/ Maggio 17, 2025/ 2050, 3 - La penna e la tela, Blog, Cristiano Torricella, Punti di vista/ 0 comments

Tutto Ciò Che Avreste Voluto Sapere In Merito A…  

(che Io autore non avevo pubblicamente ancora scritto e/o detto ad anima viva fino ad ora…)

«Et debbasi considerare cosa sì difficile a trattare,

dubbia a riuscire et pericolosa a maneggiarsi il farsi a capo ad introdurre nuovi ordini.

Perché lo introduttore ha per inimici quelli che dell’ordini vecchi fan bene

et ha tepidi difensori tra quelli che dell’ordini nuovi farebbero assai bene.

La quale tiepidezza nasce parte per paura dell’avversari e parte dalla incredulità dell’uomini.

Li quali non credono in verità a le cose nuove se non ne veggon pria ferma esperienza»

(Niccolò Machiavelli – Il Principe – citazione citabile riadattata e riferita alla mia scrittura d’autore)

 

 

NOTA PROPEDEUTICA ALLA “MIA” LETTERATURA FRAMMENTARIA D’AUTORE

 

La letteratura frammentaria è adatta a chi non ha tempo – o ha poco tempo – per leggere.

Infatti il lettore online – o cartaceo – può fermarsi (quando occorre) ai puntini di sospensione.

E da tali puntini di sospensione (simbolo dei tre puntini ovvero “…”) riprender a leggere poi.

Una particolare narrazione ideata per essere frammentata senza perdita di senso narrativo.

Al lettore è dunque demandata la scelta di quando interrompere la propria lettura e riprenderla.

IN MERITO ALLA LINEA DELL’INESORABILE TRASCORRERE DEL TEMPO

 

Essere scrittori di fantascienza non esenta dal provare ad essere logici nella propria narrazione.

Altrimenti saremmo scrittori di fantasy o di favole o di fiabe o di vari temi epici del passato.

Pertanto i “miei” personaggi e “personaggetti” del futuro prossimo venturo recitano e si muovono – proprio come noi lettori d’oggi e del passato – su una immaginaria linea del tempo.

Un tempo che è finito per tutti – anche per i “miei” personaggi – e che inesorabilmente termina.

E quando la linea del tempo s’interrompe bruscamente, anche i “miei” personaggi muoiono.

 

AVANTI E INDIETRO – COME IN BALLETTO – SULLA CRUDELE LINEA DEL TEMPO

 

Ammesso che la vita sia dinamismo e movimento, ne deduco – con stringente logica – che gli stessi “miei” (o condivisi con i “miei” lettori?) personaggi danzino Essi stessi la danza della vita.

Un agevole balletto sulla spietata linea del tempo gestita crudelmente dal Dio Crono dunque?

Facendo così da “trait d’union” (leggasi: “da unione”) tra le nostre vere vite e le loro.

 

AVANTI TUTTA NEL FUTURO PROSSIMO VENTURO E INDIETRO TUTTA NEL PASSATO

 

Ma frequenti salti nel futuro e nel passato – a livello di trama letteraria – sono dietro l’angolo.

Difficilmente mi spingo però – come scrittore (anche) di fantascienza – oltre l’anno 2064.

Paletto letterario oltre il quale i “trends” (le tendenze) attuali e del passato perdono consistenza.

Lo scrivo qui a chiare lettere a chi vorrebbe saperne di più: “Oltre il 2064 ignoro cosa accadrà”.

Anche perché – entro tale data – Io stesso avrò probabilmente cessato (ahimè!) di vivere.

Nessuno al mondo sa oggi (o può prevedere con esattezza) ciò che accadrà dal 2064 in poi.

Dichiarare pubblicamente il contrario è dichiarare probabilmente falsità e millantare credito.

Come i “Profeti Di Sventura” per i quali il mondo attuale sarebbe dovuto già finire nel 2000.

 

DE LA SCRITTURA DE LA SCRITTURA: PREVENIRE L’ERRORE LETTERARIO ILLOGICO

 

A volte capita – anche ai migliori autori del proprio tempo storico – di compiere degli errori.

Parlo di errori logici come la confusione dei contenuti adatti ad ogni proprio personaggio edito o del grave errore di denominazione di un personaggio che appare in seguito con altro nome.

Come capitò a me – romanziere inesperto allora – con il Gatto Atom di “2050 – d.n.a Milano”.

Che nel libro viene sempre chiamato “Gatto Atom” e poi – d’un tratto – diviene “Gatto Atomic”!

Sconcertando il lettore e me stesso autore (“e mò chi è questo?” – si saranno chiesti i lettori…).

CREAZIONE DI LISTE O TABELLE CONTENENTI PERSONAGGI E CONTENUTI

 

Un sistema per prevenire l’errore letterario può essere quello della creazione di una lista o di una tabella di contenuti che elenchi ciò che deve essere incluso o escluso dal testo “in fieri”.

Liste di personaggi, di luoghi ove si svolge l’azione e/o di tematiche inerenti ogni personaggio.

O tabelle che includano articoli “2050” già pubblicati negli anni passati – a beneficio del lettore ma anche dell’autore – onde evitare errori gravi, “cloni di testi precedenti” e dimenticanze varie.

Elenchi o tabelle utili a non reiterare (leggasi: ripetere) ciò che narravamo in precedenza.

Ma di cui – con gli anni ed avendo scritto mille altri testi – ci potremmo anche essere scordati.

Annotate tutto perciò (spassionato consiglio “d’autore navigato” agli scrittori in erba d’oggi…)!

 

L’IMPORTANTE E FONDANTE CONCETTO CHIAVE DELL’ASSEGNAZIONE PRESO IN PRESTITO – PER NARRARE – DALLA TEORIA INFORMATICA DI FIN ‘900 ED OLTRE

 

La notazione breve – da me usata – con cui progetto “a pezzi” trame e personaggi letterari del 2050 ed oltre comprende anche l’importante e fondante concetto chiave dell’assegnazione.

Di che si tratta dunque?

Niente altro che di una vera e propria assegnazione mutuata (presa) dal linguaggio informatico.

L’assegnazione assegna (per ciascun personaggio d’autore) contenuti adatti a tale personaggio.

Assodato il fatto che lo scrivente autore è (anche) un informatico di lungo corso soggetto (anche Lui come tanti altri) a deformazione professionale derivante dagli studi compiuti e dal lavoro.

A cui l’informatica e la telematica di fin ‘900 ed oltre mutarono – come impedirlo? – la mente.

Facendo degli esempi pratici (facilmente comprensibili al lettore) che utilizzano il simbolo di assegnazione per eccellenza che è l’uguale (“=”):

T.C. V.S.D.I. 2050 = arte gotica, “Scarafaggio” (il bieco personaggio intendeva “Caravaggio”?);

  1. da Roma E.S. = genetica applicata, conquista (umana) dello Spazio e fusione nucleare;

S.T. KB 1987 = MS Windows 98, Linux Mandrake, Assembler e microprocessori 386 e 486.

Ove l’assegnazione usata ricorda molto – a me scrivente – l’assegnazione di uno specifico valore ad una cella di memoria facente parte della memoria volatile (RAM) presente nel computer.

Arcaici ricordi del “linguaggio macchina” – o vecchi informatici di fin ‘900 ed oltre – ricordate?

Spesso niente di nuovo si crea e si distrugge dunque ma tutto incessantemente si trasforma.

Dando origine al (comunemente detto) “nuovo” (o post- moderna rielaborazione del passato).

 

CONCLUDENDO QUI TALE BREVE DISAMINA D’AUTORE

Concludo pertanto qui questa mia breve disamina d’autore utile a chi scrive o progetta complesse opere d’ingegno originali (dunque a scrittori, registi, sceneggiatori, romanzieri, parolieri) con la segnalazione pubblica del mio uso – non poi così raro a dir la verità – degli operatori logici.

A cosa sto solo accennando ora che il tempo stringe?

Ma degli operatori logici booleani AND, OR e NOT – sottratti “di peso” dall’informatica – con cui opero deviazioni nelle trame e nelle scelte delle reciproche azioni da far compiere ai personaggi.

A mò di esempio pratico: “T.C. V.S.D.I. 2050 morirà nel 2064 OR (leggasi: “o”) nel 2065?” oppure “T.C. V.S.D.I. 2050 AND S.T. KB 1987 OR NOT (ovvero “N-OR”)?”.

Nell’esempio precedente stabilendo se i due personaggi del Venerabile Maestro Delle Arti E delle Lettere del 2050 ed oltre e dell’informatico pentito di fin ‘900 possono collaborare in futuro oppure no (ai lettori curiosi dico che di certo collaboreranno a far danni sociali assieme…).

Per oggi è tutto.

Arrivederci al prossimo post-blog “2050”.

Cordiali saluti “all’indaffaratissimi itali lettori”.

Ad maiora semper.

 

Cristiano Torricella autore

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