Una frase, un rigo appena

Tra gli scaffali cosa si trova e cosa si legge...
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Vianne
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Una frase, un rigo appena

Messaggio da Vianne »

Una frase un rigo appena è il titolo di un bel romanzo dello scrittore argentino Manuel Puig.

Questo topic non vuole però essere dedicato a Puig ma alle citazioni di frasi, brani o anche sole singole righe tratte dai libri che leggiamo o abbiamo letto.

Frasi che ci colpiscono, che amiamo, che ci dicono qualcosa di noi o ci fanno capire qualcosa del mondo in cui viviamo.

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Messaggio da Vianne »

E come prima citazione inserisco un passaggio tratto dal romanzo Stiller dello scrittore svizzero Max Frisch

Il romanzo, scritto nel 1954, è dedicato alla sofferta ricerca dell'identità personale, ma è anche leggibile come un bel thriller psicologico.

A un certo punto del romanzo c'è un passaggio in cui l'Autore cerca di capire i motivi per cui uno scrittore scriva e a che cosa serva veramente la scrittura:


"La domanda che sempre riaffiora, se poi il lettore sia mai in grado di leggere qualche altra cosa che se stesso, è superflua: scrivere non è comunicare con il lettore, non è neppure comunicare con se stessi, ma comunicare con l'inesprimibile"

Max Frisch - Stiller
, pag. 321

Traduzione di Amina Pandolfi, ed. Mondadori
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Chantilly
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Messaggio da Chantilly »

Questa è una frase del libro che ho appena finito di leggere (10 min fa).

Da Tropico del Cancro di Henry Miller (ho impiegato veramente tanto a finirlo, ma non perché fosse noioso, anzi, ve lo consiglio sicuramente... è che me lo son voluta godere per bene, senza fretta... quasi col timore di arrivare alla fine...)

Se a volte incontriamo pagine esplosive, pagine che feriscono e bruciano, che strappano gemiti e lacrime e bestemmie, sappiate che son pagine di un uomo alle corde, un uomo a cui non resta altra difesa che le parole e le parole sono sempre più forti della menzogna, peso schiacciante del mondo, più forte di tuttte le ruote e i cavalletti che i voli inventano per infrangere il miracolo della personalità. Se un uomo mai osasse tradurre tutto quel che ha nel cuore, mettere giù quella che è la sua vera esperienza, quel che è veramente verità, io credo allora che il mondo
andrebbe infranto, e né dio, né accidente, né volontà potrebbe mai radunare i pezzi, gli atomi, gli elementi indistruttibili che componevano il mondo.



TROPICO DEL CANCRO - HENRY MILLER -
333 pag.

Il libro racconta con linguaggio realistico e (molto) volgare per quell'epoca, la vita e le imprese dell'autore e dei suoi amici, aspiranti artisti, nei quartieri poveri della Parigi degli anni '30. Una storia piena di alberghi modesti, di prostitute, di stanze sporche e infestate dalle cimici, di risse e di sbornie, di fame, di emigrati, di truffe e di postriboli, ma anche e soprattutto un'avventura umana di straordinario spessore, un simbolico viaggio lontano da tutte le convenzioni, alla scoperta della propria identità.
Balleremo fino all'alba canteremo fino al mattino
Qualcuno dirà son fuori ed altri che c'è troppo vino
Ma c'è sangue nelle nostre vene
scorre l'acqua nei nostri fiumi
La rabbia invece quella è tutta chiusa nei nostri pugni (I LUF)
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Re: Una frase, un rigo appena

Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Una frase un rigo appena è il titolo di un bel romanzo dello scrittore argentino Manuel Puig.

Questo topic non vuole però essere dedicato a Puig ma alle citazioni di frasi, brani o anche sole singole righe tratte dai libri che leggiamo o abbiamo letto.

Frasi che ci colpiscono, che amiamo, che ci dicono qualcosa di noi o ci fanno capire qualcosa del mondo in cui viviamo.

Frasi che hanno il potere quasi magico di svelarci in poche parole qualcosa che per noi è importante...
Bell'idea Vianne! :)

...solo ultimamente ho preso l'abitudine di sottolineare ed evidenziare passaggi o frasi che mi colpiscono nei libri che sto leggendo e devo dire che mi piace molto perchè una volta finito o anche a distanza di tempo, quando riprendo in mano il libro e rileggo quella frase me lo ricordo tutto e mi fa tornare in mente cosa ho provato leggendola per la prima volta! :)


Cito un passaggio tratto dal libro "La Cambusa" di Tommy Dibar e Fabio Di Credico, un libro scritto a due mani dove si fondono due stili diversi di scrittura, stili che è difficile (o meglio per me lo è stato) attribuire all'uno o all'altro scrittore se non dopo aver letto i ringraziamenti che hanno scritto alla fine del libro, sembrerà strano ma è così!

La Cambusa è una storia di adolescenti, di una coppia dove lei appartiene ad una famiglia benestante e lui è un ribelle. Tra i due nasce un amore che dura per un lungo periodo ma che poi finisce.


Ecco il passaggio:

Inerti sull'asfalto, giacevano i cadaveri dei volantini del Collettivo: pezzi di carta A4 che promettevano disobbedienza tra gli sconti del Mc Donald's e le locandine di un concerto punk-rock.
Era chiaro, la manifestazione era passata.
Da Poco.
Il corteo aveva sferragliato.
Nella sua corsa aveva perso dalle tasche tanti piccoli spiccioli di carta...
Ora per trovare il palco del comizio le sarebbe bastato seguire quelle mollichine di carta...
Giulia si sentì piccola come Pollicino delle favole. E si diresse verso la confusione.
Folla-ressa-fossa-calca-folla-"discretaffluenza" e ancora (ca..o) folla folla folla follia...
L'anamnesi della disobbedienza si stava consumando a tre isolati di distanza.
Il comizio era lì, palpabile. Poteva addirittura sentire l'odore (sudore).
Lì: subito dopo il negozio d'antiquariato di via Suppa, per intenderci.
Il sole era dispoticamente perpendicolare.
La lenta fiumana aveva terminato il suo percorso ed era lì.
Giulia ne rimase quasi delusa.
Ma non seppe fermare i suoi passi decisi, dritti-dritti dentro tutti i tabù di papà.
<<Caotica Confusione>>: suo padre avrvebbe usato questo stock di sostantivi per accantonare quello che era sotto gli occhi laccati di Giulia.
I primi spintoni la costrinsero a proteggersi.
Svegliarsi.
Pochi dubbi. <<Sono tra la folla>>.
Era alla sua prima manifestazione.
Era una "ribelle". Lo disse a bassa voce, arrossendo.
Camminava tra la gente, stringendo un santino in tasca.
<<Sigaretta?>>. <<Cartina?>>. <<Spiccioli?>>.

E poi ancora <<Sigaretta?>>. <<Cartina?>>. <<Spiccioli?>>.
Questo il laico rosario della giovane revolucion. <<Sigaretta?>>. <<Cartina?>>. <<Spiccioli?>>.
Il resto era piercing, anelli, collane, bandiera da appendere al corpo come targhe automobilistiche: per essere, innanzitutto bisognava appartenere.

E lei, banale come un maglioneblu, non apparteneva a nessuno.
Appartenava forse solo a ciascuno dei suoi dubbi.
Era un circo per lei. E lei nel circo cercava il trapezista-delle-parole, Omar.
Tutti questi colori spaiati non possono non essere peccato.
A un tratto la tasca vibrò. Il cellulare.
C'era scritto "Zia Cell" sul verde-menta dei cristalli liquidi.
Vibrava-vibrava-vibrava-vibrav.
Una rapida pressione del pulsante di spegnimento diede la morte al suo Siemens.
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Messaggio da Vianne »

Maybe ha scritto:Questa è una frase del libro che ho appena finito di leggere (10 min fa).

