California: prigioni a cinque stelle per ricchi

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Mac La Mente
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California: prigioni a cinque stelle per ricchi

Messaggio da Mac La Mente »

California : ricchi e vip vanno in carcere a cinque stelle
di Rico Guillermo
*

Si sa che il carcere non e' uguale per i vip e per i poveracci, ma negli USA esistono addirittura prigioni a cinque stelle, ma anche nelle strutture penitenziarie normali ci sono aree riservate.

Paris Hilton, la starlette americana che deve scontare una pena di 45 giorni di carcere (riducibili a 23) per guida senza patente in stato di ebbrezza, e' stata appunto alloggiata in una cella riservata alle celebrita' dell'unita' bisogni speciali della prigione di Los Angeles, dove 12 celle per due persone sono riservate ad agenti di polizia, funzionari, celebrita' ed altri internati di alto profilo.

Come altri carcerati dell'unità, Hilton mangera' nella sua cella, potra' uscire un'ora al giorno per lavarsi, guardare la TV nel 'soggiorno', partecipare alla ricreazione esterna o telefonare.

Quando l'ereditiera e' stata condannata, il giudice ha deciso che non vi sarebbero stati permessi di lavoro, prigioni alternative o controllo elettronico in luogo del carcere. "Ho avuto la scelta di andare in una prigione a pagamento - ha detto Hilton ai giornalisti senza fornire particolari - ma ho rifiutato perche' temo che i media lo riportino in un modo sbagliato".

In California, infatti, e' possibile ovviare ai problemi di una detenzione tradizionale scegliendo prigioni a pagamento (nemmeno a farlo apposta, nell'ambiente sono considerate come alberghi a cinque stelle della catena Hilton), sempre che i crimini commessi non siano gravi.

Molte delle prigioni a pagamento - secondo il New York Times - funzionano come nightclub privati rivestiti di velluto. Occorre persino fare domanda per esservi accolti, dato che - seppure il giudice dovesse consentire questa scelta alternativa, i coordinatori della prigione possono rifiutare chiunque desiderino.

Le prigioni a pagamento esistono da anni, ma recentemente hanno attirato una certa attenzione quando i procuratori hanno esitato davanti ad una prigione di Fullerton che avrebbe offerto l'uso di un cellulare e di un computer a George Jaramillo, un ex aiutosceriffo condannato per concorso in spergiuro ed abuso di fondi pubblici, compreso l'uso non autorizzato di un elicottero della contea. In alternativa, Jaramillo e' stato prenotato nel carcere a pagamento di Montebello, vicino a Los Angeles, un po' piu' spartano.

Ma sono una dozzina le prigioni che propongono un ambiente pulito e tranquillo, una vera alternativa ricercata alle prigioni standard della contea, in cui le pareti sono sbarre, i compagni di prigionia sono induriti ed i privilegi sono pochi. Molti detenuti poi hanno permessi di lavoro, per cui trascorrono la maggior parte del tempo fuori e trattano la prigione solo come una camera da letto.

Se accettati, i condannati - conosciuti al personale come “clienti„ - ottengono una piccola cella dietro una porta normale, ad una certa distanza dai detenuti violenti e, in alcuni casi, con la possibilita' di portare un iPod o un PC su cui comporre un romanzo, o forse una canzone. Shampoo ed altri confort sono compresi. Il tutto per soli 75 - 127 dollari al giorno.

Si potrebbe pensare che in un Paese con tanta criminalita' come gli USA questo sia un modo sicuro per foraggiare l'industria 'turistica', ma la disparita' di trattamento fra ricchi e poveri e bianchi e neri - sia nelle condizioni di detenzione che nella percentuale di condanne e nella durata della pena - fanno sorridere molto meno.

fonte: Osservatorio sulla legalità

:mah: ...ma la legge non è uguale per tutti? :mah:
Si vede che in America qualcosa funziona diversamente e le star o i personaggi di Hollywood godono di "piccole scappatoie" ed hanno la possibilità di scontare i loro peccatucci (piccoli piccoli, eh? :dry: ) in luoghi dove praticamente ci si può considerare in vacanza! :ouch: :ouch:
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Re: California: prigioni a cinque stelle per ricchi

Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:California : ricchi e vip vanno in carcere a cinque stelle
di Rico Guillermo
*

In California, infatti, e' possibile ovviare ai problemi di una detenzione tradizionale scegliendo prigioni a pagamento (nemmeno a farlo apposta, nell'ambiente sono considerate come alberghi a cinque stelle della catena Hilton), sempre che i crimini commessi non siano gravi.

