L'Inter ha vinto il suo 15° scudetto
L'Inter ha vinto il suo 15° scudetto
Scudetto ai nerazzurri a 5 turni dalla fine, grazie al 2-1 in Toscana
e alla sconfitta dei giallorossi con lo stesso risultato contro l'Atalanta
Roma e Siena crollano, Inter campione
Moratti si prende il quindicesimo scudetto
Empoli fermato dal Toro sullo 0-0, Fiorentina vincente a Roma con la Lazio
Con il 2-1 al Livorno, importante passo avanti del Chievo, che supera la Reggina
Materazzi sigla il gol dell'1-0
ROMA - E' davvero l'Inter delle sorprese. Grazie al passo falso della Roma a Bergamo, dove i giallorossi si fanno battere dall'Atalanta per 2-1, i nerazzurri superando il Siena 2-1 agguantano lo scudetto numero 15 nella giornata più difficile. Le altre quattro gare di domenica pomeriggio, dopo gli anticipi vinti ieri da Sampdoria e Milan contro Messina e Cagliari e la partita tra Catania e Ascoli rinviata al 2 maggio, hanno ben poco da dire. Importante il successo per 1-0 della Fiorentina a Roma contro la Lazio; in zona retrocessione fondamentale passo avanti del Chievo che vince in rimonta sul Livorno 2-1 e supera la Reggina fermata sull'1-1 dall'Udinese. Pareggio senza reti tra Empoli e Torino. Stasera, infine, il posticipo tra Palermo e Parma.
SIENA-INTER 1-2
Si inizia al piccolo trotto anche per colpa del termometro che sfiora i trenta gradi. Al 18' l'Inter passa in vantaggio con Materazzi più lesto di tutti in a scaraventare in rete una palla che balla in mischia davanti a Manninger. Dopo appena tre minuti, il Siena si riporta in parità con Negro che di testa brucia sul tempo l'impacciata difesa nerazzurra. In avvio di ripresa Julio Cesar con la punta del piede nega a Negro il gol della vita su una splendida deviazione di tacco. Al 13' da un pasticcio difensivo del Siena nasce il calcio di rigore che regala a Materazzi il gol del 2-1 che vale il lo scudetto nerazzurro numero 15. Al 27' brivido per la difesa nerazzurra con una punizione di Chiesa che balla pericolosamente davanti alla porta di Julio Cesar. Poi si va avanti fino al triplice fischio finale con l'orecchio alle notizie da Bergamo. Nei minuti di recupero Ferrari espulso per fallo su Vieri.
ATALANTA-ROMA 2-1
Dopo lo sbandieramento del guardalinee che ferma Wilhelmson davanti alla porta per un fuorigioco inesistente, bisogna aspettare il 25' per assistere a una bella azione. Il merito è della Roma che va alla conclusione con Taddei, bravissimo a liberarsi del suo marcatore con una finta. Il tiro a girare del brasiliano supera Calderoni uscito qualche passo fuori dalla porta, ma finisce di poco sopra la traversa. Al 37' nerazzurri in vantaggio grazie a uno stacco perentorio di Doni che corregge di testa un cross di Ferreira Pinto. Al 44' l'Atalanta approfitta di una Roma alle corde e raddoppia con una prodezza di Zampagna. Al 5' della ripresa i lombardi potrebbero umiliare i giallorossi, ma Ariatti, indeciso tra tiro e passaggio, sciupa una palla clamorosa. Al quarto d'ora la festa dei nerazzurri si completa con l'esordio stagionale di Bobo Vieri dopo il lungo stop per l'infortunio che lo ha costretto a saltare il Mondiale di Germania. La Roma non ci sta però a fare solo da comparsa e al 19' accorcia le distanze con Perrotta che conclude una splendida triangolazione in velocità con Vucinic. Il gol dà coraggio ai giallorossi che stringono d'assedio l'Atalanta, ma senza trovare la palla del 2-2.
LAZIO-FIORENTINA 0-1
Parte forte la Lazio che colleziona tre calci d'angolo nei primi tre minuti di gioco. La Fiorentina non si lascia però intimorire e ribatte colpo su colpo. ne viene fuori una gara ricca di azioni e bella da guardare. Copione diverso nella ripresa, quando caldo e stanchezza tagliano le gambe alle due squadre. Assenza di gioco non significa però assenza di gol: così al 26' i viola beffano la Lazio con un colpo di testa di Mutu che batte Peruzzi.
