E la guerra di Microsoft contro la commissione europea è arrivata alla fine. Il colosso statunitense ha ceduto e d'ora in avanti sarà possibile scegliere il browser da utilizzare sul nuovo Windows 7.
Microsoft-Ue, la guerra è finita
Ora il browser si potrà scegliere
Si è chiuso il lungo braccio di ferro tra l'Antitrust europeo e il colosso di sotware americano. Che evita una supermulta. Cosa cambia per gli utenti europei di Windows
Bruxelles -
L'Antitrust europeo ha detto sì. Ha accettato definitivamente le proposte del colosso informatico statunitense mettendo la parola fine alla lunga e costosa "guerra dei browser" e garantendo a chi utilizza Windows nel vecchio continente di poter esplorare la rete con navigatori diversi da Internet Explorer prodotto da Microsoft. "Milioni di consumatori europei potranno beneficiare della libertà di scelta sul tipo di browser da utilizzare", ha detto il commissario alla Concorrenza Neelie Kroes. Microsoft - che col suo Windows detiene oltre il 90 per cento del mercato dei sistemi operativi - era nel mirino dell'Europa per il fatto di imporre l'uso di IE come software predefinito e non disinstallabile. L'inchiesta - con l'accusa di "abuso di posizione dominante" - era stata aperta nel gennaio del 2008.
Come funzionerà adesso.
Il meccanismo della "schermata di scelta" sarà semplice: una volta entrati in Windows, si aprirà una finestrella col titolo "Seleziona il tuo browser", senza i tratti caratteristici di Internet Explorer, dove l'utente trovera in ordine casuale tutte le icone dei 12 browser più utilizzati in Europa, come Opera, Firefox, Safari o Chrome e altri. L'utente potrà cliccare sulle icone per ottenere maggiori informazioni e basterà poi un altro clic per installare il browser scelto come impostazione di default per navigare su internet. Questa finestra, che si chiamerà "Choice Screen" comparirà su tutti i pc che utilizzano i sistemi operativi Windows XP, Vista o Windows 7, grazie agli aggiornamenti automatici previsti dai sistemi. Il tutto a partire da marzo 2010. Quindi anche i vecchi utenti, cioè quelli che hanno già un pc con Internet Explorer installato di default, avranno la possibilità di scegliere. E se ne potrà anche installare più di uno. Ma non solo: ai produttori di computer la Microsoft consentirà di scegliere se disinstallare del tutto Internet Explorer prima di mettere in vendita i pc o se affiancargli altri browser che quindi saranno già parte della dotazione software del pc prima che questo finisca sugli scaffali.
Il monitoraggio Ue. Microsoft "sarà tenuta a presentare tra sei mesi, e poi annualmente, un rapporto sull'implementazione di queste misure, e sarà obbligata a apportarvi modifiche qualora necessario" per i prossimi 5 anni, ha spiegato la Kroes. Se non dovesse rispettarlo, la Commissione europea potrà imporre all'azienda di Redmond una multa pari al massimo al 10% della cifra d'affari annuale del gigante informatico. "La Commissione ha bisogno di un sistema che permetta di risolvere qualunque inatteso problema si possa verificare, vista la complessità del mercato informatico", ha aggiunto il Commissario.
Promesse sull'interoperabilità. L'Antitrust europeo, che ha dichiarato guerra alla società fondata da Bill Gates da molti anni, ha già multato Microsoft per 1,6 miliardi di euro per aver mantenuto segrete le informazioni relative ai propri software negandone la interoperabilità con i programmi di altri produttori. In questa direzione Microsoft ha assicurato alla Commissione (anche se si tratta di un impegno informale) di aprire alcuni dei propri prodotti all'interoperabilità, rendendo pubblici parte dei codici sorgenti alla base di Windows, Windows Server, Office, Exchange e SharePoint. Il pacchetto interoperabilità di Microsoft, "include garanzie che Microsoft offrirà a terzi che possono, a loro volta, essere attuate privatamente, oltre ad un meccanismo per risolvere rapidamente le controversie", ha specificato la Kroes.
fonte:
Repubblica