Molte delle prigioni a pagamento - secondo il New York Times - funzionano come nightclub privati rivestiti di velluto. Occorre persino fare domanda per esservi accolti, dato che - seppure il giudice dovesse consentire questa scelta alternativa, i coordinatori della prigione possono rifiutare chiunque desiderino.
Parafrasando George Orwell, nel 21° secolo e nel paese che si autodefinisce portatore di democrazia, davanti alla legge gli uomini sono tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.

Peraltro non credo che queste cose succedano solo in Usa, immagino che, anche se non codificate per iscritto, accadano più o meno ovunque
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Re: California: prigioni a cinque stelle per ricchi

Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: Parafrasando George Orwell, nel 21° secolo e nel paese che si autodefinisce portatore di democrazia, davanti alla legge gli uomini sono tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.

Peraltro non credo che queste cose succedano solo in Usa, immagino che, anche se non codificate per iscritto, accadano più o meno ovunque
Mooooolto interessante quello che ha detto Orwell! Interessante ed altrettanto vero purtroppo! :yes: ...eh si! Distinzioni e trattamenti di favore, solo perchè uno può svolgere ad esempio un ruolo più prestigioso di un'altro ed essere sotto i riflettori, ci sono sempre stati! :dry:
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Messaggio da Vianne »

...e per la serie "trattamenti di favore per i più uguali", la "povera" Paris Hilton è già stata rilasciata e la sua condanna è stata commutata in arresti domiciliari.
Pare che dopo un giorno di carcere fosse talmente traumatizzata da chiedere e ottenere immediatamente una visita medica che nel corso di poche ore notturne ha fatto sì che le venisse cambiata la pena...

Chissà se nel paese che si autodefinisce portatore di democrazia e diritti umani anche una sconosciutissima e indigente Mary Smith avrebbe avuto diritto a un simile trattamento? :mah: :mah: :mah:
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Messaggio da Vianne »

Ed ecco un articolo sul rilascio della "povera" signorina Hilton:


La giovane e inquieta ereditiera era stata condannata a 45 giorni (poi ridotti a 23) per guida senza patente e in stato di ubriachezza
Paris Hilton, solo 72 ore di carcere ai domiciliari con braccialetto elettronico
Fuori dalla prigione per motivi di salute, passerà i prossimi 40 giorni a casa

LOS ANGELES - Paris Hilton è uscita dal carcere dopo soli tre giorni perché malata. La notizia è stata anticipata da un sito di pettegolezzi e confermata poco dopo in una conferenza stampa convocata dall'ufficio dello sceriffo della contea di Los Angeles. Alla giovane ereditiera sono stati concessi i domiciliari per motivi di salute, e passerà i prossimi 40 giorni nella sua abitazione, controllata a distanza con un braccialetto elettronico alla caviglia per assicurarsi che rispetterà i termini della pena.

Un portavoce dello sceriffo, Steve Whitmore, ha spiegato che la decisione, presa da un giudice locale, è dovuta a "ragioni di carattere medico" ma non è entrato nei dettagli sullo stato di salute della giovane invocando ragioni di privacy. Paris passerà i prossimi quaranta giorni nella sua abitazione a West Hollywood al termine dei quali, ha aggiunto il portavoce, "avrà pagato il debito con la società".

La notizia è stata divulgata dal sito di gossip Tmz (che appartiene alla Cnn), secondo cui la ragazza è uscita dal carcere stamattina all'alba (nel pomeriggio in Italia) dopo un accordo raggiunto con le autorità. La 26enne era entrata domenica scorsa al Century Regional Detention Facility di Lynwood, vicino Los Angeles, per scontare la sua pena. L'erede dell'omonimo impero alberghiero era stata infatti condannata a 45 giorni di reclusione (poi ridotti a 23) , per essere stata sorpresa alla guida della sua auto lungo il famoso Sunset Boulevard, mentre si trovava in libertà vigilata per guida in stato d'ubriachezza e con la patente sospesa.

Il 5 maggio in un'affollata aula di tribunale, il giudice Michael Sauer era stato inflessibile e aveva stabilito che l'ereditiera avrebbe dovuto iniziare a scontare la pena il 5 giugno, senza aver diritto a sconti o permessi di nessun genere.

Invece, come ulteriore concessione alla titolare dell'omonima catena alberghiera, dovrà passare solo 40 giorni ai domiciliari perché cinque le sono stati conteggiati come se li avesse trascorsi per intero dietro alle sbarre: compresa domenica, nonostante avesse varcato la soglia del carcere verso le 23.30 dopo aver presenziato alla consegna degli Mtv Movie Awards; e anche oggi, benché all'alba fosse già fuori.

Già ieri, quando non aveva passato nemmeno 35 ore in cella, Paris Hilton aveva chiesto la visita di uno psichiatra. Il dottor Charles Sophy, professore alla Ucla, ha incontrato la giovane per due ore, rifiutandosi al termine della visita di riferire le condizioni della celebre e discussa paziente. "Va tutto bene", ha commentato l'avvocato di Paris, Richard Hutton, lasciando il carcere dopo la visita.

Il sito Tmz.com riferiva che l'ereditiera aveva pianto al telefono, lamentandosi perché non riusciva a dormire e a mangiare e perché nella sua piccola cella c'era "un freddo glaciale". Sintomi ampiamente previsti dal medico che già nelle scorse settimane aveva chiesto alle autorità di rimandare la prigionia: la Hilton, ha scritto Sophy, è "sconvolta e traumatizzata", a causa del suo "terrore per il carcere". Ma il giudice non si era fatto commuovere, almeno nelle prime 70 ore.

(7 giugno 2007)

Dal sito di Repubblica
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Vianne ha scritto:...e per la serie "trattamenti di favore per i più uguali", la "povera" Paris Hilton è già stata rilasciata e la sua condanna è stata commutata in arresti domiciliari.
Pare che dopo un giorno di carcere fosse talmente traumatizzata da chiedere e ottenere immediatamente una visita medica che nel corso di poche ore notturne ha fatto sì che le venisse cambiata la pena...

Chissà se nel paese che si autodefinisce portatore di democrazia e diritti umani anche una sconosciutissima e indigente Mary Smith avrebbe avuto diritto a un simile trattamento? :mah: :mah: :mah:
Mmmm...uguali uguali direi! :dry:

Inutile dire che non lo trovo assolutamente giusto!...anzi, questo cambiamento di pena da un esempio pessimo ed esprime ancora di più la non-ugualianza che si ha di fronte alla legge...indipendentemente da chi si è e da come ci si senta! :ouch:

Credo proprio di no! Ormai si sa come vanno questa cose...se non sei nessuno, non vali niente e non vieni preso in considerazione! :angry:
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Vianne ha scritto:Ed ecco un articolo sul rilascio della "povera" signorina Hilton:


La giovane e inquieta ereditiera era stata condannata a 45 giorni (poi ridotti a 23) per guida senza patente e in stato di ubriachezza
Paris Hilton, solo 72 ore di carcere ai domiciliari con braccialetto elettronico
Fuori dalla prigione per motivi di salute, passerà i prossimi 40 giorni a casa

Dal sito di Repubblica
Grazie per la notizia, Vianne! :)

...mi viene da dire solo una cosa come commento a quello che ho letto..."pooooovera! Pooooovera Paris!" :dvl: :pinoc: :ouch: :ouch:

Ha avuto anche uno sconto? Faaaantastico!...andiamo sempre peggio! :dry:
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Messaggio da Mac La Mente »

...un'altra notizia sulla vicenda di Paris Hilton! :)

Il giudice ascolta la rabbia Usa, lei esce dal tribunale in lacrime, gridando «Paris deve tornare in carcere»
Ordinata una nuova udienza per decidere la sorte della star dopo l’ondata di proteste scoppiate dopo la sua scarcerazione anticipata


New York – Alla fine lo sdegno corale dell’America ha prevalso: Paris Hilton torna in carcere. Così ha deciso il giudice della Corte Suprema statale di Los Angeles Michael T. Sauer, sull’onda delle proteste scoppiate in America dopo la scarcerazione anticipata della star per imprecisati motivi di salute.

Paris in lacrime - L'ereditiera più famosa del mondo aveva scontato appena tre giorni sui 45 previsti dalla pena. Ma la sua libertà è durata meno di 24 ore. La revoca degli arresti domiciliari ha sconvolto la Hilton che è uscita dal tribunale in lacrime, gridando «mamma mamma». Lei che in un primo tempo aveva fatto sapere che non si sarebbe nemmeno presentata davanti al tribunale e voleva rispondere alle domande in teleconferenza. Una scelta che aveva fatto arrabbiare il magistrato competente, che le ha ordinato di presentarsi in aula.

Condannata - La scarcerazione avvenuta su iniziativa dell'ufficio dello sceriffo della contea di Los Angeles aveva scatenato le ire del procuratore Rocky Delgadillo: «La legge è stata scavalcata in maniera eclatante» aveva denunciato il pubblico ministero. Lo scorso maggio la Hilton era stata condannata per aver guidato senza patente e in stato di ebbrezza, sia nel settembre 2006 sia nel gennaio di quest’anno. Il magistrato non riteneva di dover mostrare alcuna clemenza verso la Hilton che, nostante la sospensione della patente, aveva continuato a guidare sotto i flash dei paparazzi, fino al suo ultimo arresto.

Sdegno - E così, dopo essere stata scarcerata con tre settimane di anticipo sul previsto per ordine dello sceriffo Lee Baca, la Hilton oggi è tornata in tribunale a Los Angeles, scortata da un'auto della polizia, per un'udienza in cui è stato stabilito che deve tornare nella prigione della contea di Lynwood. «Quello che è successo è scandaloso» punta il dito Don Knabe, supervisore della contea di Los Angeles. Nel dibattito sono intervenuti anche i media. «Sbattetela di nuovo dentro», titolava venerdì in prima pagina e a caratteri cubitali il popolare quotidiano newyorchese Daily News. «Questo caso - ha tuonato l’attivista del diritti civili Al Sharpton - dimostra in maniera inequivocabile che i neri e i poveri hanno ragione quando parlano di favoritismo economico e razziale del sistema giudiziario Usa».

Proteste - Neppure le voci secondo cui la Paris sarebbe stata fatta uscire prima perché a rischio di suicidio hanno convinto i detrattori. «Nello stesso carcere ci sono centinaia di detenuti con gravissimi problemi di salute che non potranno andare a casa», punta il dito Najee Ali, portavoce del Project Islamic Hope. A molti non è andato a genio che la sua pena sia stata ridotta da 45 a 23 giorni per «buona condotta». «La riprova - avevano protestato noti editorialisti - del doppio binario del sistema giudiziario Usa». «Potevo andare in una cella a pagamento ma ho rinunciato all'offerta, perché so in quale modo i media ne avrebbero parlato» aveva ribattuto lei, vantandosi di non essere una viziata alla Zsa Zsa Gabor, che nel 1990 scontò tre giorni nell’esclusivo carcere di El Segundo, - 85 dollari al giorno - per aver picchiato un poliziotto.

fonte: Corriere della sera


...se devo essere sincero, appoggio in pieno la posizione del giudice e sono dalla sua parte! Ha fatto benissimo a sbatterla di nuovo dentro...è una scelta sensata e rispettosa nei confronti di tutti!...chi sbaglia deve assumersi le proprie responsabilità e non essere soggetto a trattamenti di favore.
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...un piccolo aggiornamento sulla vicenda di Paris Hilton...sarà fuori presto!...va beh, la legge è uguale per tutti, no? :dry:

Paris, sconto di pena:
è già fuori
La Hilton farà solo 18 giorni di carcere anziché 45


Più che uno sconto di pena, un vero saldo di fine stagione. Paris Hilton martedì prossimo sarà già fuori del carcere, scontando così 18 giorni di detenzione invece dei 45 a cui era stata condannata. Una cospicua riduzione del fermo per "buona condotta". Prezzemolina che durante questi giorni di reclusione è passata dall'esaurimento nervoso all'ispirazione mistica, dai cali di pressione alla disappetenza si è comportata bene secondo i giudici e per questo potrà beneficiare di un'uscita anticipata dal carcere. Senza contare che la sua reclusione è stata tutta un dentro e fuori dalla cella alle infermerie. Un trattamento di favore per la reginetta degli scandali? Manco per sogno, si affrettano da ribattere le autorità: gli sconti di pena sono applicati di norma a tutti i prigionieri.

fonte: (Libero News)

...sarò cattivo nel dire questo, ma la vicenda assomiglia sempre più ad una trovata pubblicitaria! :dvl:
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Messaggio da Vianne »

Un trattamento di favore per la reginetta degli scandali? Manco per sogno, si affrettano da ribattere le autorità: gli sconti di pena sono applicati di norma a tutti i prigionieri.
Come no, crediamo tutti che, a parità di condizioni, anche le nere nullatenenti ottengano gli sconti di pena...








...così come crediamo tutti all'esistenza di Babbo Natale e degli elfi :dvl: :dvl: :dvl:
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Vianne ha scritto:Come no, crediamo tutti che, a parità di condizioni, anche le nere nullatenenti ottengano gli sconti di pena...

...così come crediamo tutti all'esistenza di Babbo Natale e degli elfi :dvl: :dvl: :dvl:
...in questo caso credo di più a Babbo Natale! :dvl: :dvl:
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