Infortuni e condizioni lavorative...

Cosa succede in Italia...
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Fanno bene a scioperare.
Assolutamente sì! Anzi, dovrebbero fare tante tante altre cose per far capire che non sono "carne da macello" ma persone e come tali bisogna tutelarle! :yes:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Ogni tanto si arriva a qualche soluzione...

La tragedia alla raffineria di Sarroch, in Sardegna, il 26 maggio del 2009
Morti alla Saras: il pm
chiede cinque condanne

Due anni e 8 mesi per il direttore della raffineria e per il direttore delle operazioni industriali

Cagliari - La condanna di tutti e cinque gli imputati, accusati di omicidio colposo plurimo, e una multa di 800 mila euro per la Saras: queste le richieste del pubblico ministero Emanuele Secci al processo per la morte di tre operai nella raffineria di Sarroch, il 26 maggio del 2009. Il magistrato ha parlato per più di 3 ore sollecitando 2 anni e 8 mesi rispettivamente per Dario Scafardi, direttore della raffineria, e Antioco Mario Gregu, direttore delle operazioni industriali. Due anni e 4 mesi, invece, la condanna chiesta per Guido Grosso, responsabile dello stabilimento; due anni e 2 mesi per Antonello Atzori, responsabile dell'area dove morirono i tre operai; un anno per il legale rappresentante della Comesa, Francesco Ledda, la ditta di cui erano dipendenti le vittime.

Multa di 800mila euro - Chiamata in causa anche la Saras, con Gian Marco Moratti, in base alla nuova legge sulla responsabilità amministrativa delle aziende in presenza di incidenti: è la prima volta che accade in Sardegna. Il pubblico ministero, in questo caso, ha chiesto una multa di 800 mila euro. Il processo prosegue con le parti civili: gli avvocati Carlo Amat per la Fiom e Michele Schirò per la Cgil.

fonte: Corriere della sera
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Non c'è ancora sicurezza...

Operaio muore nel cantiere del metrò
"Inchiesta per capire cosa è successo"

Il corpo di Bruno Montalti estatto dalla buca sulla linea della metro B
Bruno Montaldi trovato a 40 metri di profondità. L'azienda: prematuro parlare di infortunio sul lavoro. Alemanno: si indaghi

Roma - Gli era toccato il turno di notte ed è morto da solo, in un pozzo di sicurezza di un cantiere della metropolitana di Roma. Il sospetto degli inquirenti è che una fuga di azoto possa aver causato il decesso di Bruno Montaldi, operaio aquilano, dopo una caduta.

Il corpo senza vita di un’altra vittima del lavoro è stato trovato all’alba da chi avrebbe dovuto dargli il cambio, in piazza Sant’ Emerenziana, nel quartiere Africano. Il collega che lavorava con lui, invece, non si è accorto di nulla. Montaldi, che lascia moglie e figli, aveva 48 anni ed era un dipendente della Icotekne di Napoli (azienda subappaltatrice per Metro B1). Il suo compito era monitorare l’impianto di congelamento. Sull’incidente il presidente di Romametropolitane, Giovanni Ascarelli, però precisa: «Montaldi non avrebbe dovuto trovarsi, da solo, nel luogo in cui è stato scoperto il suo corpo».

E secondo maestranze e dirigenti del cantiere Metro B1, nessuna anomalia al funzionamento giustificherebbe il fatto che abbia deciso di scendere in quella buca fatale. Le lesioni trovate sul corpo, secondo quanto trapela, non sarebbero compatibili con la morte. Montaldi potrebbe essere dunque caduto dopo aver percorso una parte della discesa nel pozzo: da un’ altezza di 10-15 metri. Una volta caduto però - il corpo è stato trovato a 35 metri - secondo una delle ipotesi fatte dagli inquirenti, l’operaio non sarebbe riuscito a rialzarsi. E il decesso potrebbe spiegarsi, a questo punto, con una fuga del gas contenuto nelle tubature presenti nel pozzo. A quanto pare il cadavere è stato trovato dopo diverso tempo, rispetto al momento della morte. Una circostanza compatibile con l’ intossicazione. In ogni caso sarà l’autopsia a sciogliere i dubbi.

