Sicurezza informatica.

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Re: Sicurezza informatica.

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In questa classifica essere primi è meglio.
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Re: Sicurezza informatica.

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bancarella ha scritto:In questa classifica essere primi è meglio.
Sì, e son sicuro che riusciremo a salire e ad aumentare sempre più la sicurezza! :yes:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
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Re: Sicurezza informatica.

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E ritorniamo a parlare, in maniera un po' più vasta, di sicurezza informatica con una notizia e un rapporto diffuso dalla Symantec (la casa produttrice del Norton) dove si mette in evidenza quanto bisogno c'è di stare attenti a internet per non essere colpiti e cadere in quella che viene chiamata cyber-criminalità! :ouch:


Cyber-crimini, colpiti due utenti su tre

San Francisco - Circa i due terzi degli utenti di Internet nel mondo sono già stato vittime della cyber-criminalità e pochi tra di loro ritengono che i truffatori possano essere scovati e puniti. Lo rivela uno studio pubblicato dalla società di sicurezza informatica Symantec.

Sulle 7mila persone intervistate in quattordici Paesi per questa ricerca, denominata «Norton Cybercrime report: the human impact», il 65 per cento ha detto di essere stato vittime della criminalità su Internet. La Cina si colloca ai primi posti: l’83 per cento degli internauti interpellati ha detto di essere stato già colpito da virus informatici, furto di identità, frode sulla carta di credito o altro, secondo questo studio. Il Brasile e l’India seguono a ruota, ex-aequo, con il 76 per cento, davanti agli Stati Uniti (73 per cento). Le vittime, spesso infuriate, hanno la tendenza a non sporgere denuncia perché pensano che ci siano poche possibilità che la loro iniziativa porti qualche risultato, secondo lo studio.

Tuttavia, ricorda Symantec, è determinante segnalare che si è stati vittima di criminalità informatica, perché la polizia può fare controlli e arrivare a conclusioni stabilendo analogie a partire da molti casi simili che, presi isolatamente, sembrano insignificanti. «I pirati informatici rubano volutamente piccole somme per non farsi rintracciare, ma tutto si somma», ha rimarcato commentando lo studio Adam Palmer, principale consulente in materia di sicurezza informatica di Norton, il ramo antivirus di Symantec. Non segnalando un furto «si possono aiutare i criminali a restare oltre il radar», ha proseguito.

fonte: La stampa
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Re: Sicurezza informatica.

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Percentuale alta il 65%. :eeek:
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Re: Sicurezza informatica.

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bancarella ha scritto:Percentuale alta il 65%. :eeek:
...e incrociamo le dita affinchè non cresca di più! Bisogna aprire gli occhi! :yes:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
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Re: Sicurezza informatica.

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E Gmail, il servizio di posta elettronica di Google, ritorna ad essere attaccato...questa volta dai cinesi! :ouch:

Hacker cinesi in Gmail
Google allerta i suoi utenti

Si tratta di casi sporadici o di un nuovo attacco di massa partito dal paese del Dragone? Il gigante Usa non chiarisce ma intanto comincia a segnalare i possibili accessi non autorizzati

Gli hacker cinesi riprendono ad attaccare Gmail. Il servizio di posta elettronica di Google, tra i più utilizzati al mondo, sta in questi giorni registrando diversi accessi sospetti ad account privati da parte di computer localizzati nel paese asiatico. A segnalare il problema è il blog specializzato Threat Post 1, della società di sicurezza informatica Kaspersky, che ha individuato numerosi casi di utenti la cui casella è stata violata.

A chiarire se la casella su Gmail è stata visitata da altri ci pensa Google stessa. In caso di accessi sospetti, il sistema visualizza un banner rosso che recita "Attenzione, crediamo che di recente qualcuno abbia visitato il tuo account dalla Cina". Si tratta di un'opzione introdotta il marzo scorso 2 che notifica possibili pericoli se ci sono login da zone troppo lontane del pianeta: se ad esempio guardo la posta dall'Italia, dopo due ore qualcuno la legge dall'India e poco dopo la riapro dall'Italia, allora il sistema segnala il possibile accesso non autorizzato. Ogni navigatore che usa Gmail può comunque verificare in ogni momento quale IP ha avuto accesso alla sua posta elettronica e quando lo ha fatto cliccando sul link "dettagli" in fondo alla pagina delle mail.

Secondo le informazioni raccolte da Threat Post, gli utenti che hanno visto attaccata la propria mail provengono da tutti i continenti e non hanno legami evidenti ne tra di essi ne con la Cina. Solo un caso meriterebbe un'attenzione particolare rispetto agli altri: l'email di Alexander Hanff, un avvocato di Privacy International Uk, che ha di recente tenuto un discorso sulla libertà di espressione e sui diritti umani in Cina ed Europa.

Interrogata sulla vicenda, Google ha preferito non rilasciare commenti sugli ultimi episodi. Impossibile sapere quindi se si tratta solo di casi sporadici o di un nuovo attacco di massa partito dal paese del Dragone. I rapporti tra il motore di ricerca e la Cina non sono infatti buoni e sono passati solo pochi mesi dall'operazione "Aurora", l'attacco degli hacker cinesi a decine di colossi dell'informatica (tra cui Google) con l'obiettivo di carpirne segreti industriali e di violare la corrispondenza privata di attivisti per i diritti umani. Hacker che, con ogni probabilità, erano stati mandati all'attacco dalle stesse autorità cinesi.

In seguito a quell'episodio la tensione tra Google e l'autorità cinese toccò il suo massimo, con il motore di ricerca che prima eliminò i filtri censori dal suo motore locale, fino a chiudere del tutto bottega e dirottare il traffico cinese verso il sito di Hong Kong libero da censure. Una delle ultime mosse del gigante di Mountain View è stata la pubblicazione a livello internazionale del "Trasparency Report 3" che permette in ogni momento di sapere quali dei suoi servizi sono bloccati in ogni paese del mondo.

Nel caso cinese, oltre al già citato motore di ricerca, il sito di video sharing YouTube risulta inaccessibile dal 23 marzo del 2009. Poche settimana fa era stata la società di sicurezza Symantec a segnalare il possibile ritorno 4 degli hacker dell'operazione Aurora, dimostrato da una serie di attacchi riconducibili a quelli di fine 2009. Ma se la violazione degli account di Gmail è opera loro o solo una coincidenza non è ancora possibile saperlo.

fonte:Repubblica
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Re: Sicurezza informatica.

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Non ho Gmail e non sopporterei di essere a rischio. :dry:
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Re: Sicurezza informatica.

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bancarella ha scritto:Non ho Gmail e non sopporterei di essere a rischio. :dry:
Ti capisco! E' molto brutto pensare di poter essere sotto attacco mentre si controlla qualcosa di così personale come sono le mail! :yes:
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Re: Sicurezza informatica.

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E' una notizia che non mi rassicura per niente, anzi mi fa preoccupare! Stanno per arrivare tante tante nuove minacce informatiche! :wacko:


Sicurezza: studio Trend Micro, 60 mila nuovi malware creati ogni giorno

Milano - Nella prima metà del 2010 l'Europa è balzata in testa alla classifica dei maggiori produttori di spam, superando sia l'America del Nord che quella del Sud, oltre che la regione dell'Asia-Pacifico. Sono i risultati del Global Threat Report, lo studio condotto da Trend Micro sul panorama delle minacce informatiche nella prima metà di quest'anno. Tra i Paesi che hanno contribuito maggiormente alla crescita dello spam in Europa: Germania, Regno Unito, Italia e Francia. Di più. Il numero di nuovi malware messi in circolazione su base quotidiana supera le 60.000 unità.

