No, non si tratta di acquisti di giocatori, anche se qualcuno "nuovo" arriverà di sicuro durante il mercato di gennaio, ma di una dichiarazione da parte del neo-vicedirettore Bettega che promette che la Juve si risolleverà e tornerà a brillare!
l neo vicedirettore generale: «Non rinnego il passato, ma guardo al futuro»
«Voglio dare il mio contributo affinchè la macchina bianconera riprenda a girare»
Bettega: «Per me il calcio è la Juventus, non vedo e non conosco alternative»
Vinovo (Torino) -
«Voglio dare il mio contributo affinchè la macchina riprenda a girare. Per me il calcio è la Juventus, non vedo e non conosco alternative». E' stato chiarissimo il neo vice direttore generale del club bianconero, Roberto Bettega, nel corso della sua presentazione al Media Center di Vinovo.
Calciopoli - «Non rinnego il passato, ma guardo al futuro», ha aggiunto, a proposito dei suoi trascorsi nella cosiddetta «Triade» con Giraudo e Moggi, con questi ultimi poi travolti dallo scandalo di Calciopoli. «Probabilmente, se avessi pensato che per me ci poteva essere qualcosa di diverso dalla Juve - ha detto Bettega - mi sarei messo sul mercato. Ma per me il calcio è la Juventus, la penso così e questo è insieme il mio pregio e il mio difetto. La mia vita con la Juve non si è mai interrotta: una cosa è un rapporto di lavoro, un altro è un legame affettivo. Questo rapporto, quindi, non ricomincia, ma continua». Sollecitato dai giornalisti a esprimere un parere sulla sua esperienza con Moggi e Giraudo e su Calciopoli, Bettega ha preferito glissare: «La mia volontà di non parlare, di non apparire - ha spiegato - non si lega a quello che è successo tre anni fa. È sempre stato il mio atteggiamento e voglio mantenerlo». Nessun accenno alla precedente gestione bianconera, quella in cui svolgeva l'incarico di vicepresidente. «Lasciatemi guardare avanti», ha ribadito, senza mai pronunciare i nomi di Moggi e Giraudo. «Cosa penso delle parole critiche di John Elkann nei confronti della gestione precedente a Calciopoli? Condivido le parole dell'ingegnere, era doveroso esprimere il concetto», ha concluso riferendosi al richiamo all'etica fatto dal presidente dell'Exor all'inizio della bufera delle intercettazioni telefoniche.
Distacco dall'Inter - E a chi gli fa notare che la Juve ha perso 5 delle ultime 6 gare ufficial è fuori dalla Champions League e in campionato è staccata di 9 punti dall'Inter capolista, Bettega replica
«Per noi è importantissimo l'affetto dei tifosi. I nostri giocatori accettano le critiche, ma alla fine della gara. I nostri tifosi sono una componente della squadra e abbiamo bisogno del loro sostegno», aggiunge. La squadra, evidenzia Bettega, ha bisogno di serenità. «Non c'è niente di più brutto di quando speri che la palla non ti arrivi tra i piedi. Chi gioca nella Juve indossa una maglia importante: bisogna vincere e questo comporta responsabilità maggiori. È capitato anche a me», dice ripensando ai momenti complicati vissuti con la casacca bianconera. «Ho visto con piacere la visita di John Elkann e Andrea Agnelli, che ha dimostrato l'attaccamento della Famiglia, anche dopo la scomparsa dell'Avvocato e del Dottore», dice riferendosi alla proprietà del club. «Nessuno è eterno, ma è il marchio che va avanti. Gli Agnelli ci mancano, ma a me manca tanto anche l'avvocato Chiusano. È una gioia aver potuto lavorare con loro e non cambierà il feeling con gli eredi».
fonte:
Corriere della sera