Infortuni e condizioni lavorative...

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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

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moirella ha scritto:grazie...:-(
:hug: :hug:
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

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S'è verificato un altro incidente sul lavoro e l'unica notizia che ho trovato è di poche righe...evidentemente non fanno più notizia queste cose! :angry:

Incidenti lavoro: operaio investito e ucciso in cantiere A14

(AGI) - Roma, 23 ott. - Tragico incidente all'altezza del km 25 della A14 Bologna-Taranto, nel tratto tra Castel S. Pietro e Bologna S. Lazzaro, in direzione di Milano. Intorno alle 4,30 un'auto ha invaso un'area di cantiere correttamente segnalata, investendo e uccidendo un operaio dell'impresa CNS. Le cause del sinistro sono in corso di accertamento da parte della Polizia stradale.

fonte:Agi.it
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Un altro incidente sula lavoro è accaduto questo pomeriggio e altre persone hanno riportato ferite! :(

Esplosione in un'azienda chimica
Dieci feriti nel Milanese, sei gravi


Milano - Esplosione oggi pomeriggio poco prima della 15 a Paderno Dugnano, in provincia di Milano, nell’azienda chimica Eureco Holding, che si occupa di rifiuti tossici. A darne notizia è il 118 precisando che ci sono dieci feriti. Sei persone sarebbe ustionate in modo grave. Sul posto sono intervenuti 10 mezzi di base, due automediche e due elicotteri del 118 di Milano.

Sei sono i pazienti in codice rosso. Cinque sono stati intubati sul posto e trasferiti rispettivamente negli ospedali di Niguarda, San Carlo, San Paolo, Fatebenefratelli e San Raffaele; un paziente è stato ricoverato al San Gerardo di Monza. I responsabili del 118 di Milano, che hanno gestito l’emergenza con l’elicottero, un’automedica, il mezzo grandi emergenze e dieci mezzi di base (con la collaborazione dell’ elicottero di Como e di un’automedica di Monza), stanno valutando i possibili trasferimenti nei centri grandi ustionati della Regione.

In seguito allo scoppio si è sviluppato anche un incendio in tutta l'area circostante, che è stato immediatamente domato. Dense colonne di fumo continuano ad alzarsi dai capannoni della fabbrica. I vigili del fuoco hanno trovato a ridosso dell’autostrada delle bombole di acetilene utilizzate dagli operai e per metterle in sicurezza è stata chiusa l’autostrada Milano-Meda.

fonte:La Stampa
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

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Terribile :eeek:
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

...riprendendo la notizia di ieri...aumenta il numero dei feriti e alcuni di loro sono gravi! :(

Esplosione in fabbrica a Paderno sei ustionati, due sono gravissimi
Lo scoppio ha scatenato un incendio nella Eureco Holding, che smaltisce rifiuti speciali
I residenti: a luglio un altro scoppio nella stessa azienda, ma nessun operaio rimase ferito


Esplode una bombola di acetilene, le fiamme investono dieci bidoni di vernice e si scatena l´inferno. Un pomeriggio di lavoro alla Eureco, azienda che dalla metà degli anni Novanta stocca rifiuti pericolosi a Paderno Dugnano, nel Milanese, si trasforma in dramma. Sette operai ustionati, sei gravissimi. Due lottano in modo disperato per la vita: Salvatore Catalano, 55 anni, è ricoverato all'ospedale Niguarda di Milano, Sergio Scapolan, 63 anni, magazziniere, dopo un passaggio all'ospedale milanese è stato trasferito al Centro grandi ustionati di Torino. Investiti dall´onda di calore, entrambi hanno ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo.

Alle 14.57 una squadra di lavoro - con i due italiani ci sono cinque albanesi assunti da una cooperativa esterna, la Tln della vicina Senago - sta ammassando oli esausti e solventi all'interno di un container dell´impianto di via Mazzini 101, nel cuore della zona industriale, a ridosso della superstrada Milano-Meda. Il più anziano è Catalano, il meccanico del gruppo, il più giovane Kasem Xhani ha 21 anni («Tutti esperti», dirà il collega che per primo ha dato l'allarme), ripetono un'operazione senza rischi. Ma alle loro spalle una delle bombole usate per alimentare la fiamma ossidrica che serve ad aprire le batterie auto esauste salta in aria senza che nessuno la stia maneggiando. Forse la urta un muletto. Una esplosione, fortissima, una seconda, una terza, i fusti di vernice si trasformano in bombe che esplodono, le fiamme divorano l´aria, la temperatura tocca i 120 gradi centigradi. I corpi degli operai sono investiti dal calore che scioglie le tute. Coscienti ma circondati dalle fiamme rimangono paralizzati fino all´arrivo dei vigili del fuoco che impiegano mezz´ora ad aprirsi un corridoio per tirarli fuori.