I Trojan incidono per il 60% circa sulla creazione di nuove segnature, o antidoti da parte dei TrendLabs, e costituiscono il 53% di tutti i rilevamenti avvenuti fino a giugno. Backdoor e Spyware Trojan, spesso definiti crimeware o malware per la sottrazione di dati, si posizionano rispettivamente al secondo e al terzo posto. Analizzando le infezioni da malware per settore, quello dell'istruzione risulta il più colpito. La metà di tutti i casi di malware è avvenuto in contesti scolastici e universitari, segnala Trend Micro, seguono i mercati della Pubblica Amministrazione e della tecnologia, che incidono ciascuno per il 10% di tutte le infezioni malware.

Per il report completo http://us.trendmicro.com/us/trendwatch/ ... index.html

fonte:Adnkronos
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Re: Sicurezza informatica.

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Non è un'ondata, è invasione! :angry:
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Re: Sicurezza informatica.

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bancarella ha scritto:Non è un'ondata, è invasione! :angry:
Sì, il numero è altissimo e spero tanto che si faccia qualcosa per fermare il fenomeno! :ouch:
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Re: Sicurezza informatica.

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Nessuno viene risparmiato! Era solo questione di tempo... :ouch:


Anche il Mac scopre i virus
"In arrivo ondata di malware"

L'allarme arriva dal sito Usa specializzato ZDNet: da fine aprile impennata delle richieste di assistenza ad AppleCare. Cupertino non conferma. Nel mirino due finti antivirus che rischiano di rubarci password e carte di credito. Ma soltanto se li installiamo

Roma - Era solo questione di tempo, in fondo. Il sistema operativo Mac OS, rimasto finora relativamente indenne dalle più diffuse minacce informatiche, paga l'aumento di popolarità (quota di mercato mondiale del 5,4%, negli Stati Uniti sfiorerebbe il 10%) con un crescente interesse da parte dei programmatori di virus e malware. Anzi, secondo il sito specializzato Usa ZDNet, saremmo vicini a una delle prime grandi ondate di attacchi di software malevolo per il mondo dei Mac. Dal 30 aprile scorso - scrive il sito - le richieste di assistenza alla Apple 1 contro un attacco malware che porta i nomi di 'Mac Defender' o 'Mac Security' sono cresciute sostanzialmente negli Stati Uniti, passando da poche decine a diverse centinaia al giorno.

Dal quartier generale della Mela a Cupertino fino ad ora non è arrivata nessuna conferma. Anzi, secondo un memo interno, pubblicato ieri sera dal blog di ZdNet, la raccomandazione è piuttosto quella di "non confermare o negare che esista un attacco malware contro il Mac" e di non dare consigli su quali software anti-virus installare o su come rimuovere il malware stesso. Un'operazione quest'ultima, comunque piuttosto semplice secondo gli esperti e sulla quale si possono trovare ampie indicazioni sui vari forum online dedicati ai Mac. In effetti il malware, spiegano gli esperti, non sfrutta falle del sistema operativo Apple, come avviene invece per altri software malevoli soprattutto nel mondo Windows, ma piuttosto la mancanza di dimestichezza degli utenti della mela con problematiche legate alla sicurezza. Insomma, si paga la tranquillità derivante dall'essere stati a lungo immuni dai virus.

Ma come ci si può ritrovare infettati? Mac Defender o Mac Security propongono l'acquisto di un antivirus dopo che sul browser del malcapitato utente sono comparse immagini porno. Il memo interno della Apple spiega che la comparsa del messaggio di per se non comporta problemi. Basta chiudere il browser. Ma se si accetta di installare l'antivirus, fornendo l'obbligatoria (sul Mac) username e password, e poi si danno anche i dati della carta di credito per pagare il software (procedura comune sui pc Apple), tutti questi dati finiscono immancabilmente ai criminali informatici.

fonte Repubblica
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Re: Sicurezza informatica.

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Non ho un mac ma non si è al sicuro :dry:
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Re: Sicurezza informatica.

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bancarella ha scritto:Non ho un mac ma non si è al sicuro :dry:
Questo è vero! Io lo vorrei un Mac, e prima o poi me lo compro, spero solo di non aver di questi problemi e di poter navigare e lavorare un po' più in sicurezza! :yes:
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