Il valzer lento di... Katherine Pancol

Tra gli scaffali cosa si trova e cosa si legge...
Rispondi
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Il valzer lento di... Katherine Pancol

Messaggio da Mac La Mente »

Ho pensato di aprire questo argomento dedicato a una scrittrice francese che sto leggendo, Katherine Pancol, perchè è la prima trilogia che leggo e devo dire che mi sto appassionando molto! :)

Molto interessante lo stile che l'autrice ha, scorrevole e ricco di particolari che arricchiscono tutta la descrizione e la vita, oltre che il pensiero, dei protagonisti...

Presto scriverò qualcosa in più su di lei e sui tre libri che sto leggendo, sono quasi alla fine del terzo: GLi scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì, terzo volume della trilogia!

Immagine

Inserirò incipit, sensazioni e tanto tanto altro, sisisisi! :banana: :banana:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Il valzer lento di... Katherine Pancol

Messaggio da Mac La Mente »

Giusto due parole perchè sono emozionato, altro lo scriverò in seguito...ho finito di leggere la mia prima trilogia ed è sua, di Katherine Pancol! :banana: :banana:

1. Gli occhi gialli dei coccodrilli
2. Il valzer lento delle tartarughe
3. Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Il valzer lento di... Katherine Pancol

Messaggio da Mac La Mente »

Ehmmm...approfitto dell'ultimo articolo inserito sul blog per riportare anche qui l'incipit del primo libro della trilogia di Katherine Pancol, Gli occhi gialli dei coccodrilli! :)

Incipit in francese

Joséphine poussa un cri et lâcha l’éplucheur. Le couteau avait dérapé sur la pomme de terre et entaillé largement la peau à la naissance du poignet. Du sang, du sang partout. Elle regarda les veines bleues, l’estafilade rouge, le blanc de la cuvette de l’évier, l’égouttoir en plastique jaune où reposaient, blanches et luisantes, les pommes de terre épluchées. Les gouttes de sang tombaient une à une, éclaboussant le revêtement blanc. Elle appuya ses mains de chaque côté de l’évier et se mit à pleurer. Elle avait besoin de pleurer. Elle ne savait pas pourquoi. Elle avait trop de bonnes raisons. Celle-là ferait l’affaire. Elle chercha des yeux un torchon, s’en empara et l’appliqua en garrot sur sa blessure. Je vais devenir fontaine, fontaine de larmes, fontaine de sang, fontaine de soupirs, je vais me laisser mourir.
C’était une solution. Se laisser mourir, sans rien dire. S’éteindre comme une lampe qui diminue.
Se laisser mourir toute droite au dessus de l’évier. On ne meurt pas toutes droite, rectifia-t-elle aussitôt, on meurt allongée ou agenouillé, la tête dans le four ou dans sa baignoire. Elle avait lu dans le journal que le suicide le plus commun chez les femmes était défenestration. La pendaison, pour les hommes. Sauter par la fenêtre ? Elle ne pourrait jamais. Mais se vider de son sang en pleurant, ne plus savoir si le liquide qui coule hors de soi est rouge ou blanc. S’endormir lentement. Alors, lâche le torchon et plonge ton poignets dans le bac de l’évier ! Et même et même… il te faudra rester debout et on ne meurt pas debout.
Sauf au combat. Par temps de guerre…
Ce n’était pas encore la guerre.
Elle renifla, ajusta son torchon sur la blessure, bloqua ses larmes, fixa son reflet dans la fenêtre. Elle avait gardé son crayon dans les cheveux. Allez, se dit-elle, épluche les pommes de terre… Le reste tu y penseras plus tard !

da Les Yeux jaunes des crocodiles di Katherine Pancol, pagine 11-12
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Il valzer lento di... Katherine Pancol

Messaggio da Mac La Mente »

...e questa è la version tradotta...

Incipit tradotto in italiano

Joséphine lanciò un urlo e lasciò cadere il pelapatate. La lama era slittata, entrando in profondità nella pelle del polso. Sangue, sangue dappertutto. Guardò le vene blu, lo sfregio rosso, il bianco del lavello, lo scolapasta in plastica gialla dove aveva messo le patate già pelate, bianche e lucenti. Le gocce di sangue cadevano a una a una, chiazzando le piastrelle. Appoggiò le mani ai due lati del lavello e si mise a piangere.
Aveva bisogno di piangere. Non sapeva perchè. Aveva un sacco di buone ragioni per farlo, e questa era da prendere al volo. Cercò con gli occhi uno strofinaccio, lo afferrò e lo applicò come un laccio emostatico sulla ferita. Sto per diventare una fontana, fontana di lacrime, fontana di sangue, fontana di sospiri. Sto per lasciarmi morire.
Era una soluzione. Lasciarsi morire, senza ire niente. Spegnersi come una luce che si smorza.
Lasciarsi morire ben diritta sul lavello. Non si muore diritte, rettificò immediatamente, si muore distese oppure inginocchiate, con la testa nel forno o nella vasca da bagno. Aveva letto su un giornale che il metodo di suicidio più comune tra le donne è la defenestrazione. L’impiccagione, per gli uomini. Saltare della finestra? Non avrebbe mai potuto farlo. Ma svuotarsi del sangue piangendo, non sapere più se il liquido che cola fuori di te è rosso o bianco. Addormentarsi a poco a poco. Allora, lasci andare lo strofinaccio e tutti i pugni nel lavello! Eppure, eppure… dovrai restare in piedi, e non si muore in piedi.
Tranne che in battaglia. In tempo di guerra…
Non era ancora tempo di guerra.
Tirò su col naso, aggiustò lo strofinaccio sulla ferita, frenò le lacrime, fissò il proprio riflesso nella finestra. Si era fermata i capelli con una matita. Su, si disse, pela le patate… al resto penserai dopo!

da Gli occhi gialli dei coccodrilli di Katherine Pancol, pagina 9
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Il valzer lento di... Katherine Pancol

Messaggio da Mac La Mente »

Aaaanteprima per il forum prima di inserirlo con calma sul blog! :)

Ecco qui il secondo incipit del romanzo di Katherine Pancol intitolato La Valse lente des tortues (Il valzer lento delle tartarughe)! COme per il precedente inserisco sia l'incipit in lingua originale, in francese, che la versione tradotta in italiano!

incipit in francese

- Je viens chercher un paquet, déclara Joséphine Cortès en s'approchant du guichet de la poste, rue de Longchamp, dans le seizième arrondissement de Paris.
- France ou étranger?
- Je ne sais pas.
- À quel nom?
- Joséphine Cortès ... C.O.R.T.E.S …
- Vous avez l'avis de passage?
Joséphine Cortès tendit l'imprimé jaune "Vous avez reçu un colis".
- Une pièce d'identité? demanda, d'un ton las, l'employée, une fausse blonde au teint brouillé qui clignait des yeux dans le vide.
Joséphine sortit sa carte d'identité et la posa sous les yeux de la préposée qui avait entamé une conversation sur un nouveau régime chou rouge, radis noir avec une collègue. L'employée s'empara de la carte, souleva une fesse puis une autre et descendit du tabouret en se frottant les reins.
Elle se dandina vers un couloir et disparut. L'aiguille noire des minutes progressait sur le cadran blanc de l'horloge. Joséphine eut un sourire embarrassé pour la file d'attente qui s'allongeait derrière elle.
C'est pas de ma faute si mon colis a été remisé dans un endroit où on ne le trouve pas, semblait-elle s'excuser en courbant l'échine. Pas de ma faute s'il est allé à Courbevoie avant d'être entreposé ici. Et puis d'abord, d'où peut-il bien venir? Peut-être Shirley, d'Angleterre? Elle connaît ma nouvelle adresse pourtant. Cela ressemblerait à Shirley d'envoyer ce fameux thé qu'elle achète chez Fortnum & Mason, un pudding et des chaussettes fourrées pour que Je puisse travailler sans avoir froid aux pieds. Shirley dit toujours qu'il n'y a pas d'amour mais des détails d'amour. L'amour sans les détails. ajoute-t-elle, c'est la mer sans le sel, le bulot sans la mayonnaise, le muguet sans les clochettes. Shirley lui manquait. Elle était partie vivre à Londres avec son fils, Gary.