In cielo si alza una nube nera visibile a decine di chilometri. Arrivano i carabinieri della compagnia di Desio guidati dal capitano Cataldo Pantaleo, a cui toccherà chiarire la dinamica dell´incidente. Quindici mezzi dei pompieri arrivano da Milano, Desio, Carate Brianza, Lissone e Bovisio per avere spegnere le fiamme e scongiurare il rischio di nuove esplosioni con le numerose bombole di acetilene che surriscaldate potrebbero esplodere anche a distanza di ore. Per sicurezza la A52 e la Milano-Meda vengono chiuse alla circolazione fino alle 16.30, il traffico impazzisce.

I medici del 118 intubano sul posto cinque dei sei feriti. I due italiani sono trasportati d´urgenza in elicottero al Niguarda. In serata le condizioni di Scapolan si aggravano ancora, tanto da essere trasferito a Torino. Gli altri, con ustioni dal 40 al 70 per cento, riempiono gli ospedali di mezza città: Harun Zekiri, 44 anni, al Niguarda, Erjon Zheua, 29 anni, al San Carlo, Leonard Shesu, 37 anni, al San Paolo, Kaser Xhani, 21 anni, al San Gerardo di Monza, con Ferik Meshi, 30 anni, il meno grave di tutti. Tanto che in serata l´uomo rientra nella sua casa di Paderno Dugnano. Questa mattina sarà ascoltato dal sostituto procuratore Lucia Massenz del Tribunale di Monza a cui sono state affidate le indagini. Gli inquirenti sperano che dalla sua testimonianza si possa capire cosa è realmente accaduto. Dalle prime ricostruzioni sembra che la Eureco fosse in regola con le norme di sicurezza sul lavoro. I carabinieri hanno messo sotto sequestro l´azienda e acquisito la documentazione degli ultimi dieci anni. Non è escluso anche un errore umano.

fonte:Repubblica
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

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Un altro incidente sul lavoro!

Operaio cade da lucernario e muore
Capocantiere precipita da 4,5 metri alla periferia di Forli'

Forlì - Un operaio forlivese di 50 anni e' morto precipitando da un lucernario in un cantiere edile alla periferia di Forli'. Dipendente della Cooperativa Arte Muraria, per conto della Cooperativa Edile Forlivese era impegnato nella realizzazione di dieci villette a schiera ed era capocantiere.

Nessuno ha assistito alla caduta. Quando non ha risposto ai richiami, i colleghi sono saliti nel sottotetto facendo la tragica scoperta. Matulli e' caduto nel vano di uno dei lucernari. Un volo di circa 4,5 m.

fonte: Ansa
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

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Ma non c'erano protezioni?
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Ma non c'erano protezioni?
Sembra di no, Bancarella! Dopo tutto non mi meraviglio, le condizioni di lavoro peggiorano ogni giorno che passa! :dry:
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

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Un altro incidente sul lavoro, due morti...questa volta la colpa sarebbe del tempo :ouch:

Tragico incidente durante i lavori di scavo. Era in corso una fitta nevicata
Crollo a Numana, morti due operai
Smottamento del pezzo di terreno dove stavano lavorando

Roma - Due operai sono morti nel crollo di una porzione di terreno a Numana, in provincia di Ancona. Gli operai stavano effettuando dei lavori di scavo, quando si è verificato il crollo. I vigili del fuoco hanno già estratto i cadaveri delle due vittime. Sulla zona, al momento dell'incidente, era in corso una fitta nevicata.

fonte:Corriere della sera
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Ci vorrebbe ancor più sicurezza in certe fabbriche!

L'incidente in mattinata
Scoppio nella fabbrica dei botti, 2 morti
Esplosione in un'azienda che produce articoli pirotecnici in provincia di Catania. C'è anche un ferito

Catania - Due morti e un ferito grave: è il bilancio di un'esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio «Pirotecnica Etnea» di Santa Venerina, nel Catanese, avvenuta durante la fase di lavorazione. La deflgarazione è avvenuta all'interno di un casolare di campagna, dove si troverebbero le due vittime i cui corpi non sono stati ancora trovati. Le vittime sono Giuseppe Adornetto, di 75 anni e il romeno Petru Merla, di 39 anni. Il ferito è il 45enne Gaetano Spina, figlio del proprietario dell'azienda ricoverato in ospedale in prognosi riservata.

