8 Marzo...una data da ricordare!

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Mac La Mente
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: Macanza di rispetto, totale inciviltà cammuffata da ridicolo garantismo ma anche sperpero e uso improrpio di denaro pubblico.

Io se fossi una residente nel comune retto da quel ***** mi autodenuncerei per sciopero fiscale per motivi etici: alla mia morale e alla mia dignità di donna non sarebbe consentito pagare le tasse comunali sapendo che quei soldi vengono utilizzati dal comune non per costituirsi parte civile a fianco della vittima, ma per assoldare avvocati a difesa di un branco di stupratori.

Ribadisco: che schifo!


La cosa che fa altrettanto schifo poi è che questa notizia sia rapidamente scomparsa dalle prime pagine dei giornali online per essere sostituita dalle solite cavolate su veline, attricettine, tendenze dei blog dei 12enni, consigli su come abbronzarsi al mare e altre insulsaggini del genere :ouch:
Acc! E' vero! Onestamente non avevo considerato la vicenda da questo punto di vista! Le tasse vengono pagate da chiunque e anche se indirettamente, visto che la gestione viene decisa dall'amministrazione, un minimo di consenso devono averlo. In questo caso, vista anche la ribellione e le polemiche che ci sono state, non è così! Il sindaco dovrebbe vergognarsi per aver assunto una posizione opposta a quella che un po' di giudizio in più porta a prendere!

Si, hai ragione nel dire che bisognerebbe astenersi dal pagare e scioperare...soprattutto se donne! :yes:

Non avevo dubbi sul fatto che la notizia sparisse così in fretta dalle testate giornalistiche...siamo in un paese dove qualunque cosa risulti scomoda viene nascosta e si cerca di dimenticarla il prima possibile! :ouch: :ouch:
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Messaggio da Mac La Mente »

Brillianttrees ha scritto:Confermo..... che schifo!!!

20/7/2007

Stupro Montalto, ritirata delibera

Il Comune appoggiava minorenni accusati

La giunta comunale di Montalto di Castro avrebbe deciso di revocare la delibera
...è il minimo che potessero fare!
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Messaggio da Vianne »

Brillianttrees ha scritto:Confermo..... che schifo!!!

20/7/2007

Stupro Montalto, ritirata delibera


Per ragioni di opportunità si è quindi arrivati alla decisione di ritirare la delibera.

dal TGCom
Per fortuna hanno avuto il minimo di pudore di ritirarla.

Anche se leggere che l'hanno fatto "per ragioni di opportunità" (politica, immagino) fa aumentare ulteriormente il senso di schifo nei confronti di quel sindaco e di tutti i partecipanti alla sua maggioranza.
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Messaggio da Vianne »

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul fatto che l'Italia non faccia più parte del novero dei paesi civili ma sia in tutto e per tutto un paese del terzo mondo, legga questa notizia...

Non credo servano commenti :ouch:


Disparità uomo-donna, l'Italia è da Terzo Mondo
Pensiero Scientifico - Lun 21 Gen - 10.20

Svezia, Norvegia, Finlandia e Islanda si confermano ai primi quattro posti della classifica mondiale dei Paesi con minore disparità di genere. Seguono la Nuova Zelanda e i Paesi del G8, ai quali Lettonia e Lituania (13esimo e 14esimo posto), si sono rapidamente avvicinate, superando in dodici mesi le differenze salariali che le penalizzavano. Nei primi venti posti anche Sri Lanka, Croazia e Sudafrica. Solo al trentunesimo gli Stati Uniti che, sebbene abbiano un ottimo punteggio per la partecipazione alla vita politica, registrano un crollo in termini di pari opportunità sul lavoro. L’Italia si piazza a un poco brillante 84esimo posto.

È quanto emerge dal rapporto del World Economic Forum (Wef) sul divario tra uomo e donna, che ha esaminato le aree cruciali in cui le disparità di genere emergono prepotentemente: lavoro, istruzione, salute e rappresentanza politica. La graduatoria non misura le condizioni assolute di vita delle donne in ogni Paese, ma verifica la distanza in termini di status e di possibilità tra uomo e donna. In altre parole, lo studio analizza il gap in termini di opportunità che separa i due sessi e pone al vertice della graduatoria quei Paesi dove le risorse sono più equamente distribuite. Il rapporto esamina complessivamente 128 Paesi, con una copertura di oltre il 90 per cento della popolazione mondiale, e include tutti i Paesi dell'Unione europea, 23 Paesi latinoamericani e caraibici, 23 Paesi dell'Africa Subsahariana, oltre 20 Paesi asiatici e 15 Paesi mediorientali e nordafricani. La graduatoria è stata stilata sulla base di un indice che ha misurato il grado di riduzione del divario tra donne e uomini. Il calcolo delle medie tra i sottoindici relativi alle 4 dimensioni analizzate ha evidenziato che, rispetto all’anno scorso, nel 2007 sono stati compiuti progressi nel settore dell’istruzione, della responsabilizzazione politica e della partecipazione economica. In termini di trattamento sanitario, per contro, il divario si è sensibilmente allargato.

