Donna in croce contro le violenze

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Nilleshna
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Donna in croce contro le violenze

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Milano, 14 novembre 2008 - Una donna distesa sopra un letto. Coperta solo nelle parti intime da un lenzuolo, sul quale compare la scritta: "Chi paga per i peccati dell’uomo?". Fotografata dall’alto in una posa che ricorda molto la crocifissione di Cristo. È questo il manifesto che l’associazione 'Telefono donna' ha scelto per pubblicizzare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in programma il 25 novembre.

Un manifesto-provocazione che molto probabilmente non comparirà mai negli spazi pubblicitari comunali. L’assessore al Decoro urbano Maurizio Cadeo, infatti, ieri è sceso in campo per bloccare i 500 manifesti della 'donna crocifissa': "Farò tutto quanto è in mio potere per evitare l’affissione di questo manifesto, il cui messaggio tira in ballo il simbolo del Cristianesimo e lede il sentimento religioso dei cittadini". Detto, fatto. Perché Cadeo ieri ha scritto una lettera al direttore del settore Pubblicità Marco Ricci con una richiesta precisa: "Negare l’autorizzazione all’affissione".

Non solo. Cadeo ha inviato un’email al sindaco Letizia Moratti. E pare che il primo cittadino abbia dato il via libera alla battaglia dell’assessore di An. A rincarare la dose contro il manifesto scelto da Telefono donna, poi, ci ha pensato il capogruppo di An Carlo Fidanza: "Chiediamo all’associazione di ritirare il manifesto, perché una giornata così importante non deve essere svilita da una provocazione del genere". Diversa, invece, la posizione dell’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, anche lui di An: "Il manifesto non mi scandalizza. La crudezza dell’immagine può servire a sollevare un grave problema, quello degli stupri spesso non denunciati e vissuti dalle donne nella solitudine".

Ma anche il Pd, non solo An, si divide. Il capogruppo Pierfrancesco Majorino sbotta: "Roba da Medioevo. Se dovessimo applicare il metodo Cadeo alla tv, dovremmo oscurare il 70 per cento dei programmi Rai e Mediaset". Mentre Andrea Fanzago, Pd ma di area cattolica, osserva: "Io avrei bloccato quel manifesto. Ma mi chiedo: chi ha commissionato la campagna? Il Comune?". Dura la posizione del pubblicitario Oliviero Tosscani, a cui nel settembre 2007 fu bocciata proprio a Milano una pubblicità sull’anoressia: "Chi censura è sempre un mentecatto". Non si fa attendere, intanto, la replica di Telefono Donna. La presidente Stefania Bartoccetti, già candidata alle Comunali nella lista Moratti, osserva: "Da cattolica non vedo nulla di offensivo né di blasfemo nel manifesto, che è già stato stampato dopo il primo sì del Comune. Abbiamo scelto un’immagine forte per spingere le vittime delle violenze a uscire dal silenzio".

Fonte: Quotidiano.net

Come se essere violentati o molestati non fosse una crocifissione con relativo calvario, queste persone per quanto mi riguarda non sono cattoliche.
Io crociffigo loro.
Per aspera sic itur ad astra

Jane Eyre\ Charlotte Brontë “Oltre questo mondo,
oltre la razza degli uomini,
esiste un mondo invisibile e un regno degli spiriti.
Quel mondo ci circonda ed è dappertutto;
e quegli spiriti ci vegliano, perché hanno l’incarico di custodirci…”

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Re: Donna in croce contro le violenze

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Nilleshna ha scritto: Milano, 14 novembre 2008 - Una donna distesa sopra un letto. Coperta solo nelle parti intime da un lenzuolo, sul quale compare la scritta: "Chi paga per i peccati dell’uomo?". Fotografata dall’alto in una posa che ricorda molto la crocifissione di Cristo. È questo il manifesto che l’associazione 'Telefono donna' ha scelto per pubblicizzare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in programma il 25 novembre.

Come se essere violentati o molestati non fosse una crocifissione con relativo calvario, queste persone per quanto mi riguarda non sono cattoliche.
Io crociffigo loro.
Ho letto su tutti i giornali questa notizia e tutto il "movimento" che si è creato intorno all'immagine e alla campagna di sensibilizzazione e onestamente anch'io non riesco a capire il perchè di così tanto scalpore! Anzi...come ho letto nell'articolo riportato, sono della stessa opinione di chi non si scandalizza a questo messaggio...è per sensibilizzare chi non pensa a questa forma di violenza...
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
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