Razzismo...

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Mac La Mente
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Re: Razzismo...

Messaggio da Mac La Mente »

E' vero, hanno fatto resistenza all'arresto! E' vero, erano in stato d'ebbrezza! Ma tutto questo non giustifica quello che potrebbe essere accaduto (forse il verbo condizionale va sostituito con il presente) all'inteerno della caserma e ad opera di uomini pagati per proteggergi! :ouch:


il legale di un carabiniere: «erano fuori controllo, nessuna violenza»
Ferrara, video girato in una caserma
«Pestaggio contro quattro immigrati»

Arrestati per stato di ebbrezza, sarebbero stati colpiti con manganelli. Aperta un'inchiesta, c'è un indagato

Milano - Quattro giovani stranieri chiusi in una caserma dopo l'arresto per stato di ebbrezza, un presunto pestaggio, un militare indagato. Potrebbe essere «un nuovo caso di violenza all'interno di un caserma» quello denunciato dall'associazione A Buon Diritto, con tanto di prova in video. Immagini di scarsa qualità che mostrano quanto accaduto lo scorso 24 febbraio nella sede dell'Arma di via del Campo a Ferrara. Si vedono, in momenti diversi, due persone che cadono a terra, forse colpite, circondate da alcuni carabinieri in divisa; un altro fermato è nudo, poi avvolto in una coperta e portato via da personale di pronto soccorso sanitario. Il video è entrato nel fascicolo dell'inchiesta aperta dalla procura di Ferrara per lesioni contro un carabiniere e per resistenza a pubblico ufficiale contestata a quattro giovani.

Trattenuti per ore - Questi, dopo essere stati arrestati in stato di ebbrezza per resistenza a pubblico ufficiale, furono trattenuti per ore in caserma. «Uno dei fermati - spiega Luigi Manconi, presidente di A Buon Diritto - ha subìto pesanti maltrattamenti e violenze e colpi inferti con manganello a opera di uno, e forse non solo uno, appartenente all'Arma. Le immagini, riprese da una telecamera di sorveglianza installata nei locali della caserma, sono impressionanti: un giovane uomo, ammanettato, totalmente inoffensivo e non in grado di difendersi, viene aggredito, colpito con lo sfollagente, buttato per terra. Proverà a rialzarsi per due volte e per due volte verrà colpito. Senza che alcuno gli presti soccorso. Si tratta, giova ricordarlo - sottolinea - di una persona affidata a un apparato dello Stato, all'interno di una caserma dello Stato, che ne deve garantire l'incolumità». Sul caso il pm Barbara Cavallo ha aperto un'inchiesta e ordinato una perizia per pulire le immagini: ora si dovrà determinare se vi siano responsabilità da parte dei militari (non solo l'unico già indagato) o se le loro azioni siano state innescate dalla resistenza dei giovani, trattenuti per tre ore in un clima di tensione causato da loro (uno si era denudato, uno si era ferito a un braccio e sanguinante rincorreva i carabinieri per infettarli) come ha sottolineato Alberto Bova, legale del carabiniere indagato, che ha aggiunto come il video non mostra alcun atto violento.

Le due versioni - Secondo un legale dei giovani, Barbara Simoni, nell'integrale del video a disposizione della magistratura si vedrebbe un carabiniere che con un manganello in mano prima carica il gesto e poi colpisce un ragazzo seduto e ammanettato. Quindi si vedono altri carabinieri, da identificare, in ginocchio su un altro ragazzo. Il primo carabiniere, ora indagato per quel colpo di manganello, è stato riconosciuto dallo stesso legale, perché lo aveva assistito come parte civile in altri episodi di arresti per resistenza. Dopo aver visto il video e riconosciuto il militare ha scelto di assistere i ragazzi. Bova al contrario sostiene che i quattro ragazzi fuori controllo hanno provocato danni e ferito gravemente cinque militari. Per i quattro, della provincia di Rovigo, è pendente in tribunale il processo per direttissima, fissato all'11 maggio in attesa degli sviluppi della nuova inchiesta.

fonte:Corriere della sera
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Re: Razzismo...

Messaggio da Mac La Mente »

Bravi! Bravissimi! Sia i ragazzi che i genitori, bel modo di insegnare la civiltà e l'educazione! :angry: :angry:
(Chiedo scusa per il tono sarcastico ma questa notizia mi fa infuriare!)


Bambini prendono a calci un immigrato tra l'indifferenza e le risate degli adulti
L'episodio in spiaggia a Civitanova Marche
La vittima è un venditore ambulante bengalese


Milano - Lo hanno circondato mentre si riposava su una sdraio in riva al mare. Poi lo hanno insultato e preso a calci. La vittima è un giovane venditore ambulante bengalese. Gli aggressori, cinque bambini sui 10-11 anni. E' successo sulla spiaggia di Civitanova Marche, in provincia di Macerata, tra le risate dei genitori dei piccoli bulli.

La testimonianza - A raccontarlo è una cronista dell'Ansa, Paola Lo Mele, che ha assistito alla scena mentre era al mare nella cittadina marchigiana. «Il ragazzo bengalese si era appena fermato a riposare sotto un ombrellone dello stabilimento balneare Golden Beach, quando i bambini lo hanno circondato e insultato, sferrando calci alla sdraio sulla quale era seduto» racconta la giornalista. «Alzati da qua, vattene, questa è proprietà privata!» hanno detto al giovane immigrato. Poi gli insulti: «Amigo, vai a vendere fuori da qua. Questa roba l'hai rubata». Il tutto sotto gli occhi di un gruppo di adulti, molto probabilmente i genitori, seduti a pochi ombrelloni di distanza. Questi ultimi - ricostruisce la cronista - non solo non sono intervenuti ma hanno anche riso del comportamento dei figli. «Sono stati molto cattivi» è stato l'unico commento del bengalese che appariva molto turbato e che non ha però voluto sporgere denuncia.

Le reazioni - E' dispiaciuto dell'episodio il proprietario dello stabilimento, Fausto Colotto. Al telefono da Civitanova, racconta di non essersi però accorto di nulla. «Conosco i bambini dello stabilimento da sempre e mi sembra molto strano» dice rammaricato. Come lui sembrano non aver notato niente nemmeno i bagnanti della spiaggia, più volte interrogati dai giornalisti intervenuti sul posto. Solo martedì Civitanova Marche era entrata nelle cronache nazionali per la profanazione della tomba di Maria Letizia Berdini, la donna uccisa nel 1996 da un sasso dal cavalcavia. «I due episodi vanno però tenuti distinti» precisa il sindaco Massimo Mobili. Interpellato dal Corriere, nega anche che nella cittadina si stiano insinuando fenomeni di razzismo e di bullismo: «Questo sarebbe in assoluto il primo caso».

fonte:Corriere della sera
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Re: Razzismo...

Messaggio da Mac La Mente »

Un'altra notizia, un altro episodio di razzismo...secondo me! :ouch: :ouch:

La giovane è in condizioni gravi
Torino, aggredita in strada con l'acido
Marocchina 19enne finisce in ospedale

L'uomo che le ha versato il liquido addosso è fuggito. Altre tre persone ferite in modo lieve. Pista passionale

Milano - Una giovane marocchina di 19 anni è stata aggredita a Torino nella serata di giovedì da un uomo che si è avvicinato in strada e le ha versato dell'acido muriatico addosso. La ragazza è stata ricoverata al Cto per le ustioni. Altre tre persone sono rimaste ferite dagli schizzi: una donna anziana e suo figlio, italiani, e un uomo marocchino. I tre, soccorsi dal 118, sono stati portati in ospedale, ma sono stati dimessi già in nottata. Hanno riportato qualche bruciatura guaribile in un paio di settimane.

L'aggressione - Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza - regolarmente residente sul territorio italiano - era appena scesa dal bus alla fermata di corso Principe Oddone e stava rincasando. Arrivata all'altezza del bar Lupi è stata avvicinata dall'aggressore che ha agitato una bottiglia contenente l'acido muriatico. In quel momento di fronte al locale si trovavano diverse altre persone. L'aggressore si è poi allontanato a bordo di una vettura di colore scuro. La ragazza marocchina si trova tuttora ricoverata in condizioni gravi, con ustioni su tutta la parte alta del corpo. I carabinieri della compagnia Oltredora che stanno effettuando le indagini su quanto accaduto non escludono nessuna ipotesi, tuttavia quella più accreditata resta quella passionale.

fonte:Corriere della sera
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Re: Razzismo...

Messaggio da Mac La Mente »

Complimenti! Bravo! Questa si che è civiltà! :angry:

Al lavoro con il cartello "negro" due anni e mezzo per l'imprenditore
Segrate, la condanna del giudice
"Maltrattamenti e odio razziale"


Milano - Sul carrello di lavoro era costretto a tenere un cartello con la scritta: «Negro non capace di lavorare ma capace di prendere soldi». E il titolare gli si rivolgeva con epiteti come «Sporco negro». Oggi, il ’riscattò giudiziario per un operaio cingalese di 47 anni che aveva querelato il suo datore di lavoro, P.M., 38 anni. Il gup di Milano Andrea Salemme ha condannato col rito abbreviato il proprietario di una piccola ditta di Segrate a 2 anni e mezzo di carcere per maltrattamenti con l’aggravante dell’odio razziale. Il gup ha inoltre disposto una provvisionale di 30mila euro in anticipo sul risarcimento da stabilire in sede civile per la vittima.

L’ultimo episodio contestato al datore di lavoro risale al 13 maggio dell’anno scorso, quando il dipendente è stato colpito con calci e pugni per una semplice discussione su un giorno di ferie. Nelle motivazioni contestuali alla sentenza, il gup descrive i comportamenti dell’imputato caratterizzati da un «razzismo volgare» e afferma che «la deriva verso l’inciviltà non deve trovare proseliti in un luogo di lavoro». Secondo Salemme, «il concetto del padronato denuncia accenti schiavistici che appartengono a parentesi oscure della storia dell’umanità: quanto di più lontano dall’ossequio dovuto alla dignità del lavoratore».

fonte:La Stampa
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Re: Razzismo...

Messaggio da bancarella »

Giustizia è fatta
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Re: Razzismo...

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Giustizia è fatta
E' proprio il caso di dirlo! :yes:
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