da La Valse lente des Tortues di Katherine Pancol, pagine 13-14, pubblicato da LGF
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Il valzer lento di... Katherine Pancol

Messaggio da Mac La Mente »

Ed ecco qui la versione tradotta in italiano...Il valzer lento delle tartarughe!

Incipit in italiano

“Devo ritirare un pacco”, dichiarò Joséphine Cortès avvicinandosi allo sportello dell'ufficio postale di rue de Longchamp, nel sedicesimo arrondissement di Parigi.
“Francia o estero?”
“Non lo so”
“Nome?”
“ Joséphine Cortès... C.O.R.T.E.S...
“Ha l'avviso di giacenza?”
Joséphine Cortès porse la cartolina gialla che la avvertiva della mancata consegna del pacco.
“Un documento d'identità?” domandò stancamente l'impiegata, una bionda tinta con l'aria sbattuta che strizzava gli occhi nel vuoto.
Joséphine tirò fuori la carta d'identità e la posò sotto gli occhi dell'addetta allo sportello, che nel frattempo aveva intavolato una conversazione con una collega a proposito di una nuova dieta di cavolo rosso e rafano. L'impiegata prese il documento con un gesto brusco, sollevò prima una coscia poi l'altra, e scese dallo sgabello sfregandosi le reni.
Si avviò ciondolando verso un corridoio e sparì. La lancetta dei minuti avanzava sul quadrante bianco dell'orologio appeso al muso. Joséphine rivolse un sorriso imbarazzato alla fila che si allungava dietro di lei.
Non è colpa mia se hanno tenuto il mio pacco in deposito in un posto dove io non vivo più, sembrava dire a mo' di scusa con la schiena curva. Non è colpa mia se è finito a Courbevoie prima di arrivare qui. E poi, chissà da dove viene? Forse Shirley, dall'Inghilterra? Shirley però sa il mio inirizzo nuovo. Sarebbe proprio da lei mandarmi quel tè lussurioso che compra da Fortnum & Mason, un pudding e dei calzini imbottiti per lavorare senza prendere freddo ai piedi. Shirley dice sempre che non esiste l'amore, esistono i dettagli dell'amore. L'amore senza i dettagli secondo lei è come il mare senza il sale, le lumache senza la maionese, il mughetto senza i campanellini. Le mancava Shirley. Era andata a vivere a Londra con suo figlio Gary.

da Il valzer lento delle tartarughe di Katherine ancol, pagine 11-12, pubblicato da Dalai Editore
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Frankenstein
Pensieri Gold
Pensieri Gold
Messaggi: 3532
Iscritto il: 18/04/2007, 17:20

Re: Il valzer lento di... Katherine Pancol

Messaggio da Frankenstein »

E' una scrittrice che non conosco.
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Il valzer lento di... Katherine Pancol

Messaggio da Mac La Mente »

Frankenstein ha scritto:E' una scrittrice che non conosco.
All'inizio neanch'io, è stata una bella scoperta anche se di libri ne ho letti solo tre...per il momento! :)
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Avatar utente
Mac La Mente
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 185362
Iscritto il: 12/07/2006, 13:20

Re: Il valzer lento di... Katherine Pancol

Messaggio da Mac La Mente »

Piccola informazione: è uscito un nuovo libro di Katherine Pancol, si chiama Un ballo ancora! :banana: :banana:
...la testa è rotonda per permettere al pensiero di cambiare direzione!...
...le pagine di questo "libro" vengono scritte ogni giorno...da tutti noi!
...perchè pensare non è reato! Regalami un pensiero...
un anziano che muore è una biblioteca che brucia
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite