/ Gennaio 27, 2022/ Blog, Dal mondo/ 0 comments

“Qui sosta in silenzio, ma quando ti allontani parla.”

Questo epitaffio è inciso su una lapide posta in un giardino di rose a commemorazione dei 20 bambini ebrei trucidati a Neuengamme dai nazisti.

Comincio così quest’anno Il Giorno della Memoria perchè in tanti conosciamo e abbiamo sentito nominare Birkenau, Treblinka, Mauthausen e Auschwitz ma di campi di concentramento, campi di sterminio, purtroppo ce n’erano tantissimi e in ognuno di essi l’orrore si è manifestato.

Orrore, con la “o” maiuscola, quello che fa rabbrividire adesso al sol pensiero ma che in tanti hanno vissuto sulla propria pelle e nella memoria di chi è sopravvissuto, per miracolo, è segno indelebile che mai e poi mai potrà esser cancellato.

Il Giorno della Memoria è il giorno della commemorazione delle vittime dell’Olocausto, istituito per non dimenticare quella parte di storia che non deve più ripetersi così come quello che è accaduto, la violenza dell’uomo sull’uomo.

Il 27 gennaio 1945, 77 anni fa, ieri, le truppe dell’Armata Rossa aprirono i cancelli di Auschwitz, liberarono i pochi superstiti e l’orrore del genocidio nazista ricoprì il mondo intero.

Non deve più accadere.
E’ impossibile dimenticare.

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