T.C. V.S.D.I. 2050 Grande Viaggiatore Compulsivo
(la dura vita di chi non ha nulla da fare se non continuare sempre a viaggiare)
“Mentre tu sei l’assurdo in persona e ti vedi già vecchio e cadente
raccontare a tutta la gente del tuo falso incidente”
(Edoardo Bennato/Patrizio Trampetti – “Un giorno credi” – opera citata – citazione citabile)
“Io viaggio… Io può… e tu invece no!”
(T.C. V.S.D.I. 2050 del 2050 – citazione citabile)
L’incolmabile Solitudine Del Viaggiatore Che Lo Accompagna Sempre
Viaggiamo per lavoro, per studio, per imparare le lingue o per rivedere parenti lontani.
Ma se noi viaggiamo con uno scopo, Lui – il Vate, il Super-Uomo e “l’Excelso Deo” – non poteva di certo uniformarsi a come viviamo noi altri comuni mortali nevvero?
T.C. V.S.D.I. 2050 è perciò l’eccezione alla regola che viaggia per… “noia di vivere”!
Viaggi fine a se stessi ma proprio per questo tanto necessari e fondanti per Lui stesso!
Apoteosi di trasferte inutili fatte compulsivamente per strafare, vantarsi ed esibirsi?
Poveri i suoi stretti collaboratori che per due lire s’incontrano con Lui al bar di Torino dinanzi ad un “bicerin” che Lui poteva benissimo sorbirsi a Roma oppure a Napoli!
E’ come se Lui così dicesse agli altri: “Vedete? Io viaggio… Io può… e voi invece no!”.
Quasi che tale suo continuo e paranoico viaggiare nasconda un “non so che” di eccessivo e di malato, di sradicamento dalla terra natia e di girovago, di Volontà di Potenza racchiusa dentro ad ogni singolo viaggio ed un non voler esser più “di nessun luogo ma solo un anonimo ramingo” nonché strazianti solitudini e perdite della propria identità di Lui Sommo Artista e Vate di fin ‘900 ormai prossimo al viale del tramonto.
Ma non voglio spifferare tutto qui – Io autore al lettore – così su due piedi ed in breve!
Altrimenti questo post-blog “2050” a cosa serve se non a narrarne i laidi retroscena?
Scoprite perciò da soli – o lettori – la verosimile verità leggendo tale post-blog “2050”!
Buona lettura e – come al solito – che buon pro Vi faccia anche eticamente.
Cristiano Torricella autore
Una Giornata Uggiosa Come Tante Per T.C. V.S.D.I. 2050 Il Viaggiatore
Sintesi d’autore di una giornata come tante vissuta da T.C. V.S.D.I. 2050 Il Viaggiatore!
Visione delle ballerine di can can del “Mulen Rusg” di Parigi che lo mandano in sollucchero e spaccio di banconote falese in “batò musc” (o “balletto mosca” come mal-traduce Lui più di madrelingua romana e romanesca che francese o inglese).
Spuntino in Costa Azzurra dove partecipa al Festival del Cinema e poi in Costa Smeralda coll’aereo privato a ritirare il porcellino cotto a legna prima che si freddi!
Poi con la barca a motore da Fiumicino a Porto a bere un pò di porto nelle bettole locali ma poi passando da Madrid per visitare il Museo del Prado – Lui che non sa le lingue – si perde per strada e scornacchiato e mazziato se ne ritorna mesto in I-taglia.
E per finire in bellezza a Castiglioncello – nella “Bella Riviera degli Etruschi”- presidiando – da disk jockey pagato – una festa di “Coattoni Straricchi Impasticcati”!
Affermando anche di essere passato in volo su New York ma Io autore non gli credo.
L’ultima volta che l’ho visto mi pare fosse – alle 11:30 – ancora sulla terrazza dell’hotel di lusso di via Labicana che si affaccia sul centro storico di Roma del 2050.
Con l’orologio d’oro coi diamanti avuto in regalo dai notturni gestori della discoteca per aver partecipato a quella festa di noti Vip mascherati ed in costume da “munelli”!
Orologio di lusso che mostra bene in vista nel suo ultimo videoclip “uploadato” in rete!
Valore dell’oggetto regalatogli: 100.000 euri (“roba da poco” per Lui tanto viziato…).
Videoclip posto poco dopo quello in cui Lui balla in costume da mare a Portofino con una “sbarbina bbella e bbona” da Lui pagata “in nero” per tale esibizione sottobanco!
Tra il videoclip in cui gli fanno quel tatuaggio sulla spalla – quello con la scritta “Li mortacci stracci” – e l’altro video in cui russa e scorreg… a tutto spiano in aeroplano!
