“Alcuni invecchiano, altri maturano.”
Categoria: Cinema
…un commento…
Aprire gli occhi, lottare, soprattutto in questo ultimo periodo – buio – è di fondamentale importanza e fortunatamente la parola basta è sempre più vicina ed è da lì che si ripartirà, resettando tutto quello che di sbagliato c’è stato.
Nel monologo tratto dal film V per Vendetta è V, il protagonista del film, il primo a farlo chiedendo e cercando di coinvolgere tutti i cittadini di Londra a lottare contro chi, fino a quel momento, ha privato il popolo della libertà, della democrazia, dei diritti fondamentali, nascondendosi – sembra strano a dirsi se si considera l’aspetto di V – dietro una maschera.
Già, non è V a portare la maschera ma i benefattori tirannici (parole in dissonanza tra loro) seduti al potere…
Il monologo all’interno del film viene trasmesso da una tv pirata e a reti unificate, chi è al potere cerca di bloccarlo ma non riesce e il messaggio arriva forte e chiaro a tutti.
Qui di seguito il monologo e il video per poter ascoltare…
Monologo di V
Buona sera, Londra.
Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione: come molti di voi, io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione; ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno, ahimè, sprofondato nell’oblio, sottraendo un po’ di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere.
Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all’affermazione della verità. E la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c’era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi.
Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole… non c’è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l’avete fatto: so che avevate paura, e chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie: c’era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, e il caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all’attuale Alto Cancelliere: Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l’equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive.
Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, a un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato. (V)
Dati del film:
Titolo originale: V for Vendetta
Regia: James McTeigue
Genere: azione, fantascienza, thriller, drammatico
Paese di produzione: USA
Anno: 2005
Durata: 132 minuti
Ho cercato il Santo Graal fino su all’Isola che non c’è, svoltando a destra alla seconda stella, cogliendo l’attimo (carpe diem) e la magia che la poesia regala.
Mi son travestito per star vicino a chi amo e indossato un naso finto per regalar un sorriso.
Da robot a umano mi son trasformato per vivere lo spettacolo della vita in tutte le sue forme.
Sono andato Al di là dei sogni ascoltando La Musica del cuore mentre trascorrevo Una notte al museo gridando allo stesso tempo Jumanjiiiii!…
…e tutto questo l’ho fatto grazie a te, Robin Williams, mi mancherai immensamente!
Addio Robin!
A volte mi domando cosa renda grande un film e allora comincio a pensare alla storia, alla scenografia, alla fotografia, ai dialoghi e soprattutto alla capacità di lasciare qualcosa dentro una volta terminata la visione ma soprattutto alla voglia di rivederla una, due, tre e infinite volte perchè le grandi pellicole sono sempre tutte da scoprire e non si conoscono mai a fondo, è come se si rinnovassero ogni volta e aggiungessero piccoli frammenti che uniti agli altri creano emozioni sempre nuove.
Certo, i gusti personali sono diversi e ognuno prova sensazioni diverse durante la visione, contrastanti a volte, ma è proprio questo che un film deve fare: dare la possibilità di parlarne e di confrontarsi.
Tra i tanti film che mi vengono in mente, ho scelto uno citazione da Into the Wild – Nelle terre selvagge di Sean Penn. Un viaggio, una ricerca del proprio Io, un mettersi alla prova ogni giorno, vivere di giorno in giorno fondendosi con la natura, rispettarla e ringraziando per tutto quello che ha da offrire…
Christopher McCandless:
C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso… Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un’esistenza non convenzionale…
Dati del film:
Titolo: Into the Wild – Nelle Terre Selvagge
Regia: Sean Penn
Nazionalità: USA
Anno e durata: 2007 – 148 minuti
Attori: Emile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian Dierker
Scritto da Mac La Mente
Ricordo quasi a memoria questo film perchè la prima volta che lo vidi rimasi impressionato e non solo considerando il regista: il grande Stanley Kubrick, e questo dovrebbe essere più che sufficiente e garanzia di grande cinema, ma per tutto lo sviluppo della storia, l’ambientazione, il periodo raccontato e la vita dei protagonisti.
Un film duro Full Metal Jacket, impressionate se vogliamo, dove la vita è messa a dura prova e vissuta giorno per giorno senza sapere niente del domani…se mi ci sarà, un domani.
I dialoghi sono forti, non si scherza con il Sergent Hartman – ad esempio – e non è concesso sbagliare, tutto dovrebbe filare liscio e secondo le rigide e ferree regole che il corpo dei marines impone a chi ne fa parte.
Di citazioni ce ne son tantissime e varrebbe la pena riportarle tutte ma ne cito due in particolare che rappresentano secondo me il pensiero e il modo di pensare del Corpo.
Citazioni:
Dio ci si arrapa con i marines. Perché noi ammazziamo tutto quello che vediamo! Lui fa il suo mestiere, noi facciamo il nostro! E per dimostrargli il nostro apprezzamento per averci dato tanto potere, noi gli riempiamo il cielo di anime sempre fresche! Dio è arrivato prima del Corpo dei marines e quindi a Gesù voi potete offrire il cuore, ma il vostro culo appartiene alla nostra arma!
Sergente Hartman (Lee Ermey)
“Questo è il mio fucile. Ce ne sono tanti come lui, ma questo è il mio. Il mio fucile è il mio migliore amico, è la mia vita. Io debbo dominarlo come domino la mia vita. Senza di me il mio fucile non è niente; senza il mio fucile io sono niente. Debbo saper colpire il bersaglio, debbo sparare meglio del mio nemico che cerca di ammazzare me, debbo sparare io prima che lui spari a me e lo farò. Al cospetto di Dio giuro su questo credo. Il mio fucile e me stesso siamo i difensori della patria, siamo i dominatori dei nostri nemici, siamo i salvatori della nostra vita e così sia, finché non ci sarà più nemico ma solo pace, Amen”. [“Preghiera” dei marines]