Portale Italia.it
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Portale Italia.it
Nel mirino di blogger e webdesigner il portale che è nato allo scopo di presentare il Belpaese a tutto il mondo
Portale Italia.it, piovono critiche sul sito costato 45 milioni di euro
"E' nato già vecchio. Noi invece lo immaginiamo così..."
Prima lo hanno bocciato e ora ne stanno costruendo uno nuovo. Ai blogger e webdesigner, italiani e stranieri, non è piaciuto affatto il sito Italia.it, il sito che dovrebbe presentare il Belpaese al mondo, presentato dal presidente del Consiglio, Romano Prodi e dal ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, alla Bit di Milano. In tanti si sono sfogati su siti specializzati come Html.it o Marketingroutes.com, ma anche su decine di blog personali. Critiche su aspetti tecnici e anche contenutistici. E poi polemiche sulla spesa eccessiva e sui tempi di realizzazione del portale. Il progetto, iniziato dall'ex ministro per l'Innovazione e la Tecnologia Lucio Stanca nel marzo del 2004 e portato a termine da Rutelli, è costato fino ad ora 45 milioni di euro, la metà cofinanziati dalle Regioni.
Contro Italia.it si è formata una community piuttosto "rumorosa", che si sta organizzando per realizzare un sito alternativo. Più moderno ed efficiente, ma soprattutto a costi inferiori. Un gruppo sta utilizzando una pagina sullo stile di wikipedia per decidere dove e quando incontrarsi. Un'ipotesi è il 31 marzo all'università Bicocca di Milano, ma il "summit" è ancora in via di organizzazione. Altri blogger hanno aderito al "Progetto David": si sentono un po' Davide contro Golia, l'intelligenza e l'abilità contro la forza economica.
Un clone di Italia.it già esiste e si chiama www.pugia.com/replay/italia_it. Marco, blogger esperto, lo ha fatto in poche ore e a costo zero, subito dopo la messa on line dell'originale. E' solo uno scheletro, per ora, ma segue metodi e regole in uso al momento nel mondo del web. Tutto cambia molto rapidamente in rete.
Ed è proprio questa la critica più pesante che i blogger fanno a Italia.it: è nato già vecchio. Un'impostazione a tabella (già superata dai moderni linguaggi stilistici Css), troppe animazioni e filmati che rallentano il caricamento e bloccano i contenuti. Troppi clic per arrivare alle pagine interne, passaggi inutili che allontanano il sito dai primi posti nei motori di ricerca.
I blogger hanno contestato tutto, dal logo con il "cetriolo" verde (a inventarlo è stata un''agenzia americana), lo stivale senza Sardegna e Sicilia , alla ricetta dei bucatini all'amatriciana dove mancano degli ingredienti. "Chi ha disegnato questo marchio non ci conosce affatto e si vede", scrive Drudo. "Italia.it è troppo lento, non partirei mai da qui per organizzare la mia gita in Italia", ammette Arund. "Stanno provando a boicottarci?", si chiede Parolemie06.
Alex, Jacopo, Novecento, Johnnie e gli altri non hanno nessuna intenzione di fermarsi contro quelli che chiamano i "matusa digitali". Lo hanno capito anche i responsabili di Italia.it, che dopo poche ore dalla messa on line hanno tolto dal "Chi siamo" il "Per informazioni...".
fonte: Repubblica
Cioè! Non riesco a trovare un commento migliore per questa notizia se non.... ....un bel ghigno "malefico"...a parte il costo veramente alto...ci sono anche troppi errori e troppe mancanze...l'Italia senza Sardegna e Sicilia! ...Briiiiilll!!!
Portale Italia.it, piovono critiche sul sito costato 45 milioni di euro
"E' nato già vecchio. Noi invece lo immaginiamo così..."
Prima lo hanno bocciato e ora ne stanno costruendo uno nuovo. Ai blogger e webdesigner, italiani e stranieri, non è piaciuto affatto il sito Italia.it, il sito che dovrebbe presentare il Belpaese al mondo, presentato dal presidente del Consiglio, Romano Prodi e dal ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, alla Bit di Milano. In tanti si sono sfogati su siti specializzati come Html.it o Marketingroutes.com, ma anche su decine di blog personali. Critiche su aspetti tecnici e anche contenutistici. E poi polemiche sulla spesa eccessiva e sui tempi di realizzazione del portale. Il progetto, iniziato dall'ex ministro per l'Innovazione e la Tecnologia Lucio Stanca nel marzo del 2004 e portato a termine da Rutelli, è costato fino ad ora 45 milioni di euro, la metà cofinanziati dalle Regioni.
Contro Italia.it si è formata una community piuttosto "rumorosa", che si sta organizzando per realizzare un sito alternativo. Più moderno ed efficiente, ma soprattutto a costi inferiori. Un gruppo sta utilizzando una pagina sullo stile di wikipedia per decidere dove e quando incontrarsi. Un'ipotesi è il 31 marzo all'università Bicocca di Milano, ma il "summit" è ancora in via di organizzazione. Altri blogger hanno aderito al "Progetto David": si sentono un po' Davide contro Golia, l'intelligenza e l'abilità contro la forza economica.
Un clone di Italia.it già esiste e si chiama www.pugia.com/replay/italia_it. Marco, blogger esperto, lo ha fatto in poche ore e a costo zero, subito dopo la messa on line dell'originale. E' solo uno scheletro, per ora, ma segue metodi e regole in uso al momento nel mondo del web. Tutto cambia molto rapidamente in rete.
Ed è proprio questa la critica più pesante che i blogger fanno a Italia.it: è nato già vecchio. Un'impostazione a tabella (già superata dai moderni linguaggi stilistici Css), troppe animazioni e filmati che rallentano il caricamento e bloccano i contenuti. Troppi clic per arrivare alle pagine interne, passaggi inutili che allontanano il sito dai primi posti nei motori di ricerca.
I blogger hanno contestato tutto, dal logo con il "cetriolo" verde (a inventarlo è stata un''agenzia americana), lo stivale senza Sardegna e Sicilia , alla ricetta dei bucatini all'amatriciana dove mancano degli ingredienti. "Chi ha disegnato questo marchio non ci conosce affatto e si vede", scrive Drudo. "Italia.it è troppo lento, non partirei mai da qui per organizzare la mia gita in Italia", ammette Arund. "Stanno provando a boicottarci?", si chiede Parolemie06.
Alex, Jacopo, Novecento, Johnnie e gli altri non hanno nessuna intenzione di fermarsi contro quelli che chiamano i "matusa digitali". Lo hanno capito anche i responsabili di Italia.it, che dopo poche ore dalla messa on line hanno tolto dal "Chi siamo" il "Per informazioni...".
fonte: Repubblica
Cioè! Non riesco a trovare un commento migliore per questa notizia se non.... ....un bel ghigno "malefico"...a parte il costo veramente alto...ci sono anche troppi errori e troppe mancanze...l'Italia senza Sardegna e Sicilia! ...Briiiiilll!!!
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
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Re: Portale Italia.it
Non ho visto quel sito ma penso di poterlo immaginareMac La Mente ha scritto:Nel mirino di blogger e webdesigner il portale che è nato allo scopo di presentare il Belpaese a tutto il mondo
Portale Italia.it, piovono critiche sul sito costato 45 milioni di euro
"E' nato già vecchio. Noi invece lo immaginiamo così..."
Il mondo di Internet non perdona e tutto il vecchiume, il pressapochismo, la disorganizzazione, le assurdità e lungaggini di un sistema burocratico che probabilmente era già vecchio e inefficace ai tempi di Cavour, su un sito web non possono che emergere in tutta la loro evidenza.