«La meccanica dell’accaduto è difficile da comprendere. Di sicuro c’è che Bruno Montaldi non doveva essere da solo nel luogo in cui è stato trovato», ha sostenuto il presidente di Romametropolitane. «Siamo tutti sotto choc e vicini non solo alla famiglia, ma anche ai suoi compagni di lavoro - ha aggiunto - il fatto che si sia mosso da solo, anche in presenza di un’anomalia, in una zona in cui avrebbe dovuto intervenire dopo aver chiamato la squadra rende l’indagine più complessa. Forse un impulso, un istinto lo ha spinto a spingersi in quella zona».

Anche il sindaco Gianni Alemanno ha fatto visita al cantiere stamani: «Da un primo esame dei fatti non ci dovrebbero essere responsabilità da parte dell’impresa appaltatrice e dello staff tecnico», ha detto. «Sarebbe una buona idea - ha proposto dopo aver incontrato i fratelli della vittima - intitolargli la stazione della metro B1 di piazza Annibaliano».

fonte: La Stampa
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Ancora incidenti, ancora morti, ancora una situazione - in generale - che non accenna a migliorare! :(

Giornata nera per il lavoro: cinque incidenti mortali Chioggia, Vipiteno, L'Aquila e Latina, da nord a sud la mappa della strage

Milano - Giornata nera per gli incidenti sul lavoro. A sera il bilancio è tragico è conta cinque morti, quattro operai e un pescatore. di oggi, che archivia ben 5 morti: quattro operai - uno a Borgo Isonzo, in provincia di Latina, due a Vipiteno, un altro in provincia dell'Aquila - e un pescatore a Chioggia

A Latina - Un operaio romeno di 25 anni è morto sul colpo dopo essere precipitato da un'altezza di circa sei metri dal tetto di un capannone industriale a Borgo Isonzo, vicino Latina. Secondo una prima ricostruzione il giovane stava eseguendo lavori di manutenzione in un capannone di un'azienda metallurgica per conto di una ditta esterna. L'uomo, è stato riferito, si trovava sul tetto di un capannone quando, per cause ancora da accertare, è scivolato cadendo a terra. Sul caso sta indagando la polizia di Latina.

A Vipiteno - Due operai sono rimasti uccisi in un incidente sul lavoro lunedì a Vipiteno. Le due vittime, un uomo di 33 anni, Thomas Steger, di Appiano, e uno 46 anni, Martin Geiser, di Chermes, lavoravano per un'impresa di manutenzione dei pozzi neri, la «Euro Alpe srl» di Bolzano. I due operai sono stati estratti ormai privi di vita da una fossa biologica condominiale nella quale stavano lavorando.

A L'Aquila - Un altro operaio di nazionalitù romena ha perso la vita in provincia dell'Aquila, mentre lavorava alla costruzione di un ponte sul fiume Giovenco. L'uomo era alla guida di un'autogru che azionava la pompa del calcestruzzo e, per motivi da chiarire, ha urtato i fili dell'alta tensione, morendo all' istante. A nulla sono valsi i tentativi di salvarlo sia da parte dei compagni sia dei sanitari del 118.