EMPOLI-TORINO 0-0
Passa in archivio senza emozioni un primo tempo condizionato dal caldo e dalla tattica rinunciataria del Torino, costretto a schierare una formazione dal centrocampo inedito. Nel secondo tempo si replica e la partita arriva al triplice fischio finale senza reti e con l'unica emozione di una traversa colpita da Rosina al 26'.
CHIEVO-LIVORNO 2-1
Ospiti in vantaggio al 18' grazie a un bel diagonale di Lucarelli che batte Squizzi. L'attaccante toscano raddoppia un minuto dopo, ma l'arbitro annulla giustamente per posizione di fuorigioco. All'undicesimo della ripresa i veneti raddrizzano la partita andando sull'1-1 grazie a una splendida combinazione tra Semioli e Pellissier. Il Livorno cerca di riprendersi i tre punti con una fiammata che costringe Squizzi a tre grandi interventi in pochi minuti. Al 31', dopo una lunga sofferenza, il Chievo trova il gol della vittoriasu calcio d'angolo toccato di testa da Bogdani.
REGGINA-UDINESE 1-1
Partita a senso unico nel primo quarto d'ora con l'Udinese che schiaccia nella sua area una Reggina timorosa di non compiere passi falsi. La pressione dei bianconeri dà i suoi frutti al 27' con Muntari che su un calcio di punizione dalla destra sbuca alle spalle della difesa amaranto e schiaccia in rete di testa. Pochi minuti prima i calabresi avevano protestato vivacemente per un netto fallo di mano di Motta nell'area dell'Udinese.
La Reggina potrebbe riportarsi in parità allo scadere del primo tempo, ma Bianchi è impreciso quando schiaccia di testa a due passi dalla porta di De Sanctis.
Nella ripresa la Reggina non riesce a trovare le mosse giuste per raddrizzare la partita, ma è aiutata da un episodio: al 39' Lucarelli va giù in area e ottiene un generoso rigore che Amoruso trasforma nel gol dell'1-1.
Roma e Siena crollano, Inter campione
Moratti si prende il quindicesimo scudetto
http://www.repubblica.it/2007/04/sezion ... to-33.html
e alla sconfitta dei giallorossi con lo stesso risultato contro l'Atalanta
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Moratti si prende il quindicesimo scudetto
Empoli fermato dal Toro sullo 0-0, Fiorentina vincente a Roma con la Lazio
Con il 2-1 al Livorno, importante passo avanti del Chievo, che supera la Reggina
Materazzi sigla il gol dell'1-0
ROMA - E' davvero l'Inter delle sorprese. Grazie al passo falso della Roma a Bergamo, dove i giallorossi si fanno battere dall'Atalanta per 2-1, i nerazzurri superando il Siena 2-1 agguantano lo scudetto numero 15 nella giornata più difficile. Le altre quattro gare di domenica pomeriggio, dopo gli anticipi vinti ieri da Sampdoria e Milan contro Messina e Cagliari e la partita tra Catania e Ascoli rinviata al 2 maggio, hanno ben poco da dire. Importante il successo per 1-0 della Fiorentina a Roma contro la Lazio; in zona retrocessione fondamentale passo avanti del Chievo che vince in rimonta sul Livorno 2-1 e supera la Reggina fermata sull'1-1 dall'Udinese. Pareggio senza reti tra Empoli e Torino. Stasera, infine, il posticipo tra Palermo e Parma.
SIENA-INTER 1-2
Si inizia al piccolo trotto anche per colpa del termometro che sfiora i trenta gradi. Al 18' l'Inter passa in vantaggio con Materazzi più lesto di tutti in a scaraventare in rete una palla che balla in mischia davanti a Manninger. Dopo appena tre minuti, il Siena si riporta in parità con Negro che di testa brucia sul tempo l'impacciata difesa nerazzurra. In avvio di ripresa Julio Cesar con la punta del piede nega a Negro il gol della vita su una splendida deviazione di tacco. Al 13' da un pasticcio difensivo del Siena nasce il calcio di rigore che regala a Materazzi il gol del 2-1 che vale il lo scudetto nerazzurro numero 15. Al 27' brivido per la difesa nerazzurra con una punizione di Chiesa che balla pericolosamente davanti alla porta di Julio Cesar. Poi si va avanti fino al triplice fischio finale con l'orecchio alle notizie da Bergamo. Nei minuti di recupero Ferrari espulso per fallo su Vieri.
