In occasione del Natale e delle feste natalizie arrivano diversi regali e tra questi, molto graditi, anche dei libri. Alcuni di loro non avrei mai pensato di leggerli perchè oltre le mie capacità – adoro i piccoli libri e sto lontano dai Best Sellers – ma il regalo è sempre gradito e così, dopo un po’ di tempo, ho deciso di affrontare la sfida” e di cominciare a leggere La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano.
Sono ancora all’inizio, non so cosa mi aspetta in questo libro ma nel frattempo inserisco l’incipit e vado avanti…
Incipit:
Alice Della Rocca odiava la scuola di sci. Odiava la sveglia alle sette e mezzo del mattino anche nelle vacanze di Natale e suo padre che a colazione la fissava e sotto il tavolo faceva ballare la gamba nervosamente, come a dire su, sbrigati. Odiava la calzamaglia di lana che la pungeva sulle cosce, le moffole che non le lasciavano muovere le dita, il casco che le schiacciava le guance e puntava con il ferro sulla mandibola e poi quegli scarponi, sempre troppo stretti, che la facevano camminare come un gorilla.
“Allora, lo bevi o no questo latte?” la incalzò di nuovo il padre.
Alice ingurgitò tre dita di latte bollente, che le bruciò prima la lingua, poi l’esofago e lo stomaco.
“Bene. E oggi fai vedere chi sei” le disse-
E chi sono?, penso lei.
Poi la spinse fuori, mummificata nella tuta da sci verde, costellata di gagliardetti e delle scritte fluorescenti degli sponsor. A quell’ora faceva meno dieci gradi e il sole era solo un disco un po’ più grigio della nebbia che avvolgeva tutto. Alice sentiva il latte turbinare nello stomaco, mentre sprofondava nella neve con gli sci in spalla, che gli sci bisogna portarseli da soli, finchè non diventi talmente bravo che qualcuno li porta per te.
Dati del libro:
Titolo: La solitudine dei numeri primi
Autore: Paolo Giordano
Casa Editrice: Mondadori
Pagine – anno: 304 – 2008
Scritto da Mac La Mente
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