Tra i videoclips della “gara di rutti” ad Arezzo, il video in cui c’è Lui sbronzo in strada ad Oxford e quelli in cui fa il bagno (vietato) nella Fontana di Trevi o nel Fontanone di Colle Oppio a Roma (mi par che faccia il bagno in ambo le fontane se non erro…).
Insomma che noiosa e problematica vita di Artista la sua che ha per fondale le principali città europee e non (ma se credete che Lui ne sia contento vi sbagliate!).
Quando Anche Il Viaggio Diventa Sordida E Perigliosa Mistificazione
Che Lui personaggio letterario-musical-teatrale viaggi così tanto per nascondere – a sé stesso ma anche agli altri – la noia ed il vuoto della sua esistenza triste e solitaria?
Quando anche il viaggio diventata sordida e perigliosa (pericolosa) mistificazione anche lo spettatore online meno smaliziato si accorge poi che qualcosa non quadra!
Perché “transitar di fretta” – e spesso nello stesso dì – a Napoli, Roma, Rimini e Torino?
Andare – di continuo – dove ma soprattutto – come si dice a Napoli – “pecchè”?
Forse per non pensare mai d’aver sacrificato tutto al crudele mondo della professione?
Lui – T.C. V.S.D.I. 2050 Il Giramondo ovviamente, chi altri sennò? – che mangia da solo un maritozzo con la panna a Roma (e fa il videoclip di Lui che mangia…) o che da solo pranza a Rimini in una trattoria del porto (e via con un altro videoclip pure lì…).
O che compra una mozzarella di bufala a Napoli – saltando su un treno che parte dalla Stazione Centrale di Milano – quando bastava solo andare al supermarket in zona!
O che va a vedere assurdamente – salpando col suo yacht (panfilo) confortevole ed elegante – se al Bigo di Genova o ai Magazzini del cotone adesso piove oppure no!
O Lui che va a comprare maniacalmente il pesto del Tigullio nel Tigullio, la porchetta di Ariccia a “La Riccia” o la torta pasqualina in “Pasqualinia” perché… “lì è più buona”!
O che va nei pubs di Londra a bere birra scura rientrando all’alba a… Tor Bella Monaca e tutto ciò documentato da decine di “suoi” videoclips messi sui social e bene in vista!
Narrando di se stesso in terza persona quasi che Egli fosse un novello Imper’Attore, un Profeta, un Uomo Illustre di Gran Fama, un Dio o un Nuovo Santone sceso in terra!
Esibendo autoreferenzialmente i suoi continui viaggi in giro per l’I-taglia e per il mondo come una sua suprema scelta vitalistica di Libertà Vivendi atque Operandi!
Gigantesco vessillo consumistico fatto di tanti viaggi dispendiosi e inutili – di cui Egli si ritiene Vessillifero (cioè portatore) – Lui che sembra urlare agli altri: “Io può! Voi no!”.Volendo suscitare invidia, desideri di emulazione e d’identificazione, ascolti, “likes”, “audience”, ammirazione e frustrazione e/o senso di rivalsa da parte di chi non può e non potrà mai esser – in vita sua e nel quotidiano emarginato e vinto – come è Lui?
Eccolo dunque in perenne viaggio psicopatico ed alienato attorniato da un enorme codazzo e stuolo di proni servitori della gleba che il Potere dei Denaro del 2050 ed oltre conferisce a tal Vecchion Maestro dell’esistere e del resistere ad oltranza!
Perché per tale itala società del 2050 (povera culturalmente) più Loro sono “Brutta Gente”, più Essa li premia e incensa (anziché dar loro un sonoro calcio nel sedere!).
Seguiamolo dunque anche “noantri” (noi altri) nel suo volgar peregrinar ramingo per il mondo dall’I-taglia all’Asia, all’Europa ed alle lontane Americhe – quasi fosse pure Lui in moto perpetuo – a vanesio e ludico intrattenimento delle masse ignave del 2050!
Come un pendolo (“di Fucò” – citerebbe Lui a sproposito) che oscilla avanti e indietro tornando sempre – poscia e prima o poi – alla medesima “Romaccia” di partenza!
Di cui Lui scorge nuovamente – dal terrazzo dell’hotel di via Labicana ove temporaneamente alloggia a scrocco – l’Altare della Patria di piazza Venezia (o Vittoriano), il Coliseo (o Colosseo) e due o tre cupole di chiese barocche o rococò.
“Cupoline” di Roma che si contrappongono alla “Grande Cupola o Cupolone” con cui le Genti del Popolo Romano appellano – da tempi immemorabili – la nota e scenografica cupola di San Pietro basilica cattolica-romana sita – come tutti sanno – in Vaticano.
Per oggi ho narrato tutto ciò che andava detto e scritto su di Lui né aggiungo altro.
Al prossimo post-blog “2050” allora e cordiali saluti ai “miei” lettori.
Cristiano Torricella autore