Gli italiani non sanno usare il computer

L'universo digitale...
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:E' uscito l'ultimo rapport Censis, in base al quale sembra che stiano aumentando gli italiani che usano Internet, che si diffonde a macchia d'olio soprattutto, naturalmente, tra i più giovani.

Inserisco di seguito un brano di un articolo della Stampa sul rapporto Censis relativo all'uso dei media in Italia.

L'articolo è molto lungo e oltre che di internet parla anche del rapporto con la tv, la radio e il telefono. Io inserisco solo il passaggio relativo a Internet, chi volesse leggere l'articolo per intero lo trova a questo link
Grazie Vianne per aver inserito questo articolo! :)

...ho letto la parte relativa ad internet - le altre presenti nel link le leggerò il prima possibile - e trovo il rapporto e quello che riporta molto molto positivo! :yes:

Gli Italiani che utilizzano la rete stanno crescendo...bene! Lo considero un segnale di avanguardia, aggiornamento e apertura ad una tecnologia che comunque è sempre più alla portata di tutti! Richiestissima e necessaria...anche solo per fare delle ricerche scolastiche, ad esempio! :yes:

...mi fa piacere che si utilizzi la banda larga anche se dal punto di vista del prezzo rimane alta se confrontata a quella degli altri paesi! :dry: ...spero che in futuro venga abbassata, ma questo è un altro discorso! ;)
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Messaggio da Mac La Mente »

Segnalo un articolo molto interessante che riporta i risultati di un''indagine fatta dall'Istat l'uso di internet e del pc in Italia! Dalle parole e dai dati presenti nell'articolo emergono particolari che mettono in evidenza come, all'interno di un nucleo familiare e a seconda di dove si vive, cambi il rapporto con il pc. Questo rapporto è anche influenzato della situazione e dal mestiere che si svolge, ma anche dalle abitudini della famiglia! :yes:

L'articolo è molto lungo ed è per questo che lo divido in due parti...consiglio la lettura! :)

...inserisco l'articolo nei prossimi due post...
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Messaggio da Mac La Mente »

- prima parte -

Da un'indagine Istat emerge un aumento della diffusione di Pc e banda larga però con forti differenze sociali, territoriali e di età: gli anziani quasi non hanno accesso alla Rete
L'uso di internet in Italia arriva al 43%
Ma Sud e operai rimangono indietro
Rispetto alla media Ue il nostro paese è fermo al 18° posto, vicino a Polonia e Lituania
L'oggetto tecnologico più usato rimane il televisore, seguito da telefonino e videoregistratore


Roma - I beni tecnologici più diffusi in Italia rimangono la televisione e il cellulare, ma nelle famiglie italiane nel 2007 è cresciuto molto anche l'uso del personal computer e di internet, oltre che dell'antenna parabolica e della banda larga (mentre è diminuita la quota di connessioni a banda stretta). Nonostante i progressi, per diffusione di internet tra le famiglie l'Italia rimane al diciottesimo posto nella Ue (con un tasso di penetrazione del 43% rispetto alla media europea del 54%), vicina alla Polonia (41%) e alla Lituania (44%) ma lontanissima da Paesi come Olanda e Svezia che registrano un tasso di penetrazione quasi doppio.

I principali utilizzatori delle tecnologie avanzate risultano i giovani e le persone che esercitano professioni intellettuali. Tra i nuclei con capofamiglia operaio e quelli nelle quali il capofamiglia è dirigente, imprenditore o libero professionista c'è una differenza di oltre 32 punti percentuali nel possesso di un computer e di 37,7 punti nell'accesso a internet da casa. In forte svantaggio anche il Sud rispetto alle altre aree del Paese: il divario nel 2007 è anzi aumentato rispetto alla diffusione del pc e della banda larga. La distanza decresce solo per la diffusione di cellulari e consolle per i videogiochi.

La classifica: la Tv rimane in testa. In Italia i beni tecnologici più diffusi sono la televisione, presente nel 95,9% delle famiglie, e il cellulare (85,5%). Se tuttavia la televisione ha mantenuto lo stesso livello di diffusione del 2006 (95,8%) il cellulare è passato dall'82,3% del 2006 all'85,5%. Seguono il videoregistratore (che arretra al 62% dal 64,3% del 2006), il lettore DVD (che in compenso sale al 56,7% dal 51,7 del 2006), il personal computer (che sale dal 46,1 al 47,8%) e l'accesso a internet (che passa al 38,8% dal 35,6% del 2006). Tra i beni tecnologici presenti nelle famiglie hanno un certo rilievo anche l'antenna parabolica (28,6%), la videocamera (26,1%), il decoder digitale terrestre (19,3%) e la consolle per videogiochi (17,5%), la cui diffusione è in aumento rispetto all'anno precedente. Arretra l'uso della connessione a banda stretta, che passa dal 18,7% del 2006 al 14,7%.

I minorenni più "tecnologici". L'uso delle tecnologie è prevalentemente riservato ai giovani. Le famiglie con almeno un minorenne possiedono il personal computer e l'accesso a internet rispettivamente nel 71,2 e nel 55,7% dei casi e sono connesse alla banda larga nel 34%. Mentre tra le famiglie costituite da persone di 65 anni e più solo il 6,5% possiede un pc e solo il 4,8% ha l'accesso a internet, con una percentuale del 2,2% per la connessione alla banda larga. Il picco di utilizzo del pc si ha tra i 15 e i 19 anni (oltre il 77%) per poi diminuire rapidamente con l'aumentare dell'età.

fonte: Repubblica
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Messaggio da Mac La Mente »

- seconda parte -

...ed ecco la parte che vorrei mettere in evidenza! :)

Marcate le differenze sociali. Ma ci sono anche forti differenze sociali nell'uso e nella diffusione delle nuove tecnologie. Nelle famiglie con capofamiglia dirigente, imprenditore o libero professionista il possesso del cellulare (97,2%) ha superato quello della televisione (94,7%). Molto diffusi anche personal computer (82,3%), accesso a internet (71,7%) e i beni tecnologici legati al televisore come l'antenna parabolica (46,9%), il decoder digitale terrestre (29,4%) e il lettore di DVD (82,3%).

Delle differenze tra queste famiglie e quelle con capofamiglia operaio riguardo al possesso di pc e accesso al web si è già detto. Il divario è molto più contenuto considerando tecnologie relativamente poco costose come il lettore DVD (circa 8,8 punti) e il decoder digitale terrestre (5,8 punti), ma addirittura si annullano nel caso del cellulare (appena 0,5 punti).

Usano di più il personal computer e internet gli studenti (rispettivamente 85% e 80,6%), seguiti dagli occupati (58,6% e 54,1%); all'ultimo posto si collocano le casalinghe (10,9% e 8%) e chi si è ritirato dal lavoro (9,7% e 7,8%). Direttivi, quadri e impiegati sono al 79,6%, mentre tra gli operai e apprendisti la quota di chi utilizza il pc scende al 35,2%.

E quelle territoriali. Nel 2007 si è ampliato il divario tra Nord e Sud nell'uso dell'IDC, dal momento che nel Settentrione si sono registrati gli incrementi maggiori. La distanza nel possesso del computer tra Nord e Sud è di 7,6 punti percentuali (era di 6,9 punti nel 2006) e di 9 punti quella relativa all'accesso a internet (9 punti anche nel 2006). Aumenta il divario rispetto al possesso della banda larga (da 4,2 punti a 6,8 punti), in quanto gli incrementi maggiori si sono registrati nel Nord del Paese. Gli unici beni per i quali si verifica una diminuzione della distanza sono il cellulare e la consolle per videogiochi.

Su Internet prevale uso email. Gli utenti della Rete si collegano soprattutto per mandare o ricevere email (77,3%), per cercare informazioni su merci e servizi (64,8), per apprendere (54,7%), per usare servizi relativi a viaggi e soggiorni (43,4%) e per scaricare o leggere giornali (43,1%). Il 38,3% degli utenti di internet usa inoltre il web per ottenere informazioni dalla Pubblica Amministrazione. Il 22,7% inoltre ha acquistato nel 2007 beni e servizi on line (l'e-commerce è più diffuso tra i maschi, e al Centro-Nord).

fonte: Repubblica
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Messaggio da Frankenstein »

Mac La Mente ha scritto: Da un'indagine Istat emerge un aumento della diffusione di Pc e banda larga però con forti differenze sociali, territoriali e di età: gli anziani quasi non hanno accesso alla Rete
L'uso di internet in Italia arriva al 43%
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L'oggetto tecnologico più usato rimane il televisore, seguito da telefonino e videoregistratore
Non rimango sorpreso dal risultato emerso da questa indagine.

L'approccio con la tecnologia introdotta in questi anni e la sua veloce evoluzione hanno creato un gap tra le persone che difficilmente scomparirà. Il computer è visto come uno strumento irraggiungibile e per un'elite ristretta nonostante la sua diffusione sia all'ordine del giorno.

Il posto occupato dall'Italia in Europa è troppo basso; rispecchia la situazione presente nel nostro paese e il pensiero espresso in precedenza.
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Messaggio da Mac La Mente »

Frankenstein ha scritto: Non rimango sorpreso dal risultato emerso da questa indagine.

L'approccio con la tecnologia introdotta in questi anni e la sua veloce evoluzione hanno creato un gap tra le persone che difficilmente scomparirà. Il computer è visto come uno strumento irraggiungibile e per un'elite ristretta nonostante la sua diffusione sia all'ordine del giorno.

Il posto occupato dall'Italia in Europa è troppo basso; rispecchia la situazione presente nel nostro paese e il pensiero espresso in precedenza.
Ma quanto sono vere queste tue parole? Tanto! :yes: ...purtroppo è verissimo che in questi anni a causa della crescita tecnologica e dell'evoluzione di tutto quello ad essa legato il divario tra i cosiddetti "addetti ai lavori" e le persone comuni è cresciuto! :( ...non si riesce a star dietro alle novità che subito ne arrivano altre e questo è un aspetto che non fa viaggiare tutti sullo stesso livello! Acc! :ouch:

L'Italia in questo modo non salirà la classifica, ma andrà sempre sempre più indietro! :(
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Messaggio da Mac La Mente »

Inserisco qui - anche per riprendere il discorso - una notizia che riporta l'esito di una indagine condotta nel nostra paese dove si mette in evidenza ancora una volta il poco utilizzo che gli italiani fanno della rete...in realtà invece di poco utilizzo dovremmo dire che nonostante la tecnologia sia in aumento, una buona parte di persone resta abbastanza scettica e non sfrutto al massimo i servizi online...quello che fa invece e far sviluppare sempre più i telefonini! :dry:

Nei prossimi due post inserisco la notizia che ho letto...è lunga, ma preferisco inserirla e "tagliare il meno possibile! :yes:
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Messaggio da Mac La Mente »

- Prima parte della notizia -

La ricerca: in quattro anni il numero di navigatori è cresciuto del 7%
L'Italia che non va in Rete
Boom di pc, videofonini, fotocamere digitali. Ma è lento l'aumento nell'uso di Internet


Per unire l'Italia nella modernità tecnologica non basta ridurre il cosiddetto digital divide, il divario digitale che vede alcune zone del Paese infrastrutturalmente svantaggiate rispetto ad altre. Perché i consumatori italiani sono divisi anche culturalmente. E se da una parte c'è un'avanguardia attratta dalle nuove tecnologie della comunicazione, dall'altra c'è un'ampia retroguardia che delle tecnologie si fida poco, è indifferente o giudica i servizi offerti troppo complicati per essere veramente utili. Ecco, in sintesi, il risultato di una ricerca, Ict Monitor, realizzata dalla Between di François de Brabant e da Gipieffe sul rapporto tra gli italiani e la tecnologia.

Intendiamoci, la dotazione di strumenti hi-tech nelle nostre case è in forte crescita: dal 2004 al 2007, per esempio, il numero di lettori Dvd è raddoppiato, passando dal 36% al 72% e i computer, nello stesso periodo, sono aumentati dal 46% al 60%. Per non parlare di altri oggetti, che hanno segnato un vero e proprio boom: i telefonini non tradizionali (con fotocamera, videofonino, tivufonino, smartphone) sono quintuplicati: dal 12% al 63%; idem le macchine fotografiche digitali dal 19% al 50%, gli iPod e gli Mp3 dal 6% al 32%, i televisori a schermo piatto (plasma, cristalli liquidi, Hd ready o non Hd ready) dal 3,5% al 21%.

Ma il panorama cambia radicalmente se andiamo a vedere l'utilizzo dei servizi online e l'accesso alla banda larga (cioè l'Internet veloce). Qui i numeri sono molto meno entusiasmanti: il possesso di un collegamento a banda larga, che nel 2004 era prerogativa del 10% degli intervistati (2.500 interviste individuali), si è esteso al 29% del campione. A fronte di questa maggiore dotazione di rete, quelli che usano il web, da casa o dal luogo di lavoro, sono aumentati in quattro anni solo di 7 punti percentuali, passando dal 35% al 42%. Gli utenti di e-commerce, pur raddoppiati (dal 7% al 14%) sono ancora un'élite. E, soprattutto, sono soltanto il 6,7% gli italiani che utilizzano i servizi di banca online.

[...]
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Messaggio da Mac La Mente »

- Seconda parte della notizia -

La via europea alla banda larga, per ragioni di cultura e di bilancio pubblico, è molto meno dirigista e più prudente. «Soprattutto — commenta de Brabant — è più legata al tema della competizione e del mercato, anche se con alcune importanti eccezioni: la Commissione Attali ha chiesto la banda ultralarga come servizio universale per il 2016 e Francesco Caio deve consegnare a settembre a Gordon Brown il piano a banda ultralarga per la Gran Bretagna». La posizione prevalente tra gli operatori, comunque, si può riassumere così: investiamo man mano che all'orizzonte si profila l'interesse del pubblico, cioè emerge un mercato. Prudenza più che giustificata, se si considerano dati come quelli di Ict Monitor sull'Italia.

Ma guardiamoli più da vicino, questi italiani tecno-diffidenti. Complessivamente, gli «arretrati», gli «indifferenti» e gli «ambivalenti» (come li chiama la ricerca) rappresentano quasi la metà del campione; e la loro distanza dalla tecnologia aumenta con l'avanzare dell'età e col ridursi del reddito e della scolarità. I più emotivamente avversi temono i rischi per la salute e il «bombardamento cognitivo». I più razionali (sempre nella fascia dei tecnofobi) lamentano — giustamente — l'eccessiva macchinosità che caratterizza ancora molti servizi online.

[...]

Questo porta a concludere che per affermarsi la tecnologia deve sostituire un'abitudine radicata con un'abitudine più comoda: difficile pensare a processi «calati dall'alto». Da questo punto di vista una delle due tecnologie più amate dagli italiani è senza dubbio il telefonino. Ed è quindi prevedibile che la futura rivoluzione della banda larga avrà nel telefono cellulare e nella televisione (l'altra tecnologia prediletta) i suoi centri propulsori. Questo se parliamo di mercato. Un buon contributo dello Stato all'innovazione, invece, sarebbe quello di offrire servizi di e-government realmente efficaci all'insegna della semplicità: ma, come sappiamo, ciò presuppone un ridisegno della Pubblica amministrazione assai complesso, che è stato avviato ma è ben lontano dall'essere concluso. In un certo senso è il gatto che si morde la coda: se i contenuti dei servizi offerti migliorano, migliora anche la risposta del pubblico: e questo incoraggia gli investimenti in infrastrutture. Ma la qualità dei servizi dipende anche dalla potenza di banda. Grazie alla quale si può dare velocità di navigazione e qualità video molto alta. Sarebbe però sbagliato concentrare tutta l'attenzione sulle fibre ottiche e sulle autostrade del futuro: importante è avere le automobili da mettere in pista.

fonte: Corriere della sera
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Messaggio da Twilight »

Se son piazzati come me e la mia connessione internet per questo che gli italiani non lo usano.
Da me il max è ISDN che è lentissima
Nessun gestore mi fa abbonamento ad ISDN perché vanno tutti ad ADSL.
Poi non so i prezzi delle altre nazioni, ma io per l'affitto di quel baraccotto ISDN pago un sacco di soldi a bimestre
e vorrei toglierlo!!!!!!!!!!
C'è una crepa in ogni cosa.
E' da lì che entra la luce.

(Leonard Cohen)
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Messaggio da Mac La Mente »

Twilight ha scritto:Se son piazzati come me e la mia connessione internet per questo che gli italiani non lo usano.
Da me il max è ISDN che è lentissima
Nessun gestore mi fa abbonamento ad ISDN perché vanno tutti ad ADSL.
Poi non so i prezzi delle altre nazioni, ma io per l'affitto di quel baraccotto ISDN pago un sacco di soldi a bimestre
e vorrei toglierlo!!!!!!!!!!
Twi, ti capisco benissimissimo! :yes:

...è vero! Per incrementare l'utilizzo del computer e della rete occorrerebbe innanzitutto che l'ADSL fosse disponibile in tutte le zone e a un prezzo molto molto più basso!...purtroppo non si è ancora arrivati a questa soluzione e i disagi sono ancora presenti! :dry:
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Re: Gli italiani non sanno usare il computer

Messaggio da Mac La Mente »

Riporto in questo topic questa notizia perchè, oltre alle ragioni citate nell'articolo, secondo me il calo della diffusione di internet nel nostro paese è legato al fatto che non si sappia ancora utilizzare il pc...è per questo che quel punto percentuale segnalato in meno nel sondaggio di Eurostat è significativo e anche un po' allarmate se confrontato alla percentuale dei paesi che si trovano sopra di noi in questa classifica! :yes: :ouch:


Italia, meno famiglie sul web caso unico nell'Unione europea
Secondo Eurostat nel 2008 è diminuita la diffusione nelle case: il 42% rispetto al 43 del 2007. Peggio solo Bulgaria e Romania


Roma - Cala la diffusione di internet in italia. Nel 2008 le famiglie che accedono alla rete sono il 42 per cento rispetto al 43 per cento del 2007. Si tratta di un caso unico nelle Ue: tutti gli altri 27 Paesi, infatti, mostrano un aumento della diffusione tra le mura domestiche.

Secondo i dati diffusi oggi da Eurostat, l'italia si colloca al terz'ultimo posto, peggio di noi solo la Bulgaria (25% ma in aumento rispetto al 2007) e la Romania (30% ma in aumento rispetto al 2007). Al top l'Olanda (86%), poi Svezia e Norvegia (84%), Danimarca (82%), Lussembeurgo (80%) e Germania (75%), Regno Unito (71%). In generale la media europea è del 60%.

L'Italia risulta indietro anche per quanto riguarda la diffusione della banda larga, presente nel 31% delle famiglie contro il 48% della media europea. Tuttavia, la percentuale è in netta crescita rispetto al 16% e al 25% registrati nel 2006 e nel 2007.

Nel nostro Paese risultano basse anche le percentuali di 'informatizzazione' di una serie di attività quotidiane: dai servizi bancari (15% contro il 28% nell'ue), ai rapporti con la pubblica amministrazione (15% contro il 28%), passando per la lettura dei giornali (17% contro il 26%), lo shopping online (7% contro il 25%) e la ricerca di un lavoro (7% contro il 13%).

fonte: Repubblica
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Re: Gli italiani non sanno usare il computer

Messaggio da bancarella »

Parliamo tanto di tecnologia e poi siano così in basso. Ha dell'incredibile. :!:
Sono un Sagittario con quattro zampe, una coda, arco e freccia!
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Re: Gli italiani non sanno usare il computer

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Parliamo tanto di tecnologia e poi siano così in basso. Ha dell'incredibile. :!:
Acc se è vero! Praticamente ci sono giorni in cui non si parla di altro, telefonini a destra e a sinistra e cose di questo tipo e poi praticamente non si va avanti anzi...indietro! :wacko:
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