stato scoperto oggi, in un sacco nero della spazzatura, all'interno di un canneto su una sponda del Tevere, in via del Collettore Primario, a Ostia Antica.La morte risalirebbe a circa un mese fa. Il corpo, trovato stamattina in maniera casuale, aveva indosso solo un cappotto, lo slip e sandali con tacchi a spillo. I carabinieri di Ostia hanno avviato le indagini per identificare il cadavere e le modalità della morte.

"Proprio come un rifiuto umano: probabilmente era una persona molto scomoda a qualcuno", ha subito commentato Vladimir Luxuria. L'ex deputato parla di caso "inquietante", non solo perchè si tratta di "un'altra uccisione avvenuta circa un mese fa, contemporaneamente alla morte di Brenda", ma soprattutto perchè "nessuno ne ha denunciato la scomparsa, nè un parente nè un'amica".

Un elemento che - secondo Luxuria - "farebbe escludere che fosse italiana" e farebbe pensare invece "che fosse molto scomoda a qualcuno. Mi auguro - ha concluso - che si risalga al più presto alla sua identità e al movente di questa brutale uccisione".

fonte: Repubblica
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

Le indagini vanno avanti e si sta cercando di capire le cause e soprattutto chi ha commesso questo omicidio! :ouch:


Le indagini sulla morte seguite anche dal pm che si occupa del caso Brenda
Oggi l'autopsia per individuare le cause del decesso e identificare il corpo

Omicidio volontario e occultamento di cadavere
S'indaga sulla trans trovata morta a Ostia


Roma - Omicidio volontario e occultamento di cadavere: sono i reati per i quali procede la Procura della Repubblica di Roma dopo il ritrovamento, avvenuto tre giorni fa in un canneto di Ostia Antica, del corpo di una trans rinchiuso in un sacco di plastica.

Le indagine vengono seguite anche dal pm Rodolfo Sabelli nell'ipotesi che la morte della sconosciuta possa avere un rapporto con quella di Brenda, la trans coinvolta nel caso Marrazzo soffocata il 20 ottobre scorso nel suo appartamento di via Due Ponti. L'epoca della morte, infatti, potrebbe coincidere e gli inquirenti, una volta identificata la vittima, potrebbero trovare altri collegamenti tra i due casi.

Oggi al policlinico Gemelli si svolge l'autopsia del cadavere che potrebbe presto essere identificato attraverso le impronte digitali. Il corpo, infatti, è in avanzato stato di decomposizione e, nella parte superiore, praticamente ridotto a uno scheletro. Ma, a quanto pare, i polpastrelli delle dita risulterebbero ancora utilizzabili per arrivare alle impronte digitali della vittima e confrontarle con il data base della polizia, sperando (cosa probabile) che la trans sia stata fermata in passato per controlli.

L'indagine medico-legale punta prima di tutto a formulare un'ipotesi sulle cause della morte. Si cercano ferite da taglio o da arma da fuoco. Si ipotizza anche che la vittima sia stata uccisa (o sia morta) in un luogo diverso e, poi, sia stata chiusa in un sacco e gettata nel canneto di Ostia Antica.

fonte: Repubblica
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

E dopo tanti avvenimenti e manifestazioni di violenza contro le persone gay, arriva una prima condanna per quello che è successo a Roma alcuni mesi fa...finalmente, direi!


Alessandro Sardelli condannato col rito abbreviato per le violenze omofobiche dell'agosto scorso
"Sentenza storica" per l'Arcigay di Roma, l'avvocato dell'imputato "pena eccessiva, ricorreremo"

Sette anni a "Svastichella"
aggredì due giovani gay a Roma


Roma - Sette anni di carcere col rito abbreviato per Alessandro Sardelli, detto "Svastichella", autore di una selvaggia aggressione ai danni di due gay, il 21 agosto a Roma. Il giudice Rosalba Liso lo ha inoltre condannato al pagamento di una provvisionale di 10mila euro per uno dei due feriti e di 2mila per l'altro. L'Arci gay, che si era costituita parte civile, riceverà dal quarantenne pregiudicato romano la somma simbolica di un euro.