Da Tropico del Cancro di Henry Miller (ho impiegato veramente tanto a finirlo, ma non perché fosse noioso, anzi, ve lo consiglio sicuramente... è che me lo son voluta godere per bene, senza fretta... quasi col timore di arrivare alla fine...)
Tropico del Cancro è uno di quei libri di cui per un motivo o per l'altro continuo a rimandare la lettura, non so neanch'io perchè :(
Però la citazione che hai postato mi piace moltissimo... chissà che non mi spinga a riuscire finalmente a leggere il romanzo!
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Re: Una frase, un rigo appena

Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:Bell'idea Vianne! :)

...solo ultimamente ho preso l'abitudine di sottolineare ed evidenziare passaggi o frasi che mi colpiscono nei libri che sto leggendo e devo dire che mi piace molto perchè una volta finito o anche a distanza di tempo, quando riprendo in mano il libro e rileggo quella frase me lo ricordo tutto e mi fa tornare in mente cosa ho provato leggendola per la prima volta! :)

Cito un passaggio tratto dal libro "La Cambusa" di Tommy Dibar e Fabio Di Credico, un libro scritto a due mani dove si fondono due stili diversi di scrittura, stili che è difficile (o meglio per me lo è stato) attribuire all'uno o all'altro scrittore se non dopo aver letto i ringraziamenti che hanno scritto alla fine del libro, sembrerà strano ma è così!
Grazie Mac! :)

Sono d'accordo con te, segnare i passaggi o i punti che ci colpiscono in un libro è un bel modo per ritrovare qualcosa di se stessi e per rivivere certe emozioni quando lo si riprende in mano a distanza di tempo!

Io a volte segno sui libri, ma molto più spesso, quando le frasi mi piacciono, me le trascrivo - rigorosamente a mano! - su un quaderno. E prendere in mano quel quaderno e leggere a caso qua e là è una cosa delle cose che mi piace di più fare :)


Bello il brano che hai citato, mi piace il ritmo che trasmette!
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Re: Una frase, un rigo appena

Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: Grazie Mac! :)

Sono d'accordo con te, segnare i passaggi o i punti che ci colpiscono in un libro è un bel modo per ritrovare qualcosa di se stessi e per rivivere certe emozioni quando lo si riprende in mano a distanza di tempo!

Io a volte segno sui libri, ma molto più spesso, quando le frasi mi piacciono, me le trascrivo - rigorosamente a mano! - su un quaderno. E prendere in mano quel quaderno e leggere a caso qua e là è una cosa delle cose che mi piace di più fare :)


Bello il brano che hai citato, mi piace il ritmo che trasmette!
;)

Asolutamente vero! :yes: ...infatti sto pensando di rileggere parecchie cose di cui non ricordo praticamente niente! :(


Bellissimo! Bellisssssssimo! Trascrivere i passaggi e le frasi su carta :wub: ...prima lo facevo con le canzoni o con alcuni versi ma non mi era mai venuto in mente di farlo con i libri!!!
Grazie per il suggerimento, credo proprio di farlo anch'io! :)


L'intero libro è fatto così, a frasi! Ci sono parecchi passaggi che mi sono piaciuti, ne inserirò degli altri! Sisisisisi! :banana:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
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Re: Una frase, un rigo appena

Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:;)
Asolutamente vero! :yes: ...infatti sto pensando di rileggere parecchie cose di cui non ricordo praticamente niente! :(

Bellissimo! Bellisssssssimo! Trascrivere i passaggi e le frasi su carta :wub: ...prima lo facevo con le canzoni o con alcuni versi ma non mi era mai venuto in mente di farlo con i libri!!!
Grazie per il suggerimento, credo proprio di farlo anch'io! :)

L'intero libro è fatto così, a frasi! Ci sono parecchi passaggi che mi sono piaciuti, ne inserirò degli altri! Sisisisisi! :banana:
Per me trascrivere i passaggi che mi colpiscono è anche un modo per ritrovarli sempre, anche quando non ho il libro a portata di mano.

Prego, nella lettura come nella musica per me è un piacere scambiarsi suggerimenti e modi fare :)

Bello, sembra uno stile interessante! Aspettiamo altre citazioni! :ok:
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Re: Una frase, un rigo appena

Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:
Mac La Mente ha scritto:;)
Asolutamente vero! :yes: ...infatti sto pensando di rileggere parecchie cose di cui non ricordo praticamente niente! :(

Bellissimo! Bellisssssssimo! Trascrivere i passaggi e le frasi su carta :wub: ...prima lo facevo con le canzoni o con alcuni versi ma non mi era mai venuto in mente di farlo con i libri!!!
Grazie per il suggerimento, credo proprio di farlo anch'io! :)

L'intero libro è fatto così, a frasi! Ci sono parecchi passaggi che mi sono piaciuti, ne inserirò degli altri! Sisisisisi! :banana:
Per me trascrivere i passaggi che mi colpiscono è anche un modo per ritrovarli sempre, anche quando non ho il libro a portata di mano.

Prego, nella lettura come nella musica per me è un piacere scambiarsi suggerimenti e modi fare :)

Bello, sembra uno stile interessante! Aspettiamo altre citazioni! :ok:
...giusto! Basta sfogliare il quaderno e il ricordo riaffiora! :)

E questo è davvero un ottimo suggerimento! :yes:


Vaaaa bene! :ok:
Un altro piccolo passaggio sempre dal libro "La Cambusa"...è la discussione che hanno avuto il padre di Giulia e Omar quando quest'ultimo aveva appena iniziato a frequentarla!

<<Chi è?>>
<<Sì...salve signore...c'è Giulia>>
<<Chi sei? Chi la desidera?>>
<<Omar. Sono Omar. C'è Giulia?>>
<<No. Non c'è. Ah...Senta, giovanotto?>>
<<See?>>
<<Può attendere un attimino che devo parlarle? Sto scendendo>>

Mezzogiorno di fuoco nel portone d'un appartamento in centro. Il padre di Giulia scese con un sigaro in mano. Era vestito elegante. Ma con le ciabatte ai piedi. Omar pensò che mancavano i baffi e avrebbe avuto davanti a sè un perfetto-gangster.
<<Tu sei Omar>>
Omar fece per allungare la mano. Dall'altra parte...il ghiaccio.
<<Volevo dirle...se non l'avesse capito...di lasciar perdere mia figlia. Io credo che lei sia una persona intelligent...>>
Omar lo fulminò: <<Non credo che lei possa decidere per sua figlia. Io voglio solo...>>
<<Non mi interessa cosa vuole. Lei non vuole niente. Lei se ne sta andando. E lei non tornerà più>>

Omar pensò che adesso era un perfetto mafioso. Cercò di utilizzare un tono altero-elegante: <<Le ripeto non è mia abitudine...>>
Ma poi si ricordò del suo quartiere e sputò fuori:
<<Io non me ne vado. Le ripeto non è con lei che devo parlare. Aspetto Giulia>>
Il padre di Giulia sorrise. L'avevo snidato. Ora era suo: <<Giulia non sta bene. Non può parlare...>>
<<E' lei che non fa bene a sua flia>>
<<Questa discussione termina qui>>
una pacca cortese lo spinse fuori dal portone. Omar non ci stava. Uno spintone. E ancora un altro. Scoordinato.
<<Cosa fa? Alza le mani? E' venuto qui per minacciare?!>>
<<MINACCIA?!!>><<Io non ti ho minacciato!! Ti minaccio ora, borghese di m___a!! E non la finisco sino a quando non mi fai parlare con tua figlia! Capito?>>

Esagerò.
Capì che era stato battuto.
Aveva perso la testa e la partita.
Rinsavì.
Quasi si scusò.
Il portone si chiuse alle sue spalle; e Omar non ricorderà mai se era stato messo alla porta o se era andato via da solo.
Erano le quattro-meno-dieci. Alle quattro c'era l'incontro col Comitato Elettorale.
Pianse per dieci minuti. Arrivò in orario.
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Re: Una frase, un rigo appena

Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:...giusto! Basta sfogliare il quaderno e il ricordo riaffiora! :)

E questo è davvero un ottimo suggerimento! :yes:

Vaaaa bene! :ok:
Un altro piccolo passaggio sempre dal libro "La Cambusa"...è la discussione che hanno avuto il padre di Giulia e Omar quando quest'ultimo aveva appena iniziato a frequentarla!
;)

Anche in questo brano che hai inserito colpisce molto il ritmo della scrittura :yes:
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Re: Una frase, un rigo appena

Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: ;)

Anche in questo brano che hai inserito colpisce molto il ritmo della scrittura :yes:
...è un ritmo più veloce rispetto al passaggio precedente anche perchè l'azione è molto ma molto diversa! E' giusto che sia così! :yes:

:)
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Messaggio da Mac La Mente »

Un pezzettino, un piccolo passaggio presente nel libro che sto leggendo "Senza Sangue" di Alessandro Baricco...mi ha colpito una frase che nella sua semplicità esprime un concetto importante! :) ...è presente a pagina 21.


