Costi adsl e situazione della rete in Italia!

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Vianne
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:Allora non sono l'unico a pensarlo! Anche a casa mia in questi giorni stan chiamando per "costringermi" quasi ad attivare un nuovo servizio in previsione anche dell'arrivo del famoso digitale terrestre..."costa solo due euro" "può guardare la tv"...ma non mi interessaaaaaaaa! :ouch: :ouch:
Ehm, domanda da perfetta incompetente :oops:
Cosa c'entra la tv digitale con l'adsl?
O con l'arrivo del digitale sarà possibile vedere tutti i programmi televisivi anche online? :unsure:
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Ehm, domanda da perfetta incompetente :oops:
Cosa c'entra la tv digitale con l'adsl?
O con l'arrivo del digitale sarà possibile vedere tutti i programmi televisivi anche online? :unsure:
Eccomi Vianne! :)

La risposta alla seconda domanda che hai fatto è sì! Infatti il segnale digitale della televisione e di conseguenza i canali televisivi (almeno per quello che so) potranno essere visti - con i nuovi servizi che ad esempio Alice-Telecom sta promuovendo - anche con il computer! Naturalmente questo ha un costo che, pur essendo ridotto, è sempre un costo! :dry:
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da bancarella »

Fortuna che l'adsl non è obbligatoria. :dry:
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Fortuna che l'adsl non è obbligatoria. :dry:
Beh...questo sarebbe davvero troppo! Non credo che si arriverà mai ad un punto simile anche se...mi aspetto di tutto ormai! :ouch:
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

E ritorno dopo un po' di tempo su un argomento che in questi giorni - ma in generale sempre - è di grande attualità perchè nonostante gli sforzi dei vari operatori per garantire un supporto adeguato e un allineamento agli standard degli altri paesi europei per quanto riguarda la velocità di connessione e le linee telefoniche, l'Italia resta indietro...la rete non va! :ouch: :ouch:


Velocità Adsl, il test fai-da-te svela come si naviga in Italia
Gli operatori sbandierano 20 megabit ma la realtà è decisamente diversa. Con valori reali molto più bassi sia di quelli dichiarati sia della media europea.

La velocità delle Adsl italiane è deludente, ed è un paradosso: in teoria dovrebbero essere tra le più veloci in Europa, visto che arrivano a 20 Megabit. Ma ormai si può dire che, per l'Adsl, "il re è nudo": sono tanti gli studi che, confrontando le connessioni di vari Paesi europei, finiscono per mettere in cattiva luce quelle italiane.

L'ultimo studio è di Speedtest.net: l'Italia risulta 45esima al mondo per velocità reale di download e 79esima per quella di upload, dietro i principali Paesi europei. È un risultato generato da milioni di test fatti dagli utenti sulla propria connessione, tramite lo stesso sito Speedtest.net.

I malumori degli utenti, delusi dalla velocità dell'Adsl, sono in continua crescita, del resto. È di qualche settimana fa l'ultimo caso di operatore multato dall'Antitrust per "pratica commerciale scorretta" in merito alla velocità Adsl. Stavolta è capitato a Fastweb, che pure ha in genere fama di buona qualità delle connessioni; ma tutti i principali operatori, presto o tardi, sono finiti nel mirino dell'Antitrust per questo motivo: le multe sono sempre per "messaggi pubblicitari ingannevoli", cioè per aver fatto credere agli utenti di poter navigare a una velocità molto superiore a quella in effetti raggiungibile, mai ben specificata sul sito.

La situazione è arrivata a un punto di rottura. Si moltiplicano le denunce e gli sforzi per chiarire il problema delle velocità Adsl che non corrispondono a realtà. Adesso l'osservatorio banda larga Between sta lavorando allo studio più esteso sulla qualità delle connessioni italiane, con l'aiuto di test fatti dagli utenti tramite il programma Isposure. I risultati preliminari sono scoraggianti: le Adsl vanno alla metà o a un quarto della velocità dichiarata.

E non che le connessioni su banda larga mobile (Umts/Hspa) se la cavino meglio, anzi: vanno a circa 1-2 Mbps, anche se dichiarano velocità massime di 7 Mbps (come riportano non solo i test di Between ma anche quelli di Altroconsumo).

Insomma, i tasselli stanno andando al loro posto e rivelano che la banda larga italiana soffre del mix paradossale di tre elementi: grandi promesse degli operatori, velocità reali molto più basse di quelle dichiarate e della media europea, scarsa trasparenza delle offerte.

Per quest'ultimo punto l'utente può già fare qualcosa: usare test evoluti della connessione, come quello (gratuito) di Isposure. È un software che si installa e testa la connessione a intervalli di tempo. Mostra anche i risultati di test fatti da altri utenti, nelle vicinanze. Così permette di capire non solo a quanto va la connessione ma anche se ci sono operatori che, nella nostra stessa zona, danno un servizio migliore.

Molto altro resta da fare (e forse diventerà realtà nel 2010) per combattere il problema delle Adsl ingannevoli. Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) e la Fub (Fondazioni Ugo Bordoni) pubblicheranno entro ottobre il primo software "certificato" per testare la connessione. L'utente potrà usarne i risultati, quindi, per rivalersi sull'operatore, chiedendo per esempio rimborsi o una disdetta del contratto se le promesse pubblicitarie sono largamente disattese.

Il problema è che, a riguardo, le regole sono un'incognita: già da novembre 2008 Agcom ha chiesto agli operatori di dichiarare non solo la velocità massima ma anche quella minima e media per le proprie connessione, con tanti altri parametri. Ma gli operatori non si sono adeguati. Il software certificato servirà a ben poco se le promesse degli operatori continueranno a essere così fumose. "È uno di quei casi in cui noi facciamo le regole ma poi non vengono rispettate", ha dichiarato Nicola D'Angelo, consigliere Agcom, durante il BBF Forum di Roma, a novembre. Bisognerà vedere se nel 2010 Agcom e i consumatori riusciranno a strappare agli operatori promesse più precise e, soprattutto, a farle rispettare.

fonte: Repubblica
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

E ritorno su un argomento di grande attualità che anche se "nascosto" o considerato di nicchia è importante perchè segnala quanto l'Italia sia indietro rispetto agli altri paesi europei...la banda larga non copre tutto il paese e non va alla velocità che gli operatori vogliono farci credere...provare per credere dunque con due piccoli test (segnalati nell'articolo ai link) per verificare a quanto viaggiamo! :)


Velocità Adsl, il test fai-da-te svela come si naviga in Italia
Gli operatori sbandierano 20 megabit ma la realtà è decisamente diversa. Con valori reali molto più bassi sia di quelli dichiarati sia della media europea


La velocità delle Adsl italiane è deludente, ed è un paradosso: in teoria dovrebbero essere tra le più veloci in Europa, visto che arrivano a 20 Megabit. Ma ormai si può dire che, per l'Adsl, "il re è nudo": sono tanti gli studi che, confrontando le connessioni di vari Paesi europei, finiscono per mettere in cattiva luce quelle italiane.

L'ultimo studio è di Speedtest.net: l'Italia risulta 45esima al mondo per velocità reale di download e 79esima per quella di upload, dietro i principali Paesi europei. È un risultato generato da milioni di test fatti dagli utenti sulla propria connessione, tramite lo stesso sito Speedtest.net.

...

La situazione è arrivata a un punto di rottura....

E non che le connessioni su banda larga mobile (Umts/Hspa) se la cavino meglio, anzi: vanno a circa 1-2 Mbps, anche se dichiarano velocità massime di 7 Mbps (come riportano non solo i test di Between ma anche quelli di Altroconsumo).

Insomma, i tasselli stanno andando al loro posto e rivelano che la banda larga italiana soffre del mix paradossale di tre elementi: grandi promesse degli operatori, velocità reali molto più basse di quelle dichiarate e della media europea, scarsa trasparenza delle offerte.

Per quest'ultimo punto l'utente può già fare qualcosa: usare test evoluti della connessione, come quello (gratuito) di Isposure. È un software che si installa e testa la connessione a intervalli di tempo. Mostra anche i risultati di test fatti da altri utenti, nelle vicinanze. Così permette di capire non solo a quanto va la connessione ma anche se ci sono operatori che, nella nostra stessa zona, danno un servizio migliore.

...continua...

fonte: Repubblica
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da bancarella »

Farò il test di verifica. Gli operatori esagerano pur di vendere. :dry:
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Farò il test di verifica. Gli operatori esagerano pur di vendere. :dry:
Ottimo Bancarella! :)

Il programma Isposure l'ho già scaricato e devo solo installarlo per vedere come funziona...son sicuro di ricevere qualche sorpresa dalla connessione perchè quello che hai detto sugli operatori è verissimo e man mano che passano i giorni e che la tecnologia va avanti, le parole son sempre di più e i fatti meno. :ouch:
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

E' un po' lunga la notizia che sto per riportare per rinprendere il discorso sulla condizione della rete internet italiana ed è per questo che la divido in due post...

Ora è possibile navigare anche senza avere il telefono e usufruire della linea digitale ADSL ma i costi naturalmente sono nettamente superiori e costituiscono una spesa non indifferente per gli acquirenti-consumatori! :ouch:

- prima parte -

Adsl senza telefono? Si può anche se in Italia costa di più
L'Ue adesso impone agli operatori offerte di questo tipo. Ma in Italia sono molto care: più delle Adsl con linea telefonica. Facendo scontenti i consumatori che vogliono risparmiare.

Uno Stato membro dell'Unione europea può imporre agli operatori di fare offerte Adsl senza linea telefonica: l'ha stabilito pochi giorni fa la Corte di Giustizia UE, nel merito di un caso di un operatore polacco. Una sentenza che ha ricadute su tutti i Paesi degli Unione e che da noi riapre una vecchia ferita, nell'animo di utenti e consumatori: quella delle Adsl senza telefono. Possibili sì, in Italia, ma molto care: più delle Adsl con linea telefonica. Deludono così le speranze di chi vorrebbe risparmiare, sul costo della linea, prendendo un'offerta con solo l'Adsl.

"La possibilità di avere l'Adsl senza telefono, rimarcata dalla Corte di Giustizia Ue, non è garantita davvero in Italia, perché costa troppo", dice a Repubblica.it Marco Pierani, responsabile dei rapporti istituzionali per Altroconsumo. È una possibilità fittizia, insomma. L'associazione ora sta meditando di riaprire il dibattito sugli alti costi delle Adsl senza telefono, note in gergo tecnico come Adsl Nude ("Naked Adsl"). Sui siti degli operatori non sono indicate così, però, ma al solito appaiono dopo che l'utente ha indicato di non avere (e non volere) una linea telefonica. Così, può scoprire che Tiscali fa pagare 32,83 euro al mese l'Adsl senza telefono, con un rincaro di 12,88 euro rispetto alle Adsl (di pari caratteristiche) attivate in case dove c'è una linea.

...continua...
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

- seconda parte dell'articolo "Adsl senza telefono? Si può anche se in Italia costa di più" -

L'utente risparmia quindi solo poco più di tre euro, rispetto alla somma tra canone Telecom (16,08 euro al mese) e Adsl (19,95). Il paradosso è che costa ancora meno l'offerta Tiscali con Adsl, linea e telefonate incluse (al solo scatto alla risposta): 29,95 euro al mese, senza canone Telecom. Hanno questo stesso costo analoghe offerte Wind (29,95 euro al mese) e Tele2 (29,90).

Fastweb ha un'offerta con solo la banda larga, Joy, a 29,90 euro al mese: senza telefonate, ma con l'Adsl 20 Megabit (contro gli 8 Megabit dei concorrenti), più 10 ore mensili di internet mobile. Può essere interessante quindi per chi non vuole telefonare ed è interessato a una 20 Megabit e a navigare un po' in mobilità. Non si può dire però che Joy permetta di risparmiare, rispetto alle offerte Adsl con linea telefonica. La situazione non cambia con gli altri operatori. Telecom ha Alice Casa Internet, senza linea telefonica tradizionale, a 37 euro: ancora una volta, nessun risparmio per chi rinuncia al telefono. Tra l'altro quest'offerta è scomparsa dall'home page di Telecom Italia. L'operatore conferma a Repubblica. it però che è ancora attivabile.

C'è poi un pugno di operatori minori che offrono Adsl senza telefono (Ngi, SìPortal, MC-link), ma a canoni nettamente più alti; in cambio garantiscono una banda minima (quindi un certo livello di qualità). Riassumendo: l'Adsl Nuda può convenire solo a chi non telefona mai da rete fissa e vuole avere maggiore qualità Adsl (con Fastweb a 20 Megabit o con gli operatori che danno una banda minima garantita). È interessante anche per quel 45 per cento circa di popolazione che non è raggiunto dalle reti dirette (unbundling) di nessun operatore. In questo caso, infatti, il mix Adsl + telefono dei principali operatori alternativi non costa più 29,95 euro al mese, ma 34,95. Anche Joy di Fastweb, fuori dalla sua rete, subisce però un rincaro di 5 euro. Solo in questi casi torna competitiva l'Adsl Nuda di Tiscali, anche se il risparmio è ridotto (2 euro al mese).

I costi addizionali per l'Adsl Nuda nascono da una delibera Agcom del 2006 secondo cui gli operatori devono riconoscere un canone addizionale a Telecom, in caso di Adsl attivate nelle case senza linea. Questo canone viene poi ribaltato sull'utente finale. Il punto è che Telecom comunque ha costi di manutenzione del doppino telefonico, dove è attiva l'Adsl, e quindi ha diritto a un compenso. Gli operatori alternativi hanno sempre sostenuto però che quest'ultimo era più alto rispetto ai reali costi sostenuti da Telecom. "La sentenza della Corte di Giustizia ci offre l'opportunità di chiedere ad Agcom di riconsiderare questi costi per scoprire se sono giustificati", dice Pierani.

fonte:Repubblica
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da bancarella »

I prezzi degli operatori dovrebbero essere più bassi. :ouch:
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:I prezzi degli operatori dovrebbero essere più bassi. :ouch:
Quoto! sembra incredibile che siano così alti e che varino così tanto da operatore a operatore! Il problema che sorge poi a questo puto è che non sempre il risparmio include la qualità del servizio e l'affidabilità! :dry:
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

Una notizia un po' lunga che permette di riprende il discorso sulla condizione della rete internet in Italia e sulle reali capacità che ha. Non è vero che si viaggia veloci e dappertutto anche se si sottoscrivono contratti di ultima generazione! :dry:


Adsl, la bugia della velocità
"E' metà di quella pubblicizzata"

Pubblicato il primo studio complessivo sulla banda larga italiana: gli utenti pagano per prestazioni che i provider non garantiscono. Penalizzati soprattutto gli abitati dei comuni minori

La vera velocità delle adsl italiane è circa la metà di quella pubblicizzata e penalizza soprattutto gli utenti di alcune zone geografiche. Gli abitanti delle città medio-piccole navigano più lenti e in certi casi pagano di più degli altri. È quanto svelato dal primo studio complessivo sull'adsl italiana, condotto da Between-Osservatorio Banda Larga. La ricerca si avvale di 120 mila test delle connessioni, in un centinaio di province italiane, con il contributo di 11.400 utenti campione.

Il primo risultato che balza agli occhi è che la velocità media è di 4,1 Megabit al secondo in download, mentre ora le Adsl sono vendute con tagli "fino a" 7 o 20 Megabit. La velocità è un'alea: varia molto a seconda dell'operatore, della zona geografica e della fascia oraria. Nelle ore di punta e nei comuni meno importanti scende fino a 2 Mbps in media, mentre gli utenti più fortunati possono arrivare a 5 Mbps.

L'Italia è divisa in due: anche se il 90 per cento circa della popolazione può avere l'adsl, solo una parte può navigare davvero veloce e avere le offerte più economiche sul mercato. Il 50 per cento degli italiani, infatti, non è raggiunto dalla rete diretta (in "unbundling") degli operatori alternativi a Telecom Italia. Per loro, i canoni base per i servizi banda larga e telefonici tutto compreso sono quindi più alti di circa 5 euro al mese. Il danno è doppio: pagano di più e navigano più lenti, poiché fuori dalla propria rete gli operatori alternativi hanno al solito meno risorse di banda.

E il quadro sta peggiorando: secondo i sondaggi di Between, la qualità banda larga percepita dagli utenti è diminuita del 10 per cento negli ultimi due anni. Man mano che cresce il numero di utenti connessi, infatti, la rete in rame (su cui funzionano le adsl) è sempre meno affidabile e veloce, come già paventato dal
rapporto Caio al governo un anno fa. La soluzione sarebbe dotare il Paese di una nuova rete in fibra ottica che arrivi fino alle case, ma a riguardo i lavori in Italia procedono a rilento rispetto agli altri Paesi evoluti, poiché mancano fondi pubblici a supporto.

Nel frattempo, cosa può fare l'utente per evitare delusioni o per rimediare, se scopre di avere un'adsl lenta? Between consiglia di usare il software Isposure, che testa la connessione e dice quali operatori offrono un servizio migliore nella stessa zona.

Ma presto gli utenti potranno contare su altre soluzioni: "A maggio pubblicheremo i primi risultati ufficiali sulla qualità delle connessioni adsl", fanno sapere da Agcom (Autorità Garante delle Comunicazioni). Gli operatori si impegneranno a garantire velocità medie e minime. Gli utenti avranno diritto a disdire l'abbonamento senza costi, se le promesse saranno tradite. Potranno verificare la velocità della propria connessione con un software che Agcom fornirà a ottobre.

Gli utenti italiani non sono i soli ad affrontare questi problemi: anche le offerte banda larga inglesi hanno velocità medie reali che sono la metà di quelle pubblicizzate, come rileva uno studio pubblicato dall'Ofcom (l'authority tlc inglese) a fine marzo. Ofcom adesso sta esortando gli operatori a rispettare le promesse. Bisognerà vedere se l'Authority italiana riuscirà a essere più incisiva di quella inglese nel rimettere in riga gli operatori.

fonte: Repubblica
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da bancarella »

Questo si sapeva. Gli operatori fanno false promesse.
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Re: Costi adsl e situazione della rete in Italia!

Messaggio da Mac La Mente »

E riprendendo il discorso sulla condizione della rete in Italia, ecco qui una notizia fresca fresca di alcuni test che Telecom sta facendo per differenziare in qualche modo gli utenti e agevolare, se vogliamo, chi utilizza più la linea e le risorse disponibili rispetto a chi le usa di meno...non è molto giusto, sono d'accordo con la posizione dell'AGcom. :yes:


Connessioni a due velocità
E' polemica sui test Telecom

L'azienda sperimenta il network management: chi usa i programmi di peer-to-peer naviga più lentamente. Insorgono i concorrenti, l'Agcom chiede chiarimenti. Negi Usa si lavora per imporre ai provider la "net-neutrality"

E' polemica su Telecom Italia, che sta sperimentando sulla sua rete la possibilità di differenziare la velocità a seconda delle applicazioni usate dagli utenti. L'ex monopolista ha annunciato 1 l'introduzione di tecniche di network management che limiteranno la velocità massima raggiungibile dalle applicazioni che consumano più banda (come il peer to peer), a vantaggio di quelle che funzionano in tempo reale o quasi (come la navigazione su siti, lo streaming, il VoIP). Beninteso, tutte le applicazioni funzioneranno, ma a velocità diverse. I test riguarderanno i clienti Alice Adsl di alcune zone d'Italia e dureranno sei mesi. Ma i concorrenti e l'Authority tlc chiedono chiarimenti.

L'idea alla base della sperimentazione Telecom è evitare che lo scambio di grossi file tolga troppa banda ad altri servizi, saturando la rete. "È la prima volta che lo facciamo. Solo sulla base dei risultati decideremo se e come procedere", fanno sapere da Telecom Italia. "Abbiamo avvisato della sperimentazione il ministero dello Sviluppo Economico". Sì, ma non i concorrenti, né l'Autorità garante delle comunicazioni, che infatti hanno reagito alla notizia. L'Aiip, associazione che raccoglie i principali provider italiani, ha avvisato l'Agcom diffidando Telecom dal proseguire la sperimentazione: in sostanza richiede maggiori informazioni su come questa funzionerà, temendo che possa danneggiare la concorrenza e violare la privacy degli utenti.

Sono preoccupazioni che rientrano nel dibattito sulla neutralità della rete, di cui si sta discutendo a livello internazionale e soprattutto negli Usa. In sintesi: finora gli operatori hanno gestito il traffico degli utenti in modo più o meno neutrale, cioè trattando tutte le applicazioni internet in modo paritario. Adesso però sono sempre più intenzionati a cambiare le regole del gioco, calibrando la velocità del traffico in base al tipo di applicazione. Dicono di volerlo fare per migliorare la qualità del servizio, perché una rete gestita in modo più intelligente funziona meglio. Senza congestioni né rallentamenti. L'altra faccia della medaglia è che gli operatori, in questo modo, arrivano ad assumere un grande potere su quello che passa sulla propria rete. Possono alterare gli equilibri e le economie di internet. Anche la privacy degli utenti è in gioco, perché gli operatori devono analizzarne il traffico per accelerare o rallentare alcune applicazioni.

Non a caso, infatti, negli Usa la Federal Communications Commission sta provando a vietare qualunque tipo di violazione della neutralità della rete, scontrandosi però con le resistenze degli operatori. A questo scopo, starebbe addirittura per cambiare le leggi alla base della regolamentazione dei servizi banda larga negli Usa, come anticipato oggi dal Wall Street Journal. Anche l'Agcom è sul chi va là, tanto che ha raccolto la diffida di Aiip in pochi giorni. Ha mandato a Telecom una lettera chiedendo un chiarimento in tutta fretta. Telecom "è invitata a fornire sollecitamente i necessari chiarimenti a riguardo, al fine di consentire gli approfondimenti e le valutazioni di competenza", si legge nella lettera, che si chiude con "in attesa di un vostro puntuale e tempestivo riscontro".

fonte: Corriere della sera
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