1 dicembre giornata mondiale aids

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' El Topa '
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1 dicembre giornata mondiale aids

Messaggio da ' El Topa ' »

Lila dice...
Il 1° dicembre, come ogni anno, si rinnova l’attenzione su scala mondiale al problema Hiv/Aids. L’istituzione più importante a livello internazionale nella lotta all'Aids, l’UNAIDS (Joint United Nations Programme on Hiv/Aids), dal 2004 ha adottato lo stesso slogan per celebrare questa data:
STOP AIDS.
KEEP THE PROMISE
che durerà fino alla fine del 2010, anno in cui si dovrebbe “misurare” quanto è stato raggiunto in riferimento alla “Dichiarazione per l’Accesso Universale ai trattamenti nella risposta mondiale per la lotta contro l’Hiv/AIDS”.
Benché lo slogan sarà lo stesso da qui al 2010 ogni anno vi sarà una nuova parola chiave che indicherà il focus dell’anno. Per il 2007 la parola chiave è “ACCOUNTABILITY”

FONTE: LILA
"In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e coi denti per un centimetro, perche' sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale fara' la differenza tra la vittoria e la sconfitta, tra vivere e morire!".
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dolphine
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Re: 1 dicembre giornata mondiale aids

Messaggio da dolphine »

' El Topa ' ha scritto:Lila dice...
Il 1° dicembre, come ogni anno, si rinnova l’attenzione su scala mondiale al problema Hiv/Aids. L’istituzione più importante a livello internazionale nella lotta all'Aids, l’UNAIDS (Joint United Nations Programme on Hiv/Aids), dal 2004 ha adottato lo stesso slogan per celebrare questa data:
STOP AIDS.
KEEP THE PROMISE
che durerà fino alla fine del 2010, anno in cui si dovrebbe “misurare” quanto è stato raggiunto in riferimento alla “Dichiarazione per l’Accesso Universale ai trattamenti nella risposta mondiale per la lotta contro l’Hiv/AIDS”.
Benché lo slogan sarà lo stesso da qui al 2010 ogni anno vi sarà una nuova parola chiave che indicherà il focus dell’anno. Per il 2007 la parola chiave è “ACCOUNTABILITY”

FONTE: LILA
grazie topino.....

:)
Dio esiste (forse) ma non sei tu......RILASSATI....
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Mac La Mente
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Messaggio da Mac La Mente »

Grazie ' El Topa '! :)


...sosterrò anch'io, nel mio piccolo, questa iniziativa! :yes:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
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Rokka
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Messaggio da Rokka »

E come ogni anno oggi si dedicherà qualche articolo, molte trasmissioni radio, pochissime in tv alla prevenzione e al'informazione.Da domani tornerà tutto a tacere. :(
Abbiatelo sempre presente

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Mac La Mente
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Messaggio da Mac La Mente »

Rokka ha scritto:E come ogni anno oggi si dedicherà qualche articolo, molte trasmissioni radio, pochissime in tv alla prevenzione e al'informazione.Da domani tornerà tutto a tacere. :(
Abbiatelo sempre presente

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Purtroppo è così Rokka! Perchè tv, radio, giornali "vivono" a periodi a vanno do và il vento...sta a noi non dimenticare! :)
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' El Topa '
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AIDS: IN USA PRIMI TEST DEL CONDOM MOLECOLARE

Messaggio da ' El Topa ' »

E' stato sperimentato negli Stati Uniti il primo condom molecolare contro l'Aids a disposizione delle donne: è un liquido che una volta introdotto nella vagina diventa un gel, per tornare allo stato liquido una volta a contatto con il liquido seminale, liberando un farmaco antivirale. Lo ha messo a punto l'università dello Utah, che lo descrive nell'edizione on line del Journal of Pharmaceutical Sciences. Il "condom intelligente", come lo chiamano i ricercatori, é stato finora sperimentato solo in laboratorio e saranno ancora necessari cinque anni di studio prima di arrivare alla sperimentazione sull'uomo, più altri cinque per la commercializzazione. A differenza dei microbicidi in fase di sperimentazione, attivi soltanto per qualche ora, il condom molecolare può essere applicato una volta al giorno, o perfino una volta al mese. Per il responsabile dello studio, il bioingegnere Patrick Kiser, "la speranza di questa tecnologia é proteggere le donne e i neonati dal virus dell'Aids". E' un nuovo capitolo dello sforzo di ricerca in corso da tempo per sviluppare microbicidi liberati da sostanze come gel, diaframmi o creme tesi a evitare l'infezione. Indicati dagli esperti di Aids di tutto il mondo come prioritari nelle più recenti strategie di prevenzione e attesi non prima di quattro anni, i microbicidi sembrano essere al momento anche l'unica arma della prevenzione che possa essere autonomamente utilizzata dalle donne, soprattutto nelle culture nelle quali l'uso del profilattico maschile è un tabù. Nel mondo sono allo studio almeno 16 tipi di microbicida e sono in corso test su migliaia di donne, soprattutto in Africa, ma nessuno di essi ha ancora completato l'iter per l'approvazione da parte degli enti governativi per il controllo dei farmaci.

FONTE: ANSA
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Mac La Mente
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Re: AIDS: IN USA PRIMI TEST DEL CONDOM MOLECOLARE

Messaggio da Mac La Mente »

' El Topa ' ha scritto:E' stato sperimentato negli Stati Uniti il primo condom molecolare contro l'Aids a disposizione delle donne

FONTE: ANSA
...e la ricerca continua! Prima o poi riusciremo a vincere noi e non questa malattia! :yes:
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Rokka
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Messaggio da Rokka »

Ciao, mi piacerebbe farvi leggere questa lettera, che parla di un'eperienza reale, dato che i media ormai sono carenti in questo senso.
Questa lettera è stata scritta da un ragazzo sieropositivo, è stata letta in occasione della giornata mondiale per la lotta all'AIDS durante un convegno dell'arcigay, ed è stata anche pubblicata sulla rivista "Pride".
Ho avuto il permesso di postarla da chi l'ha scritta (x questo ci tengo molto :wub: ), e credo possa essere utile venire a contatto con realtà apparentemente lontane dalle nostre.


Vivere positivo...

Sarò banale, ma dico che ci sono e ci saranno sempre mille e più motivi per non diventare sieropositivi...
Io lo sono, ormai da anni,e confesso che forse non mi sono mai del tutto abituato all' idea. Dico che ormai ci convivo, ed è vero in parte, ma forse dentro me, non l ho mai del tutto accettato veramente, e non credo si possa accettare mai.
Ricordo quando me lo dissero, in quella stanzetta d' ospedale, ero solo, sperduto, avevo intuito, che l esito sarebbe potuto essere positivo, ma solo perchè alla causa di alcuni miei malesseri dell'epoca non si riusciva a trovare una risposta, e quindi il test fu l ultima spiaggia. Mi dissero : lo facciamo per scongiurare anche questo..invece fu lui che scongiurò noi...Non avevo mai avuto una vita sessuale eccessivamente a rischio, c' erano state volte in cui mi ero protetto con i miei partner, ma altre in cui non lo avevo fatto..e nonostante qualche amica mi dicesse che statisticamente non sarebbe potuto capitare a me...si verificò esattamente il contrario. Ero profondamente ignorante in fatto di Aids e hiv, lo ammetto.Tanto che quando me lo dissero pensai di dover morire a breve termine entrando in uno stato di profonda depressione. Si pensava statisticamente che l aids poteva colpire chi "era un giocatore del rischio" invece ebbi l' amara conferma che poteva bastare di abbassare la guardia anche per poche volte e lui sarebbe potuto entrare nella tua vita con tutta l ' irruenza di cui solo lui è capace. Piansi...e a volte, piango tutt' oggi, ma adesso di nascosto, perchè alla gente che ti ama non va di vederti depresso o con brutti pensieri, ti vogliono scattante, energico, combattivo, positivo almeno mentalmente. Io reclamo però il mio diritto ad essere ancora oggi triste e impaurito il più delle volte , anche se mi permetto di farlo solo in privato ,perchè mi rendo conto che la gente si dispiace, si amareggia, e io non voglio sentirmi responsabile della loro sofferenza, piu di quanto non mi senta già in colpa per la mia,non essendomi salvaguardato abbastanza. Perchè in fondo, certi sensi di colpa non ti lasciano mai del tutto...