I Paesi che più hanno colmato il divario storico tra i sessi sono Germania, Spagna, Corea, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Mentre Tunisia, Marocco e Turchia hanno peggiorato la loro situazione. L’Italia è l’unico Paese della Ue a essere lontano dalla testa della classifica e continua a occupare il posto più basso tra i Paesi dell'Unione europea, pur avendo mostrato progressi in termini di partecipazione della forza lavoro femminile rispetto all'anno scorso. Ma se questi aumenti sono incoraggianti, la sua ascesa in graduatoria continua a essere trattenuta dagli scarsi punteggi su reddito, forza lavoro femminile qualificata e donne in posizione di potere politico. Molto bassa la posizione occupata dal nostro Paese (82esimo posto) anche nella speciale classifica relativa ai parametri della salute.
Fonte: Global Gender Gap Index 2007 World Economic Forum - Ufficio stampa EpiCentro ISS 2008.


Dal sito Yahoo
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul fatto che l'Italia non faccia più parte del novero dei paesi civili ma sia in tutto e per tutto un paese del terzo mondo, legga questa notizia...

Non credo servano commenti :ouch:

Disparità uomo-donna, l'Italia è da Terzo Mondo

L’Italia si piazza a un poco brillante 84esimo posto.
Allucinante! :wacko:

...è questa la prima parola che mi è venuta in mente mentre leggevo questa notizia e quando sono arrivato a leggere il posto in classifica occupato dall'Italia! :ouch:

E' una situazione che davvero ci pone in cattiva luce e non solo, fa vedere agli occhi degli altri paesi quanto siamo arretrati se confrontati con loro su questo aspetto!...altro che paese civilizzato ed evoluto, se questa situazione non dovesse migliorare non so davvero dove andremmo a finire! :angry:
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Messaggio da Frankenstein »

Vianne ha scritto: Non credo servano commenti :ouch:

Disparità uomo-donna, l'Italia è da Terzo Mondo
Pensiero Scientifico - Lun 21 Gen - 10.20
Ricordo i movimenti e le lotte passate per ottenere l'uguaglianza e leggere che nulla è cambiato dopo tutti questi anni è sconfortante.
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Messaggio da Mac La Mente »

Frankenstein ha scritto: Ricordo i movimenti e le lotte passate per ottenere l'uguaglianza e leggere che nulla è cambiato dopo tutti questi anni è sconfortante.
Io non li ricordo, ma qualcosa in giro ho letto e riesco ad immaginare i sacrifici che si sono fatti in passato...è per questo che mi arrabbio tantissimo con questa notizia perchè è inconcepibile che la discriminazione sia presente ancora oggi! :angry:
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Messaggio da bancarella »

Vianne ha scritto: L’Italia si piazza a un poco brillante 84esimo posto.
Non l'avevo letta sta notizia! Certo che fa piacere eh? Un paese allo scatafascio. :ouch:
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Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto: Non l'avevo letta sta notizia! Certo che fa piacere eh? Un paese allo scatafascio. :ouch:
Avrei voluto tanto non leggerla mai, Bancarella! :( ...si, fa proprio piacere nel 2008 avere una situazione del genere in un paese che si reputa moderno! :ouch:
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Messaggio da Bleumarine »

Che tristezza questa notizia :(

La parte più brutta per me è quella sulla discriminazione nell'accesso alla sanità, non l'avrei mai immaginato :!:
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Messaggio da Mac La Mente »

Bleumarine ha scritto:Che tristezza questa notizia :(

La parte più brutta per me è quella sulla discriminazione nell'accesso alla sanità, non l'avrei mai immaginato :!:
Già! E' tanto tanto triste! Sembra irreale la situazione invece è molto vera! :(

...non so scegliere la parte più brutta perchè considero tutte le discriminazioni citate brutte! :ouch:
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Messaggio da Celtico »

L'Italia è all' 84 mo posto nella graduatoria dell'eguaglianza
fra uomo e donna? Non mi meraviglio più di tanto, non c'e
classifica di alcun tipo che ci vede ai primi posti.

In questa classifica anche i paesi arabi (dove è risaputo che la donna
non ha mai avuto pari diritti con gli uomini) hanno diminuito il gap
che li divide, quindi ci hanno superato.

Povera Italia in tutto.
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Messaggio da Mac La Mente »

Celtico ha scritto:L'Italia è all' 84 mo posto nella graduatoria dell'eguaglianza
fra uomo e donna? Non mi meraviglio più di tanto, non c'e
classifica di alcun tipo che ci vede ai primi posti.

In questa classifica anche i paesi arabi (dove è risaputo che la donna
non ha mai avuto pari diritti con gli uomini) hanno diminuito il gap
che li divide, quindi ci hanno superato.

Povera Italia in tutto.
Acc! Questo è verissimo! :(

L'Italia non occupa mai i primi posti in classifica in nessun tipo di indagine e di sondaggio o di altro! :ouch: ...purtroppo in questo caso, la posizione è ancora più allarmante non solo perchè bassa, ma perchè rispecchia quello che non dovrebbe essere presente nel nostro paese e che invece dovrebbe essere motivo di vanto...ovvero...la parità dei diritti e la possibilità di tutte le persone (indipendentemente dal sesso) di crescere professionalmente e in tutti gli altri settori! :yes:
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Messaggio da Vianne »

Oggi è l'8 marzo e mi sembra importante riportare in primo piano questo topic.
Anche perchè, da quello che ci raccontano i giornali e da quello cui assistiamo quotidianamente, la condizione femminile nel nostro paese e nel 99% degli altri paesi, non è affatto rosea.

Sono convinta che la consocenza del passato sia il modo migliore per capire il presente e per cercare di evitare che il peggio si ripeta. A questo proposito segnalo e inserisco nel prossimo post un interessante articolo di Gian Antonio Stella sulle origini dell'8 marzo.

Leggendo la descirzione delle condizioni di lavoro delle donne un secolo fa, si scopre che non c'è molta differenza con quello che sta accadendo oggi non solo in Cina o nel terzo mondo, ma anche nella nostra civile Europa, e soprattutto nella "civilissima" Italia...

L'articolo è un po' lungo e la diivido in due parti, ma consiglio di leggerlo, è molto interessante :yes:
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Messaggio da Vianne »

Prima parte

Almeno 39 erano italiane. I giornali descrissero scene che si rivedranno solo quasi un secolo dopo: quando altre vittime si getteranno dalle Torri Gemelle in fiamme
Come nacque l’8 marzo, quella svista dietro una data
Decine di operaie morirono a New York nell’incendio di una fabbrica di camicie. Era il 25 marzo 1911

Negli occhi di tutti, scrisse atterrito il cronista del New York Times, restò l’immagine di una ragazza che, lanciatasi nel vuoto nella speranza di aggrapparsi all’edificio accanto, restò impigliata per alcuni interminabili secondi finché le fiamme le divorarono il vestito lasciandola precipitare. Forse era russa, tedesca, finlandese...

Ma non è improbabile che quella poveretta fosse italiana. Come italiane erano almeno 39 (molti corpi erano irriconoscibili) delle 146 donne morte in quello spaventoso incendio in una fabbrica di camicie dimenticato dall’Italia e ricordato invece, per un equivoco storico, come l’atto di origine dell’8 Marzo. Era il pomeriggio di sabato 25 marzo 1911, quando il fuoco attaccò gli ultimi tre piani di un palazzone di Washington Place, nel cuore della metropoli americana. E ancora non è chiarissimo come la data, col passare dei decenni, sia stata «adattata» alla Festa della Donna. Ci hanno provato in diversi, a cercare di ripercorrere la storia di questa svista che ancora oggi domina gran parte dei siti Internet (prova provata: mai fidarsi della «rete») dedicati alla genesi della ricorrenza odierna. Prime fra tutti Tilde Capomazza e Marisa Ombra, autrici una quindicina d’anni fa di 8 Marzo / Storie, miti e riti della Giornata Internazionale della Donna . Studio ora ripreso dalla tesi di laurea di una giovane veneziana, Marina Senigaglia, che ricostruisce con qualche integrazione un’infinità di versioni diverse.

C’è chi, come le femministe francesi degli anni Cinquanta, dice che la giornata della donna sia stata scelta «per commemorare il 50° anniversario di uno sciopero di lavoratrici tessili, brutalmente represso a New York l’8 marzo del 1857». Chi per ricordare la rivolta pacifista delle operaie di Pietrogrado, l’8 marzo 1917. Chi, come il bollettino del Pci Propaganda nel ’49, per celebrare l’8 marzo 1848, quando le donne di New York scesero in piazza per avere i diritti politici. Chi in memoria dell’incendio del 1911 (con la data sfalsata di due settimane e passa) e chi di un fantomatico incendio a Boston nel 1898. Col risultato che alla fine, a forza di passaparola e di equivoci, ne è uscito un collage, fissato nel 1954 da un fumetto del settimanale della Cgil Il lavoro (che due anni dopo pubblicherà anche una specie di fotoromanzo assai raffazzonato) in cui si è mischiato tutto: date, luogo, episodi, numero dei morti, tutto. Con la probabilità che siano stati confusi più incendi (81 nella sola New York e nel solo 1911 in fabbriche di quel tipo) compreso uno avvenuto effettivamente l’8 marzo (1908) alle scuole di Collingwood in cui erano morti 173 bambini e due insegnanti. Per non dire del caos su chi, come e quando propose per primo la fatidica data oggi legata alle mimose.
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