Non sarà spaventoso, dell’orrore, “Halloween-iano” ma poco importa, un racconto è un racconto e se la Notte è la protagonista, basta immaginazione, fantasia, e può anche trasformarsi in un racconto dell’orrore in questa notte di Halloween! 😉
Paura del buio fa parte di una antologia per ragazzi – Accendi la notte (Switch on the Night) – scritta da Ray Bradbury.
Paura del buio di Ray Bradbury
C’era una volta un ragazzo cui non piaceva il buio.
Amava lanterne e lampade, torce e candele, fiammate e fasci di luce.
Ma non amava il buio, cioè la Notte. Non amava per niente gli interruttori della luce, perché gli interruttori spegnevano le luci gialle, quelle verdi e quelle bianche, le luci dell’ingresso, le luci di tutta la casa. Non avrebbe voluto per nessuna ragione toccare l’interruttore. E non sarebbe mai andato a giocare fuori, al buio.
Una notte, il ragazzo si aggirava tutto solo per la casa.
Mio Dio, che splendore di luci! Sembrava che la casa fosse in fiamme!
Tutto a un tratto sentì un tocco alla finestra.
Una ragazza stava là in piedi in mezzo alle luci bianche, le luci brillanti, le luci dell’ingresso, le luci piccole, le luci gialle, le luci calde.
Il mio nome è Oscuro – disse. Aveva i capelli scuri, gli occhi scuri, e indossava un vestito scuro e scarpe scure.
Ma il suo viso era bianco come la luna.
Tu sei triste e solo -disse. -Ti presenterò alla Notte e diventerete amici.
E spense una luce del portico.
Lo vedi – gli disse. – Non si è spenta la luce.
No! Semplicemente si è accesa la Notte. Tu puoi accendere e spegnere la Notte, proprio come puoi accendere e spegnere la luce.
E con Io stesso interruttore! Quando tu accendi la Notte, accendi anche i grilli!
E accendi le rane. E accendi le stelle! Chi può sentire i grilli e le rane con le luci accese? Nessuno. Chi può vedere le stelle e la luna con le luci accese?
Nessuno. Capisci che cosa stavi perdendo? Hai mai pensato di accendere i grilli e le rane? Hai mai pensato di accendere le stelle e l’immensa luna?
No – disse il ragazzo.
Bene, prova! – disse Oscuro.
E così fecero. Andarono su e giù per le scale per accendere la Notte.
Per accendere l’oscurità. Per far vivere la Notte in ogni stanza.
In quel momento il ragazzo fu davvero felice.