ATALANTA-ROMA 2-1
Dopo lo sbandieramento del guardalinee che ferma Wilhelmson davanti alla porta per un fuorigioco inesistente, bisogna aspettare il 25' per assistere a una bella azione. Il merito è della Roma che va alla conclusione con Taddei, bravissimo a liberarsi del suo marcatore con una finta. Il tiro a girare del brasiliano supera Calderoni uscito qualche passo fuori dalla porta, ma finisce di poco sopra la traversa. Al 37' nerazzurri in vantaggio grazie a uno stacco perentorio di Doni che corregge di testa un cross di Ferreira Pinto. Al 44' l'Atalanta approfitta di una Roma alle corde e raddoppia con una prodezza di Zampagna. Al 5' della ripresa i lombardi potrebbero umiliare i giallorossi, ma Ariatti, indeciso tra tiro e passaggio, sciupa una palla clamorosa. Al quarto d'ora la festa dei nerazzurri si completa con l'esordio stagionale di Bobo Vieri dopo il lungo stop per l'infortunio che lo ha costretto a saltare il Mondiale di Germania. La Roma non ci sta però a fare solo da comparsa e al 19' accorcia le distanze con Perrotta che conclude una splendida triangolazione in velocità con Vucinic. Il gol dà coraggio ai giallorossi che stringono d'assedio l'Atalanta, ma senza trovare la palla del 2-2.
LAZIO-FIORENTINA 0-1
Parte forte la Lazio che colleziona tre calci d'angolo nei primi tre minuti di gioco. La Fiorentina non si lascia però intimorire e ribatte colpo su colpo. ne viene fuori una gara ricca di azioni e bella da guardare. Copione diverso nella ripresa, quando caldo e stanchezza tagliano le gambe alle due squadre. Assenza di gioco non significa però assenza di gol: così al 26' i viola beffano la Lazio con un colpo di testa di Mutu che batte Peruzzi.
EMPOLI-TORINO 0-0
Passa in archivio senza emozioni un primo tempo condizionato dal caldo e dalla tattica rinunciataria del Torino, costretto a schierare una formazione dal centrocampo inedito. Nel secondo tempo si replica e la partita arriva al triplice fischio finale senza reti e con l'unica emozione di una traversa colpita da Rosina al 26'.
CHIEVO-LIVORNO 2-1
Ospiti in vantaggio al 18' grazie a un bel diagonale di Lucarelli che batte Squizzi. L'attaccante toscano raddoppia un minuto dopo, ma l'arbitro annulla giustamente per posizione di fuorigioco. All'undicesimo della ripresa i veneti raddrizzano la partita andando sull'1-1 grazie a una splendida combinazione tra Semioli e Pellissier. Il Livorno cerca di riprendersi i tre punti con una fiammata che costringe Squizzi a tre grandi interventi in pochi minuti. Al 31', dopo una lunga sofferenza, il Chievo trova il gol della vittoriasu calcio d'angolo toccato di testa da Bogdani.
REGGINA-UDINESE 1-1
Partita a senso unico nel primo quarto d'ora con l'Udinese che schiaccia nella sua area una Reggina timorosa di non compiere passi falsi. La pressione dei bianconeri dà i suoi frutti al 27' con Muntari che su un calcio di punizione dalla destra sbuca alle spalle della difesa amaranto e schiaccia in rete di testa. Pochi minuti prima i calabresi avevano protestato vivacemente per un netto fallo di mano di Motta nell'area dell'Udinese.
La Reggina potrebbe riportarsi in parità allo scadere del primo tempo, ma Bianchi è impreciso quando schiaccia di testa a due passi dalla porta di De Sanctis.
Nella ripresa la Reggina non riesce a trovare le mosse giuste per raddrizzare la partita, ma è aiutata da un episodio: al 39' Lucarelli va giù in area e ottiene un generoso rigore che Amoruso trasforma nel gol dell'1-1.
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Resistere, Resistere RESISTEREEEEEE!!!!!
La Maga Lupacchiotta! Regalo della mia amica Ale…
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...era quasi scontato che andasse a finire così!
Di sicuro anche altre squadre avrebbero potuto lottare per il titolo...va beh, si rifaranno l'anno prossimo!
Complimenti all'Inter!
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...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
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- Mac La Mente
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...ok, l'Inter ha vinto lo scudetto però oggi ha perso la Coppa Italia contro la Roma!
...non ho visto l'intera partita però il risultato finale 6 a 2 mi da' tanto di punteggio tennistico!
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Andre…c'é ancora da giocare il ritorno…e poi non sono tranquilla per nienteMac La Mente ha scritto: ...ok, l'Inter ha vinto lo scudetto però oggi ha perso la Coppa Italia contro la Roma!
...non ho visto l'intera partita però il risultato finale 6 a 2 mi da' tanto di punteggio tennistico!
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Lo so Nicky!Nicky ha scritto: Andre…c'é ancora da giocare il ritorno…e poi non sono tranquilla per niente
...ma non ti preoccupareeeeeeee!!! Daiii!!! Dopo un risultato così, la vittoria è in tasca!
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Mac La Mente ha scritto:Lo so Nicky!Nicky ha scritto: Andre…c'é ancora da giocare il ritorno…e poi non sono tranquilla per niente
...ma non ti preoccupareeeeeeee!!! Daiii!!! Dopo un risultato così, la vittoria è in tasca!
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Aaaaaahahahahahahaha
...credo di aver capito! Il messaggio è arrivato forte e chiaro!
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Eheheheh...l'avevo pensato! Tranquilla Nicky!!! Andrà bene!Nicky ha scritto: é che sono superstiziosa…mondié…
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...visto che ne abbiamo parlato qui dentro, inserisco una piccola news sulla partita di ritorno della Coppa Italia che si gioca oggi!
L'Inter cerca l'impresa...La Roma non ha paura
San Siro alle 17.30 il ritorno della finale di Coppa Italia: si parte dal 6-2 dell'Olimpico a favore dei giallorossi. I nerazzurri a caccia della partita perfetta: i tifosi lo meritano. La squadra di Spalletti ha a portata di mano una coppa che dà lustro alla stagione
Milano - Nel calcio può succedere di tutto e i tifosi dell’Inter lo hanno scoperto sulla propria pelle nerazzurra in un altro pomeriggio di maggio, senza bisogno di affondare ulteriormente il coltello nella piaga.
Anche quelli della Roma lo sanno, perché Manchester è una ferita aperta: la prima molla per allungare le mani sulla coppa Italia, con il 6-2 dell’Olimpico destinato a rimanere nella memoria come il 7-1 dell’Old Trafford.
Quello che invece non può, o meglio non dovrebbe, succedere mai è la mancanza di concentrazione, a maggior motivo in una finale. Avere la cosiddetta pancia piena non è sufficiente per snobbare l’impegno, più o meno consciamente. I grandi giocatori e le grandi squadre sono tali proprio perché non si accontentano mai di vincere, trovando gli stimoli che altri giocatori e altre squadre non cercano neppure, sentendosi appagati troppo in fretta.
Sul piano strettamente tecnico, l’Inter dovrebbe compiere un’impresa storica per ribaltare il primo set di mercoledì scorso, perché nelle due trasferte stagionali a San Siro, il 26 agosto in Supercoppa e il 18 aprile in campionato, la Roma ha sempre segnato 3 gol. E non è esatto sottolineare che nella prima occasione l’Inter ha già segnato 4 gol, ribaltando lo 0-3 dei primi 34’, perché al termine dei 90’ aveva segnato 3 reti che stavolta non basterebbero. Ma al di là di qualsiasi punteggio, oggi a San Siro non sarà in palio soltanto lo scudettino di fine stagione, che mette di fronte la prima e la seconda del campionato, come non avveniva dal 1995 tra Juventus e Parma. Oggi sarà in palio anche l’onore dell’Inter, che ha il dovere di cancellare la figuraccia della gara d’andata, perché se c’è una squadra (e un allenatore) che non può snobbare la coppa Italia è proprio quella di Moratti.
Mancini, oltre che del suo fresco e strameritato scudetto, può andare fiero anche delle 10 coppe Italia da giocatore (6) e da allenatore (4). E l’Inter, che non vinceva la coppa Italia dal 1982, proprio con Mancini ha festeggiato a San Siro la coppa Italia del 2005 contro la Roma davanti a ben 72.034 fedelissimi, felici come nella notte in cui hanno accolto Zanetti e compagni in piazza del Duomo, dopo il 2-1 scudetto di Siena. Per rispetto di se stessi, quindi, ma anche della Roma e dei suoi tifosi, che sperano di festeggiare proprio contro l’Inter e proprio a San Siro, dopo due anni consecutivi di assalti a vuoto, i nerazzurri hanno il dovere di giocare una partita seria, credendo nella rimonta. E’ vero che nel calcio può succedere di tutto, ma bisogna sempre uscire dal campo a testa alta. A costo di perdere una partita, o una coppa, ma non la faccia. Perché i tifosi sono tifosi sempre, specie quelli che pagano.
fonte: Gazzetta dello sport
L'Inter cerca l'impresa...La Roma non ha paura
San Siro alle 17.30 il ritorno della finale di Coppa Italia: si parte dal 6-2 dell'Olimpico a favore dei giallorossi. I nerazzurri a caccia della partita perfetta: i tifosi lo meritano. La squadra di Spalletti ha a portata di mano una coppa che dà lustro alla stagione
Milano - Nel calcio può succedere di tutto e i tifosi dell’Inter lo hanno scoperto sulla propria pelle nerazzurra in un altro pomeriggio di maggio, senza bisogno di affondare ulteriormente il coltello nella piaga.
Anche quelli della Roma lo sanno, perché Manchester è una ferita aperta: la prima molla per allungare le mani sulla coppa Italia, con il 6-2 dell’Olimpico destinato a rimanere nella memoria come il 7-1 dell’Old Trafford.
Quello che invece non può, o meglio non dovrebbe, succedere mai è la mancanza di concentrazione, a maggior motivo in una finale. Avere la cosiddetta pancia piena non è sufficiente per snobbare l’impegno, più o meno consciamente. I grandi giocatori e le grandi squadre sono tali proprio perché non si accontentano mai di vincere, trovando gli stimoli che altri giocatori e altre squadre non cercano neppure, sentendosi appagati troppo in fretta.
Sul piano strettamente tecnico, l’Inter dovrebbe compiere un’impresa storica per ribaltare il primo set di mercoledì scorso, perché nelle due trasferte stagionali a San Siro, il 26 agosto in Supercoppa e il 18 aprile in campionato, la Roma ha sempre segnato 3 gol. E non è esatto sottolineare che nella prima occasione l’Inter ha già segnato 4 gol, ribaltando lo 0-3 dei primi 34’, perché al termine dei 90’ aveva segnato 3 reti che stavolta non basterebbero. Ma al di là di qualsiasi punteggio, oggi a San Siro non sarà in palio soltanto lo scudettino di fine stagione, che mette di fronte la prima e la seconda del campionato, come non avveniva dal 1995 tra Juventus e Parma. Oggi sarà in palio anche l’onore dell’Inter, che ha il dovere di cancellare la figuraccia della gara d’andata, perché se c’è una squadra (e un allenatore) che non può snobbare la coppa Italia è proprio quella di Moratti.
Mancini, oltre che del suo fresco e strameritato scudetto, può andare fiero anche delle 10 coppe Italia da giocatore (6) e da allenatore (4). E l’Inter, che non vinceva la coppa Italia dal 1982, proprio con Mancini ha festeggiato a San Siro la coppa Italia del 2005 contro la Roma davanti a ben 72.034 fedelissimi, felici come nella notte in cui hanno accolto Zanetti e compagni in piazza del Duomo, dopo il 2-1 scudetto di Siena. Per rispetto di se stessi, quindi, ma anche della Roma e dei suoi tifosi, che sperano di festeggiare proprio contro l’Inter e proprio a San Siro, dopo due anni consecutivi di assalti a vuoto, i nerazzurri hanno il dovere di giocare una partita seria, credendo nella rimonta. E’ vero che nel calcio può succedere di tutto, ma bisogna sempre uscire dal campo a testa alta. A costo di perdere una partita, o una coppa, ma non la faccia. Perché i tifosi sono tifosi sempre, specie quelli che pagano.
fonte: Gazzetta dello sport
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Nicky ha scritto:Sono contentissimaaaaaa
La Coppa Italia é nostra e sono felicissimaaaaaaaaaa
I ragazzi sono stati meravigliosi e l'abbiamo meritata!
grazie della notizia Andre
...quando l'hanno giocata, ho visto un pezzetto di partita...niente male, davvero!
Prego Nicky! ...per così poco!
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...post a titolo scherzoso e anche un po' scaramantico...se vogliamo!
Riporto su il topic informando della partita di questa sera...come negli anni passati, si giocherà...
Juve - Inter
...naaaaturalmente non mi sbilancio su chi mi piacerebbe veder vincere (anche se scontato ) spero solo sia una bella partita!
Riporto su il topic informando della partita di questa sera...come negli anni passati, si giocherà...
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- alanford50
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Eheheheh...è un'ottima fusione di colori la magia bianconera!alanford50 ha scritto:Inutile dire che io credo molto nella magia, quella bianca e anche a quella nera, ma soprattutto a quella BIANCONERA...
...ce la faremo Alan! Non ti preoccupare!
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