Per svariato tempo dopo la diagnosi,non ne parlai con quasi nessuno, se non con qualche amico o amica fidata, ma poi ci fu il crollo, ne parlai in famiglia, che devo dire ancora adesso non mi ha mai abbandonato nei miei momenti di sconforto, ma devo dire anche, che tutto ciò aggiunse un ulteriore senso di colpa a me stesso per la sofferenza che avevo loro causato. La gente si riunii intorno a me con grande curiosità, cercando di capire perchè Ettore(nome di fantasia) stava male, era depresso, perchè era stato in ospedale per cosi tanto...E fu così che mi decisi di parlarne con molti amici,o gente che ritenevo tale, facendo forse un grande errore, rendendomene conto solo dopo. A volte le persone ti fanno sentire la loro vicinanza solo per indurti a parlare, e credo che solo il 50% di quelle stesse avesse realmente come scopo, il fatto di farmi sfogare e starmi vicino, gli altri? Amaramente dico oggi.."pura curiosità"..poichè nei periodi successivi, quelle stesse persone non le vidi quasi più, probabilmente non si sentirono all ' altezza di gestire una cosa del genere,, voglio essere comprensivo. Non so se qualcuno si allontanò per paura o ignoranza, forse si...poichè qualcuno , per esempio,non lo vidi più venire a cena da me...E buffo, un medico mi disse che dovevo stare io un po' più attento alle malattie anche banali degli amici d' ora in avanti, e invece furono loro ad aver paura di me.
Ma credo che molti si dileguarono per paura di non sapere piu cosa dirmi. Io volevo solo uscire, svagarmi dopo quella lunga depressione, mi avrebbe fatto bene..non gli avrei chiesto di parlare della mia malattia ,ma probabilmente ,ripeto, non si sentirono piu adeguati ad essermi amici...Non ce l 'ho con loro..Ce l 'ho al massimo con chi ha fatto di questa malattia , negli anni passati, un qualcosa da cui avere esageratamente paura soltanto nel pronunciarlo..Ce l' ho con quelle religioni, quelle istituzioni che giocarono a fare terrorismo psicologico, compresi i mass media, anzi soprattutto loro...La mia grande ingenuità in materia di ignoranza su hiv fu anche questo, pensare di poterlo dire tranquillamente alle persone perchè in fondo altri non era che una malattia..Capì soltanto avendocela e vivendola, che è più di una semplice malattia..è la malattia del terrore..quella che ha lasciato completamente nella solitudine persone che sicuramente sono state anche meno fortunate di me,e dico , ironicamente grazie ,a quei mostri che citavo sopra, che in passato con profonda crudeltà e ignoranza permisero ciò...Si parlò addirittura di CASTIGO DI DIO ricordo, come quel Dio dell 'antichità che punisce e infligge sofferenza..Mi spiace ,non credo a quel Dio. Il mio Dio non manderebbe mai una malattia così atroce per punire i cosiddetti trasgressori morali , come venivano chiamate allora le persone sieropositive,come non condanna le persone omosessuali, solo per ciò che sono. Il mio è un Dio dell' amore e probabilmente mi sta vicino, a modo suo. Fu un orrenda strumentalizzazione, che ebbe come risultato solo quello di far morire anche nell' anima migliaia di persone, condannandole ad un eterno nascondersi, così come capitava con i lebbrosi nel medioevo,quei ministri e quei preti a cui non ho mai sentito chiedere scusa per questo.Le aspetto ancora, in nome di tutti quelli che non ci sono più. Erano i lontani anni 80 , e i primi anni 90, di cui ho solo sentito parlare, dove le persone morivano al ritmo della luce, anni tremendi, di cui è possibile cogliere ancora oggi,in modo velato, i frutti....Dicevano che c' erano le categorie a rischio, primi fra tutti gli omosessuali, naturalmente...Oggi finalmente si parla di comportamenti a rischio..Una malattia che non guarda certo se sei eterosessuale, omosessuale, tossicodipendente o altro...Si, sono abbastanza arrabbiato. Arrabbiato perchè mi sono imbattuto in questa malattia, , non solo per colpa della mia leggerezza nel non proteggermi, ma per colpa di uno Stato o di chiunque altro, dopo il boom e il terrore degli anni 80 non ha piu parlato di prevenzione in maniera adeguata, soprattutto ai giovani...Io sapevo poco del preservativo all 'epoca...E tutt' oggi provo rabbia quando vedo che si fa fatica a pronunciarlo, come fosse un tabù, quando è solo l' unico strumento concreto che puo salvarti la vita...L' Italia ,secondo un recente sondaggio del ministero della Sanità, è il paese europeo con il più alto numero di nuove infezioni ogni anno. Bisogna investire sul preservativo, sulle campagne di prevenzione, lo Stato, la Sanità, devono lavorare molto su ogni tessuto di questa società, soprattutto le scuole, perchè i giovani, non sono coscienti del rischio reale ancora oggi. Belle le parole di chi dice che hanno molti piu strumenti di una volta, tipo internet ,ma non basta. Anche io lo avevo..ma lo stesso non ero cosciente che questo virus fosse ancora così presente, anche se fortunatamente con i nuovi farmaci si vive molto piu a lungo, e quasi bene direi....Ma mentre la mortalità diminuisce(non di certo in Africa povera gente) le infezioni aumentano costantemente..Ci sarà un motivo? Abbiamo dimenticato l 'Aids..e non sappiamo cos'è esattamente l' hiv..tutto qui!

Oggi la mia vita, attraversa sempre costantemente varie fasi..alti e bassi...diciamo mattine in cui mi alzo propositivo e combattivo altre in cui vorrei dormire e non vedere mai la luce del giorno....Quando lo hai addosso non è cosi semplice dimenticarlo, anche se spesso ti anestetizzi, per non pensarci troppo...Come qualcuno disse: "io sono una persona non un virus". Cerco di fare le cose di sempre, di non stressarmi troppo, di curarmi, di cercare di riposare per ricaricarmi di energie,anche se spesso se vuoi continuare a vivere la vita di sempre ti viene difficile farlo,di proteggere e proteggermi quando capitano delle relazioni...Da un lato la vita che ti chiama e ti dice di proseguire come prima, dall' altro l' hiv che ti dice di darti una calmata, che ti costringe a guardare alla tua salute per forza giornalmente..Ma qual' è l' equilibrio quando sei ancora giovane e pensi che ancora non hai fatto tutto ciò che volevi fare?Credetemi se potessi tornare indietro..... Denuncio un altra ingiustizia, nella maggior parte degli ospedali che hanno un reparto di malattie infettive,(parlo in questo caso della Sicilia, ma credo quasi ovunque) non c è una figura che ti sostiene nel momento della diagnosi, solo dei medici,come i miei, che cercano, ammirevolmente direi,a volte di darti qualche parola di incoraggiamento, ma il loro lavoro è soprattutto guardare l andamento della tua malattia,non certo principalmente i tuoi stati d animo.Non ci sei solo tu. Anche se con l' Hiv dovrebbe essere tutto correlato. Non esiste uno psicologo un counselor, un volontario...nulla..Ero da solo quel giorno..e lo sono tutt' oggi quando vado a fare le mie analisi ogni 2 o 3 mesi...Al massimo ti dicono di cercarti un sostegno nel campo dei consultori, dove ho potuto consatatare di persona ahimè,non c' è sufficiente preparazione nell' affrontare casi legati alla sieropositività. Oppure ti dicono di farlo per conto tuo..con sostegni psicologici privati, e chi quei soldi , come me,non ce li ha? Ti ripetono che è importante prender le medicine,che non si deve scherzare,e ne sono cosciente,ma che si fa quando forze più profonde non riescono a volte a farti ingoiare quelle pillole? Che si fa soprattutto quando non hai un partner, ti senti solo,non sei realizzato professionalmente?Che si fa? Non so che si fa...Io faccio cosi: mi forzo pensando all' Africa che non ha queste medicine.Ma nonostante ciò ,spesso è piu forte di me, non riesco a seguire bene la terapia...E non lo faccio per spot, o perchè sono un irresponsabile vorrei dire ai miei medici, ma perchè forse dentro me c'è qulacosa che probabilmente ancora non mi ha fatto accettare adeguatamente questa condizione.E che magari mi spinge a pensare inconsciamente forse, che non valga la pena curarsi bene per continuare a vivere. Non so, è l' unica spiegazione leggermente razionale che riesco a trovare.

L'amore? Non so piu cos è..Ho paura quando un ragazzo mi sta vicino, ho paura di dirglielo, anche se lo facico sempre. Tremo e temo quel consueto momento in cui lo guardero in faccia e come un rito gli dirò: "Devo dirti una cosa"....In quei momenti il cuore si sbriciola come cristallo,perchè so che lui puo rifiutarmi, oppure può dirmi di si con mille paure. e qui sono io che invece mi sento come un potenziale pericolo per lui. Insomma non è semplice...Ci sono stati ragazzi che han provato a far questo cammino con me, e li ammiro, perchè non hanno ceduto all' ignoranza ,alla paura, ma altri che ti han detto: " Mi spiace...non posso...magari anche dimostrandotelo dileguandosi.Come il ragazzo che una volta dopo un semplice bacio, molto casto direi, si disinfettò davanti i miei occhi con l'alcol, urlandomi parole cariche di odio e ignoranza,mi disse che ero un untore.Solo allora capì cosa voleva dire vivere negli anni 80 forse. Semplicemente per un bacio...Rimasi scosso. Andai da uno psicologo per mesi dopo questo orribile fatto..Non mi sarei mai permesso di fare sesso con lui senza avvisarlo, ma per lui il bacio fu la stessa cosa. Quel giorno ho capito davvero quanta ignoranza aleggi ancora oggi nel 2006, su questo virus. Come mi disse una cara amica: E la malattia che uccide l' amore"....Soprattutto perchè ti fa chiedere : "Quanto tempo puo passare affinchè tu possa sentirti pronto da confidare una cosa cosi intima ad una persona che frequenti e magari conosci da poco? Senza neanche darle il tempo di volerti un minimo di bene?Non smetto mai di sognare un ragazzo che mi resti accanto anche in questo....Sogno di non sentirmi egoista a reclamare il mio diritto di amare ancora, e so che se questo qualcuno ci fosse, sarebbe più facile andare avanti e affrontare la malattia con più forza, ma l' amore è gia qualcosa di difficile per tutti, figuriamoci quando in più c ' è anche questo ospite inatteso da condividere..Ma non demordo..se no che alternativa mi resta?..


Oggi, vedo il mio organismo un po' cambiato, mi sento spesso debole o stanco fisicamente, anche a causa dei farmaci, e la resistenza del mio sistema immunitario si affievolisce negli anni, faccio un esempio: Se prima un raffreddore mi andava via in 5 o 6 giorni adesso va via in 10 15...ma questo è l esempio più banale naturalmente...Percepisco che sono un po piu debole a livello immunitario, me ne rendo conto giorno dopo giorno, anche se spesso i medici stessi,o gli amici ,per non farmi preoccupare mi dicono che è normale, che è cosi per tutti...Ma ripeto per chi si porta addosso giornalmente questo fardello la parola normale non significa granchè..E neanche è molto vero che sia cosi per tutti..almeno per chi ha un buon sistema immunitario. In un modo o nell' altro devi cambiare la tua vita, i suoi ritmi e le abitudini, stavolgerla per quanto possibile, e adattarti a nuove situazioni che sai ti porterai ormai per sempre. Spesso per un medico (naturalmente non per tutti)sei un numero, un caso,non una persona...Ecco perchè credo che i medici che oggi trattano l' hiv dovrebbbro specializzarsi sempre piu in materia di ascolto sostegno e comprensione dei propri pazienti.Anche per favorire sempre più la compliance , cioè l' adesione alla terapia.Gli effetti collaterali a lungo termine delle medicine? So che probabilmente un giorno ci saranno, non ci penso adesso, ho gia superato quelli a breve termine e non è stato semplice..

Non voglio dare l' idea di una persona che si lamenta per ciò che ha contratto, anzi, mi spiace se ve lo sto facendo pensare, poichè sono un ragazzo che in fondo ha affrontato tutto con coraggio,amando di piu alcuni aspetti della vita, del presente,come spesso capita quando ti viene diagnosticata una malattia, tutelando il più delle volte le persone a lui care dalle cattive notizie(quando ci sono) più di se stesso, e parlando con queste persone, (naturalmente parlo soprattutto della mia famiglia) solo delle buone notizie, delle scoperte che si fanno giorno dopo giorno sull' hiv...Tenendo per se quelle che facevano più paura, o davano un senso di smarrimento..

Devo dire che cerco di proseguire al meglio la mia vita, ho anche scelto di documentarmi , sapere quanto piu possibile di questa malattia, i medici mi hanno persino regalato un libro sull' hiv un anno fa, dopo le mie estenuanti insistenze. Scelgo di sapere..di recuperare tutto ciò che ho ignorato in passato...Oggi posso dire di saperne molto sull' hiv, non so ,forse è stata una mia reazione, come se potesse almeno farmi sentire preparato a tutto. Ma mi chiedo: "..Perchè ho dovuto aspettare di essere sieropositivo per farlo?" Ed è questo il senso di questa lettera che oggi Salvo con l' Arcigay sta leggendo per me..Ho voluto, di proposito parlare, soffermarmi maggiormente sugli aspetti negativi di chi porta addosso questa malattia, proprio per lasciare un piccolo messaggio ai giovani soprattutto..."e cioè di non giocarsi la vita per un attimo di disattenzione, di usare il preservativo,di averlo come cultura, di non vergognarsi di comprarlo". Poichè trovo ipocrita parlare ai giovani al massimo di astenersi, si sa che i ragazzi fanno sesso e amano l' amore , è l' unica realtà concreta,non esiste nulla di astratto. E per questo vanno informati su come farlo bene, come non ho fatto io anni fa...Sento anche dire che molti giovani pensano che siccome ora ci son le nuove medicine, l' hiv non è cosi tremendo in fondo...Beh con questa lettera spero di avergli fatto cambiare idea..Non funziona cosi...L' hiv è tremendo. Bisogna tenerlo lontano dalla propria vita...Perchè la vita cambia purtoppo, e non in meglio.

Nessuno si merita questa malattia che distrugge psicologicamente e subdolamente, poichè nel momento, paradossale, in cui ti senti bene, seguendo le terapie, sai comunque che il virus è sempre presente, e te lo ricordano le pillole che devi assumere o la solitudine che provi nel cuore..Soprattutto quando nessuno ti chiede più "Come stai Ettore? Ti vedono che "stai bene" in fondo!...Già mi fa sorridere la subdoleria di questo virus. Non che io voglia la pietà altrui, ma a volte farebbe piacere che qualcuno dopo anni ti richiedesse come ti senti psicologicamente adesso....

Non so, sembra patetico forse che una persona che sieropositiva lo è diventata, oggi cerchi di predicare bene, ma io credo che in queste giornate la voce debba andare soprattutto alle persone sieropositive che hanno da raccontarsi, ma che per paura di essere additate, discriminate, guardate con sdegno o pietà,non lo fanno..Anche io non sto mostrando il volto, in fondo ho paura . Poichè so dove vivo. E assurdo, Dovetti lasciare l' ospedale del mio paese proprio perchè all' interno dello stesso ospedale erano circolate voci sul perchè io mi recassi frequentemente li a fare esami al malattie infettive..E le voci avevan cominciato ad uscire da quelle mura."Gay?..Ogni mattina li..sicuramente ha l aids", ho saputo qualcuno disse cosi...Mi ferisce tanta ignoranza,soprattutto oggi,e magari anche dallo stesso personale infermieristico a volte, o medico, dato che un medico anni fa si rifiutò con mille scuse, celate, di operarmi, rimandandomi sempre, e constringendomi indirettamente a farlo da privato, in virtù del fatto che sarei potuto anche morire se non avessi fatto quell' intervento di routine. E dovendo per forza accorciare i tempi di attesa a quel punto arrivato ho dovuto pagare,rivolgendomi ad un professore, che anzi mi invogliò a denunciare quasi....Non lo feci..ebbi paura..ero troppo fragile per sopportare anche questo all' epoca..E poi c era anche da dimostrare il tutto ,dato i rifiuti mai espressi esplicitamente naturalmente per questa motivazione. Oggi l' avrei fatto...perchè mi sento piu forte , almeno su questo campo..Trovo orribile che una persona non possa parlare della sua malattia, per paura, coprendosi il volto con delle fasce bianche , come una mummia, come vidi anni fa ad una trasmissione televisiva una signora, costretta a nascondersi come un appestata..Come se non fosse sufficiente già tutto il dolore che stava vivendo!Ma è normale tutto questo?Perchè ci si deve vergognare di avere l hiv e non di avere il cancro per esempio? L' hiv ha precise modalità di trasmissione,non si prende se io mi taglio inaccidentalmente e sono vicino a te, ma la paura ha fondamenta irrazionali spesso.L' ignoranza voluta e perseguita non la scuso più..frutto comunque di quel terrorismo psicologico e cattiva informazione che si è prodotto 20 anni fa...E mi fa rabbia che dalle alte cariche oggi ancora si continui a non volerne parlare molto, di Aids , per paura di ferire una piccola parte d' italia puritana, sottovalutando l' immenso rischio che corre chi non ha le idee chiare su come proteggersi da una cosa REALE che continua silente ad avanzare.". Sento amiche mie preoccupate più per il fatto di poter essere rimaste incinta che non per il fatto di non aver usato il preservativo e aver rischiato una malattia come questa,o tante altre..E spesso mi trovo paradossalmente a spiegare loro che non va così...



Mi fanno orrore le frasi che sento pronunciare oggi con leggerezza dalla gente, del tipo: " Sai quello dicono che ha l' aids" premettendo che nessuno si dovrebbe mai minimamente sentire autorizzato a dire una cosa del genere per rispetto della privacy, ma anche per la famosa sostanziale differenza che hiv e aids non sono proprio la stessa cosa......Cioè l' Aids è la malattia conclamata,che avviene solo quando il tuo sistema immunitario è completamente annientato, l' hiv è il virus che ti fa essere sieropositivo, magari anche per la vita intera, e magari anche in discrete o buone condizioni di salute. Ma sembra che per molti non faccia differenza ,e per loro un sieropositivo è già una persona con l'aids....E questo fa male a noi, come fa male a loro venire a patti con la propria ignoranza i propri pregiudizi, e le proprie paure..

Credo molto nel lavoro che fate voi stamattina qui, parlo delle associazioni e i movimenti. Bisogna dare una scossa su questi temi,e unirsi,soprattutto al sud. Perchè l' hiv non è qualcosa che riguarda solo "gli altri", ma può riguardare anche le persone a noi piu vicine e care. Spero un giorno di avere anche io il coraggio di mostrare il volto, anche in tv, dove si puo arrivare a molta piu gente,ammiro chi lo ha fatto...Ha fatto forse molto più di mille parole dette. Forse un giorno sarà diverso...L' hiv sarà sconfitto, ci sarà un vaccino (ci spero tanto) e non sarà piu una vergogna essere sieropositivo. Nel frattempo posso solo Vivere...E abbracciare chi oggi mi sta vicino, anche in silenzio,chi lotta per trovare una cura, chi lotta per distruggere i pregiudizi, chi ama le persone come me e non ha paura di farci l' amore o di tenergli la mano nel cammino della vita ( mi sono informato, e sono tante)..e chi come voi oggi ha ascoltato le mie parole..Grazie...Sorrido, Raccontarsi è prezioso...e molta gente spesso ha veramente "molto" da dire agli altri....

Ettore
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Rokka
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Messaggio da Rokka »

Spero possa farvi riflettere sul fatto che forse non è poi così lontana dalle nostre vite, che non basta dire "io non sono gay quindi non mi riguarda" perchè ormai la % più alta delle nuove infezioni riguarda la popolazione etero.
E che non si tratta solo dell'avere solo rapporti occasionali non protetti.
Come fai a dire che una persona è fidata? siamo tutti bambini incoscienti alla fine, e credo che ognuno possa trovare nel proprio vissuto delle situazioni vissute a rischio. Io le ho trovate, e ciò mi ha fatto fortemente pensare che sarebbe potuto succedere a me.

Sapete, nonostante le conoscenze scientifiche, le varie pubblicità, gli avvertimenti, mi sono accorta che si comprende solamente quando la nostra vita si incrocia in qualche modo con questa terribile malattia e i suoi rischi. Per questo penso che un'eperienza realmente vissuta, non una sceneggiatura di un film nè un libro, ma di una persona che esiste davvero, possa far riflettere più di tanti avvisi.

Ringrazio ancora una volta l'autore della lettera, che ci ha voluto donare un pezzo della sua vita :k:
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Messaggio da Chantilly »

Rokka ha scritto:pensare che sarebbe potuto succedere a me.
Sapete, nonostante le conoscenze scientifiche, le varie pubblicità, gli avvertimenti, mi sono accorta che si comprende solamente quando la nostra vita si incrocia in qualche modo con questa terribile malattia e i suoi rischi.
Sì è vero ... ma alla fine lo facciamo per tutte le malattie... forse una sorta di autoprotezione, non so come spiegare... se nessuno vicino a te si ammala, di quella malattia (Aids, cancro, leucemia...) ne conosci solo il nome, magari gli effetti collaterali e nemmeno tutti. Solo se poi essa entra a far parted ella tua vita perché ne viene colpito qualcuno che conosci bene allora inizierai a documentartene. Ma è normale così.
Balleremo fino all'alba canteremo fino al mattino
Qualcuno dirà son fuori ed altri che c'è troppo vino
Ma c'è sangue nelle nostre vene
scorre l'acqua nei nostri fiumi
La rabbia invece quella è tutta chiusa nei nostri pugni (I LUF)
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Messaggio da Mac La Mente »

Rokka ha scritto:
Vivere positivo...

Ettore
Ho letto con molta attenzione questa lettera e devo dire che mi ha colpito, mi ha colpito molto perchè mette in risalto degli aspetti che credo siano alla base per comprendere al meglio questa malattia e per eliminare tutti i pregiudizi (sbagliati, imho) che ci girano intorno!

Ero a conoscenza delle informazioni che contiene pur non essendomi mai interessato e non avendo mai approfondito direttamente la mia conoscenza sull'argomento! :yes:

Chi l'ha scritta secondo me è una Gran Bella Persona con una forza interiore (e non solo) immensa che può soltanto essere presa come esempio da tutti coloro che si trovano al di fuori e che non vivono direttamente questa situazione! Personalmente credo che una soluzione a breve verrà trovata!...e questo pensiero ce l'ho proprio per il mio pensare e vivere positivo!...la ricerca avanza e la gente competente non si arrenderà mai! :)

Gli stati d'animo contenuti al suo interno sono toccanti, mentre leggevo li ho provati tutti, mi sono immedesimato in Ettore ed è per questo che posso solo augurargli tutto il bene possibile ed inimmaginabile :wub: affinchè abbia la forza di andare avanti, di trovare ogni giorno che passa nuovi stimoli per non arrendersi ed affrontare tutto questo.


Grazie Rokka per averla postata e Grazie a chi mi ha permesso di leggerla!!! :)
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
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Messaggio da Mac La Mente »

Rokka ha scritto:Spero possa farvi riflettere...

Ringrazio ancora una volta l'autore della lettera, che ci ha voluto donare un pezzo della sua vita :k:
Ho riflettuto! Oooooh si! Ho riflettuto tanto! Credo di farlo sempre anche se a volte mi dimentico!
Certe situazioni fino a quando non si toccano direttamente vengono trascurate o, cosa peggiore, prese con leggerezza! Non bisognerebbe mai fare così! :yes:

...un bel pezzo di vita! :)
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Messaggio da Rokka »

Grazie, mando uno smuack ad Ettore se passerà di qui a leggere :k:

In realtà Honey hai ragione :( ...ma alcune malattie succedono e basta, per ragioni che sfuggono al nostro controllo (ambiente, genetica)....mentre per l'hiv basta un secondo di disattenzione (così come impastarsi con l'auto).
La cosa che mi ha colpito di più è il giudizio "morale" che esiste a proposito dell'HIV, come scrive Ettore giustamente nessuno si vergogna di dire di avere un cancro, e nessuno giudica una persona malata, tranne nel caso di essere sieropositivi. E questo è triste, perchè non è una colpa essere stati disattenti, non è una colpa stare male. Purtroppo sappiamo bene che questo "alone" di disapprovazione deriva dalla cultura cattolica, che tutt'ora impregna la nostra società.
Nel nostro piccolo possiamo perlomeno diffondere una mentalità diversa. :)
Immagine Paura del diverso, paura del possibile, paura che diverso sarebbe anche possibile
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