A Chioggia - Luigi Vianello, pescatore cinquantaduenne residente a Chioggia, è annegato nell'affondamento di un peschereccio. Secondo quanto si è appreso l'uomo sarebbe rimasto intrappolato nella cabina di pilotaggio al momento dell'affondamento a circa un miglio dal porto di Chioggia. Un altro pescatore, tratto in salvo subito dopo il naufragio, avrebbe fatto in tempo a lanciarsi in acqua prima che la barca si inabissasse. Tra le ipotesi dell'incidente l'eccessivo carico a cui sarebbe stato sottoposto il peschereccio dopo una buona nottata di pesca.

fonte:Corriere della sera
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
bancarella
Grande Mente
Grande Mente
Messaggi: 53246
Iscritto il: 02/12/2007, 15:27

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da bancarella »

Aumentano sempre di più :ouch:
Sono un Sagittario con quattro zampe, una coda, arco e freccia!
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Aumentano sempre di più :ouch:
Hai ragione, è impressionante...questa notizia in particolare sembra un bollettino di guerra e mi mette una tristezza immensa perchè non dovrebbero succedere questi incidenti!
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Vianne
Amministratrice
Amministratrice
Messaggi: 92001
Iscritto il: 12/07/2006, 14:38

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:Ancora incidenti, ancora morti, ancora una situazione - in generale - che non accenna a migliorare! :(

Giornata nera per il lavoro: cinque incidenti mortali Chioggia, Vipiteno, L'Aquila e Latina, da nord a sud la mappa della strage
Ieri è stata davvero una giornata tragica :(
You have to be trusted by the people that you lie to
So that when they turn their backs on you
You'll get the chance to put the knife in
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Ieri è stata davvero una giornata tragica :(
Già, una di quelle giornate che non dovrebbero mai arrivare! :(
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Sono caduti da una altezza rilevante e sono morti! :(

Paternò (Catania)
Cadono da un tetto, muoiono due operai
Stavano sistemando una grondaia a 10 metri di altezza

Milano - Due operai sono morti a Paternò (Catania) precipitando da un'altezza di circa 10 metri, mentre lavoravano ad un capannone di una azienda agricola in contrada Ciappe Bianche.

Sistemavano una grondaia - Sono Agatino Guerrera, di 34 anni, e Fortunato Caprino Miceli, di 57, due operai della ditta Caruso Montaggi. Il primo è deceduto sul colpo, l'altro durante il trasporto all'ospedale Cannizzaro. L'incidente mortale è avvenuto mentre i due stavano sistemando una grondaia. I carabinieri indagano per stabilire la dinamica esatta dell'accaduto. La procura di Catania ha aperto un'inchiesta che è stata affidata al sostituto procuratore Alessandra Chiavegatti.

fonte: Corriere della sera
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
bancarella
Grande Mente
Grande Mente
Messaggi: 53246
Iscritto il: 02/12/2007, 15:27

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da bancarella »

Non avevano protezioni
Sono un Sagittario con quattro zampe, una coda, arco e freccia!
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Non avevano protezioni
No, non le avevano...la sicurezza purtroppo lascia a desiderare! :ouch:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

L'operaio ha ragione! Così non si può andare avanti!

La Repubblica italiana dovrà tenere aggiornato l'operaio fiorentino
Morti sul lavoro: L'Ue mette l'Italia sotto accusa dopo la denuncia di un cittadino
Marco Bazzoni, metalmeccanico, ha scritto dieci pagine per raccontare le inadempienze italiane


Milano - La denuncia l’ha fatta un cittadino qualunque. E la Commissione europea l’ha accolta, mettendo sotto accusa l’Italia per non aver rispettato le disposizioni in materia di sicurezza. Il cittadino “qualunque” è un metalmeccanico, Marco Bazzoni, 36 anni di Firenze, che da anni si batte contro le “morti bianche”. Una lotta che, a partire dalla definizione («Coscienze sporche, non c’è nulla di bianco in queste tragedie»), conduce con una martellante campagna di mail, lettere telefonate alle redazioni dei giornali in cui segnala e comunica i casi di infortuni sul lavoro. Quelli che finiscono in prima pagina e quelli che restano dimenticati. Bazzoni, operaio in una fabbrica fiorentina che produce frantoi e presse per il settore enologico, è Responsabile dei lavoratori per la sicurezza (Rls) dal 2003. Si è così formato una precisa competenza in materia di salute, leggi, doveri e responsabilità dei datori di lavoro rispetto a protezioni e prevenzione nei luoghi di lavoro. È quella sua competenza che lo tiene all’erta e informato. E testardamente impegnato a informare (tiene una rubrica su Artcolo 21) perché l’attenzione non si fermi ai titoli a effetto.

Le inadempienze - La denuncia, dieci pagine di documenti, era partita nel 2009 e lo scorso 30 settembre la Commissione ha inviato la lettera di costituzione in mora alla Repubblica Italiana che in pratica obbliga il nostro Paese a mettersi in regola. Bazzoni dimostrava incongruenze e inadempienze della legge 106/9 (il Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) rispetto alle normative europee (la Direttiva 89/391). La Repubblica italiana dovrà anche tenere puntualmente informato il promotore della denuncia, cioè l'operaio fiorentino. Le voci d'accusa sono diverse, e sono scritte nella lettera con cui la Commissione ha comunicato a Marco Bazzoni di aver accolto la sua denuncia. Non rispettano le norme europee le regole italiane per la valutazione dei rischi per le aziende che occupano meno di 10 dipendenti, così come le norme che si riferiscono alla responsabilità dei datori di lavoro che operano in delega. Irregolari sono le proroghe a cooperative e organizzazioni di volontariato e della protezione civile. Fuori regola le disposizioni per la prevenzione degli incendi dei piccoli alberghi e inadempiente la lentezza con cui si sta arrivando alle valutazioni dei rischi dovuti a stress.

L'utopia del singolo - Tutti punti su cui sindacati e associazioni di lavoratori dovranno far leva per pretendere che l’Italia faccia presto a mettersi in regola. Fin qui, fino all’obbligo perché si accelerino le leggi sulla sicurezza, Bazzoni c’è arrivato da solo. «Far aprire una procedura d’infrazione contro uno stato è difficilissimo, in genere sono associazioni che fanno questo genere di denunce, per un singolo cittadino è un’utopia», dice l’operaio fiorentino. «Nonostante abbia chiesto aiuto a partiti e sindacati, non c’è stato nessuno che mi abbia aiutato a redigerla. Potevano supportarla. Ma non hanno fatto neppure quello».

fonte: Corriere della sera
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Non c'è verso che finiscano! Anche se non se ne sente parlare accadono sempre! :ouch:

L'incidente nell'azienda di Villastellona Lafumet che opera nel settore dell'ecologia
Incendio in fabbrica, cinque operai feriti
Sul posto i tecnici dell'Arpa: il fuoco nell'area stoccaggio dei liquami

Milano - Sono cinque gli operai rimasti feriti nello scoppio e successivo incendio divampato presso l'azienda Lafumet, che opera nel settore dell'ecologia, alle porte di Torino. Lo scoppio, spiegano i carabinieri di Chieri, intervenuti sul posto, si è verificato nell'aerea di stoccaggio dei liquami della ditta. Quattro degli operai sono stati trasportati in codice rosso al Cto. L'incendio domato è stato domato dai vigili del fuoco, sul posto sono in arrivo anche i tecnici dell'Arpa di Torino.

Il precedente - La.Fu.Met. srl, situata nella periferia industriale di Villastellone (TO), a pochi minuti da Torino, era già stata teatro di un grande incendio nel luglio del 2003. Le fiamme si svilupparono alla sera e i vigili del fuoco furono lavorarono tutta la notte per domarle. In quell'occasione, non ci furono feriti. La ditta tratta anche rifiuti pericolosi.

fonte: Corriere della sera
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Altri incidenti sul lavoro e altre persone che muoiono!

Sabato di lutto per il lavoro
Tre operai cadono da ponteggio a Torino: uno muore. Incidente mortale anche a Milano
Dramma nel cantiere del nuovo inceneritore torinese dove aveva perso la vita il caposquadra, gravi i due superstiti. Fornero al Cto.

Milano - Sabato nero per il mondo del lavoro, con due incidenti mortali a Torino e a Milano. Tre operai impegnati nella costruzione del nuovo inceneritore torinese, a Grugliasco, sono precipitati sabato mattina dall'altezza di 40 metri dopo che il ponteggio sul quale stavano lavorando ha improvvisamente ceduto. Uno di loro, Cosimo Di Muro, 47 anni, originario Canosa di Puglia, è morto sul colpo mentre gli altri due sono stati trasportati con l'elisoccorso in condizioni gravi all'ospedale Cto del capoluogo piemontese. Nel primo pomeriggio il ministro del Lavoro Elsa Fornero è arrivata all'ospedale per incontrare i familiari degli operai.

Ai primi di Marzo la morte del caposquadra: stesse circostanze - A cadere dal ponteggio che ha ceduto, oltre a Di Muro, anche suo fratello di 39 anni, e un giovane romeno di 24 anni residente a Ravenna. I tre erano dipendenti di una ditta di Ravenna, pare la stessa per cui lavorava il caposquadra Antonio Carpini, morto nello stesso cantiere e in circostanze simili lo scorso 3 di marzo. I feriti si trovano in osservazione nel reparto grandi traumi del pronto soccorso dell'ospedale Cto: il 39enne ha riportato fratture costali, una contusione polmonare ed epatica e una frattura dei processi trasversi lombari mentre il giovane romeno ha una frattura composta alla 12esima vertebra.

CGIL: «Basta morti, chiudere il cantiere» - «Le indagini facciano il loro corso, ma si fermi il cantiere» chiede il segretario generale della Cgil torinese Donata Canta e il segretario provinciale della Fillea, Dario Boni. «I due incidenti - sottolineano - riguardano la stessa opera, la stessa impresa e, segnale inquietante, sono avvenuti sempre di sabato». I sindacati ricordano che nella provincia torinese ci sono state otto vittime in incidenti sul lavoro e quattro feriti gravi in cinque mesi: «Uno o due morti alla settimana - dicono Cgil e Fillea - non colpiscono come la tragedia della Thyssen ma sono ugualmente gravi e meritano lo stesso impegno, la stessa indignazione e la stessa capacità di reazione».

Milano, precipita dal quarto piano - Un operaio egiziano di 41 anni è morto nel pomeriggio di sabato precipitando da un palazzo di viale Suzzani. L'uomo, titolare di un'impresa edile, era intento a sistemare il filo della carrucola al quarto piano di uno stabile in viale Suzzani, quando ha perso l'equilibrio ed è caduto dal balcone. Trasportato d'urgenza all'ospedale Niguarda, è deceduto poco dopo il ricovero

fonte: Corriere della sera
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Infortuni e condizioni lavorative...

Messaggio da Mac La Mente »

Avellino, cercava di spegnere l'incendio
Incendio, muore soffocato tra le fiamme
L'uomo stava cercando di spegnere le fiamme a Lauro, ma è stato trovato morto soffocato. Feriti altri due colleghi


Soffocato dal vasto incendio che sta distruggendo ettari di bosco in Campania. Un operaio della Sma Campania, la società che fa capo alla Regione attiva nei servizi dell'antincendio, è morto per soffocamento travolto dalle fiamme mentre cercava di spegnere un rogo divampato a Lauro (Avellino). L'uomo, Michele Giglioli di 57 anni, originario di Quarto (Napoli), è stato ritrovato in fin di vita dai colleghi. I tentativi di rianimazione non hanno avuto esito.

Altri due ferit - L’incendio sta bruciando la Vallo di Lauro, in provincia di Avellino sulle colline che dal comune di Quindici degradano verso Palma Campania, nella frazione Castello, in provincia di Napoli. Nello stesso incendio, sono rimasti feriti anche altre due persone. Secondo il medico legale Michele Giglione sarebbe morto per le esalazioni di monossido di carbonio.Non siano esclude che le fiamme siano di origine dolosa.

fonte: Corriere della sera
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti