“2020 – anno bisesto, anno funesto? Sopravviviamo e prepariamoci per il futuro, ma soprattutto continuiamo a narrare le gesta di T.C. v.s.d.i. del 2050 ed oltre ed a sognare ancora. Buon 2021. Abbiate fede. La fede smuove le montagne. Ad maiora.“
(Cristiano Torricella autore – citazione citabile)
Dallo scrittoio di una camera d’hotel a quattro stelle di Verona così rispondeva a notte tarda T.C. v.s.d.i. del 2050 all’importantissima missiva dell’amico compositore Doctor Smooke, che gli giungeva nientepocodimeno che da Roma “caput mundi”:
“Verona, li 07/09/2051
Carissimo doctor Smooke, tra due giorni sarà il mio compleanno e ringraziando Iddio sono vivo e tutto procede per il meglio, compreso il mio “Esagerato Show”.
Purtroppo ho solo il tempo di risponderti al volo da questa lussuosa stanza d’albergo, visto che il ritmo di questa arte-terapico-catartica tournée letteraria-musical-teatrale (l’Esagerato Show) è serrato e che dobbiamo viaggiare da una città all’altra, per l’I-taglia, in pochissimi giorni, cambiando spessissimo d’albergo e desinando ove capita.
Mi scuserai pertanto per la brevità e se passo subito al dunque inviandoti un altro “morceau” (pezzetto) del mio nuovo saggio storico-enciclopedico intitolato “Historia d’I-taglia di T.C. v.s.d.i. del 2050 ed oltre”, peraltro breve visto il tardo orario.
Ti narravo, nella mia precedente, di Papa Gregorio Magno preso ad organizzare la difesa di Roma dai feroci e primordiali Longo-barbi che la cingono d’assedio.
Papa Gregorio I sborsa “alle brutte” ben cinquemila libbre d’oro ad Agilulfo, soprannominato anche Agone (Agilulfo c’entra qualcosa con Sant’Agnese in Agone, chiesa “a latere” di piazza Navona a Roma? Chi lo sa alzi la mano, grazie…) per indurlo “con dolcezze e lusinghe” a levare l’assedio a Roma “caput mundi”.
Dando ad Agilulfo anche un salato tributo annuale, come una specie di pigione, a patto che i Longo-barbi se ne vadano via per sempre da Roma ed invadano altri.
In tal modo Papa Gregorio riesce di fatto a salvare Roma ed i Romani dal feroce saccheggio delle sue ricche e dorate basiliche cristiane e dalla “Grande Paura a Voi”.
Ma chi era davvero Papa Gregorio? Era “romano de Roma” oppure no? 😊
In estrema sintesi, Papa Gregorio I era “un vero romanaccio” ed un “celiaccio”.
Nato intorno al 540 a Roma, è prefetto di Roma, rinunzia alla carica di prefetto e diventa un monaco del convento del Celio a Roma (ecco perché Io lo definisco qui un “celiaccio” e non un “monticiano” nè un “cavourino” di via Cavour a Roma).
Purtroppo (per lui) i preti si accorgono che “è in gamba” e Papa Pelagio II lo manda come diacono (nel 579 D.C.) fino a Costantinopoli a chiedere aiuto ai Bizantini per scacciare via i biechi ed infidi Longo-barbi dalle lunghe barbe incolte ed ispide assai.
“Je tocca de rimanè” a Costantinopoli sei anni e lì battezza Teodosio imper’attore.
Nel 586 riesce finalmente a tornare al “suo” tanto amato monastero del Celio a Roma, ove resta tranquillamente per circa quattro anni, ma la sfiga è già in agguato.
A febbraio del 590 Papa Pelagio II muore di peste (c’è la peste a Roma) e morto un papa (a Roma) lo sostituiscono subito (come dice il proverbio) sicchè a più d’uno viene in mente di “papare” (far diventare Papa) il “buon Gregorio del Celio”.
Gregorio non vorrebbe e resiste, organizza anche una bella processione nella “nostra de noi romani” basilica di Santa Maria Maggiore ma niente da fare, “tu devi da esse Papa pure si nun te va… – gli dicono i romani” e lo “papano” ugualmente 😊.
Ed è grazie a Gregorio che su Castel Sant’Angelo svetta tuttora, nel 2050 ed oltre, la statua dell’Arcangelo Michele che protegge dalla peste nera tutta Roma.
Infatti proprio a Gregorio par di vedere, nel corso della processione tenutasi a Santa Maria Maggiore a Roma, l’Arcangelo Michele che rinfodera la sua spada sul cucuzzolo della Mole Adriana in riva al Tevere, segno della fine della peste a Roma.
E per farla corta e breve, come si usa da noi a Roma, evitando tutta la lunga storia del suo papato, Papa Gregorio I (Gregorio Magno) inventa e promuove i Canti Gregoriani, diventa patrono dei cantanti e dei musicisti, muore a Roma a marzo del 604 e viene sepolto nella Basilica di San Pietro e venerato come un santo.
San Gregorio Magno è anche raffigurato in un quadro di Antonello da Messina.
Purtroppo ora la stanchezza delle recite e dei troppi spettacoli serali mi assale e mi obbliga a capitolare, data ormai la mia veneranda età, posando la penna sullo scrittoio, ingiungendomi or ora di riposar e ristorar le stanche membra distendendomi un poco, ancor tutto vestito, nel morbido letto dell’hotel, bevendo camomilla calda.
La prossima volta che avrò più tempo utile a scrivere qualche mia altra corbelleria (magar potessi!) ti narrerò la mia “Storia delle origini della lingua italiana” (il latino letterario ed il latino volgare, la scuola poetica siciliana del Duecento, il volgare fiorentino del Trecento di Dante, di Petrarca e di Boccaccio e l’Umanesimo latino del Quattrocento, in estrema sintesi e “ratio”, purchè tutto ciò sia di tuo gradimento e non ti annoi, ci mancherebbe altro…).
Si è fatto tardi ed anche oggi abbiamo vissuto.
Scende la notte e la Luna appare.
A presto, amico mio, stammi bene e componi buone musiche d’autore come sempre.
Buona notte.
T.C. V.S.D.I. del 2050 ed oltre”.
Questa lettera Io scrissi, che terminava così bruscamente per necessità contingenti.
Ho una veneranda età – sapete? – e non posso esagerare con la fatica intellettuale.
Arrivederci a presto ai miei quattromila sostenitori i-tagliani e stranieri. Ad maiora.”.
T.C. V.S.D.I. del 2050 ed oltre
Da TCvsd uno si aspetta sempre della buona satira. Anche in questo caso le attese non sono deluse, ma personalmente avrei gradito che la sua penna fosse più urticante
…originale ironico pungente divertente e nello stesso tempo comunque istruttivo, i riferimenti storici rispecchiano fedelmente la realtà dei fatti….
Mentre lo leggevo sono piombato di colpo nelle atmosfere di film tipo l’armata Brancaleone del Maestro Monicelli con protagonista “il mattatore” Vittorio Gasmann o di film tipo Attila flagello di Dio di Castellano e Pipolo con Abatantuono… film storici che raccontano la storia e che hanno fatto storia…..
Potrebbero essere un un’ottima idea per una sceneggiatura magari per un sequel degli stessi…
Ottimo lavoro amicoscrittore metropolitano
Max
Dallo scrittore T.C. V.S.D.I. 2050 un nuovo scritto in controtendenza con la sua vena futuristico-catastrofista del suo ultimo romanzo. Dalle atmosfere della Milano post-atomica, facciamo un inatteso salto nel passato medievale di Roma, la storia di papa Gregorio, Agilulfo e delle monete d’oro. Per gli appassionati di storia medievale.