Keith Richards svela: "Ho sniffato le ceneri di mio pad

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truccoeanima
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Keith Richards svela: "Ho sniffato le ceneri di mio pad

Messaggio da truccoeanima »

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LONDRA - Il chitarrista dei Rolling Stones Keith Richards ha dichiarato in un'intervista di aver sniffato le ceneri di suo padre durante un droga-party.

Lo anticipa il tabloid Sun, spiegando che l'intervista apparirà nell'ultimo numero della rivista musicale Nme.

"La cosa più strana che ho sniffato?" scrive il Sun . "Mio padre. Ho sniffato mio padre. Era stato cremato e non ho potuto resistere alla tentazione di farmi un tiretto. Mio padre non avrebbe fatto una piega. E' andato giù piuttosto bene e sono ancora vivo".

Secondo l'articolo, il padre di Richards, Bert, è morto nel 2002 all'età di 84 anni.

Il chitarrista 63enne, che di recente si è sottoposto a un'operazione in Nuova Zelanda dopo una caduta da un albero nelle isole Fiji, ha colto l'occasione per criticare alcuni giovani star britanniche del momento.

"Fanno tutti schifo", ha detto. "Si atteggiano a quello che non sono e non provano a essere loro stessi. Libertines, Arctic Monkeys, Bloc Party? Un mucchio di schifezze. Impostori, immondizia".

Richards è orgoglioso della sua capacità di sopravvivere a una vita di eccessi che ha fatto leggenda.

"Sono stato al numero uno della lista delle persone "A rischio di morte" per dieci anni, ci sono rimasto male quando sono uscito dalla classifica. Sono andato al funerale di dottori che mi avevano dato sei mesi di vita".

Reuters - Mer 4 Apr, 10:11
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Mac La Mente
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Messaggio da Mac La Mente »

Ne ho sentite e lette di stranezze, ma questa cosa le supera tutte! :crazy: :crazy: ...va beh, contento lui...contenti tutti!...anche se un po' senso fa questa cosa! :eeek:
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Vianne
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Messaggio da Vianne »

Pare che la dichiarazione in realtà sia una beffa che Richards ha voluto fare al giornalista.
Almeno stando a un articolo apparso sul sito del Corriere... :mah:


La manager: «Non posso credere che la notizia sia stata presa sul serio»
«Ho sniffato mio padre». Ma era una burla
Smentita l'intervista del chitarrista degli Stones, Keith Richards, a Nme: solo uno scherzo, mai mischiate cocaina e ceneri del genitore


ROMA - Le ceneri del padre sniffate assieme alla cocaina? Anche per un mito come Keith Richards, uno dei volti storici dei Rolling Stones, era un qualcosa di veramente eccessivo. E non a caso, dopo che la notizia dell'insolito mix stupefacente ha fatto il giro del mondo, è arrivata la smentita: era solo una burla.

LA SMENTITA - La bufala è stata svelata dalla rete via cavo americana Vh1 che ha voluto approfondire la cosa, interpellando la sua manager di lunga data, Jane Rose, la quale ha spiegato: «Era uno scherzo. Non posso credere che qualcuno l'abbia preso sul serio». Il magazine britannico Nme ieri aveva riportato la «rivelazione» di Richards, subito rimbalzata su quotidiani, siti e reti televisive. «Qual'è la sostanza più strana che ho mai tentato di sniffare? Mio padre, io ho sniffato mio padre - aveva dichiarato il musicista - a mio padre non sarebbe importato. Fu cremato ed io non potei resistere dal farlo. È andato giù bene, io sono ancora vivo».

«SEMBRAVA SINCERO» - Nonostante la manager di Richards abbia tentato di minimizzare la notizia, Mark Beaumont che ha realizzato l'intervista è convinto del contrario: «Sembrava sincero. Non può essersi inventato tutto: mi ha raccontato troppi dettagli. Probabilmente nel mondo di Richards fare una cosa del genere è una specie di gesto di rispetto», ha dichiarato Beaumont durante la trasmissione radiofonica di Bbc4 , Today. Durante l'intervista a Nme, il chitarrista degli Stones ha anche espresso il suo disprezzo per le band più popolari in questo momento in Gran Bretagna come Artic Monkeys, The Libertines e Bloc Party definendole «un mucchio di schifezze». Pochi giorni fa i Rolling Stones hanno annunciato le date del loro prossimo tour europeo «A bigger bang», che il 6 luglio farà tappa anche Roma allo stadio Olimpico, unica data italiana.
04 aprile 2007

Dal sito del Corriere della Sera
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Mac La Mente
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Pare che la dichiarazione in realtà sia una beffa che Richards ha voluto fare al giornalista.
Almeno stando a un articolo apparso sul sito del Corriere... :mah:


La manager: «Non posso credere che la notizia sia stata presa sul serio»
«Ho sniffato mio padre». Ma era una burla
Smentita l'intervista del chitarrista degli Stones, Keith Richards, a Nme: solo uno scherzo, mai mischiate cocaina e ceneri del genitore


Dal sito del Corriere della Sera
Grazie Vianne dell'articolo! :)

...per quanto anticonformista sia, anche Keith credo abbia dei limiti...era davvero strano che avesse fatto una cosa del genere! :yes:
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Messaggio da Vianne »

Il quotidiano la Stampa ha pubblicato ieri un bell'articolo su Keith Richards e su una sua Autobiografia che dovrebbe uscire fra 3 anni.

Nell'articolo si cita anche una nuova confessione del muscista a proposito delle ceneri del padre... pare che le abbia sniffate veramente! :wacko: :lol: :ouch: :lol:

Nel prossimo post inserisco l'articolo, è un po' lungo, ma vale la pena leggerlo tutto, è molto interessante! :ok:

Qui inserisco una bella foto di Richards, sempre tratta dal sito de La Stampa

Immagine
Due ritratti di Keith Richards eseguiti da Peter Lindbergh ed esposti alla Camera Work Gallery di Berlino il 29 giugno
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Vianne
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Messaggio da Vianne »

Ed ecco l'articolo (diviso in due post per evitare di appesantire troppo la pagina)


4/8/2007 (10:0)
Keith Richards, arriva l'autobiografia dei mille peccati

"Ho sniffato le ceneri di mio padre, ma senza coca. Non potevo raccoglierle con la paletta"
ANDREA SCANZI

Problemi con la droga? No, non ne ho mai avuti. Casomai ho avuto problemi con la polizia». E' solo una delle molte frasi celebri di Keith Richards, l'Uomo-Riff, il sessantaquattrenne chitarrista (e anima nera) dei Rolling Stones. La sua vita è (stata) un turbinio di peccati ostentati e testacoda reiterati. Tutti vorrebbero sapere per filo e per segno cosa ha fatto (e di cosa si è fatto). Pare che occorrerà aspettare ancora tre anni. Nel 2010 la casa editrice americana Little Brown pubblicherà la sua autobiografia. La contrattazione è stata laboriosa, Richards si è lasciato convincere da un'argomentazione inattaccabile: 7,3 milioni di dollari di anticipo.

Oltre a essere un musicista di indubbia grandezza, Keith Richards è più che altro un alieno. Da almeno vent'anni gli consigliano di smettere, di starsene su un'amaca alle Fiji (possibilmente senza cadere, come gli accadde il 26 aprile; cadde un po' fantozzianamente da una palma, su cui era salito seguendo chissà quali piste mentali; si procurò una commozione cerebrale; lo dimisero dall'ospedale di Auckland due settimane e un'operazione dopo). Nelle foto sembra un granito sbriciolato, indossa bandane da Pirata (nella saga cinematografica ha interpretato il padre di Jack Sparrow-Johnny Depp, che a sua volta si è ispirato dichiaratamente a Richards per il ruolo). Sul palco saresti portato a immaginarlo patetico, ma è piuttosto il contrario: chi lo ha visto di recente all'Olimpico, ha avuto modo di vedere come lui e le «pietre rotolanti» siano ancora la migliore rock'n'roll band del mondo, capaci di prendere una canzone insignificante come She's so cold (vecchia di 27 anni) e trasformarla magicamente in acqua di sorgente.

Non c'è, però, «solo» il Richards musicista. C'è anche il Richards persona, su cui verosimilmente l'autobiografia farà luce (non si sa quanto definitiva). In questo senso, l'Uomo-Riff non è solo un uomo sopravvissuto a se stesso, uno sciamano estremo che ha fumato di tutto (e di più) «gestendo» la droga con un'attitudine tra il farmaceutico (mi fa stare meglio) e l'artistico (mi ispira). Richards non è solo la nemesi dell'esempio pedagogico: è piuttosto l'icona che spariglia il destino, la scheggia impazzita che, tra l'immolazione e l'invecchiamento, sceglie la terza strada - nota solo a lui - del «forever young» (costi quel che costi).

I miti del rock, a un certo punto, devono scegliere se far parte del «Club 27» (Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix) o se seguire devotamente il Credo Ligabuista, per il quale il vero eroismo è adeguarsi ai tempi lenti della terza età (a rischio di addormentarsi, come gli ultimi U2). Keith Richards, né l'uno né l'altro. E' nato incendiario, ma non morirà pompiere. Lui, il fuoco, ce l'ha ancora. Lo vive, lo genera, lo insegue.
(segue)
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Messaggio da Vianne »

(continuazione)

Non è mai stato un buon esempio, non ha mai negato la sua tossicodipendenza, non ha mai promesso che un giorno sarebbe stato buono. Anzi, ha appena ammesso di avere sniffato veramente le ceneri del padre Bert, morto nel 2002. «Ho aperto la sua urna e mi sono detto: Gesù devo fare qualcosa con papà, piantare una quercia o qualcosa del genere. Ho levato il coperchio e un po' di papà è finito sul tavolo da pranzo. Non puoi usare spazzola e paletta per una cosa del genere. Allora l'ho raccolto e inalato». Tagliandolo con la coca, come rivelato in un primo momento? «Quella della cocaina era una stupidaggine. Ho detto che l'ho tagliato “come” la cocaina, non “con” la cocaina».

Brutto, sporco, cattivo, politicamente scorretto e mai redento, Richards è arrivato inspiegabilmente a una età che - visto il suo passato - suona veneranda. Alle ultime visite mediche ha stupito i medici: cuore, reni e fegato sono in perfetto stato. Alla morte non pensa. «Siano gli altri a decidere cosa fare di me. I miei sapranno che fare. Ma vi avverto, ci vorrà un bel po'. Mi aspetto di arrivare almeno a 150 prima di pensare di tirare le cuoia». Il regime di vita è ancora quello riassunto da Charlie Watts, batterista dinosauro degli Stones: «Abbiamo sempre preso un sacco di droghe. Era un atteggiamento diffuso e molti hanno continuato. Era la regola per i musicisti prendere Lsd e poi portarsi sul palco una bottiglia di whisky».

Nella sua autobiografia, Richards non rimarrà a corto di argomenti. Potrà spiegare come gli venne in mente il riff di Satisfaction (e mille altri). Rivelerà ancora di ingurgitare Jack Daniels a secchi. Racconterà di quando lo arrestarono (nel 1977 fu dichiarato colpevole di detenzione di cocaina, scoperta l'anno prima dopo un suo incidente a bordo di una Bentley). E ripeterà che l'unica musica che ascolta è il blues (il suo nume resta Muddy Waters).

Una volta, parlando di Brian Jones, il chitarrista degli Stones morto di overdose nel 1969, Richards ha detto: «Il problema di Brian non era musicale. Dentro di sé aveva 45 demoni. So cosa vuol dire: c'è un demone anche in me. Ma, appunto, io ne ho solo uno». Nella sua autobiografia, presumibilmente, Richards svelerà come si simpatizza con i demoni.

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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Il quotidiano la Stampa ha pubblicato ieri un bell'articolo su Keith Richards e su una sua Autobiografia che dovrebbe uscire fra 3 anni.

Nell'articolo si cita anche una nuova confessione del muscista a proposito delle ceneri del padre... pare che le abbia sniffate veramente! :wacko: :lol: :ouch: :lol:

Nel prossimo post inserisco l'articolo, è un po' lungo, ma vale la pena leggerlo tutto, è molto interessante! :ok:
L'ho letto tutto con molta molta attenzione! L'idea di una autobiografia mi stuzzica abbastanza, forse sono troppo curioso o forse è il personaggio protagonista che, trovandolo particolare, mi attira! :)

Richards è indubbiamente un'Icona del Rock, è nel circuito da tantissimo tempo e la sua fama è accresciuta anche per le voci che girano sul suo conto....ehehehehe...chissà cosa racconterà in quelle pagine! Mah, staremo a vedere! :ok: :banana: :banana:


Grazie per la notizia, Vianne! :)
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Messaggio da Vianne »

Keith Richards continua a far parlare di se'... Pare che nei giorni scorsi sia salito sul palco ubriaco fradicio rischiando più volte di volare sul pubblico e di rovinare il concerto! :ouch: :lol: :lol: :lol:


Il chitarrista dei Rolling Stones a Helsinki è caduto a terra più volte
Il Sun: «Keith Richards ubriaco sul palco»
Gli spettatori hanno raccontato al tabloid inglese che Jagger lo ha sostenuto diverse volte, altrimenti sarebbe crollato tra il pubblico

LONDRA - Keith Richards, storico chitarrista dei Rolling Stones non mette la testa a posto nemmeno ora che ha passato i 60 anni. Si è presentato sul palco di Helsinki ubriaco fradicio, mandando apparentemente su tutte le furie il resto della band. Richards, secondo quanto riportava il Sun, è infatti finito per terra un paio di volte, e ha anche rischiato di precipitare rovinosamente sul pubblico. «Mick Jagger e Ronnie Wood non sembravano affatto contenti - ha raccontato uno spettatore al tabloid inglese -. A un certo punto Jagger lo ha dovuto tenere, altrimenti sarebbe caduto giù dal palco. E in un altro momento ha inciampato lateralmente e se non fosse stato per la ringhiera avrebbe fatto un volo di sei metri direttamente sulla folla». «I tecnici lo hanno dovuto reggere mentre gli mettevano la chitarra al collo - ha raccontato un altro fan -. Inutile dire che ha suonato in maniera terribile, ma Mick è stato un grande ed è riuscito a fare andare avanti lo show».

06 agosto 2007


Dal sito del Corriere della sera
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Keith Richards continua a far parlare di se'... Pare che nei giorni scorsi sia salito sul palco ubriaco fradicio rischiando più volte di volare sul pubblico e di rovinare il concerto! :ouch: :lol: :lol: :lol:


Il chitarrista dei Rolling Stones a Helsinki è caduto a terra più volte
Il Sun: «Keith Richards ubriaco sul palco»
Gli spettatori hanno raccontato al tabloid inglese che Jagger lo ha sostenuto diverse volte, altrimenti sarebbe crollato tra il pubblico


Dal sito del Corriere della sera
Eheheheh...è inutile, le "buone" abitudini sono difficili da togliere! :ok: :ouch: :ouch:

...non avrà suonato bene, ma almeno ha dato spettacolo ed i fan lo ricorderanno sempre! :yes: :hihi:
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