Attacchi hacker!

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Attacchi hacker!

Messaggio da Mac La Mente »

Ehhhhh sìsìsì! Un topic così mancava e ora eccolo qua! :ok:

Gli attacchi hacker sono sempre più frequenti al giorno d'oggi, alcuni mirati davvero a fare danni, altri solo per dimostrare la bravura dell'hacker di turno e allora perchè non segnalarli? :)

Piccolo topic non per omaggiare questa cose ma per rendersi conto che non si può stare mai tranquilli! Ahi ahi ahi...
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Re: Attacchi hacker!

Messaggio da Mac La Mente »

E comincio subito con una segnalazione di queste ultime ore...

Attacco hacker: Saddam Hussein si insinua nel sito di un'azienda

Pescara, 11 nov 2011 - Apre il sito della sua attività e si vede comparire la foto del dittatore Saddam Hussein che imbraccia un fucile. È quanto accaduto a I.R., imprenditore di Montesilvano, vittima di un attacco hacker i danni del sito della sua azienda. Secondo quanto riportato dai Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, ai quali l'uomo si è rivolto per denunciare il fatto, gli hacker avrebbero sostituito fraudolentemente i contenuti inseriti on line con un'altra pagina e bloccato, di fatto, l’accesso al sito, poi oscurato a seguito della denuncia.

Dai primi accertamenti dei Carabinieri, l'incursione informatica, la cui finalità è tuttora da accertare, avrebbe come nome in codice “abu halil501” che, con ogni probabilità, fa riferimento a quello di Abu Khalil, e quindi alla realtà palestinese e alla Olp. Le indagini sono in corso e l'autorità giudiziaria è stata informata dall'Arma che sta procedendo in collaborazione con la Polizia Postale di Pescara.

fonte: Il Capoluogo
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Re: Attacchi hacker!

Messaggio da bancarella »

Ma gli hacker non hanno niente da fare? :dry:
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Re: Attacchi hacker!

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Ma gli hacker non hanno niente da fare? :dry:
Sembra proprio di no, sono sempre in agguato e ne combinano davvero di tutti i colori! :ouch:
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Re: Attacchi hacker!

Messaggio da Mac La Mente »

Attacco hacker a Facebook

Una vera e propria invasione di immagini pornografiche e violente su Facebook. Nelle ultime quarantott'ore le pagine di un gruppo di utenti del piu' famoso social network sono state letteralmente bersagliate da una serie di 'spam' comparsi sui profili degli iscritti.

"Il nostro team ha risposto velocemente e abbiamo eliminato la maggior parte dei messaggi spazzatura", ha detto il portavoce della compagnia Frederic Wolens ai media americani. "Siamo al lavoro per migliorare i nostri sistemi di difesa per il futuro, e stiamo effettuando diverse indagini per identificare i responsabili", ha spiegato ancora il portavoce della societa', sottolineando che l'attacco non ha compromesso la riservatezza dei dati personali degli 800 milioni di utenti del social network.

Gli iscritti sono stati attirati a copiare e incollare sul proprio browser un indirizzo web che invece di mostrare il video promesso causava l'installazione di un virus che riempiva il profilo di immagini violente e pornografiche. Wolens non ha dichiarato con precisione il numero di utenti colpiti, ma ha detto che si e' trattato di una "piccola minoranza".

Secondo Facebook il responsabile dell'invasione di immagini pornografiche potrebbe essere un hacker affiliato al gruppo di Anonymous, ma il colpevole non e' stato ancora identificato. Un'altra ipotesi e' che l'attacco sia stato progettato a scopo di lucro. I messaggi-spazzatura, infatti, indirizzavano gli utenti verso altri siti che potevano generare profitto per gli spammer.

fonte: Rainews24
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Re: Attacchi hacker!

Messaggio da bancarella »

Attacchi a facebook mi fan piacere :hihi:
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Re: Attacchi hacker!

Messaggio da Mac La Mente »

bancarella ha scritto:Attacchi a facebook mi fan piacere :hihi:
Eheheheeh...che "cattivo"! :lol:

Onestamente a me non fanno né caldo né freddo...è così indifferente Facebook che potrebbe anche essere cancellato! :angel:
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Re: Attacchi hacker!

Messaggio da Mac La Mente »

Ma che notiziona! Onestamente qui Italia non interessa tanto ma è dettagliata e credo solo perchè arrivi dagli Stati Uniti! :dry:

Attacco hacker all'acquedotto
manda in tilt una pompa

I pirati informatici, forse utilizzando un Ip russo, sono riusciti ad entrare nel sistema che gestisce il servizio idrico della città Springfield, nell'Illinois. Nessun danno ma l'allarme è scattato subito. L'Fbi indaga. E riavvampa la polemica sulla messa in rete dei sistemi di sicurezza di servizi vitali per la comunità

Springfield (Stati Uniti) - Stavolta i pirati della rete pianificato tutto: per quasi tre mesi si sono "nascosti" nel sistema di gestione remota dell'acquedotto della città di Springfield nell'Illinois per poi, un giorno, mettere fuori uso una pompa. Nessuna intromissione in banche dati, quindi, nessuna deviazione di flussi di denaro a danno di banche e correntisti, né furti di identità. Insomma, non una di quelle azioni di spionaggio informatico alle quali pensiamo ogni volta che si parla di hacker. Al contrario, un atto di sabotaggio concreto indirizzato a un servizio vitale per migliaia di cittadini. E sono immediatamente scattate le indagini. Sebbene non vi siano conferme ufficiali sui responsabili del danneggiamento, Dhs ed Fbi hanno confermato di aver cominciato a "raccogliere informazioni che riguardano il guasto di una pompa idrica a Springfield, Illinois".

A rivelare il presunto cyber-attacco è stato Joe Weiss, esperto di sicurezza della Applied Control Systems, secondo il quale i pirati informatici si sono appropriati delle credenziali di accesso (username e password) del sistema Scada (Supervisor Control And Data Acquisition) dell'acquedotto. Gli intrusi, attraverso il sistema di controllo remoto del servizio idrico, avrebbero acceso e spento ripetutamente una delle pompe fino a bruciarla. L'attacco, sempre secondo Weiss, sarebbe avvenuto da un indirizzo Ip russo, ma le tecniche di instradamento online utilizzate dai pirati renderebbero difficile individuarne con certezza la provenienza. Il guasto, secondo l'Fbi, non ha causato danni al funzionamento della rete idrica nel suo complesso. La diffusione della notizia, però, ha rilanciato l'allarme e le polemiche sulla vulnerabilità dei sistemi di sicurezza.

Già nel settembre scorso un ricercatore italiano, Luigi Auriemma, aveva puntato il dito sulle numerose falle dei sistemi Scada, impiegati in diverse parti del mondo nella gestione di infrastrutture critiche. Dopo la notizia del presunto attacco di Springfield gli esperti sono tutti concordi nel definire una "follia" la presenza di una connessione a Internet tra sistemi di sicurezza di infrastrutture essenziali come impianti di distribuzione di acqua, gas ed elettricità. A complicare la situazione si aggiunge il fatto che in questi sistemi le password sono "hard-coded", ovvero non possono essere cambiate con facilità. E il produttore dell'impianto di sicurezza sceglie spesso di imporre la stessa chiave d'accesso a diversi clienti. Un solo codice d'entrata potrebbe quindi permettere ai criminali della rete di penetrare in più impianti.

A confermare l'attualità del problema, il cyber-attacco dell'Illinois, se confermato, avverrebbe a pochi giorni di distanza da un'altra azione di pirateria informatica lanciata in Norvegia. Nel Paese scandinavo un gruppo di hacker è riuscito a introdursi negli archivi di alcune industrie petrolifere e agenzie della difesa sottraendo dati confidenziali, contratti, documenti e progetti. In questo caso gli intrusi sono riusciti a bucare i sistemi di sicurezza attraverso dei malware allegati ad una serie di email personali inviate ad alcuni dipendenti delle organizzazioni interessate.

fonte: Repubblica
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Re: Attacchi hacker!

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E quale era lo scopo? :!:
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Re: Attacchi hacker!

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bancarella ha scritto:E quale era lo scopo? :!:
Onestamente non l'ho capito come non capisco il senso in generale degli attacchi...lo sanno solo gli hacker! :dry:
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Re: Attacchi hacker!

Messaggio da bancarella »

Attaccato il sito torino-lione
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Re: Attacchi hacker!

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bancarella ha scritto:Attaccato il sito torino-lione
Ehmmm...grazie per la segnalazione Bancarella, non conosco questo sito! :)
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Re: Attacchi hacker!

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Neanch'io, l'ho letto :ok:
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Re: Attacchi hacker!

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bancarella ha scritto:Neanch'io, l'ho letto :ok:
Ahahahahaha...ok, va bene...ma la prossima volta voglio prima una recensione del sito attaccato! :lol: :lol:
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Re: Attacchi hacker!

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Ecco dove sono gli hacker in questo periodo...stanno prendendo di mira la Russia! :dry:

Russia, siti dell'opposizione sotto attacco
L'ombra del regime dietro agli hacker

Blog scomparsi, homepage piene di insulti, messaggi cancellati. Il popolo del web, protagonista delle proteste anti-Putin, diventa bersaglio di misteriosi blitz on line. E il sospetto è che i manganelli virtuali abbiano sostituito le forze speciali

Mosca - I manganelli virtuali valgono più di una brigata di forze speciali. Contro la protesta che dilaga a Mosca e in tutta la Russia, il governo avrebbe attivato le sue armi segrete più raffinate e potenti: una squadra di giovani hacker scatenati contro il cosiddetto popolo del web che ancora chiede giustizia per i clamorosi brogli elettorali e per la censura sulle attività dell'opposizione.

L'ultima vittima è stato Boris Akunin, lo scrittore di gialli, famoso anche in Italia, che una decina di giorni fa aveva deciso di entrare in politica arringando la folla dei centomila contro Putin e raccontando in un diario sul web il disagio di molti intellettuali davanti alla carenza di democrazia russa. Ebbene, in poche ore il suo blog è scomparso. Impossibile connettersi. Impossibile leggere una sola pagina, cliccare su una sola icona. Sulla homepage una serie di insulti pesanti e una sfida: "Continua pure a scrivere adesso".

Lo stesso destino insomma di decine di blog scomodi, decimati in questi ultimi giorni da attacchi di hacker improvvisi. E, tanto per non creare equivoci, gli screenshot delle pagine di Akunin 1 sono finite come trofei di guerra nel blog personale del più noto e stimato hacker di Russia, Sergej Maksimov, detto Hell.

Personaggio noto e temuto tra gli esperti informatici, Maksimov ha una storia degna della sua leggenda. Di lui si sa che vive da qualche parte in Germania, che vanta una genialità indiscussa e anche un breve ricovero per problemi psichici. Il suo nemico personale, scrive, è naturalmente Aleksej Navalnjy, il blogger anticorruzione amatissimo dall'opposizione, a cui avrebbe "rubato" la posta privata per metterla in rete. Ma negli ultimi mesi Hell ha colpito metodicamente i blog e i siti di politici, politologi, giornalisti e attivisti vari. Tutti di opposizione, o comunque giudicati scomodi dal governo di Mosca. Le chiacchiere sul web ne fanno un mito sinistro: guiderebbe una dozzina di giovanissimi allievi, sparsi in Europa, specializzati nelle operazioni di disturbo della rete a fini politici. Coordinati dal Cremlino? Nessuno può dirlo con certezza ma le coincidenze sono tante. Già nel giorno delle ultime elezioni, il 4 dicembre, quando l'informazione ufficiale continuava a prendere tempo e ad annunciare "un voto di massa e regolare", i disturbi, le interruzioni e i blocchi hanno paralizzato decine di siti, anche di media non propriamente estremisti come quello di Radio Eco di Mosca o del quotidiano economico Kommersant.

Nei giorni successivi, man mano che la protesta si estendeva sul web, è toccato ai colossi multinazionali. Centinaia di account su Twitter sono esplosi dopo un attacco di "bot", una sorta di programmi che si sostituiscono agli utenti dando risposte in automatico e paralizzando il traffico. Peggio è andato al social media Livejournal che per due giorni ha visto saltare tutti i blogger suoi utenti. Alla Sup, la società che gestisce Livejournal in Russia, dicono di essere sotto attacco ormai da cinque anni: "Basta che qualcuno faccia un riferimento critico al governo e si scatenano disturbi e blocchi".

Con difficoltà ha retto all'attacco Facebook che ha dovuto comunque scusarsi con una cinquantina di clienti per i disservizi. A Vkontaktie, una sorta di Facebook in russo, è invece arrivata una visita molto meno virtuale. Un paio di agenti dei servizi segreti si sono presentati nella direzione moscovita chiedendo di chiudere tutti i gruppi e gli account che stavano facendo un tam tam per convogliare più gente possibile alla protesta di piazza. Una richiesta ferma e gentile a cui il fondatore di Vkontatktie, Pavel Durov, ha risposto con un no secco e anche con uno sberleffo on line. 2

"Non lo faccio - ha precisato - per questioni politiche. Ma solo perché non posso tradire la fiducia dei nostri associati". Gli agenti dell'ex Kgb si sono ritirati in buon ordine, ma la cosa non era finita. In un paio d'ore gli hacker hanno seminato il panico tra i milioni di frequentatori del social network, cancellando messaggi, bloccando di fatto tutta l'attività per quasi un giorno intero.

Difficile a questo punto non credere che ci sia qualcosa di organizzato direttamente da una struttura politica. Anton Nosik, blogger e dirigente della Sup ha un 'idea precisa: "E'Vladislav Surkov, l'ideologo del Cremlino. E' sua questa strategia mediocre di colpire chi non è allineato. Ha paura di Internet ma sa che una censura totale sarebbe una catastrofe internazionale per l'immagine del Paese. E dunque continua così, con gli attacchi esterni"

fonte: Repubblica
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