Gli italiani e la (non) abitudine alla lettura

Tra gli scaffali cosa si trova e cosa si legge...
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Mac La Mente
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto: Grazie di averlo inserito Mac! :)

E' un articolo interessante che, nella sua crudezza, descrive bene il ritratto del nostro paese :( :(

La cosa che più mi da' da pensare tra i dati riportarti è che la prima ragione per cui oltre un terzo degli italiani in un anno non abbia mai letto nente, neppure una ricetta di cucina o la pagina della guida turistica sulla località visitata in vacanza, è che trovi la lettura noiosa
Da una parte mi chiedo quanti cattivi insegnanti ci siano nel mondo della scuola per arrivare a questo dato (uno solo è sufficiente per rovinare il gusto e il piacere della lettura a decine e decine di classi di studenti :ouch: )
Dall'altra mi chiedo però quanti tra coloro che hanno risposto così abbiano mai effettivamente provato a leggere un libro... :unsure:
Prego Vianne!...sono contento che abbia trovato interessante l'articolo! :)

...eh si! Purtroppo la situazione è questa qui! Descritta in modo esauriente nell'articolo! :(

La ragione che hai citato, quella di trovare la lettura noiosa, ha colpito anche me che non sono un lettore accanito, ma per lo meno ci provo! :yes: ...quel poco che leggo mi piace e devo dire che a volte mi prendere a schiaffi da solo perchè potrei fare di più! :ouch: :ouch:
Non so se dipenda dagli insegnanti...certo! Alcuni contribuiscono tantissimo a far passare la voglia di leggere e rovinano intere ed intere generazioni! Acc! :ouch: :ouch:
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Messaggio da Mac La Mente »

Chantilly ha scritto:Non so te Vianne ma a me leggere un simile articolo DOPO aver comperato e letto 3 libri nell'ultimo mese mi provoca una leggera punta di orgoglio :lima:
Beh beh...la lima la metto anch'io! :ok: :lima: :lima: ...che in questo ultimo periodo ho letto tanto...anche se libricini-ini-ini! ;)
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Messaggio da Vianne »

Un sondaggio effettuato dalla Doxa sugli adolescenti (ragazzi tra i 14 e i 18 anni) ha dato dei risultati che è eufemistico definire tristi.

Pare infatti che, mentre tutti quanti siano ipertecnologizzati e abilissimi e interessatissimi ad usare i-pod, fotocamere digitali, telefonini e naturalmente computer e tv, in pochissimi siano interessati alla lettura e ai libri, attività alle quali dedicano 10 minuti al giorno :wacko:

Ancora più triste il fatto che per un numero elevatissimo di ragazzi (il 45% degli intervistati) i libri siano oggetti inesistenti: oltre ai testi scolastici non leggono neppure un libro :ouch:

E la cosa, secondo me, è veramente preoccupante: se non si impara a leggere, a ragionare e a desiderare di conoscere e approfondire le materie di studio (cosa che dubito possa avvenire con i-pod e videocamere) o ciò di cui cmq ci si occupa durante l'adolescenza, molto molto difficilmente si imparerà a farlo poi.

E non sapere legere, non sapere che cosa contengono i libri, non desiderare di saperne di più, significa sempre perdere in libertà e capacità di scelta :(
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Messaggio da Vianne »

Ecco un articolo che descrive in dettaglio l'esito del sondaggio Doxa sulle abitudini e gli stili di vita degli adolescenti:


Rapporto Doxa sugli adolescenti e l'uso delle nuove tecnologie
Tra gli under 18 quasi la metà non apre neanche un libro all'anno

Giovani telefonino-dipendenti
la generazione hi-tech non legge

Solo un ragazzo su 10 non ha il cellulare: il primo a 12 anni
La televisione resta la compagnia più fedele del tempo libero



MILANO - Adolescenti ad alta tecnologia, che possiedono quasi tutti il cellulare ma leggono poco, pochissimo o niente. Un'indagine Doxa sul rapporto dei giovani con il tempo libero e le tecnologie fotografa preferenze e desideri di chi, a fine 2006, aveva tra i 14 e i 18 anni. Lo studio è stato presentato a Milano in occasione della due giorni "Teenager 2007", organizzata da Somedia e la Repubblica, in collaborazione con All Music, M2o e XL.

