Avrei dovuto scriverlo tempo fa, ho aspettato, aspettato con la speranza che la situazione migliorasse – sono un illuso!
Il tempo passa e ora credo di essere anche un po’ più maturo per parlarne perchè quel che vedo ogni giorno non mi piace per niente; la responsabilità penso non sia né degli alunni (sfaticati a volte e disinteressati all’argomento, vero) né dei professori (rassegnati in alcuni casi e costretti a fare i conti con qualcosa più grande di loro, purtroppo) ma della disintegrazione del sistema scolastico attuato dai “soliti noti” – “beoti”, meglio – che non si rendono conto (bugia, lo sanno benissimo) di fare esperimenti sulla pelle degli altri attuando riforme (attenti a questo termine, il più delle volte non porta a niente di buono) perchè loro san tutto e si prendono cura di noi, hanno a cuore la nostra sorte, tante grazie eh? Ci vuole davvero impegno per peggiorare qualcosa che funziona(va), non è per niente facile, ma loro riescono benissimo in questo e il disastro si nota subito, è immediato, repentino, e rovina intere generazioni che perdono curiosità, voglia di imparare, e vivono il tutto come qualcosa di obbligato e fine a se stesso, che non serve a niente ed è limitato solo all’ambiente scolastico e di studio.
Grazie di tutto, continuate così “sapientoni” – non c’è cosa peggiore di voler dimostrare agli altri la propria superiorità nei confronti di argomenti che non si conoscono, estranei, argomenti di cui si parla solo per sentito dire, improvvisandosi esperti e saccenti. Bleah, che schifo!
Ora basta però. Manifesto (personale) a favore della matematica e di tutte le materie fondamentali e importanti alla formazione di una identità e cultura personale, di un pensiero autonomo e libero grazie al quale è possibile relazionarsi con gli altri, confrontarsi e apprendere.
Mentre scrivo penso alla matematica solo perchè è una delle tante materie che adoro e che conosco meglio e che ritrovo in tutte le arti: pittura, letteratura, musica, informatica e via dicendo…, vale anche il viceversa naturalmente, tutto è collegato.
Penso alla matematica e ai grandi scienziati del passato e del presente, ai teoremi, agli studi, ai trattati, alle applicazioni giornaliere che richiedono l’uso della matematica e delle sue operazioni – elementari o più complesse – e all’analisi e alla soluzione di problemi che altrimenti rimarrebbero irrisolti e in sospeso… ma soprattutto penso alla capacità di ragionamento e allo stimolo che regala: caratteristica da non sottovalutare per il nostro cervello che altrimenti si atrofizza e muore a causa del non-uso.
Manifesto (personale) a favore della matematica, dei logaritmi, degli esponenziali, degli integrali e derivate, dello studio di funzione e degli insiemi di esistenza, dei numeri reali complessi immaginari, delle forme geometriche – dalle linee ai quadrati, dalle superfici ai solidi – e di tutte le funzioni esistenti o non ancora scoperte, belle e affascinanti sia se studiate in superficie che in profondità.
Manifesto perchè studiare un certo argomento non è “a tempo”, non è concepibile una cosa del genere!
Tra l’oggi e il domani l’unica differenza è quel qualcosa in più appreso e immagazzinato, sommato al precedente e fuso con esso.
La continuità è una curva infinita tracciata senza staccare la penna dal foglio, è un’andata e un ritorno, è lo scorrere del tempo in avanti e l’alternarsi del giorno e della notte, non si può invertire.
La continuità nell’apprendere non è un insieme discreto ma casuale e aleatorio, non si finisce mai di apprendere, c’è sempre qualcosa di nuovo ed è per questo che manifesto.
Tra di noi ci sono persone più portate alla matematica (materia che prendo sempre come esempio) di altre ma non bisogna mai e poi mai partire prevenuti. E’ la fine se accede ciò. E invece, sempre troppo spesso oggigiorno, quando si trova un ostacolo ci si arrende… e invece “No, ca**o!”, insistere e non darla vinta a nessuno alla fine porta a grandi, grandissime soddisfazioni!
Manifesto (personale) a favore della matematica perchè sono triste e ho voglia di gridare quando vedo cancellato un argomento dal programma scolastico e lasciato un altro strettamente correlato. Come capire il secondo se non si conosce il primo? Così facendo la continuità è spezzata e la voragine nella quale cadere aperta.
Studiare è bellissimo, è qualcosa che nessuno mai e poi mai potrà portarci via, è nella nostra natura la curiosità, imparare.
Quanto altro avrei da dire, ma mi fermo qui e spero che il messaggio e ciò che ho voluto metter nero su bianco si sia capito…
Concludo con una citazione:
Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, […] per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.” (Walden, vita nei boschi di Henry David Thoreau)
Studiare, apprendere, imparare, per sentirsi vivi!
Scritto da Mac La Mente
Manifesto per l’italiano ormai dimenticato. Dove firmo?
Concordo pienamente, in tutti gli ambiti della vita si cerca dall’alto di semplificare, di ridurre, di togliere il sapere alle persone. Il più grande grazie che dico ai miei genitori è quello di avermi fatto studiare, non tanto per il sapere, quanto per la vita: oggi ho le mie idee e le sostengo, anche solo nel mio piccolo e riesco a controbattere, educatamente, coloro che vogliono sopraffarmi o vendermi fumo per arrosto. Curiosità: esistono siti che spiegano la matematica dalla prima media in su? Mi piacerebbe rispolverare le vecchie conoscenze per riempire un po’ la mia terza età. Un saluto e mille auguri. Gallo Paolo Maria
@bancarella, firmerei anch’io e di corsa una raccolta firme per la salvaguardia dell’italiano e di tutte le materie…
@Paolo Maria, innanzitutto grazie! Grazie per il commento e per il piacere che mi hai fatto provare sapendo che non sono l’unico a pensarla in questo modo…sono sicurissimo che siamo in tanti! 😉
In effetti è vero ciò che dici, la superficialità – semplifico con questo termine e riassumo così tutti gli aggettivi che hai usato – è dilangante al giorno d’oggi e credo sia la causa prima dell’infinocchiamento che i “sapientoni” (li chiamo così e con le virgolette, per non dire peggio) sono riusciti a fare a danno di tutti: popolo per primo e poi studenti, lavoratori ecc…
Il ringraziamento che tu hai fatto non posso far altro che rivolgerlo anch’io ai miei genitori e a tutte quelle persone che insegnano che non si finisce mai di imparare, che non c’è un limite alla conoscenza e anche quando si crede di conoscere a fondo un argomento, c’è sempre un angolino ancora inesplorato e che apre un portone…
Il pensare con la propria testa e avere una propria opinione sono degli aspetti fondamentali che non vanno mai e poi mai dati per scontato. Sono aspetti che vanno coltivati giorno dopo giorno e sempre di più.
Sulla curiosità al momento mi cogli un po’ impreparato, sicuramente ci sono dei siti con spiegazioni ed è per questo che mi prendo un po’ di tempo per cercarli, li segnelerò il prima possibile, è una promessa! 🙂