Ambiente: 2007, si prevede caldo record

Il mondo intorno a noi: Ambiente e Astronomia
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Mac La Mente
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Riunione di tecnici al ministero dello Sviluppo economico già avviato il programma per il risparmio delle risorse idriche.

Italia, è allarme siccità, rischio blackout
Pecoraro Scanio: "Stato d'emergenza"...preoccupazione per il livello del Po, mai così basso ad aprile


Roma - Italia ad alto rischio siccità: è allarme per i prossimi mesi, anche per le forniture di elettricità. I tecnici che seguono la situazione si sono riuniti, oggi, al ministero per lo Sviluppo economico per fare il punto alla luce del dossier "Emergenza Estate 2006", e sarebbero orientati a chiedere al governo lo stato di crisi, prevedendo anche il contingentamento delle risorse idriche nei prossimi mesi, ma non di quelle ad uso domestico. Una richiesta che trova sponda nel ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio: "Domani chiederò lo stato di emergenza nel corso del Cdm". A pesare sarebbero anche le previsioni delle temperature, sopra le medie stagionali, oltre alla carenza idrica: il lago Maggiore, ad esempio, registra un livello di invaso inferiore di 60 milioni di metri cubi rispetto al 2006. "Lo stato d'emergenza, però, non basta, servono interventi strutturali - continua Pecoraro Scanio - In particolare è necessario varare un piano antisprechi ed avviare l'ammodernamento della rete idrica italiana, che disperde una quantità inaccettabile delle risorse a causa della propria fatiscenza".

All'ordine del giorno della riunione di oggi, l'ottimizzazione delle poche risorse a disposizione, con l'ipotesi di "rilasci controllati" che consentano di evitare sprechi e mantenere il più alto possibile il livello del Po, mai così basso ad aprile. Ma anche la predisposizione di misure operative che consentano di ridurre il rischio blackout. Non c'è ancora la dichiarazione di stato di emergenza ma, di fatto, il programma per la razionalizzazione dei consumi idrici è stato già avviato.

Produttori e gestori di energia, Authority e Regioni, Autorità di bacino e Protezione civile, nella riunione di questa mattina hanno ritenuto necessario definire un programma da subito operativo. Perché le previsioni per i prossimi mesi non consentono di recuperare il deficit idrico accumulato in autunno e in inverno e, dunque, il problema della siccità è ormai una realtà più che un rischio.

Il programma prevede quindi che già da ora vengano effettuati dei rilasci controllati di acqua, sia dai grandi laghi sia dagli invasi alpini, in modo da consentire di ripristinare soprattutto il livello del Po. Un ripristino che, in ogni caso, non consentirà di tornare a livelli abituali, visto che ad oggi il grande fiume ha una portata inferiore anche a quella del 2003, quando vi fu la necessità di intervenire pesantemente con la dichiarazione dello stato d'emergenza e il varo di una cabina di regia nazionale per la razionalizzazione delle risorse a disposizione.

Quanto al rischio blackout, sempre secondo quanto si è appreso, gli esperti stanno già studiando le misure necessarie per impedire che un eccessivo utilizzo di energia faccia saltare l'intera rete. Allo studio ci sono due misure: una interna, il distacco delle utenze industriali cosiddette 'interrompibili' (quelle cioè che a fronte di riduzioni tariffarie sono pronte ai distacchi) e una esterna, l'acquisto di una maggiore quantità di energia dall'estero.

fonte: Repubblica
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Riporto un'altra notizia pubblicata un paio di giorni fa su Repubblica che riguarda sempre la riduzione dei gas serra per diminuire l'inquinamento.
Tra pochi giorni verrà pubblicato e reso noto a Bangkok la terza parte di un rapporto che spiega quali sono i mezzi e le misure da adoperare per porre rimedio.

Nel prossimo post inserisco la notizia! :)
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Messaggio da Mac La Mente »

Il computo di quanto sarebbe possibile ridurre le emissioni con interventi mirati nei vari campi, dall'edilizia ai trasporti

"Clima, ecco come salvare il mondo"
La ricetta Onu per tagliare i gas serra
La terza parte del rapporto Ipcc: gli scienziati cercano le vie d'uscita



Roma - In alcuni casi sembra un gioco di prestigio: si investe per evitare la produzione di gas serra, si eliminano le malattie da smog e ci si guadagna. In altri casi il saldo dell'operazione è in passivo, ma il costo è decisamente inferiore ai danni evitati. Sono gli scenari contenuti nelle 24 pagine di sintesi diretta ai governi che verrà resa pubblica il 4 maggio a Bangkok, quando sarà divulgata la terza parte del quarto rapporto dell'Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change), quella dedicata alle strategie di mitigazione.

Saranno i governi a decidere quanto spendere e come spendere, ma il quadro fornito dagli esperti delle Nazioni Unite offre una guida in grado di orientare le scelte. Oggi, a livello globale, sforniamo 26 miliardi di tonnellate annue di gas serra, una quantità in continuo aumento. Tagliando le emissioni del 50 per cento rispetto al trend attuale si risparmierebbero 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra nel settore della produzione di energia, 1,8 miliardi di tonnellate nei trasporti, 5,6 negli edifici, 3,5 nell'industria, 2,8 in agricoltura, 2,1 nella riforestazione, 0,7 nei rifiuti.

Dimezzare le emissioni entro il 2050, ricordano gli scienziati Onu, non vuol dire evitare ogni problema, ma fermarsi a un passo dal baratro. Nell'era preindustriale, in atmosfera si misuravano 270-280 parti di anidride carbonica per milione; oggi sono già 380. Arrivare al raddoppio, cioè a quota 550, comporterebbe un aumento della temperatura valutabile in 3 gradi. Le conseguenze sarebbe molto pesanti: nel mondo tra uno e quattro miliardi di persone sarebbero costretti a convivere con la penuria di acqua; cambierebbe il ritmo dei monsoni; potrebbe rallentare o fermarsi la corrente del Golfo mutando drasticamente il clima dell'Europa atlantica.

Con l'ipotesi del dimezzamento delle emissioni entro il 2050, che il governo inglese ha ufficialmente lanciato, invece si stabilizzassero le emissioni serra in modo da non superare una concentrazione pari a 445-490 parti per milione. In questo modo la temperatura aumenterebbe di poco più di 2 gradi rispetto all'era pre industriale. Anche in questo caso le conseguenze sarebbero gravi ma meno drammatiche rispetto allo scenario precedente. Con due gradi di aumento, l'Africa in particolare subirebbe colpi duri: la capacità agricola diminuirebbe del 5-10 per cento; altri 50 milioni di persone sarebbero esposti al rischio malaria; l'erosione della biodiversità si aggraverebbe. Ma l'impatto complessivo sarebbe governabile.

Come arrivare a dimezzare le emissioni serra, cioè a ridurre il consumo di combustibili fossili e a bloccare la deforestazione? L'analisi dell'Ipcc offre uno scenario dettagliato. I numeri forniti mostrano che il settore che garantisce la maggiore possibilità di risparmio è l'edilizia: entro il 2020, il 30 per cento delle emissioni serra nel settore degli edifici potrebbe essere evitato a "costo negativo", cioè con investimenti che permettono guadagni in tempi rapidi.

Anche nel settore energetico si possono ottenere buone prestazioni: in ballo ci sono investimenti al 2030 pari ad almeno 20 trilioni di dollari che potrebbero essere convertiti in maniera intelligente. Per far fronte a una domanda di energia che tende al raddoppio, notano gli esperti delle Nazioni Unite, ad esempio è più conveniente migliorare l'efficienza energetica che costruire nuove centrali.

Inoltre si stima che entro il 2030 le fonti rinnovabili forniranno un terzo della domanda di energia elettrica.
I trasporti possono fare la loro parte e, pure in questo caso, gli investimenti in aumento dell'efficienza sono a costo zero, anche se "la forza del mercato, da sola, non porterà a una significativa riduzione delle emissioni". Secondo le stime Onu, nel 2030 i biocarburanti raggiungeranno il 3 per cento del totale.

Infine il capitolo agricoltura e foreste. In campo agricolo il 90 per cento della riduzione di emissioni di carbonio deriva da un miglior uso dei suoli, mentre il 65 per cento del risparmio di gas serra in campo forestale può venire da un intervento nella fascia tropicale.

Il rapporto dell'Ipcc prende anche in considerazione le opzioni di geo-ingegneria, dalla fertilizzazione degli oceani agli specchi orbitanti per bloccare la radiazione solare, e le liquida con un giudizio secco: "Rimangono largamente speculative e presentano il rischio di effetti collaterali non noti".

fonte: Repubblica
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Messaggio da Mac La Mente »

...ripesco il topic inserendo una notizia che ho letto poco fa e che è stata pubblicata da Repubblica. Mi sembra il posto giusto per inserirla...l'estate è ormai alle porte ed il rischio di siccità è presente ovunque...correre ai ripari è sicuramente la cosa migliore da fare e considerato il periodo e le innovazioni a nostra disposizione, questo sistema di sicuro aiuta un po' di più la gestione del patrimonio acqua! :)


Progetto italo-spagnolo per contenere il consumo dell'acqua destinata all'irrigazione
Attivato col sostegno della Regione Campania si potrà estendere a tutto il bacino Mediterraneo
Allarme acqua, contro gli sprechi...il satellite dà consigli al contadino


Roma - Il settanta per cento del consumo totale di acqua è destinato all'uso agricolo, in particolare all'irrigazione delle colture. Con un'estate che si preannuncia afosa alle porte e in tempi in cui bisogna tirare la cinghia, si capisce che è quella la voce su cui intervenire drasticamente. Ecco che, nella corsa al risparmio e alla buona gestione delle risorse del pianeta, un gruppo di ricercatori dell'Università Federico II di Napoli ha messo a punto un sistema che permette di economizzare fino al 40 per cento del volume di acqua destinato a irrigare i campi.

Il sistema combina la tecnologia satellitare con l'esperienza degli ingegneri agronomi. E con una goccia di italico buon senso. L'idea, infatti, è semplice. Immagini registrate dal satellite e relative a singole aziende agricole fotografano nel dettaglio le condizioni di crescita della coltura. Dopo aver elaborato i dati ottenuti 'dal cielo', gli agronomi fanno una valutazione precisa del volume di acqua necessario a mantenere opportunamente irrigato il campo. Infine, con un messaggio sms, email o mms si invia all'agricoltore un 'consiglio d'irrigazione', dando così a ciascuna azienda l'opportunità di gestire al meglio le proprie risorse idriche ed evitare sprechi che gravano sulla comunità globale.

Nato da un progetto finanziato dalla comunità europea e condotto in parallelo con l'Università di Castiglia-La Mancha, il sistema esce dalla sua fase sperimentale e viene proposto per la stagione irrigua 2007 (da giugno a tutto agosto) come servizio alle aziende agricole della Piana del Sele e della Piana del Volturno. I costi, in questa fase di diffusione, saranno a carico della Regione Campania, ma in futuro il sistema dovrebbe essere commercializzato con notevole vantaggio di tutti i soggetti coinvolti e, soprattutto, delle riserve d'acqua del territorio.

"La novità del nostro sistema - dice il Professor Guido D'Urso, coordinatore per la parte italiana del progetto Demeter - sta tutta nel dato satellitare e nella sua affidabilità. In Italia, infatti, esistono già, in alcune regioni, politiche di sostegno all'agricoltura che offrono consigli di irrigazione. Questi sistemi, tuttavia, si fondano su osservazioni standard, su una stima presuntiva del bisogno d'acqua di quella data coltura - ad esempio il mais - in quel preciso momento dell'anno. La fotografia satellitare, invece, per la sua precisione, offre una indicazione attendibile e non orientativa. Si pensi che riusciamo a vedere le condizioni di crescita del prodotto su un fazzoletto di terra largo 5 metri e lungo 5".

Ed è proprio questa fotografia che, nel giro di 24 ore, viene inviata al contadino via mms, insieme a una serie di elaborazioni tecniche che danno l'indicazione precisa sul volume di acqua necessario a mantenere ben irrigata la coltura. Il monitoraggio garantito è così non soltanto costantemente aggiornato - le comunicazioni ricevute dall'azienda hanno la frequenza di una a settimana - ma anche estremamente personalizzato.

fonte: Repubblica
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Messaggio da Mac La Mente »

A partire da oggi è stata indetta la Giornata Mondiale per l'Ambiente...una serie di riunioni dei Potenti si svolgeranno nei prossimi giorni per analizzare e cercare di risolvere quello che man mano che passa il tempo sta diventando il problema principale (ed il più pericoloso direi) del nostro pianeta...l'inquinamento ed il riscaldamento eccessivo! :ouch:

Riposto, in due post, la notizia pubblicata dall'Ansa e l'elenco di alcune zone "calde" ovvero ad alto rischio...

Oggi la giornata mondiale Onu dell'ambiente

Roma - Cambiamenti climatici e riscaldamento del Pianeta in primo piano nell'edizione 2007 della Giornata mondiale per l'Ambiente, che verra' festeggiata oggi in tutto il mondo, ma anche al G8 che si terrà mercoledì.

Lo slogan prescelto per la giornata è 'Ghiaccio che si scioglie, un tema che scotta?'. Mentre in Norvegia si terranno gli eventi principali della festa, in Germania arriveranno le delegazioni dei potenti della terra, che si troveranno l'ambiente fra i punti principali da discutere. Il merito di aver portato questi temi prepotentemente in primo piano nella riunione è di Angela Merkel: la presidentessa del summit ha dato il nome anche al documento che descriverà la posizione europea e che verrà presentato durante il summit. Osservato speciale sarà ancora una volta George Bush, le cui recenti aperture in materia ambientale non hanno convinto gli altri membri del G8.

"L'aspetto insoddisfacente - ha ribadito il ministro per l'Ambiente italiano Alfonso Pecoraro Scanio - è che ancora una volta Bush parla di impegni volontari, e non di assunzione di responsabilità obbligatoria".

E a ricordare ai partecipanti alla riunione in Germania l'importanza della questione ambientale c'é la Giornata organizzata oggi dall'Onu. Dal Polo Nord all Everest sono tanti gli Sos ghiacci, ma si tratta solo di una delle tante sofferenze che sta vivendo il Pianeta. Come il progressivo declino del patrimonio di biodiversità, uno tanti i campanelli d allarme. L'Onu rilancia cosi la campagna dell'Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l Ambiente 'Pianta per il Pianeta', che ha l'obiettivo di riuscire a piantare un miliardo di alberi nel mondo. Un iniziativa sottolineata dal direttore dell Unep, Achim Steiner: "Esistono numerose soluzioni alla portata di tutti, come sostengono molti economisti, soprattutto se paragonate a ciò che si spende per soddisfazioni personali. Per l'economia mondiale - continua Steiner - i beni e servizi ricavati dalle foreste valgono miliardi, se non migliaia di miliardi di dollari. Le foreste sono contenitori importanti sia dal punto di vista naturale che economico, per la loro funzione di sottrarre carbonio all atmosfera e di racchiuderlo nei tronchi e nei rami. A livello globale, la diffusione delle foreste sulla terra e diminuita di un terzo rispetto ad un tempo. E dunque giunta l'ora di capovolgere questo trend, è ora di agire".

fonte: Ansa
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Messaggio da Mac La Mente »

Questi i 'fronti caldi' per i ghiacci nel mondo:

Hymalaya: Il 5 maggio scorso l'Icimod, il Centro internazionale per lo sviluppo integrato della montagna con sede a Kathmandu che riunisce gli otto Paesi della regione himalayana ha lanciato l allarme: anche l'Hymalaia si sta sciogliendo. Dopo l'Antartide e l'Artico l'Himalaya è la più grande riserva di ghiaccio del pianeta. Secondo l Ipcc nei prossimi 30 anni proprio il graduale scioglimento dei ghiacciai dell'Himalaya provocherà inondazioni e valanghe;

Polo nord: E' la rivista scientifica americana Science a lanciare l'allarme: già entro il 2040 d'estate i ghiacci del Polo Nord potrebbero sciogliersi completamente dando vita ad un 'oceano stagionale'.Sulla base di previsioni computerizzate, la metà dei modelli conferma che i ghiacci del Polo Nord scompariranno completamente d'estate già all'inizio del prossimo secolo;

In Europa: un mammifero su sei è minacciato da estinzione. Lo afferma l ultimo rapporto della World Conservation Union (Iucn). Le tendenze indicano che per oltre un quarto (27%) le specie di mammiferi sono in declino e che per il 33% non si hanno informazioni;

Aumento di CO2: secondo uno studio apparso sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science, tra il 2000 e il 2004 la produzione di CO2 si e triplicata rispetto agli anni precedenti. Questo dato è peggiore dello scenario più pessimistico previsto dall'Ipcc nei suoi rapporti sul riscaldamento globale.

fonte: Ansa
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Messaggio da truccoeanima »

Mac La Mente ha scritto:
'Ghiaccio che si scioglie, un tema che scotta?'.
Questo slogan... :rolleyes: ...mi ricorda qualcuno! :hihi: :f: :hihi:
Vivi come se dovessi morire domani...e pensa come se dovessi vivere in eterno!

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truccoeanima ha scritto:
Mac La Mente ha scritto:
'Ghiaccio che si scioglie, un tema che scotta?'.
Questo slogan... :rolleyes: ...mi ricorda qualcuno! :hihi: :f: :hihi:
Ehmmm...cioè...non l'ho capita! :sorry:

Me la spieghi, Trucco? :)
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Messaggio da truccoeanima »

Mac La Mente ha scritto:
truccoeanima ha scritto:
Mac La Mente ha scritto:
'Ghiaccio che si scioglie, un tema che scotta?'.
Questo slogan... :rolleyes: ...mi ricorda qualcuno! :hihi: :f: :hihi:
Ehmmm...cioè...non l'ho capita! :sorry:

Me la spieghi, Trucco? :)
Che amministratore curioso! :lol: :ouch: :lol:
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Messaggio da Mac La Mente »

truccoeanima ha scritto: Che amministratore curioso! :lol: :ouch: :lol:
Si, e anche tanto! :lima: :bigsmile:

...però non me l'hai spiegata! Allora? :tictic: :hihi:
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Messaggio da Mac La Mente »

...riporto una notizia riguardate la situazione che, per via del caldo, si sta verificando in Italia! Molti molti incendi hanno messo in pericolo diverse zone verdi e persone...la situazione è abbastanza critica anche se sottocontrollo...almeno per il momento! :yes:

Divido la notizia in due post, è un po' lunga! :)

- Prima Parte -

Centinaia di roghi in Calabria e Campania. In volo Canadair e elicotteri della Protezione civile
Sono già andati in fumo migliaia di ettari di vegetazione nelle regioni del Mezzogiorno
Emergenza incendi in tutto il centro-sud
Le fiamme attaccano il Parco del Pollino
Il ministro Pecoraro Scanio: "Ci deve essere tolleranza zero verso gli incendiari"


Roma - L'Italia centro-meridionale è in fiamme. Non solo per l'ondata di caldo anomalo ma per i quasi trecento roghi, molti di grandi dimensioni, che stanno distruggendo migliaia di ettari di vegetazione in tutto il Mezzogiorno. Questa mattina si sono alzati in volo tutti i Canadair e gli elicotteri della Protezione civile nazionale. E nelle prime ore di oggi, sono già arrivate 26 richieste di intervento per le operazioni di spegnimento. La situazione è particolarmente delicata in Calabria, Campania, Puglia, Abruzzo e Marche.

Secondo i dati del Corpo Forestale dello Stato, la Centrale operativa nazionale ha ricevuto più di 6.000 chiamate al numero di emergenza ambientale 1515.

"Ci sono situazioni critiche - sottolineano al dipartimento - in Abruzzo, dove in alcuni casi le fiamme hanno lambito alcuni abitati, in Calabria, in Basilicata e nelle Marche". Ma tutte le regioni, dall'Emilia Romagna in giù, sono interessate dai roghi.

In Calabria, nella zona di Castrovillari, le fiamme hanno bruciato più di 500 ettari di macchia mediterranea e lambito alcune abitazioni pure senza danni a persone. L'incendio ha provocato la momentanea chiusura di un tratto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria che è stata riaperto solo questa mattina.

Attacco al Parco del Pollino. Un ampio fronte di fuoco anche a Latronico (Potenza), dove le fiamme hanno raggiunto i confini del Parco Nazionale del Pollino. Il Commissario dell'Ente Parco, Domenico Pappaterra, lancia l'allarme: "Siamo drammaticamente colpiti. E' un attacco senza precedenti. C'è un disegno strategico che si evince dal fatto che, poco fa è stato appiccato un altro incendio a poco meno di 5 chilometri da dove i Canadair sono in azione". Per Papaterra è necessario che le "autorità competenti accertino le responsabilità per quanto avvenuto in questi giorni nella zona di Castrovillari, Morano, San Basile e Frascineto".
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- Seconda Parte -

Al proposito, il ministro dell'Ambiente Alfondo Pecoraro Scanio ha fatto sapere di avere "immediatamente attivato il Comando dei Carabinieri per l'Ambiente perchè è evidente che ci deve essere tolleranza zero verso gli incendiari". Pecoraro Scanio ha anche annunciato di avere chiesto al ministro delle politiche agricole Paolo De Castro uno "sforzo straordinario per rafforzare la presenza di forestali a difesa dell'area protetta".

In Campania dove gli incendi sono quasi cinquanta, secondo la centrale del Cor, che coordina gli interventi del Servizio Foreste della Regione, la situazione più critica si registra in questo momento nel Sannio a Bucciano, in provincia di Benevento, dove un incendio è in corso da due giorni. Elicotteri sono impegnati a supporto dei mezzi di terra, così come è stato richiesto l'intervento di un Canadair per domare le fiamme sul Monte Cille, a Piedimonte Matese, nel Casertano.

Decine di incendi, alcuni di grosse proporzioni, anche in Puglia dove le temperature hanno raggiunto anche i 40 gradi. La guardia forestale riferisce di una cinquantina di segnalazioni di incendi che hanno interessato tutta la regione, dal Gargano al Salento. I più grossi a Mottola, in località San Basilio, nel tarantino, e a Bitonto, in località Rogadeo, nel barese.

In Abruzzo un incendio, tuttora in corso, nel chietino ha messo a rischio circa 600 ettari di vegetazione boscata. Nelle Marche resta alta l'attenzione per l'incendio tuttora in corso in provincia di Fabriano, dove il fronte del fuoco si estende per circa 20 chilometri. Squadre di vigili del fuoco, corpo forestale e volontari sono ancora al lavoro per domare le fiamme a Cancelli di Fabriano (Ancona), Frontone (Pesaro Urbino) e Acquasanta Terme (Ascoli Piceno). In due giorni nelle Marche sono andati in fumo mille ettari di bosco.

Almeno cinque incendi di vaste proporzioni, oltre a decine di altri roghi minori, stanno impegnando corpo forestale e vigili del fuoco in tutta la Sicilia. Brucia da ieri una vastissima area a Castiglione di Sicilia (Catania) con oltre 400 ettari minacciati mentre in provincia di Messina sono tre gli incendi che interessano zone boschive.

fonte: Repubblica
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Mac La Mente ha scritto:...riporto una notizia riguardate la situazione che, per via del caldo, si sta verificando in Italia! Molti molti incendi hanno messo in pericolo diverse zone verdi e persone...la situazione è abbastanza critica anche se sottocontrollo...almeno per il momento! :yes:

Centinaia di roghi in Calabria e Campania. In volo Canadair e elicotteri della Protezione civile
Sono già andati in fumo migliaia di ettari di vegetazione nelle regioni del Mezzogiorno
Emergenza incendi in tutto il centro-sud
Le fiamme attaccano il Parco del Pollino
Il ministro Pecoraro Scanio: "Ci deve essere tolleranza zero verso gli incendiari"
Da quello che ho letto gli incendi, tutti dolosi, stanno continuando in modo massiccio, non fanno in tempo a spegnerne uno che ne appiccano un altro :( :inca:

Altro che tolleranza zero, nei confronti di chi distrugge volutamente risorse naturali indispensabili alla sopravvivenza del pianeta - come di fatto è ogni singolo cmq di bosco -i dovrebbe esserci la pena dell'argastolo!
Anche se immagino che in questo colabrodo di buonismo e garantismo da teatrino che è l'Italia, se mai dovessero prenderne qualcuno, gli darebbero gli arresti domiciliari e una pacca sulla spalla... :ouch:
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Vianne ha scritto: Da quello che ho letto gli incendi, tutti dolosi, stanno continuando in modo massiccio, non fanno in tempo a spegnerne uno che ne appiccano un altro :( :inca:

Altro che tolleranza zero, nei confronti di chi distrugge volutamente risorse naturali indispensabili alla sopravvivenza del pianeta - come di fatto è ogni singolo cmq di bosco -i dovrebbe esserci la pena dell'argastolo!
Anche se immagino che in questo colabrodo di buonismo e garantismo da teatrino che è l'Italia, se mai dovessero prenderne qualcuno, gli darebbero gli arresti domiciliari e una pacca sulla spalla... :ouch:
Si, è così! Purtroppo nelle ultime ore, anche se in verità bisognerebbe parlare di giorni, gli incendi sono aumentati in modo esponenziale! :( ...onestamente non capisco che senso abbia appiccarne uno! Che cos'è il divertimento dell'estate? Sono dell'opinione che chi commette queste azioni sia un pazzo e non capisca assolutamente niente di niente! :angry: :angry:

Spero ci siano molte molte azioni per contrastare questo fenomeno! Azioni che se prevedessero anche il carcere, non sarebbero tanto male! (imho)
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Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto: ...onestamente non capisco che senso abbia appiccarne uno! Che cos'è il divertimento dell'estate? Sono dell'opinione che chi commette queste azioni sia un pazzo e non capisca assolutamente niente di niente! :angry: :angry:

Spero ci siano molte molte azioni per contrastare questo fenomeno! Azioni che se prevedessero anche il carcere, non sarebbero tanto male! (imho)
Mac purtroppo non è il divertimento di 4 imbecilli ma è un piano orgnizzato e gestito per soldi dai soliti ignoti. Dietro agli incendi dei boschi ci sono gli interessi di immobiliaristi e costruttori che agiscono per avere licenze edilizie su cui lucrare a più non posso.

E' per questo che le pene dovrebbero essere pesantissime sia per i mandanti che per gli esecutori: un incendio doloso non è mai un gioco di un cretino, ma è sempre un'azione studiate allo scopo di ottenere grossi tornaconti economici e il reato che si commette è molto molto serio.
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