Per il resto, non so se mi faccia più piangere o ridere sapere che per il logo e la pubblicità si siano rivolti a un'agenzia Usa. E in ogni caso, visto che appunto si sono rivolti a dei creativi che per ovvi motivi non hanno mai studiato una sola pagina di cultura, geografia e tradizioni europee, non mi stupisce che abbiano dimenticato l'esistenza di Sicilia e Sardegna e che i contenuti siano mere ridicolaggini sterotipate, riportate pure in modo incompleto...
Una cosa solo mi fa rabbia, ed è che per creare una simile schifezza, che qualunque tredicenne italiano abituato a usare un computer avrebbe saputo fare meglio, abbiano speso decine e decine se non centinaia di migliaia di euro PUBBLICI
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Re: Portale Italia.it
Io l'ho visitato un pochino!...aaaaa parte che ci sono alcune pagine lentissime da caricare, è un vero e proprio labirinto dove non si sa dove andare e come muoversi per ricercare quello che si desidera!...mi metto nei panni degli stranieri (ma anche degli italiani) che lo visitano...Allucinante!Vianne ha scritto: Non ho visto quel sito ma penso di poterlo immaginare
Il mondo di Internet non perdona e tutto il vecchiume, il pressapochismo, la disorganizzazione, le assurdità e lungaggini di un sistema burocratico che probabilmente era già vecchio e inefficace ai tempi di Cavour, su un sito web non possono che emergere in tutta la loro evidenza.
Per il resto, non so se mi faccia più piangere o ridere sapere che per il logo e la pubblicità si siano rivolti a un'agenzia Usa. E in ogni caso, visto che appunto si sono rivolti a dei creativi che per ovvi motivi non hanno mai studiato una sola pagina di cultura, geografia e tradizioni europee, non mi stupisce che abbiano dimenticato l'esistenza di Sicilia e Sardegna e che i contenuti siano mere ridicolaggini sterotipate, riportate pure in modo incompleto...
Una cosa solo mi fa rabbia, ed è che per creare una simile schifezza, che qualunque tredicenne italiano abituato a usare un computer avrebbe saputo fare meglio, abbiano speso decine e decine se non centinaia di migliaia di euro PUBBLICI
...comunque confermo! Pur non essendo un esperto del settore "siti internet" si "sente" odore di vecchio quando si entra lì dentro!
Mmmm...la scelta del logo anche a me fa sorridere ed inca....! Non solo per il motivo che hai detto tu ma anche perchè essendo un sito italiano, troverei molto ma molto più giusto che lo realizzino gli italiani! ...lasciamo stare poi che simbolo ha il logo! Un "cetriolo"! Ma che cavolo mi rappresenta?
Preferisco non commentare la spesa!
...ho dato un'occhiata all'altro sito realizzato in pochissimo tempo, a costo zero, ed è infinitamente meglio!
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
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Dopo aver suscitato tantissime polemiche per quanto è costato e per come è fatto male, oggi probabilmente è suonata la campana a morto per il portale Italia.it.
Infatti il ministro del Turismo Rutelli lo ha contestato pesantemente e ha dichiarato che così com'è oggi, malfatto e pieno di errori, è inutile e cotroproducente continuare a tenerlo. E ne ha proposto la chiusura...ogni tanto anche i ministri riescono a dirne una giusta!
Maggiori informazioni e dettagli sulle dichiarazioni di Rutelli si possono leggere in questo articolo del Corriere della Sera
Infatti il ministro del Turismo Rutelli lo ha contestato pesantemente e ha dichiarato che così com'è oggi, malfatto e pieno di errori, è inutile e cotroproducente continuare a tenerlo. E ne ha proposto la chiusura...ogni tanto anche i ministri riescono a dirne una giusta!
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...credo sia la prima volta che venga detta una cosa così giusta!Vianne ha scritto:Dopo aver suscitato tantissime polemiche per quanto è costato e per come è fatto male, oggi probabilmente è suonata la campana a morto per il portale Italia.it.
Infatti il ministro del Turismo Rutelli lo ha contestato pesantemente e ha dichiarato che così com'è oggi, malfatto e pieno di errori, è inutile e cotroproducente continuare a tenerlo. E ne ha proposto la chiusura...ogni tanto anche i ministri riescono a dirne una giusta!
Maggiori informazioni e dettagli sulle dichiarazioni di Rutelli si possono leggere in questo articolo del Corriere della Sera
Ho letto l'articolo e dato un'ulteriore occhiata al portale che dovrebbe rappresentarci...è scandaloso! La grafica è ridotta all'osso e le informazioni che contiene oltre ad essere sbagliate (non me ne sono accorto in verità perchè l'ho letto poco) sono anche male organizzate!
Che dire!? Una ristrutturazione è necessaria!...molte molte persone l'avrebbero realizzato meglio e con un costo contenuto!
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La domanda che sorge spontanea è come abbiano fatto a farlo così male e così totalmente inutile con tutti i soldi che hanno speso per pagare dei webmaster quando un qualsiasi 15enne smanettone lo avrebbe saputo fare molto meglio e molto più funzionaleMac La Mente ha scritto:Ho letto l'articolo e dato un'ulteriore occhiata al portale che dovrebbe rappresentarci...è scandaloso! La grafica è ridotta all'osso e le informazioni che contiene oltre ad essere sbagliate (non me ne sono accorto in verità perchè l'ho letto poco) sono anche male organizzate!
Che dire!? Una ristrutturazione è necessaria!...molte molte persone l'avrebbero realizzato meglio e con un costo contenuto!
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E' bella domanda, Vianne!Vianne ha scritto: La domanda che sorge spontanea è come abbiano fatto a farlo così male e così totalmente inutile con tutti i soldi che hanno speso per pagare dei webmaster quando un qualsiasi 15enne smanettone lo avrebbe saputo fare molto meglio e molto più funzionale
...la risposta purtroppo non la so! Quello che credo è che gli esperti che ci hanno lavorato, i webmaster, abbiano cercato una formula originale, unica e diversa da quella che altri paesi invece hanno adottato per rappresentarli! Facendo questo tentativo però, si sono mossi in una direzione completamente sbagliata producendo quello "coso" (passatemi il termine improprio perchè non so davvero come chiamarlo)!
Considerate le varie opinioni che ho letto in giro, a tutti gli italiani non piace! Di sicuro, molti si staranno dando da fare per rimediare!
Il costo è stato altissimo! Non ci sono spiegazioni per questo!
Il quindicenne avrebbe dimostrato molto molto più gusto!
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Non preoccuparti, Frankenstein! ...non bisogna essere degli esperti per capire che il portale rappresentativo del paese è al quanto scarso sotto tutti i punti di vista!Frankenstein ha scritto:Non mi intendo di siti internet, nè della loro struttura e funzionalità.
Se anche Rutelli ha sollevato dei dubbi, significa che la tecnologia utilizzata non è delle migliori.
Il costo lo trovo spropositato.
Onestamente spero che lo restaurino presto, aggiornandolo con tecniche più moderne!
Ho già espresso il mio parere sul costo. E' altissimo!
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Re: Portale Italia.it
Ho letto che lo chiuderanno.Mac La Mente ha scritto: Il progetto, iniziato dall'ex ministro per l'Innovazione e la Tecnologia Lucio Stanca nel marzo del 2004 e portato a termine da Rutelli, è costato fino ad ora 45 milioni di euro, la metà cofinanziati dalle Regioni.
45 milioni di euro in fumo
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Re: Portale Italia.it
Oooooh! Finalmente! Non posso che essere contento di questa notizia!Bleumarine ha scritto: Ho letto che lo chiuderanno.
45 milioni di euro in fumo
...certo che se si potessero recuperare i soldi sarebbe anche meglio! Va beh, mi sto illudendo...impossibile!
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Re: Portale Italia.it
I soldi buttati via purtoppo non ce li restituiranno mai, ma la questione è: come hanno fatto a spendere 45 milioni di euro per mettere su un portale?Mac La Mente ha scritto: ...certo che se si potessero recuperare i soldi sarebbe anche meglio! Va beh, mi sto illudendo...impossibile!
Come hanno potuto accettare di dare in appalto la realizzazione di un sito a 90 miliardi delle vecchie lire, quando nel web è possibile avere spazio illimitato per la creazione di un blog a costo zero e qualunque ragazzino neanche troppo smanettone è capace di creare delle meraviglie di grafica?
O sono degli incompetenti totali su tutto quello che riguarda internet (e vista l'età media dei nostri gerontocrati, non mi stupirebbe) e si sono fatti abbindolare da qualcuno, o qualcuno dei soliti ignoti ci ha mangiato a più non posso... e non so quale delle due ipotesi sia peggio
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Re: Portale Italia.it
Eeeeeh lo so, purtroppo, che i soldi non tornano indietro! Era una pura illusione la mia legata proprio all'impossibilità di recuperare parte del denaro...una cifra impressionante!Vianne ha scritto: I soldi buttati via purtoppo non ce li restituiranno mai, ma la questione è: come hanno fatto a spendere 45 milioni di euro per mettere su un portale?
Come hanno potuto accettare di dare in appalto la realizzazione di un sito a 90 miliardi delle vecchie lire, quando nel web è possibile avere spazio illimitato per la creazione di un blog a costo zero e qualunque ragazzino neanche troppo smanettone è capace di creare delle meraviglie di grafica?
O sono degli incompetenti totali su tutto quello che riguarda internet (e vista l'età media dei nostri gerontocrati, non mi stupirebbe) e si sono fatti abbindolare da qualcuno, o qualcuno dei soliti ignoti ci ha mangiato a più non posso... e non so quale delle due ipotesi sia peggio
Questo resta un mistero nel Ministero! (scusate il gioco di parole)
Il problema della cifra spesa non credo riceverà mai risposta anche se si facesse una domanda diretta a chi ha finanziato il progetto! E' qualcosa di inspiegabile, fuori dal comune e dal pianeta! ...non solo per la possibilità che viene offerta oggi sul web di creare siti, blog ecc... completamente gratuiti ma anche perchè una ricompensa così non credo la chieda nessuna società che realizza siti!
Sono dell'idea che entrambe le tue ipotesi siano vere. Non solo, sono anche abbinate...chi ha accettato l'appalto, è un incompetente (insieme ad altri) ed ha "mangiato" anche lui!
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un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Da ieri il portale Italia.it - costato 45 milioni di euro non esiste più. E' stato chiuso senza preavviso e non è più possibile accedervi.
Chi volesse saperne di più, trova un interessante articolo di Anna Masera sul sito della Stampa. Ne riporto l'inizio:
18/1/2008
Il Portale Italia.it da oggi non c'è più
Chiuso dopo mesi in bilico nella speranza di un rilancio
Due ore fa (oggi verso l'ora di pranzo) è scomparso dal Web il controverso Portale Italia: se cliccate iwww.italia.it viene fuori una pagina di errore con la scritta: "Network Access Message: The page cannot be displayed". [...]
Il resto dell'articolo è a questo link.
Non ho parole... 45 milioni di euro PUBBLICI finiti in fumo per la totale incompetenza (a voler essere buoni e a non voler pensare alle solite storie di mangia-mangia) degli strapagati e strapasciuti signori incollati alle poltrone del Parlamento
Chi volesse saperne di più, trova un interessante articolo di Anna Masera sul sito della Stampa. Ne riporto l'inizio:
18/1/2008
Il Portale Italia.it da oggi non c'è più
Chiuso dopo mesi in bilico nella speranza di un rilancio
Due ore fa (oggi verso l'ora di pranzo) è scomparso dal Web il controverso Portale Italia: se cliccate iwww.italia.it viene fuori una pagina di errore con la scritta: "Network Access Message: The page cannot be displayed". [...]
Il resto dell'articolo è a questo link.
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