Si tratta di quasi tre milioni di ragazzi (2.940.000, per l'esattezza, rappresentati da un campione di 1.400) che ogni giorno dedicano una parte sostanziosa dal loro tempo libero ai media. Due ore e mezza tra televisione, che si conferma la regina incontrastata delle abitudini italiane con il 65 per cento, videogames, internet e computer. Alla lettura di libri e periodici viene dedicato appena il 7 per cento delle 2 ore e mezza: in pratica, dieci minuti al giorno.

Le parole stampate fanno infatti la parte della Cenerentola negli svaghi dei teenager: nell'ultimo anno quasi la metà di loro (il 45 per cento) non ha letto neanche un libro non scolastico. Uno o due volumi sono stati letti dal 29 per cento dei giovani, mentre solo il 26 per cento ne ha sfogliati più di tre. Percentuale che sale al 31 per cento se si considerano solo le abitudini delle ragazze.

Tutt'altri risultati parlando di televisione: il 59 per cento degli adolescenti ha un apparecchio in camera. Lo schermo acceso infatti è una compagnia costante, che spesso (in due casi su tre) affianca altre attività. La più gettonata, ovviamente, è usare il cellulare. Il vero migliore amico dei teenager italiani: ce l'ha il 91 per cento. E non un vecchio "citofono" di seconda mano, bensì modelli all'ultima moda con fotocamera (75 per cento), mms, bluetooth e videochiamate. Una "appendice" tecnologica fin dai dodici anni, l'età in cui la maggioranza ha ricevuto il primo telefonino. Non sorprende quindi che le ricariche siano al secondo posto nei "bilancini" delle paghette (al primo ci sono i vestiti, possibilmente di marca).

Scrivendo un sms o inviando un mms, in ogni caso, la tv è sullo sfondo. E i programmi preferiti sono quelli "in cui riconoscersi", quelli che ammiccando alla trasgressione e smascherando le falsità del mondo adulto sembrano tagliati su misura per i giovani telespettatori. Re assoluti del palinsesto, secondo la ricerca, sono i film: seguono programmi comici, telefilm, quiz e cartoni animati. Considerate interessanti ma poco viste sono le trasmissioni di cultura e scienza, mentre il picco minimo si raggiunge con l'attualità e l'informazione.

Nell'autunno del 2006, tra i telefilm, una delle passioni degli under 18, i più in voga sono stati Smallville, Csi, Distretto di polizia, Paso adelante, The Oc e Tutto in famiglia. Scelti dai ragazzi perché sono simpatici, divertenti, originali.

Ma quella che vivono come "buona maestra" televisione, gli stessi adolescenti vorrebbero migliorarla: il loro palinsesto dei sogni prevede infatti divertimento e svago, "modelli di vita" (indicati in talk show e fiction) ma anche contenuti informativi e culturali. Quelli che, così come sono, proprio non vanno. E che dovrebbero, invece, essere più originali (e "non allineati"), dinamici, legati alla vita quotidiana e con un linguaggio moderno e vero, e non una scimmiottatura dello slang dei ragazzi.

Oltre alla tv, poi, ci sono le nuove tecnologie; che servono, secondo gli adolescenti, a essere connessi con il mondo esterno, a divertirsi e ad apprendere. Questo è l'utilizzo principale che i giovani fanno di internet. Chi naviga (il 52 per cento, in media quattro volte a settimana e in maggioranza con una connessione Adsl) nell'88 per cento dei casi cerca infatti materiale per lo studio. L'84 per cento scrive mail e chatta, il 72 scarica filmati e immagini e il 65 fa download di musica; solo il 21 per cento fa acquisti online.

Il pc, usato dalla maggioranza a casa, è solo uno degli apparecchi tecnologici a disposizione dei ragazzi: ci sono anche i lettori cd (usati dal 40 per cento), quelli per gli mp3 (36 per cento) e le fotocamere digitali (24 per cento). Che sono l'oggetto del desiderio, per chi ancora non ce le ha, assieme all'iPod.

