Ciao Celtico, finalmente ho trovato il giusto tempo per rispondere degnamente al tuo graditissimo intervento, mi fa molto piacere avere la possibilita di confrontare i nostri due universi e i nostri due modi di vedere le cose, ovviamente ci tengo a farti sapere che anche la dove non ci troveremo d'accordo troverai sempre il mio massimo rispetto per te e per quello che pensi.
Detto questo che ti era giustamente dovuto, veniamo allo specifico;
La piramide era il tramite con cui il faraone semi-dio si assicurava il viaggio nell'altra vita.
Nella loro scienza agli albori percepivano già qualche cosa
che era al di là del tempo.
Hai ragione ne condivido il senso storico, la concezione del superamento del tempo e dell'aldilà, onestamente, non so se fosse concepito anche per il popolo o unicamente per il Faraone, per quel poco che ne so e che mi ricordo era propriamente una eccezione ed un privilegio a favore unicamente del Faraone proprio perchè considerato un semi-Dio, quindi la morte serviva al ritorno sulla stella Sirio che era considerata la casa degli Dei, quindi la morte per il Faraone era il ritono alla propria casa di origine dove regnava l'eternità, privilegio riconosciuto unicamente agli Dei.
Noi che abbiamo la fortuna di avere avuto in eredità
dal passato Chiese di tutte le forme e le grandezze,
non possiamo essere da meno degli antiche egizi, nel credere
in un'altra vita.
Il mio senso di incomprensione non è rivolta alla chiesa ed al suo fine recondito per cui è stata eretta, ma in primis ne contesto il senso di grandezza sempre smisurato e sproporzionato, ne ricavo un senso di adorazione che ha quasi del profano che mi ricorda per certi versi addirittura l'idolatria, nel senso che ne riconosco il medesimo meccanismo perverso di adulazione, riconosco ovviamente la differenza rispetto all'idea Egizia proprio nel fatto che il tutto fatto ad uso e consumo unicamente del Faraone, nel caso delle chiese è esattamente il contrario, cioè per la gente comune, in questo senso sicuramente è più valida ed edificante l'idea della chiesa che non della piramide, la chiesa appaga il mio senso di uguaglianza che è per tutti gli uomini, al di la del ceto e della razza e soprattutto della religione.
Io personalmente nella mia laicità non credo nel dopo, io sono convinto che se esiste un'inferno, un paradiso ed un purgatorio, riesco a riscontrarli e li riscontro continuamente qui nel nostro mondo e nella vita quotidiana di noi poveri esseri ingiustamente dotati di una intelligenza che non sappiamo minimamente usare.
La chiesa e' luogo di forte spiritualità per chi ci crede
e per chi si avvicina ad essa con la predisposizione giusta.
Fra le mura vi è un'energia invisibile lasciata dalle
preghiere delle precedenti generazioni che hanno cercato
un flebile contatto con il divino.
Così come (un banale paragone), negli antichi castelli si respira
l'atmosfera dei cavalieri nelle loro armature metalliche del medioevo.
Condivido il fatto che la chiesa è luogo di forte spiritualità per chi ci crede e per chi si avvicina ad essa con la predisposizione giusta. io non accetto il bisogno smisurato di superarsi nel farle grandi, io credo che il medesimo bisogno di cui tu fai cenno può essere espresso ed esaudito nel più misero, piccolo e povero dei luoghi, non sento il bisogno di avere un tetto placato in oro a 50 mt di altezza sopra la mia testa, io so fare del mio cuore una cattedrale, e so con assoluta certezza che non esiste posto migliore, sicuro che li regna la sincerità e l'onestà totale, io so dove eventualmente cerco di mentire a me stesso, so dove ci riesco e dove non mi è possibile farlo, quindi all'interno del mio cuore/cervello c'è la cattedrale più grande del mondo, cattedrale che supera ogni possibile immaginazione e dove le mie eventuali preghiere (che anche un laico come me ogni tanto fa) hanno un senso e non ne perdono il senso.