La ricostruzione - Sulla base di testimonianze raccolte da carabinieri sul posto, le vittime si trovavano all'interno di uno dei casolari della fabbrica di fuochi d'artificio che si trova in contrada Cosentini, una zona di campagna isolata nella frazione Linera di Santa Venerina. Nella stessa struttura era anche l'uomo rimasto ferito, che è stato portato nell'ospedale di Acireale con un elicottero del 118. Al momento non è possibile entrare nel casolare in cui si è verificata la deflagrazione perché pericolante. I vigili del fuoco, dopo avere spento le fiamme, hanno cercato di metterlo in sicurezza.

Il PM - «Abbiamo trovato uno scenario terrificante. Uno dei due è stato investito dall'esplosione, è stato scaraventato in aria ed è finito su un albero. Un altro, invece, è stato dilaniato dall'esplosione forse perché si trovava vicino, poco distante dalla deflagrazione». A ricostruire le conseguenze è il sostituto procuratore della Repubblica Enzo Serpotta, al termine del sopralluogo da lui compiuto nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla procura. Il magistrato ha aggiunto che ancora non è possibile capire se siano stati rispettati i parametri di sicurezza che la legge impone in questi luoghi e che saranno per questo necessari ulteriori rilievi.

fonte:Corriere della sera
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da bancarella »

Anche questi incidenti non sono scomparsi quest'anno.
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

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bancarella ha scritto:Anche questi incidenti non sono scomparsi quest'anno.
Piccolo OT. Non sto capendo niente di quello che accade, c'è qualcosa che non va nel mondo, troppi incidenti, morti e tanto altro! :(
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Un'altra sciagura, un altro incidente! :(

Colpito da una gru,muore muratore 40enne
Nel Bolognese, lavorava alla costruzione di una palazzina


Bologna - Un muratore di 40 anni di Brescia e' morto in un incidente sul lavoro in un cantiere edile a Villafontana di Medicina, nel Bolognese. E' stato colpito in pieno volto dal braccio di una gru, dopo che il mezzo si e' inclinato per un cedimento del terreno. L'infortunio mortale e' avvenuto in un cantiere dove e' in costruzione una palazzina di quattro piani. Gli operai erano impegnati a posare la gettata di cemento per realizzare le fondamenta dell'edificio.

fonte:Ansa
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Re: Infortuni e condizioni lavorative...

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No, non mi sono dimenticato di questo topic...purtroppo avvengono ancora e ancora e ancora incidenti sul lavoro e sono pochi i miglioramenti che si fanno! :ouch:

Saras, ancora morte alla raffineria
Operaio ucciso dal gas, è sciopero

Investito da un getto di idrogeno solforato, Paolo Pulvirenti, 25enne, spira dopo una notte di agonia. Migliora Gabriele Serrano, 23 anni, anch'egli intossicato, frattura a una gamba per Luigi Catania, 42 anni. Dipendenti siciliani di una ditta esterna, stavano effettuando una manutenzione straordinaria. Il pm Secci dispone il sequestro dell'impianto

Cagliari - Alla raffineria Saras di Sarroch la tragedia si ripete. Nel 2009 tre operai vi morirono intossicati 1, anche questa volta le persone coinvolte sono tre, dipendenti della società siciliana Starservice che ieri sera stavano effettuando la manutenzione di un serbatoio. Per Pierpaolo Pulvirenti, 25 anni, non c'è stato nulla da fare: è morto poco prima dell'alba all'ospedale cagliaritano Santissima Trinità dopo essere stato investito da un getto di idrogeno solforato. Le sue condizioni erano apparse subito disperate. La famiglia Moratti, proprietaria della Saras, ha messo l'aereo privato a disposizione dei parenti di Pulvirenti, che da Catania raggiungeranno Cagliari nel pomeriggio.

Migliorano invece le condizioni di Gabriele Serrano, 23 anni, siciliano di Augusta, ricoverato all'ospedale Brotzu di Cagliari in prognosi riservata, come Pulvirenti intossicato dal gas ma vigile e non intubato. Non desta preoccupazioni Luigi Catania, 42enne di Siracusa, che si è fratturato una gamba cadendo da una scala nella concitazione successiva alla fuoriuscita dell'idrogeno solforato, ricoverato nell'ospedale Marino del capoluogo sardo.