(13 giugno 2007)

Dal sito di Repubblica
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truccoeanima
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Messaggio da truccoeanima »

Vianne ha scritto:
Alla lettura di libri e periodici viene dedicato appena il 7 per cento delle 2 ore e mezza: in pratica, dieci minuti al giorno.
Infatti...le generazioni future ( che...aggiungo...ci meritiamo! )...

...saranno composte da...robot! :ouch: :( :ouch:
Vivi come se dovessi morire domani...e pensa come se dovessi vivere in eterno!

La vita è quello che succede...mentre tu fai progetti!
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Messaggio da Chantilly »

Vianne ha scritto:La più gettonata, ovviamente, è usare il cellulare. Il vero migliore amico dei teenager italiani: ce l'ha il 91 per cento. E non un vecchio "citofono" di seconda mano, bensì modelli all'ultima moda con fotocamera (75 per cento), mms, bluetooth e videochiamate. Una "appendice" tecnologica fin dai dodici anni, l'età in cui la maggioranza
Dodici? Anche meno :dry: :ouch:

Però .. però .. ieri mattina ero in classe, era presto, eravamo io e due alunni di quinta. Non ricordo il perché, il bambino mi disse qualcosa sul suo cell. Salta su la ragazzina e fa: "Io non ce l'ho il cellulare ... i miei me lo compreranno quando compirò 13 anni ....Ma poi! Cosa me ne faccio di un cellulare alla mia età? Nulla!"

Io così :banana: :banana:
Balleremo fino all'alba canteremo fino al mattino
Qualcuno dirà son fuori ed altri che c'è troppo vino
Ma c'è sangue nelle nostre vene
scorre l'acqua nei nostri fiumi
La rabbia invece quella è tutta chiusa nei nostri pugni (I LUF)
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Messaggio da Vianne »

truccoeanima ha scritto:
Vianne ha scritto:Alla lettura di libri e periodici viene dedicato appena il 7 per cento delle 2 ore e mezza: in pratica, dieci minuti al giorno.
Infatti...le generazioni future ( che...aggiungo...ci meritiamo! )...

...saranno composte da...robot! :ouch: :( :ouch:
...robot che non sapranno (più) pensare con la propria testa :ouch: :ouch:

La penso come te, soprattutto sul fatto che ci meritiamo generazioni future così :( :ouch:
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Messaggio da Vianne »

Chantilly ha scritto: Dodici? Anche meno :dry: :ouch:

Però .. però .. ieri mattina ero in classe, era presto, eravamo io e due alunni di quinta. Non ricordo il perché, il bambino mi disse qualcosa sul suo cell. Salta su la ragazzina e fa: "Io non ce l'ho il cellulare ... i miei me lo compreranno quando compirò 13 anni ....Ma poi! Cosa me ne faccio di un cellulare alla mia età? Nulla!"

Io così :banana: :banana:
Speriamo che la ragazzina si conservi così! :banana:

Del resto già il fatto che i genitori le abbiano imposto il limite dei 13 anni dice qualcosa sulla famiglia che potrebbe avere alle spalle! :)

Io sono convinta che - al di là delle mode e di una certa necessità degli adolescenti di seguire il branco - le idee, le abitudini e gli stili di vita della famiglia giochino un ruolo importante nell'insegnare a un ragazzo le scale di valori da dare alle cose
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Un sondaggio effettuato dalla Doxa sugli adolescenti (ragazzi tra i 14 e i 18 anni) ha dato dei risultati che è eufemistico definire tristi.

Ancora più triste il fatto che per un numero elevatissimo di ragazzi (il 45% degli intervistati) i libri siano oggetti inesistenti: oltre ai testi scolastici non leggono neppure un libro :ouch:

E la cosa, secondo me, è veramente preoccupante: se non si impara a leggere, a ragionare e a desiderare di conoscere e approfondire le materie di studio (cosa che dubito possa avvenire con i-pod e videocamere) o ciò di cui cmq ci si occupa durante l'adolescenza, molto molto difficilmente si imparerà a farlo poi.

E non sapere legere, non sapere che cosa contengono i libri, non desiderare di saperne di più, significa sempre perdere in libertà e capacità di scelta :(
L'avevo letta la notizia che hai inserito! Oddio, non è triste, secondo il mio modesto parere è una catastrofe quello che è emerso dal sondaggio e dall'indagine condotta! :(

...non solo perchè non leggendo si perde la capacità di scelta, di farsi delle opinioni personali sui diversi argomenti che vengono trattati nei libri e che comunque rientrano nella realtà quotidiana, ma soprattutto perchè si perde la capacità di pensare!...e questa cosa credo rappresenti il danno maggiore che le nuove generazioni dovrebbero capire e a cui porre rimedio!...si vede però che non interessa minimamente, che a molti ragazzi fa più comodo uniformarsi con la massa più che emergere, andare dove va la corrente e non contro!

Questo pensierino che sto per scrivere, alla luce delle varie indagini, lo confermo sempre sempre di più...e mi dispiace tanto, ma ne sono convinto: "...dopo la mia generazione il nulla!"...si, proprio così perchè ormai tutto si da per scontato, niente rappresenta una scoperta e questa scoperta è sempre sempre contenuta in qualsiasi libro che si legge perchè ogni parola arricchisce!...io la penso così pur non essendo un grandissimo lettore...forse mi sbaglio, forse no! ;)
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Messaggio da Vianne »

Una nuova ricerca sulla lettura in Italia conferma i dati sconfortanti degli ultimi anni: gli italiani non leggono. La maggiornaza della popolazione non legge neppure un libro l'anno e, mentre i lettori cosiddetti "forti" rappresentano una minoranza che però legge sempre di più (sono pochi ma leggono tanto), tutti gli altri - vale a dire la stragrande maggiornaza - leggono sempre meno e sempre meno...

Inserisco di seguito un testo di analisi della situazione firmato da Mario Baudino sulla Stampa. E' un po' lungo ma è davvero molto molto interessante e ricco di dati. Un articolo da leggere e su cui riflettere
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Messaggio da Vianne »

NEWS
5/12/2007 - INCHIESTA

La forza del lettore
Sorpresa: in Italia crescono i divoratori di libri. Ma anche quelli che non leggono nulla

MARIO BAUDINO

Il mondo del libro è minacciato da una forbice: sono passati più di vent’anni da quando fece scandalo l’inchiesta del sociologo Marino Livolsi, dal titolo Almeno un libro, che svelava come, in un Paese allora orgogliosissimo del quinto posto fra quelli più industrializzati, oltre metà della popolazione non leggesse neppure un libro l’anno: esattamente il 57%. Dall’86 la situazione non è così cambiata, ma in compenso succede qualcosa che potrebbe porre le basi per terremoti futuri: i lettori «forti», quelli che leggono molto, sono sempre più forti, mentre quelli deboli sono sempre più deboli. E ovviamente si legge sempre più al Nord e sempre meno al Sud, sempre più fra i «ricchi» e sempre meno fra i poveri.

La forbice si allarga pericolosamente, benché la somma di tutti gli elementi rimanga invariata: tra alti e bassi, e nonostante una leggera e costante crescita rilevata dall’Associazione italiana editori su dati Istat, nel 2006 i lettori di «almeno un libro l’anno» sono stati il 44,1 per cento degli italiani, ovvero un po’ più di 23 milioni, dai sei anni in su. Fatti i conti, viene fuori che i non lettori sono il 55,9 per cento, più o meno gli stessi di vent’anni fa. Ma c’è di peggio: secondo l’indagine biennale sulla lettura condotta dalla Mondadori, quest’anno i lettori sono precipitati addirittura al 38 per cento. Vanno esclusi dal conto i testi scolastici, e anche i cosiddetti «lettori morbidi», quelli cioè che affermano di non aver letto nulla ma poi, interrogati meglio, si ricordano d’aver sfogliato una guida turistica. Una volta specificato che l’elenco telefonico non può essere preso in considerazione neppure come prova di buona volontà, e che resta tuttavia una differenza fra questo dato e quelli forniti dall’Aie, il quadro che emerge dalle ricerche (un’altra verrà presentata domani proprio dall’Aie alla Fiera romana della piccola editoria, che si apre all’Eur col titolo «Più libri più liberi») è piuttosto sconfortante.

