/ Agosto 1, 2014/ 4 - E = m·c², Blog, Informatica e Web/ 0 comments

Non sono un buon maestro, non copiatemi, magari leggete quello che scrivo con più o meno attenzione e sempre se vi interessa, ma permettetemi di darvi un consiglio – generalmente dispenso dal farlo -: conoscere la storia, la radice e l’origine delle cose (siano esse fatti o avvenimenti o altro) credo sia importante per capire a che punto siamo, perché siamo arrivati a questo, perché si verifica un cambiamento e dove soprattutto possiamo arrivare percorrendo questa strada.

Il discorso vale in generale e per tutte le materie ma quando si parla in informatica, computer, telefonini, rete internet e chi più ne ha più ne metta, ancora di più in quanto spesso e volentieri (purtroppo) ci si dimentica o si prende per scontato quando scontato proprio non lo è.

Il computer non è nato da un giorno dall’altro, ci sono voluti anni, decine di anni, per farlo funzionare, renderlo utilizzabile da tutti e semplice – cioè, quasi semplice, non sempre è così.

Linguaggi di programmazione, software, schede madri, hard disk, applicativi, “famose app” – tanto di moda in questi ultimi anni – hanno un’origine lontana e basano il loro funzionamento sulla codifica interna delle informazioni in linguaggio macchina.

Tra i primi “linguaggi” a dialogare con i vari componenti c’è sicuramente il DOS.

Il DOS, acronimo di Disk Operating System, Sistema operativo su disco, è ancora presente sui nostri computer, anche se non lo vediamo, anche se chi progetta cerca di tenerlo nascosto perché potente, fondamentale e al momento insostituibile secondo me.

Il DOS ha una storia lunghissima dal punto di vista del suo sviluppo e non starò qui a dilungarmi su date, obiettivi e cambiamenti raggiunti e superati, migliorie e peggioramenti. Altro è quello di cui vorrei parlare ovvero una breve panoramica sui comandi in esso contenuti e su come accedere alla parte bassa (radice) del proprio sistema operativo e del proprio computer.

Molti sono i comandi presenti nella libreria del DOS e se ne possono aggiungere di nuovi a proprio piacimento; certo, non è un’operazione facile ma così come non c’è limite alla fantasia, così si possono far svolgere al computer funzioni tra le più disparate, semplici o complesse che siano.

Una lista di comandi che è bene conoscere e ricordare (sempre secondo me) riguardano la gestione delle cartelle e dei file, lo spazio su disco, la memoria, l’installazione o disinstallazione di software.

E’ vero, sembrano cose banali, vi starete chiedono perché eseguirle da riga di comando quando basta andare sul Pannello di Controllo in Windows – ad esempio – e cancellare da lì quello che non si vuole più.

Sì, questa è la strada più facile ma se non riesce? Chiamare un tecnico, ok, è una soluzione, ma a me piace risolvere i problemi da solo, è gratificante e allo stesso tempo si impara.

Una lista di comandi da conoscere è la seguente:

chkdsk – analizza il contenuto del disco e visualizza una relazione sul suo stato
defrag – riorganizza i file in un disco rigido per ottimizzarne l’uso
del – cancella uno o più file
deltree – elimina una directory e tutti i file e le sottodirectory in essa contenute.
dir – visualizza il contenuto di una directory
exit – provoca l’uscita da un interprete di comandi secondario per ritornare a un interprete di comandi o ad un programma precedenti
format – formatta un disco per l’utilizzo di MS-DOS.
help – visualizza la guida
ipconfig – visualizza l’IP attuale del computer. Con il comando ipconfig/all si ha una panoramica più dettagliata
path – visualizza o imposta un percorso di ricerca per file eseguibili.
print – stampa un file di testo.
prompt – cambia il prompt dei comandi di MS-DOS
rd – cancella una directory
rmdir – rimuove una sottodirectory vuota

e tanti altri…

Quelli elencati svolgono diverse azioni sia di alto che di basso livello e vanno in esecuzione anche quando si manifestano malfunzionamenti o anomalie.

Già, dimenticavo, come accedere al DOS o meglio al Prompt dei comandi?

Semplice: Start –> Tutti i programmi –> Accessori –> Prompt dei comandi.

Anche se più delicato perchè se si commettono errori diventa difficile tornare indietro, è meglio aprire l’interfaccia testuale con permessi di amministrazione (selezionabili con il tasto destro) in quanto non sono preimpostati; il pc è tuo, vero, ma non sei amministrazione vero del sistema…altro dettaglio spesso ignorato e di cui parlerò in seguito. 😉

Scritto da Mac La Mente

Interfaccia del prompt dei comandi:

Immagine

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