Ho letto sulla Stampa una bella notizia: i Radihead stanno lavorando alla colonna sonora del film tratto dal romanzo di Chuck Palaniuk
Choke.
Il film dovrebbe uscire in ottobre e immagino che ci sarà anche il cd con la colonna sonora!
Superfluo dire che non vedo l'ora di sentire la colonna sonora e di vedere il film!
NEWS
13/8/2008
E i Radiohead cantarono per Palahniuk
JACOPO IACOBONI
Uno può perdere in molti modi, e molte cose più di una partita: il respiro, la speranza, la donna che credevi di amare. A volte uno perde vincendo, e capendolo a fatica dopo. Succede nei libri di Chuck Palahniuk (il rogo-liberazione di Fight club), ma anche nei dischi dei Radiohead (Reckoner, «because / we separate / like ripples on a blank shore», «poiché ci separiamo, come onde su una spiaggia deserta»).
È abbastanza naturale, allora, venire a sapere che
i Radiohead hanno scritto la musica di Choke, il film tratto dal quarto romanzo di Palahniuk, che uscirà nelle sale il 3 ottobre. Palahniuk sta passando l’estate a casa a Portland, Oregon, da dove ha confermato la storia: «Clark Gregg, il regista di Choke, sapeva che ho scritto il romanzo ascoltando a raffica Pablo Honey con le cuffiette, e in particolare Creep. Così Clark è andato dai Radiohead e ha chiesto loro di scrivere una canzone per il finale. Volete sapere com’è finita? All’apparenza,
il film gli è piaciuto così tanto che gran parte della musica d’ambiente, non solo la canzone finale, l’hanno scritta loro. Già, il mio romanzo con la musica dei Radiohead», racconta Palahniuk, quasi incredulo.
Resta da dire qualcosa su questa strana figura di perdente, l’esatto contrario della «kicking squeeling Gucci little piggy», la fighetta griffata cantata dai Radiohead in Paranoid Android.
Victor Mancini, il protagonista di Choke, è appunto uno strano perdente paraculo, «... a fingerti debole acquisisci potere. E al tempo stesso fai sentire le persone più forti. Lasciandoti salvare, tu salvi loro. Devi solo mostrarti fragile e riconoscente. Perciò fai lo sfigato, sempre e comunque. La gente ha tanto bisogno di sentirsi superiore a qualcuno. Perciò fai il sottomesso, sempre e comunque...». Thom Yorke per anni ha fatto di questa debolezza la più scintillante forza, l’ipersensibile a disagio dinanzi alla cultura dominante («I wish I was special / You’re so very special / But I’m a creep / I’m a weirdo / What the hell am I doin’ here? / I don’t belong here», vorrei essere speciale, tu sei speciale, io solo un tipo strano, che diavolo ci faccio qui?). Lo stesso il geniale chitarrista Jonny Greenwood.
E poiché tutto rientra in questa costellazione che ha segnato la nostra generazione, torna in mente che l’ultima canzone di Fight Club fu incisa invece dai Pixies: guarda caso, maestri dei Radiohead, amatissimi da Palahniuk, piccoli antidoti quotidiani per non soffocare nell’Italia 2008.
Dal sito de
La Stampa