Margaret Mazzantini ha vinto l'edizione 2009 del
premio Campiello con il romanzo
Venuto al mondo
Copio-incollo la notizia così come è stata pubblicata sul
sito del Sole 24 ore:
Venuto al mondo: al Campiello vince la passione di Margaret Mazzantini
di Silva Menetto
Nell'anno nero della crisi economica c'era bisogno di un messaggio di speranza. E speranza è stata, con quel "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini a vincere la XLVII edizione del Premio letterario Campiello. Una storia di vita contro la guerra, e di speranza da lasciare ai figli, "perché sono loro il futuro del mondo".
Verde-speranza, anche le mise di molte signore accorse alla serata di gala al Teatro La Fenice di Venezia, a cominciare dalla Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
Per il SuperCampiello quest'anno non c'è quasi stata gara.
Tra i cinque libri finalisti è stata subito chiara la preferenza che i 300 giurati popolari – casalinghe, commercianti, impiegati - hanno mostrato per questo romanzo edito da Mondadori con cui la Mazzantini ha vinto l'ambita vera da pozzo, simbolo del premio letterario promosso da Confindustria Veneto.
Non è stato necessario nemmeno arrivare all'ultima votazione per poterla proclamare: Mazzantini ha vinto il Campiello 2009 con 129 voti; Elena Loewenthal si è fermata a 60 voti con il suo "Conta le stelle, se puoi" (Einaudi). Al terzo posto (57 voti) Andrea Vitali con "Almeno il cappello" (Garzanti), al quarto Francesco Recami (24 voti) con "Il superstizioso" (Sellerio) e ultimo Pierluigi Panza (15 voti) con "La croce e la sfinge" (Bompiani).
Una serata scivolata via, con il cerimoniere Bruno Vespa affiancato sul palco della Fenice da Mariagrazia Cucinotta, venuta apposta dalla Mostra del Cinema del Lido di Venezia dove quest'anno è pure madrina. Tra una lettura e l'altra delle votazioni, gli intermezzi musicali del maestro Giovanni Allevi, al pianoforte.
Radiosa la Mazzantini dopo il verdetto: "Io scrivo per la piccola gente che ogni giorno prende l'autobus e va al lavoro, e che legge anche i bei libri".
E "Venuto al mondo"] è una bella storia, infinitamente drammatica ma anche piena di amore. Sullo sfondo, la Sarajevo felice dei giorni delle Olimpiadi ma anche quella dell'inferno della guerra. Gemma, la protagonista, insegue con testardaggine e disperazione la maternità che non arriva, fino a ricorrere all'utero in affitto. Ma tra le mille storie che si incrociano, resta alla fine la vita che trionfa.
"E' un libro che mi ha davvero lacerato. Ho pianto molto nello scriverlo e per questo lo dedico ai figli, a tutte le vittime della guerra di Sarajevo, ai bambini. Ma questo non è il momento di essere tristi, è il momento di festeggiare!" e con un griodolino liberatorio Margaret Mazzantini si è gettata sorridente tra le braccia del marito Sergio Castellitto e il pubblico che la acclamava, in una serata che ha lasciato molto spazio alla letteratura ma altrettanto alla mondanità, in quello che per tradizione è il week end cultural-mondano più intenso dell'anno a Venezia.
6 settembre 2009