La tendenza generale conferma, rovesciato, lo slogan: meno libri, meno liberi. E pure fra gli ultimi in Europa. Non ci sono ancora dati sull’Unione a 25, ma quelli sui 15 membri «storici» dicono che nel 2005 nel Regno Unito la percentuale di lettori era al 73,5, in Germania al 66, in Francia al 61; per non parlare di posti come Svezia o Danimarca o Olanda, dove leggono come furie. Sono dati ben noti agli addetti ai lavori; insieme alla consapevolezza che, nonostante ciò, la nostra editoria ha volumi paragonabili ai maggiori partner europei, è vivacissima, ha conti economici positivi, si espande con acquisizioni all’estero. «Preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno, e francamente non credo molto a un crollo così drammatico - dice Stefano Mauri, amministratore delegato di Gems, la sigla sotto cui è stato riorganizzato il Gruppo Longanesi -. Do più credito ai leggeri incrementi segnalati dall’Istat. E soprattutto, trovo importante l’aumento, rilevato dall’Aie, nella fascia d’età fra i 25 e i 30 anni. Perché sono quelli che avevano 10 anni quando è nata la nuova editoria per ragazzi».

Tutti quei non lettori non sono dunque un problema, ma un’opportunità? «Se devo dar retta agli studi di Tullio De Mauro, il 40 per cento degli italiani è tecnicamente incapace di leggere un testo appena complesso. Ma per noi editori questa fascia di non lettori deve essere considerata un potenziale». Il mercato dei libri è del resto basato sull’offerta: più se ne propongono, più si spera di venderne. Ammesso che ci siano punti efficienti dove farlo. «Siamo l’unico Paese dove le catene di librerie appartengono agli editori. È un problema vero», conclude Mauri. Talmente importante che proprio i librai «indipendenti» sono i meno felici della situazione. Anzi, sono preoccupatissimi. «La distribuzione territoriale delle librerie penalizza il Sud: man mano che si scende, ce ne sono sempre di meno» dice Rodrigo Dias, presidente dell’Ali. Potrebbe aggiungere che nel 2006 l’area commerciale di Milano copriva da sola il 18,34 per cento del totale nazionale delle vendite in libreria (quella di Roma il 16,4).

Al Sud, però, i punti vendita sono aumentati; si è impennato il commercio via Internet, i supermercati offrono libri. «Però i lettori non crescono - replica Dias -. E non penso che il rimedio sia mandarli alla grande distribuzione, o in edicola. Guardi, a Napoli un supermercato di elettronica proponeva i libri col 48 per cento di sconto. I librai andavano a comprarli per poi rivenderli in libreria, o mandarli in resa all’editore. Le pare un sistema? Abbiamo la legge sul massimo sconto, ma bisognerebbe regolamentare le promozioni, se no è inutile». L’editoria prospera, la vecchia libreria tramonta e i lettori si assottigliano. Come paradosso non c’è male. Ma, paradosso nel paradosso, tutto questo accade anche perché in Italia resiste da sempre un’élite che tutto il mondo, diciamo così, ci invidia: qualche milione di lettori «forti» che comprano anche 20 libri l’anno e da soli tengono in piedi la baracca; affollano i festival letterari, la Fiera del libro di Torino e le infinite manifestazioni in giro per lo Stivale, fanno del nostro Paese, in apparenza, un paradiso della carta stampata. Non tradiscono mai. Ma fino a quando?

Dal sito de La Stampa
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Messaggio da Mac La Mente »

Vianne ha scritto:Inserisco di seguito un testo di analisi della situazione firmato da Mario Baudino sulla Stampa. E' un po' lungo ma è davvero molto molto interessante e ricco di dati. Un articolo da leggere e su cui riflettere
Grazie Vianne per aver segnalato l’articolo! :) …l’ho letto e quello che viene raccontato un po’ mi spaventa! :(

…la situazione non è per niente rosea e sapere che rispetto agli anni passati l’intero contesto – ovvero la percentuale tra i lettori e i non-lettori – è rimasto praticamente lo stesso, è sintomo (dal mio punto di vista) di quanto non si riesca a stimolare le persone a prendere in mano un libro al posto di un cellulare o altro, ad esempio! :(

All’interno dell’articolo vengono citate anche le percentuali dei lettori negli altri paesi…sono altissimeeeee!!! Cioè, non c’è paragone con quelle italiane! Acc! :ouch:

Personalmente posso solo confermare quello che viene detto riguardo alla situazione al Sud! Naturalmente lo confermo nel mio piccolo e per esperienza personale – sì, in generale – perché dalle mie parti, a parte qualche raro caso, è difficile trovare ragazzi/e che leggano…si limitano ai testi scolastici e considerano questi ultimi come un qualcosa di obbligato…a causa di questo è impensabile che prendano in mano un libro diverso e acquistato per il piacere di leggere…ecco, credo che questa sia una delle tante cause della non lettura…mannaggia mannaggia! :(
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Messaggio da Mac La Mente »

...e riprendiamo il discorso della "non lettura" da parte degli italiani soffermandoci questa volta sui bambini! :yes:

Ho letto poco fa (anche se la notizia è del 29 Gennaio) un articolo sul sito de La Stampa che mi ha colpito perchè - nonostante si conosca la situazione - non si fa niente per rimediare...

Riporto na parte dell'articolo...per la lettura completa dei dati rimando al link alla fine del post! :)


I bambini italiani leggono meno dei coetanei europei

A Roma i dati sui giovani e la lettura, la maggioranza legge solo libri scolastici

Roma - I bambini italiani leggono meno rispetto ai loro coetanei europei. È questo il dato più significativo presentato oggi, a Roma, nel corso del convegno «Bambini e adolescenti e valore del libro» organizzato dalla Commissione parlamentare per l’infanzia della Bicamerale, in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (AIE). Un’occasione per verificare la diffusione del libro e della lettura tra i bambini e gli adolescenti in Italia e e per valutare le iniziative e gli strumenti utili ad incentivarla e promuoverla.

Secondo i dati evidenziati dall’Istat, e rielaborati dall’Ufficio studi di AIE, nel 2007 poco meno della metà dei bambini di 6-10 anni legge almeno un libro non scolastico nei dodici mesi precedenti (46,8%): a questa cifra corrisponde, solo per fare un esempio, ben un 58,0% dei coetanei spagnoli. Il valore in Italia sale leggermente nella fascia di età successiva (11-14 anni), arrivando al 59,5%, per poi calare progressivamente al crescere dell’età, e dei processi scolari, di socializzazione, di multiconsumi tecnologici (la media nazionale è del 43,1%).

In altre parole, circa la metà di bambini e ragazzi inseriti all’interno dei processi di scolarizzazione dell’obbligo e superiori, dichiara di non leggere alcun libro diverso da quelli di scuola: in proiezione sono 3,1 milioni.

[...]

«In questa luce - ha concluso Motta - deve essere letto anche un dato recentemente pubblicato da Istat: solo un quarto dei lavoratori italiani, solo la metà dei dirigenti e professionisti dichiara di leggere un libro per il proprio aggiornamento professionale. Ci si può stupire, allora, che in un mondo sempre più complesso e competitivo, la produttività sia il principale fattore critico della nostra economia?».

fonte: La Stampa
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Messaggio da Frankenstein »

Ho letto cifre sconfortanti in questa notizia. Incentivare i ragazzi alla lettura è diventata un'azione che non si compie spesso e a causa di questo l'amore per i libri viene sempre meno.
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Messaggio da Mac La Mente »

Frankenstein ha scritto:Ho letto cifre sconfortanti in questa notizia. Incentivare i ragazzi alla lettura è diventata un'azione che non si compie spesso e a causa di questo l'amore per i libri viene sempre meno.
Già! I numeri riportati e le percentuali mettono in evidenza la situazione e quello che ormai si verifica tra i più giovani! Il rapporto che hanno con i libri è quasi scomparso e questo è dovuto alla visione che essi hanno e all'approccio con il quale si avvicinano a questo mondo...non è dei migliori e dispiace tantissimo! :(

...spero che in futuro la situazione migliori...sarebbe una grandissima conquista! :)
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