(dal diario di viaggio di fin ‘900 del Giovane Maestro delle Arti e delle Lettere)
Doverosa premessa al viaggio in Puglia che T.C. V.S.D.I. 2050 sta per fare
T.C. V.S.D.I. 2050 Giovane Viaggiatore di fin ‘900 parte per la Puglia coi suoi compagni di liceo visitando il Tavoliere delle Puglie, Faeto, Monte Cornacchia (che Lui chiama erroneamente Monte Corvo…), Rodi Garganico e Vieste sul promontorio del Gargano.
Tavoliere delle Puglie seminato a grano ovunque si volga lo sguardo di fin ‘900 intorno!
Quando l’agricoltura del grano, della vite e dell’olivo eran la suprema forza dell’Italia!
Quali turbolenti giovani romani – da Roma Termini a Foggia – viaggiano sul treno?
Il solare Enzo coi neri ricci indiavolati in testa che sembra un pò… Cocciante?
Il Tosco dall’accento (omen nomen) che è di casa a Quarto Miglio o allo Statuario?
L’Anglo che corre a perdifiato nel Parco della Caffarella infestato dai teppisti in moto?
Cicu che sbafa un panino con la mortadella o fa a botte (per gioco) con “l’inglese”?
Marzia che ride e sorride – solare com’è – ai suoi compagni di viaggio di fin ‘900?
Ursula di via Labicana – del rione Monti o Celio? – che ogni tanto torna là in Germania?
O il “compagno del P.C.I.” Giovanni che abita presso Santa Croce in Gerusalemme?
O Cris ala tornante che corre con la palla sui prati in erba di San Giovanni in Laterano?
O Marilena “della gelateria” che vorrebbe – un dì veniente – recitare come attrice?
O i “Rasta”, “Il Nano” o “Cicalone” i cui antichi soprannomi non mi suonan nuovi?
Purtroppo non è ci dato di saperlo visto che più di ottant’anni almeno son passati da quei beati tempi studenteschi di fin ‘900 in cui T.C. V.S.D.I. 2050 finiva sempre prima degli altri il suo compito in classe d’italiano e nell’altra ora disturbava i suoi compagni o leggeva fumetti zozzi in corridoio o chiacchierava col bidello che abitava a Cave!
Viaggio in Puglia in autostop come si faceva allora noi giovani di fin ‘900
Vanno con l’autostop – allor così di moda secondo i dettami letterari di “On the road” di Jack Kerouack – attraverso il Tavoliere delle Puglie coltivato a grano di fin ‘900.
Chilometri di grano al vento per T.C. V.S.D.I. 2050 che visita la Puglia “on the road” in quei lontani anni da “boomer” di fin ‘900 in cui non c’erano né tablets né telefonini!
Ettari di grano le cui spighe ondeggiano ritmicamente avanti e indietro come onde dorate in eterno ed universale movimento accompagnato da itali canti di cicale.
Milion di spighe che fruscian come onde al sussurro caldo dell’estate che le spinge fin dove l’occhio giunge tra l’aria tremolante che esala dalla terra riarsa della Puglia.
Rovente nastro d’asfalto tra divide il grano in due su cui rimangon loro – all’ombra di un cavalcavia – T.C. V.S.D.I. 2050 ed il Tosco in febbrile attesa di un passaggio!
Con lo zaino da campeggio sulle spalle, il sacco a pelo e lo stuoino per dormire a terra!
Finalmente a Faeto, Monte Cornacchia, Rodi Garganico ed a Vieste!
Vanno – Il Tosco e T.C. V.S.D.I. 2050 personaggio – verso Rodi Garganico e Vieste su un furgoncino di latte e mozzarelle che fa cento fermate scaricando ciò che porta!
Vanno – codesti studentelli in autostop – in campeggio al mare a Vieste sul Gargano!
Entrando nel paese di Faeto – come in un film in bianco e nero del Neorealismo – in piedi sopra a un lento camion edile che trasporta grossi pezzi di calcinacci demoliti!
Nell’ascesa a piedi al Monte Cornacchia o Monte Corvo (visto che T.C. V.S.D.I. 2050 è convinto che il monte si chiami così… per quieto vivere accontentiamolo…) i ragazzi di Roma fanno il bagno in gelate pozze d’acqua di torrente che dall’elevato monte smonta – sotto a un ponte – al fondovalle e da lì per monti e valli poi discende al mare.
Ascendendo a piedi al Monte “Corvo” nel cui rifugio dormono una notte sbarrando con un tavolo la porta affinché – con Paura Grande – non entri il Grande Orso lì a sbranarli!
Sicché un vasto Ciel di Stelle della bella Puglia lo sovrasta – a T.C. V.S.D.I. 2050 – e fuori ammira (a perdi-occhio) la vallata con monti che qui ti parlano d’Eterno fermando il prezioso tempo che da giovani spesso sprechiamo ma poi dopo manca!
Chi ne narra solo e chi invece li ha visitati per davvero tali ameni luoghi?
Chi è dunque l’unico scrivente al mondo a narrar di codesti flashbacks inediti d’autore riportando indietro il tempo di fin ‘900 come se fossimo tutti davanti ad una moviola?
T.C. V.S.D.I. 2050 che – giovane di eri – partecipa a tale allegra brigata campeggiante?
Pronto a scaldarsi intorno a un fuoco in spiaggia in quella estate a Vieste mentre in Cielo esplodon colorati fuochi pirotecnici che si specchian lì sull’acqua a notte fonda?
In acqua si ferisce al piede con un ferro rugginoso e si cauterizza la ferita con il fuoco?
T.C. V.S.D.I. 2050 è stato un tempo – a fin ‘900 – incredibilmente giovane anche Lui?
Il Dio del Tempo Crono mischia le carte, le nasconde e ci confonde sul nostro Passato?
Ma nessun Dio dell’Olimpo Greco potrà mai cancellare ciò che vivemmo in Puglia!
Ed infatti alla veneranda età di ottant’anni già suonati T.C. V.S.D.I 2050 del 2050 ed oltre Grande Maestro delle Arti e delle Lettere d’I-taglia riparte di volata per le Puglie!
Ascendendo irresponsabilmente ed allegramente al Monte Cornacchia in solitaria!
(il presente post “2050” continua se T.C. V.S.D.I. 2050 sopravvive stanotte – nel rifugio a 1152 metri in cima al Monte Cornacchia, alta cima dei Monti della Daunia – all’appetito del Grande Orso dell’Apulia… fateci sapere Voi lettori com’è andata….)
Cristiano Torricella autore