Non so, forse sì...Mac La Mente ha scritto: ...ma poi non vengono troppo salate? Chiedo perchè mi sembra strano!
Spadellando - consigli, trucchi e aiuti in cucina!!!
- Mac La Mente
- Amministratore
- Messaggi: 185362
- Iscritto il: 12/07/2006, 13:20
Grazie Shiny!Shiny ha scritto:Ecco la mandolina o almeno credo...
...ero praticamente in crisiiiii! ...non sapevo si chiamasse così, ho sempre fatto riferimento a questo oggetto come "sbucciapatate"!
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
No, sono due cose diverseMac La Mente ha scritto:...ero praticamente in crisiiiii! ...non sapevo si chiamasse così, ho sempre fatto riferimento a questo oggetto come "sbucciapatate"!
No Shiny niente sale in acqua, il sale in qualsiasi frittura va messo in ultimo.
Balleremo fino all'alba canteremo fino al mattino
Qualcuno dirà son fuori ed altri che c'è troppo vino
Ma c'è sangue nelle nostre vene
scorre l'acqua nei nostri fiumi
La rabbia invece quella è tutta chiusa nei nostri pugni (I LUF)
Qualcuno dirà son fuori ed altri che c'è troppo vino
Ma c'è sangue nelle nostre vene
scorre l'acqua nei nostri fiumi
La rabbia invece quella è tutta chiusa nei nostri pugni (I LUF)
- Brillianttrees
- Pensieri Silver
- Messaggi: 2379
- Iscritto il: 16/07/2006, 13:19
IL DILEMMA DELL'ONNIVORO (di Michael Pollan)
RIVELAZIONI PER FARE LA SPESA
L’uomo ha la fortuna di poter scegliere all’interno del regno naturale tra una grande varietà di alimenti diversi. Oggi però, a differenza dei suoi antenati, fa fatica a ricostruire il percorso che il cibo ha fatto prima di finire sulla propria tavola: il suo essere in posizione privilegiata nella catena alimentare può addirittura rivoltarglisi contro.
Michael Pollan, eccezionale giornalista americano, si è chiesto da dove provengano gli ingredienti di quattro pasti-tipo che ha deciso di consumare con la propria famiglia: il primo figlio del sistema agro-industriale, un altro biologico facendo la spesa al supermercato, uno biologico ma a base di prodotti freschi e locali, e l’ultimo esclusivamente cacciato o raccolto da lui in persona. Ha così compiuto quattro viaggi che ci racconta con uno stile ironico e molto diretto in Il dilemma dell’onnivoro, in bilico tra il diario, l’inchiesta e il trattato filosofico.
Pollan inizia da una mega-fattoria in Iowa per svelarci la storia, i percorsi e infine il trionfo del vegetale che alla fine scopriamo costituire la parte più consistente della dieta umana moderna: il mais. Una specie che si presta così bene alle esigenze dell’industria che la ritroviamo presente in quasi ogni alimento prodotto in serie, sotto le forme più disparate, e spesso a noi celate. Questo fiume di mais che invade le nostre tavole è la causa dei maggiori problemi dovuti al sistema agro-industriale globale e Pollan ce lo fa capire senza puntare il dito contro nessuno, semplicemente descrivendo i fatti.
Anche quando Pollan decide di ripercorrere le strade di un sistema che ci sembra più naturale, il biologico, ci accorgiamo in realtà come i metodi industriali applicati a questo settore non sempre siano garanzia di maggiore qualità o naturalità. Il biologico si pone tra due estremi: lo scimmiottare la grande industria e la produzione locale a ciclo completamente chiuso, in fattorie che basano la propria produzione sulla biodiversità.
Il racconto di una sua settimana trascorsa a lavorare in una di queste aziende in Virginia ci parla di un sistema che a prima vista pare utopico, ma che in realtà non è così impossibile da realizzare e offre molti vantaggi a produttore, consumatore e alla natura stessa.
È divertente poi il capitolo finale, in cui l’autore, onnivoro cittadino, si trasforma suo malgrado in cacciatore e raccoglitore di funghi e frutti. L’ironia con cui Pollan racconta il suo cimento e la preparazione della sua cena finale, quella che definisce «perfetta», è in realtà la profonda riflessione su di noi in quanto esseri che si nutrono con «il corpo del mondo».
Il libro di Pollan ha il merito di svelarci chi siamo diventati, e di addentrarsi in sistemi alimentari che la maggior parte di noi non conosce pur essendone dentro, perché è molto difficile e complicato ricostruire certe filiere. Ci dà notizie che sono in grado di cambiare per sempre le abitudini gastronomiche di chi legge e lo fa sempre documentando accuratamente idee, supposizioni e ragionamenti.
L’efficacia e la semplicità con cui riesce nel suo intento mi spingono a dire che questo libro dovrebbe essere usato nelle scuole, e che ognuno di noi dovrebbe correre a comprarlo senza esitare, per capire finalmente che, se siamo davvero quello che mangiamo, è quanto mai necessario apportare qualche correzione urgente alle nostre diete e a come facciamo la spesa.
Carlo Petrini, «la Repubblica», 14 giugno 2008
A mia nipote è piaciuto, se lo è "divorato"....
RIVELAZIONI PER FARE LA SPESA
L’uomo ha la fortuna di poter scegliere all’interno del regno naturale tra una grande varietà di alimenti diversi. Oggi però, a differenza dei suoi antenati, fa fatica a ricostruire il percorso che il cibo ha fatto prima di finire sulla propria tavola: il suo essere in posizione privilegiata nella catena alimentare può addirittura rivoltarglisi contro.
Michael Pollan, eccezionale giornalista americano, si è chiesto da dove provengano gli ingredienti di quattro pasti-tipo che ha deciso di consumare con la propria famiglia: il primo figlio del sistema agro-industriale, un altro biologico facendo la spesa al supermercato, uno biologico ma a base di prodotti freschi e locali, e l’ultimo esclusivamente cacciato o raccolto da lui in persona. Ha così compiuto quattro viaggi che ci racconta con uno stile ironico e molto diretto in Il dilemma dell’onnivoro, in bilico tra il diario, l’inchiesta e il trattato filosofico.
Pollan inizia da una mega-fattoria in Iowa per svelarci la storia, i percorsi e infine il trionfo del vegetale che alla fine scopriamo costituire la parte più consistente della dieta umana moderna: il mais. Una specie che si presta così bene alle esigenze dell’industria che la ritroviamo presente in quasi ogni alimento prodotto in serie, sotto le forme più disparate, e spesso a noi celate. Questo fiume di mais che invade le nostre tavole è la causa dei maggiori problemi dovuti al sistema agro-industriale globale e Pollan ce lo fa capire senza puntare il dito contro nessuno, semplicemente descrivendo i fatti.
Anche quando Pollan decide di ripercorrere le strade di un sistema che ci sembra più naturale, il biologico, ci accorgiamo in realtà come i metodi industriali applicati a questo settore non sempre siano garanzia di maggiore qualità o naturalità. Il biologico si pone tra due estremi: lo scimmiottare la grande industria e la produzione locale a ciclo completamente chiuso, in fattorie che basano la propria produzione sulla biodiversità.
Il racconto di una sua settimana trascorsa a lavorare in una di queste aziende in Virginia ci parla di un sistema che a prima vista pare utopico, ma che in realtà non è così impossibile da realizzare e offre molti vantaggi a produttore, consumatore e alla natura stessa.
È divertente poi il capitolo finale, in cui l’autore, onnivoro cittadino, si trasforma suo malgrado in cacciatore e raccoglitore di funghi e frutti. L’ironia con cui Pollan racconta il suo cimento e la preparazione della sua cena finale, quella che definisce «perfetta», è in realtà la profonda riflessione su di noi in quanto esseri che si nutrono con «il corpo del mondo».
Il libro di Pollan ha il merito di svelarci chi siamo diventati, e di addentrarsi in sistemi alimentari che la maggior parte di noi non conosce pur essendone dentro, perché è molto difficile e complicato ricostruire certe filiere. Ci dà notizie che sono in grado di cambiare per sempre le abitudini gastronomiche di chi legge e lo fa sempre documentando accuratamente idee, supposizioni e ragionamenti.
L’efficacia e la semplicità con cui riesce nel suo intento mi spingono a dire che questo libro dovrebbe essere usato nelle scuole, e che ognuno di noi dovrebbe correre a comprarlo senza esitare, per capire finalmente che, se siamo davvero quello che mangiamo, è quanto mai necessario apportare qualche correzione urgente alle nostre diete e a come facciamo la spesa.
Carlo Petrini, «la Repubblica», 14 giugno 2008
A mia nipote è piaciuto, se lo è "divorato"....
- Mac La Mente
- Amministratore
- Messaggi: 185362
- Iscritto il: 12/07/2006, 13:20
Molto molto interessanti le considerazioni che questo libro contiene! Grazie Brill per averlo citato, non lo conoscevo!Brillianttrees ha scritto:IL DILEMMA DELL'ONNIVORO (di Michael Pollan)
RIVELAZIONI PER FARE LA SPESA
E' proprio vero che il mais in generale si ritrova dappertutto, per lo meno in determinati cibi e prodotti, è una "forma vegetale" di cui non si potrebbe fare a meno...
Se mai venisse utilizzato nelle scuole - anche se ho parecchi dubbi - potrebbe far comprendere e conoscere aspetti di sicuro ignorati dai ragazzi...anche da me, in verità!
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
- Mac La Mente
- Amministratore
- Messaggi: 185362
- Iscritto il: 12/07/2006, 13:20
Ehmmm...ma è vero? E' tua nipote? Aaaahhhh...è bellissimissimaaa! Un mare di coccole da parte di Zio-Mac!
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
- Brillianttrees
- Pensieri Silver
- Messaggi: 2379
- Iscritto il: 16/07/2006, 13:19
- Mac La Mente
- Amministratore
- Messaggi: 185362
- Iscritto il: 12/07/2006, 13:20
E' Bellissima, Brill!Brillianttrees ha scritto: E' la figlia di mio cugino, Emma.
Grazie per le coccole
Troppo troppo tenera! Aaaaahhhhh! Impazzisco per i bambine e le bambine!
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
- Brillianttrees
- Pensieri Silver
- Messaggi: 2379
- Iscritto il: 16/07/2006, 13:19
- Mac La Mente
- Amministratore
- Messaggi: 185362
- Iscritto il: 12/07/2006, 13:20
Aaaaaaaahahahaha...si! E con quello che ho scritto, ho rafforzato il messaggio!Brillianttrees ha scritto: Insomma... ti piacciono le femminucce
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
- Brillianttrees
- Pensieri Silver
- Messaggi: 2379
- Iscritto il: 16/07/2006, 13:19
- Mac La Mente
- Amministratore
- Messaggi: 185362
- Iscritto il: 12/07/2006, 13:20
Aaaassolutamente veroooo! ...e non ha preso dalla zia!Shiny ha scritto:Brilly, è un tesoro...
Briiiiill, scherzo!
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti