Mah...questo articolo potrebbe benissimo allacciarsi a quello di apertura visto che si parla sempre di entrate e di uscite economiche...in questo caso però ho forti dubbi a riguardo...Youtube noleggerà i film! Va bene, l'importante però è che on cambi completamente filosofia e che rimanga in parte libero!
Per ora riservato agli utenti Usa.
YouTube, al via il noleggio dei film
Primo test di video a pagamento su YouTube. Il servizio sarà all'inizio limitato a 5 film del Sundance Festival
Milano – In occasione del Sundance Film Festival – il festival statunitense dedicato al cinema indipendente, che prende il via giovedì 21 gennaio nello Utah – YouTube lancerà venerdì un servizio di noleggio.
Lo si legge nel blog del gigante del video sharing. Cinque i film disponibili, tutti targati Sundance (edizioni 2009 e attuale), ciascuno al costo di 3.99 dollari e visionabili fino al 31 gennaio, data di chiusura del festival. Solo gli utenti Usa potranno per ora usufruire del servizio, attraverso il sistema di pagamento di Google (proprietaria di YouTube): Checkout.
Amatoriale e professional – Il portale video fa capolino dunque nel business del noleggio online e strizza l’occhio ai contenuti professionali. Niente a che vedere con l’assortita proposta commerciale dell’iTunes Store di Apple o di Netflix, ma comunque un primo passo verso un differente modo di fare affari, fino ad oggi realizzati esclusivamente attraverso la pubblicità e perlopiù su contenuti amatoriali.
Partner cercasi –
YouTube ha in programma di allargare l’offerta: già nei prossimi giorni saranno noleggiabili nuovi video – di salute, fitness, didattica – forniti da partner americani. Significativo è l’imminente lancio dell’iniziativa «Filmakers wanted», che consentirà ad altri registi e produttori indipendenti di distribuire i propri film attraverso YouTube. La particolarità è che sarà chi fornisce i contenuti a stabilire il prezzo del noleggio, la sua durata e a intascare la maggior parte degli introiti. Cosa che potrebbe essere allettante, oltre che per il settore indie, anche per le major, con cui YouTube avrebbe condotto trattative in passato (secondo il New York Times è successo con Lionsgate, Sony e Warner Bros), ma finora mai concretizzatesi in accordi. Resta da verificare la risposta dell’audience di YouTube, abituata alla visione di brevi clip, gratuiti.
fonte:
Corriere della sera