...Andiamo, disse Salinas. Girarono intorno alla catasta di legno e puntarono dritto alla fattoria. Salinas camminava leggermente curvo, come aveva visto fare nei film. Era ridicolo come tutti gli uomini che combattono: senza rendersene conto. Stavano attraversando l'aia quando sentirono, da dietro, un colpo di pistola....
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Messaggio da Vianne »

Mac La Mente ha scritto:Un pezzettino, un piccolo passaggio presente nel libro che sto leggendo "Senza Sangue" di Alessandro Baricco...mi ha colpito una frase che nella sua semplicità esprime un concetto importante! :) ...è presente a pagina 21.


...Andiamo, disse Salinas. Girarono intorno alla catasta di legno e puntarono dritto alla fattoria. Salinas camminava leggermente curvo, come aveva visto fare nei film. Era ridicolo come tutti gli uomini che combattono: senza rendersene conto. Stavano attraversando l'aia quando sentirono, da dietro, un colpo di pistola....
Hai ragione, quella frase esprime un'idea importante :)

Non ho letto Senza sangue. Devo confessare che pur avendo apprezzato alcune cose di Baricco (e il suo Novecento mi è piaciuto molto), è uno di quegli autori di cui non mi precipito a leggere i libri :sorry:
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Messaggio da Vianne »

Lo scrittore francese Daniel Pennac nel suo libro Come un romanzo, saggio dedicato alla lettura e a come cercare di far nascere l'amore per i libri e la lettura, ha inserito un Decalogo dei diritti del lettore. Vale a dire un elenco (che l'Autore nel corso del saggio analizza e descrivo) dei 10 diritti fondamentali che appartengono ad ogni lettore di libri.
Ecco il brano in cui li presenta:


"In fatto di lettura, noi "lettori" ci accordiamo tutti i diritti, a cominciare da quelli negati ai giovani che affermiamo di voler iniziare alla lettura.

1) Il diritto di non leggere
2) Il diritto di saltare le pagine
3) Il diritto di non finire il libro
4) Il diritto di rileggere
5) Il diritto di leggere qualsiasi cosa
6) Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
7) Il diritto di leggere ovunque
8) Il diritto di spizzicare
9) Il diritto di leggere ad alta voce
10) Il diritto di tacere"


Daniel Pennac - Come un romanzo, Feltrinelli 1993, pag. 116
Traduzione di Yasmina Melaouah
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:
Mac La Mente ha scritto:Un pezzettino, un piccolo passaggio presente nel libro che sto leggendo "Senza Sangue" di Alessandro Baricco...mi ha colpito una frase che nella sua semplicità esprime un concetto importante! :) ...è presente a pagina 21.


...Andiamo, disse Salinas. Girarono intorno alla catasta di legno e puntarono dritto alla fattoria. Salinas camminava leggermente curvo, come aveva visto fare nei film. Era ridicolo come tutti gli uomini che combattono: senza rendersene conto. Stavano attraversando l'aia quando sentirono, da dietro, un colpo di pistola....
Hai ragione, quella frase esprime un'idea importante :)

Non ho letto Senza sangue. Devo confessare che pur avendo apprezzato alcune cose di Baricco (e il suo Novecento mi è piaciuto molto), è uno di quegli autori di cui non mi precipito a leggere i libri :sorry:
:yes: :yes:
...anche perchè nell'intero contesto della storia sta molto bene! :)


E' normale che sia così, a volte capita di concentrarsi su altri autori che magari attirano di più l'attenzione! Capita anche a me! :yes:
...questo libro l'ho comprato così, quasi per caso, perchè non sapevo cosa prendere e allora ho pensato..."Beh, un po' (ma proprio poco) lo conosco...andiamo sul sicuro questa volta" :)

Novecento è molto bello! :wub:
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