La storia è traboccante di anime che hanno fatto le cose unicamente per il motivo di farle, così per esteriorità, per costrizione, per abitudine, le chiese traboccano di persone che non dovrebbero essere li, da qualsiasi altra parte ma non li, gente, moltitudini umane che risolvono e lavano la loro coscienza con il solo fatto di essere andati in chiesa la domenica e per tutto il tempo fino alla sucessiva cerimonia ne combina da vendere e da pendere, devo ammettere anche che io da fanciullo in quel passato ormai remoto ho trascorsi di chierichetto, scout, e di facente parte di associazioni religiose giovanili, ma sono sempre stato conscio lo sentivo sulla mia pelle la grande ipocrisia che vi regnava, ognuno la raccontava alla propria maniera, era il regno del tutto e del contrario di tutto, preti che erano poco preti, suore che erano poco suore, mille verità diverse, tanto da chiedermi come mai la gente non si pone e non si è mai posta certe domande su questo fatto, come mai non chiede spiegazioni su queste diversità dottrinali inculcate, allora sono arrivato ad una misera considerazione non glie ne frega nulla a nessuno, vogliono sentirsi buoni con il minimo dispendio di forze e di energie, la messa alla domenica e poi figli di buona donna in tutto e per tutto per il resto della settimana.
Senza contare le verità che con il tempo sono state modificate proprio dalla chiesa con la scusa di volersi ammodernare, in realtà ai miei occhi è stata unicamente un modo per non perdere clientela (in parole molto povere e misere) quando ero piccolo ci facevano una testa grande così se durante la comunione masticavi o toccavi con le mani l'ostia consacrata, guai a masticare Gesù, oggi l'ostia te la pongono in mano ed una volta in bocca sei libero di farne cosa vuoi, certo è più logica quest'ultima versione, più moderna senza ombra di dubbio, ma non posso esimermi dal pensare alle migliaia di generazioni passate dove qualcuno si sarà fatto mille problemi se per una volta ha masticato l'ostia e quindi Gesù.
Esempi come questi potrei fartene a dozzine, per esempio la confessione, guai ai miei tempi (da piccolino) avvicinarsi alla comunione senza la dovuta ed onesta confessione, oggi assisto alle confessioni ed alle intercessioni di massa in certe occasioni, alla messa di mezza notte per mancanza di tempo, di preti ecc.ecc. il prete benedisce la comunità concedendo il perdono ai peccati ovviamente non gravi, ma anche qui vale il medesimo discorso di prima le mille generazioni precedenti hanno vissuto con grandi patemi queste cose facendosene problemi quando si sentivano fuori da quella logica.
Senza andare a finire nel lunghissimo discorso delle interpretazioni della parola di Dio fatta dagli uomini, capisco il problema delle antiche scritture dall'antico aramaico al greco e dal greco al latino, capisco anche il bisogno di spiegare ad una popolazione totalmente analfabeta la parola ed i suoi significati reconditi, ma si sono commessi dei veri e propri abusi, mai rimediati, tanto per dirne una, la figura dell'angelo quante generazioni sono passate convinti che gli angeli fossero esseri con la corporatura umana dotati di grandi e potenti ali che gli permetteva di scorazzare per i cieli infiniti, e tutta quella gente ci credeva, perchè non dirgli che non era così, che la parola angelo significa molto più probabilmente "messaggero" e che per un bisogno di raffigurazione i bravi frati scribi lo disegnarono in quel modo tanto per dargli un senso facile da comprendere, e così sono tante e troppe le cose sono cambiate e che hanno seguito l'evoluzione dell'uomo, per chiudere io ritengo che la parola di Dio è una e nessun uomo al mondo dovrebbe permettersi per nessun motivo al mondo di cambiarla.
Ok per ora mi fermo altrimenti hanno ragionissima a darmi del super logorroico.... colgo l'occasione per porgerti i miei migliori saluti, ciaoooooooo Celtico alla prox...
Mai come oggi sono seduto in riva al sacro fiume della vita ad osservare i cadaveri dell'umanità che ancora una volta si sta perdendo.