Secondo una prima ricostruzione, i tre operai dell'impresa d'appalto esterna stavano eseguendo la manutenzione straordinaria in un impianto in fermata, chiamato Dea3, per il lavaggio dell'ossido di zolfo. Quando hanno aperto il cunicolo che consente di raggiungere la torre, in due sono stati colpiti dal gas. Il terzo, accortosi di quanto era accaduto, ha cercato di raggiungerli ma è precipitato dalla scala. Tutti e tre sono stati dapprima soccorsi dal personale della raffineria e poi trasportati nei diversi ospedali.

Il sostituto procuratore di Cagliari Alessandro Pili ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, poi assegnato a Emanuele Secci, il pm che condusse anche le indagini sull'incidente del 26 maggio 2009 alla Saras, costato la vita a Bruno Muntoni, Daniele Melis e Pierluigi Solinas, i tre operai di Villa San Pietro addetti alla pulizia di una cisterna uccisi dalle esalazioni. Su quella vicenda è appena iniziato il processo al Tribunale di Cagliari, sentenza attesa per il 16 maggio prossimo.

Secci ha disposto il sequestro del settore dell'impianto della Saras sul quale Pulvirenti stava lavorando. Il pm in mattinata ha anche convocato il medico legale, Roberto Demontis, a cui nelle prossime ore sarà affidata l'autopsia sul corpo dell'operaio siciliano. Il magistrato è in contatto con i carabinieri della Compagnia di Cagliari, che durante la notte hanno sentito due colleghi di Pulvirenti, rimasti per tutto il tempo davanti alla sala di rianimazione a vegliare il loro amico e compagno di lavoro. Uno dei due ha pregato incessantemente sino all'alba. Nella struttura sono in corso i rilievi tecnici e le ispezioni da parte degli esperti dei Vigili del Fuoco e delle forze dell'ordine. Anche la Saras ha avviato accertamenti per capire la dinamica e le cause dell'incidente.

Dopo la nuova sciagura, i sindacati di categoria hanno proclamato otto ore di sciopero alla raffineria della Saras a Sarroch, contro i criteri di sicurezza e l'inquinamento ambientale. Questa mattina, quando la notizia della morte di Pulvirenti si è diffusa, gli operai del primo turno hanno dato il via alla protesta alle 7,30, astenendosi dal lavoro. Dopo le 17 sarà garantita solo la manutenzione straordinaria. Gli ingressi all'impianto petrolchimico sono rimasti sbarrati anche per maestranze e dirigenti.

Per iI segretario regionale della Cisl Sardegna Mario Medde, "è evidente che, nonostante gli investimenti fatti dalla Saras sulla sicurezza, è necessario un sempre maggiore e costante impegno organizzativo e finanziario per evitare nuovi morti e nuovi feriti".

Il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, rileva come, rispetto all'incidente del 2009, la dinamica sembra ripetersi, mettendo "in evidenza i gravi ritardi sul versante delle azioni da compiere per la prevenzione e il controllo degli appalti nei siti confinati". Per questo Scudiere chiede al ministro Sacconi "l'emanazione immediata del decreto legge sui siti confinati, le cui linee sono già state condivise e concordate nella Commissione consultiva su salute e sicurezza". Decreto sollecitato anche da Fulvio Giacomassi, segretario confederale della Cisl.

Chiamato in causa dai sindacati sulla sicurezza negli 'ambienti confinati', Sacconi conferma "l'assoluta utilità delle disposizioni che il Governo ha proposto alla Commissione consultiva delle parti sociali e che ora ha trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni" afferma in una nota il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. "Utilizzando una norma del Testo unico in materia di salute e sicurezza sulle qualificazioni di alcune attività - spiega Sacconi -, il Governo ha prediposto un testo specificamente dedicato agli 'ambienti confinati' per garantire, oltre a una specifica qualificazione degli appaltatori, una più adeguata informazione ai loro lavoratori e la vigilanza continua dell'appaltante in modo da prevenire ogni infortunio grazie alla compiuta conoscenza del contesto nel quale si effettuano le opere di pulizia e di manutenzione. Gli ispettori del Ministero sono stati comunque attivati per offrire la loro collaborazione, ferma restando la responsabilità della vigilanza in capo al Servizio sanitario regionale".

Il cordoglio del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci: "Il sacrificio di chi perde la vita sul posto di lavoro è una tragedia che suscita profonda commozione e scuote la coscienza di ciascuno di noi. In queste ore vorrei esprimere la mia solidale partecipazione al dolore della famiglia di Pierpaolo Pulvirenti. Vorrei manifestare anche la mia sentita vicinanza agli altri operai rimasti feriti nel tragico incidente e ai loro cari".

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