Sardelli, inoltre, dovrà pagare le spese di giudizio e di mantenimento in carcere dove resterà in attesa che si decida se, come ha chiesto il difensore Riccardo Radi, debba essere assegnato ad una struttura sanitaria.
Oggi, prima che il giudice pronunciasse la sentenza, era stato ascoltato in aula il perito d'ufficio Francesco Raimondo, che aveva illustrato le conclusioni della sua indagine tecnica. Indagine che secondo Raimondo fa concludere che l'imputato, seminfermo di mente, poteva stare in giudizio utilmente ed era da ritenersi socialmente pericoloso. Il perito ha parlato dell'imputato, tossicodipendente dall'età di 15 anni, come consumatore abituale di sostanze stupefacenti e di alcol.

L'aggressione avvenne nella notte tra il 21 e il 22 agosto scorsi davanti al Gay Village all'Eur. Uno dei giovani aggrediti, colpito con un'arma da taglio all'addome, finì all'ospedale in pericolo di vita per diversi giorni. Per l'imputato il pubblico ministero Pietro Polidori aveva chiesto 10 anni di reclusione.

Le parole dell'avvocato difensore. "Una condanna eccessiva rispetto all'entità del fatto". :dry: Questo il giudizio dell'avvocato Riccardo Radi, legale del Sardelli, in merito alla condanna nei confronti del suo assistito. "Una sentenza ingiusta - ha aggiunto il penalista - per quanto concerne la condanna per il tentato omicidio perché dagli atti emerge che il mio assistito non deteneva il coltello ma che era in un possesso di un'altra persona e anche per questo proporremo appello. Ora attendiamo le motivazioni e poi valuteremo anche se chiedere che Sardelli sia trasferito in una struttura ad hoc che possa aiutarlo a curare i suoi problemi psichici".

Le reazioni dell'Arcigay. Siamo soddisfatti per questa sentenza - dichiara Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma - si è fatta giustizia su uno dei crimini a sfondo omofobico più odiosi degli ultimi anni, che ha scosso profondamente l'opinione pubblica e tutta la comunità gay. Il giudice ha integralmente accolto la richiesta simbolica di risarcimento avanzata e riconosciuto, così, anche la nostra organizzazione come parte danneggiata. Anche in questo caso, come per la costituzione di parte civile, è la prima volta che avviene nel nostro paese e rappresenta un precedente importantissimo.

fonte: Repubblica
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
bancarella
Grande Mente
Grande Mente
Messaggi: 53246
Iscritto il: 02/12/2007, 15:27

Re: Omofobia

Messaggio da bancarella »

Giustizia è fatta.
Sono un Sagittario con quattro zampe, una coda, arco e freccia!
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

Chissà perchè in passato sì e quest'anno no! :!:

Vietata dalla Curia di Palermo la veglia per le vittime dell'omofobia
Era in programma il 12 maggio nella parrocchia di Santa Lucia, nell'ambito delle celebrazioni del Palermo Pride. L'arcivescovo e il vescovo della città impongono il ritiro dell'autorizzazione: "Ci siamo ispirati alla Lettera firmata nell'86 da Joseph Ratzinger". Arcigay: "Stupiti e addolorati". Concia: "Un'offesa ai tanti cattolici omosessuali". Gli organizzatori: "Si farà comunque, di fronte alla chiesa"

La Curia di Palermo vieta una veglia di preghiera per le vittime dell'omofobia, in programma il 12 maggio nella parrocchia di Santa Lucia. Un appuntamento organizzato da "Ali D'Aquila", un gruppo di cristiani gay e lesbiche, nell'ambito delle celebrazioni per il Palermo Pride 1, e che aveva potuto contare sull'appoggio del parroco, don Luigi Consonni. Al religioso, un missionario comboniano, è arrivato però lo stop dall'alto: l'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, e il vescovo ausiliare, Carmelo Cuttitta, gli hanno imposto di ritirare l'autorizzazione per l'utilizzo dei locali della parrocchia. Un divieto che è stato ispirato ai principi contenuti nella Lettera ai vescovi della chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omossessuali dell'1 ottobre 1986, firmata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, e che prevede "la cura pastorale" degli omosessuali, con l'assistenza di medici e psicologi.

La veglia, che vuole ricordare le vittime dell'omofobia in Italia e nel mondo, non è la prima del genere a Palermo: ce ne sono state almeno altre quattro, a partire dal 2007. La novità, rispetto agli altri anni, è che quella del 12 maggio era stata inserita nel calendario degli eventi collegati al Palermo Pride, la manifestazione organizzata in difesa dei diritti delle persone Glbt e che culmina nella parata per le vie del centro storico, il 21 maggio. Un'associazione che la Curia evidentemente non ha gradito e che ha voluto respingere con questo divieto. Oltre al gruppo di omosessuali cristiani Ali D'Aquila, il momento di preghiera è stato organizzato anche dalla comunità di S. Francesco Saverio all'Albergheria, dalla Chiesa Valdese dello Spezio, e dalla Chiesa Evangelica Luterana.

"La chiesa ci aveva concesso i locali - spiegano gli organizzatori di Ali D'Aquila, gruppo nato nel 2009 - e francamente siamo tristi e indignati per questo veto, che ci è stato comunicato da don Luigi Consonni, e neanche dall'arcivescovo. Con la nostra preghiera volevamo ricordare quanti soffrono a causa del pregiudizio omofobico". Don Luigi Consonni, che è arrivato nella chiesa di Santa Lucia nel settembre dello scorso anno, ha voluto informare del divieto la sua comunità religiosa pubblicando una sintetica nota sul sito della parrocchia: "La Curia di Palermo, venuta a conoscenza dell'iniziativa, mi ha invitato al pieno rispetto delle norme date dalla Santa Sede al n. 17 del documento Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali dell'1/10/1986. Quindi mi è stato chiesto di annullare l'incontro di preghiera del giorno 12 p. v. nella parrocchia di Santa Lucia".

Un documento, quello cui si appella la Curia di Palermo, che prevede, per le persone omosessuali, un'assistenza anche di natura medica e psicologica, secondo quanto previsto dall'allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Joseph Ratzinger. Del resto, anche in altre sedi - le Nazioni Unite - il Vaticano si è contraddistinto per non aver voluto votare a favore della depenalizzazione del reato di omosessualità, mentre l'arcivescovo Silvano Tomasi, rappresentante della Santa Sede all'Onu, si è recentemente espresso contro il "vittimismo" degli omosessuali, in difesa del diritto di "criticare le unioni tra persone dello stesso sesso".

Paola Concia, deputata lesbica del Pd, chiede intanto di poter subito incontrare l'arcivescovo di Palermo: "Il suo è un gesto cattivo, disumano. Con questo divieto offende i tanti cattolici omosessuali che ci sono. Voglio incontrarlo e voglio che mi spieghi, guardandomi negli occhi, perché vuole vietare una veglia il cui fine è, tra le altre cose, ricordare chi è morto per colpa dell'omofobia. Non voglio credere che le gerarchie ecclesiastiche si siano ridotte a questo. Perché non pensano al vero messaggio di Gesù e del Vangelo?". Duro anche il commento di Arcigay, che, naturalmente, aveva incoraggiato e supportato questo momento di preghiera: "Siamo stupiti e addolorati. E' un veto che cancella la sofferenza di vittime inermi, di quegli stessi deboli che il Cardinale e la Chiesa si dicono votati a difendere senza distinzioni. La proibizione è anche un atto di aggressività, nella sua complicità a coloro che diffondono omofobia e odio", afferma Daniela Tomassino presidente di Arcigay Palermo e portavoce del Palermo Pride. "Vietare una preghiera per le vittime dell'omofobia è solo l'ultimo degli insulti che le gerarchie rivolgono a gay, lesbiche e trans italiane", attacca Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay, che dice: "La Chiesa con quest'atto che vorrebbe mettere a tacere le vittime di un orrore quotidiano mostra, ancora una volta, di essere complice e grande sponsor dell'avversione alla dignità di milioni di persone".

Il gruppo Ali D'Aquila ha comunque deciso che, d'intesa con gli altri movimenti che hanno aderito all'iniziativa, terrà comunque la veglia, presumibilmente di fronte alla chiesa, alle 21 dello stesso giorno: "Continueremo a pregare, anche davanti a porte che ci vengono chiuse".

fonte: Repubblica
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

Non è possibile! :ouch:

Costretti ad uscire dal locale
Varese, sette ragazzi gay aggrediti in discoteca
Nel gruppo, anche il presidente provinciale di Arcigay Verbania che ha denunciato l'accaduto

Milano - Sette ragazzi vittima di un'aggressione omofoba da parte della security di un locale. È successo la notte scorsa a Luino, provincia di Varese, presso una nota discoteca. Tra le vittime dell'aggressione, anche Marco Coppola, presidente provinciale di Arcigay Verbania e componente della segreteria nazionale dell'associazione, che ha poi denunciato l'accaduto: «I ragazzi - secondo l'Arcigay che ha divulgato una nota ufficiale - stavano ballando su un cubo tra di loro quando, identificati come omosessuali, sono stati costretti a scendere, insultati, brutalmente pestati e infine allontanati dal locale. Su richiesta dei ragazzi sono intervenuti i carabinieri e al pronto soccorso dell'ospedale locale sono state prestate loro cure immediate».

Versioni discordanti - Dopo la denuncia dell'Arcigay i carabinieri della compagnia di Luino hanno raccolto le testimonianze, dalle quali emergerebbero due versioni contrastanti. I responsabili della security infatti hanno detto di aver dovuto allontanare i giovani dal locale a causa di alcuni comportamenti molesti e che, per questo, sarebbe scoppiata una lite all'esterno della discoteca. Sia i buttafuori che i clienti omosessuali hanno riportato lievi lesioni, ma non di entità tale da richiedere le cure mediche.

Interrogazione parlamentare - La deputata del Pd Anna Paola Concia rivolgerà, su richiesta dell'Arcigay, un'interrogazione parlamentare ai ministri competenti e l'associazione si appresta a denunciare quanto accaduto all'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni, e all'Oscad, l'Osservatorio contro le discriminazioni delle Forze dell'ordine. «Mentre si è consumato l'ennesimo inaccettabile atto di omofobia nei confronti di sette ragazzi colpevoli solo di divertirsi in una discoteca - ha dichiarato Concia - il contrasto alla violenza omofoba e transfobica sembra proprio non avere spazio nell'agenda del governo Monti. Anche a seguito della sollecita richiesta del presidente di Arcigay Paolo Patanè, domani mattina presenterò un'interrogazione parlamentare ai ministri Fornero e Cancellieri per chiedere loro quali azioni intendano intraprendere per combattere l'emergenza della violenza omofoba e transfobica nel nostro paese». Parole di condanna sono arrivate anche dal responsabile diritti civili e associazionismo dell`Italia dei Valori Franco Grillini che segnalato come «sia necessaria una tutela legislativa e una profonda trasformazione culturale a partire dalle istituzioni educative».

«Fornero batta un colpo» - «L'aggressione pone di nuovo il problema della sicurezza delle persone omosessuali - ha spiegato Emiliano Zaino, presidente del Comitato Bologna Pride 2012 - e della necessitá di intervenire concretamente, al di lá delle parole di circostanza, per contrastare il disprezzo e l'odio omofobico che ne minacciano libertà e dignità. È tempo che anche l'Italia, come gli altri paesi europei - prosegue Zaino - estenda la legge contro le violenze razziste anche a protezione delle persone Lgbt». Da parte di Aurelio Mancuso, presidente di Equality arriva invece un sollecito indirizzato al ministro Elsa Fornero «Ci rivolgiamo ancora una volta al ministro affinchè finalmente batta un colpo e si esprima con chiarezza rispetto alla violenza ai danni delle persone lgbt», ha detto Mancuso. D'altro canto Fornero, pur non riferendosi alla vicenda, è intervenuta sui diritti dei gay rispondendo a Fabio Fazio durante la registrazione di Che Tempo Che fa e commentando la sentenza della Corte di Cassazione che la settimana scorsa ha stabilito come le coppie gay, sposate all'estero, abbiano gli stessi diritti delle coppie eterosessuali regolarmente coniugate. «Io rispetto tutte le sentenze e anche questa sentenza. Per la mia formazione sono un po' tradizionalista, ma come ministro delle Pari opportunità io devo, come più volte ho fatto, affermare che le pari opportunità sono in capo alle persone indipendentemente dalle loro preferenze dal punto di vista sessuale, oppure per colore della pelle o altre caratteristiche personali», ha detto.

fonte: Corriere della sera
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
bancarella
Grande Mente
Grande Mente
Messaggi: 53246
Iscritto il: 02/12/2007, 15:27

Re: Omofobia

Messaggio da bancarella »

Che inciviltà.
Sono un Sagittario con quattro zampe, una coda, arco e freccia!
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Che inciviltà.
Di fronte a certi avvenimenti, che definirei tragici e tragedia, non riesco davvero a capire dove l'uomo stia andando a finire!
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

Non ho parole!

Ragazzi gay aggrediti con sassi e bottiglie
Il fatto davanti a un locale in cui era stata organizzata una serata gay-friendly. Una trentina di giovani sono stati prima insultati e poi attaccati da una cinquantina di teppisti, alcuni dei quali avevano le bandiere della locale squadra di calcio e maglie con simboli neonazisti

Insultati e presi a sassate, davanti a un locale nel quale era stata organizzata una serata gay-friendly, nella notte di domenica, a Chieti scalo. Vittime di quello che è stato un vero e proprio assalto, che sarebbe durato circa un'ora, un gruppo di circa trenta ragazzi. Alcuni degli aggressori, una cinquantina in tutto, avevano le bandiere del Chieti Calcio ma anche maglie con simboli neonazisti che si richiamavano alle SS. A denunciare il caso è Andrea Cerrone, avvocato dell'associazione "Jonathan. Diritti in movimento", che ha anche preannunciato una segnalazione formale all'autorità giudiziaria.

Il raid è avvenuto tra la mezzanotte e l'una di notte, di fronte al locale "La Fontana", a piazzale Marconi. "Gli aggressori - racconta Cerrone a Repubblica.it - hanno atteso diverso tempo, prima di agire. Probabilmente aspettavano che il gruppo, inizialmente molto nutrito, si assottigliasse". Prima hanno iniziato a insultare i presenti, con i classici epiteti omofobi ("questa piazza è sporca, via i fro..."), per poi passare a una vera e propria aggressione fisica. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, il branco ha iniziato a lanciare sassi e bottiglie, con il chiaro obiettivo di colpire e fare del male. "Una persona è stata ferita da un sasso alla caviglia, e un altro ragazzo è rimasto ferito al gomito", riferisce ancora il legale. Il bilancio è di cinque feriti non gravi, ma non è escluso che possa aggravarsi,
visto che si stanno ancora raccogliendo le testimonianze dei trenta ragazzi presenti.

Uno degli aggressori sarebbe anche stato armato, particolare ancora tutto da verificare: "Ha detto in dialetto 'io caccio il ferro' e, alzando la maglietta, ha mostrato il calcio di una pistola che spuntava dai pantaloni", riferisce l'avvocato Cerrone. La polizia, chiamata da una delle vittime del raid neofascista, sarebbe arrivata con ampio ritardo (alcuni testimoni parlano di un'ora di attesa), provocando la fuga degli aggressori. Che, però, non si sono dati per vinti e non hanno desistito dai loro intenti. L'aggressione, infatti, sarebbe poi proseguita, anche nelle vie limitrofe: "Alcuni giovani hanno raccontato di essere stati inseguiti e insultati, mentre raggiungevano la loro auto", fanno sapere dall'associazione "Jonathan", che ora sta raccogliendo quante più testimonianze possibili.

Dalla Questura di Chieti riferiscono che gli interventi delle volanti sono stati complessivamente due: "La prima volta siamo stati contattati da un ragazzo che ha detto di essere stato offeso e colpito dal lancio di mele. Quando la volante è arrivata sul posto, pochi minuti dopo la chiamata al 113, non ha riscontrato la presenza di feriti". La seconda richiesta di intervento risale alle 2: "Un'altra persona, che stava passeggiando con la fidanzata e, quindi, non c'entrava nulla con la serata del locale, ha lamentato di essere stata colpita da una bottiglia al braccio sinistro".

Le associazioni del posto, tra le quali anche Arcigay, hanno ora dato mandato a Cerrone di istruire una denuncia. I ragazzi feriti sono stati invitati a farsi medicare al pronto soccorso, per essere refertati. Qualcuno si è già detto pronto a fornire le proprie generalità, altri temono ritorsioni, come spesso avviene nei casi di violenze omofobe. A loro, tramite Facebook, rivolge un appello Paolo Patané, presidente di Arcigay: "Ora ci vuole coraggio. Denunciamo senza paura questa gentaglia, perché la violenza non deve prevalere. Vediamo se questi presunti 'maschi' si sentono forti anche senza avere le pietre in mano".

Paola Concia, deputata del Pd, definisce l'episodio "inquietante": "Siamo di fronte a un gruppo che si è organizzato per colpire dei ragazzi gay". La parlamentare rivolge un appello alle forze dell'ordine: "Episodi del genere non vanno sottovalutati, e polizia e carabinieri devono imparare a rendersi accoglienti verso denunce di questo tipo. I ragazzi vanno spronati a presentarsi negli uffici di polizia e vanno sostenuti nelle loro denunce. Le vittime di omofobia sono spesso reticenti, perché non si sentono tutelate dalla legge, da una legge che non c'è. Di fronte ad un'aggressione del genere non si può rimanere in silenzio". Posizione condivisa da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, che denuncia "l'assenza dello Stato su questi temi": "Mancano azioni concrete contro l'omofobia. A partire da una legge specifica, che da noi è assente, fino alle azioni formative nelle scuole, spesso il primo centro di 'formazionè dell'omofobia".

fonte: La repubblica
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
bancarella
Grande Mente
Grande Mente
Messaggi: 53246
Iscritto il: 02/12/2007, 15:27

Re: Omofobia

Messaggio da bancarella »

Più si va avanti più si peggiora
Sono un Sagittario con quattro zampe, una coda, arco e freccia!
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Più si va avanti più si peggiora
Su alcuni aspetti, anche se difficile stabile quali attualmente, è così purtroppo! :ouch:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
bancarella
Grande Mente
Grande Mente
Messaggi: 53246
Iscritto il: 02/12/2007, 15:27

Re: Omofobia

Messaggio da bancarella »

Non capisco perchè l'Italia sia stata multata :!:
Sono un Sagittario con quattro zampe, una coda, arco e freccia!
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Omofobia

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Non capisco perchè l'Italia sia stata multata :!:
Preferisco non commentare. Non discrimino nessuno e magari è vero che mancano leggi a riguardo ma arrivare a questo punto mi sembra troppo... :sorry:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti